giovedì, luglio 23, 2020

Gocce d'inchiostro: Il regno corrotto. Grishaverse - Leigh Bardugo

Una manciata di giorni dopo la lettura intensa di Sei di corvi, assediata dalla curiosità e dal forte desiderio di sapere, ricordando uno dei momenti cruciali del romanzo ( una battaglia che è il preludio di un destino ancora incerto, tumultuoso, increscioso, il forte senso di rivalsa nel conquistare qualcosa di apparentemente illusorio ma che non ha distrutto ne distruggerà questa determinazione ), mi sono approcciata a questo secondo volume quasi come priva di volontà. Non era la mia mente, la mia coscienza ad avermi tenuta incollata, bensì ciò che è stato scritto, è stato riversato in pagine che apparentemente non hanno ne possiedono niente di nuovo bensì un mondo intero. Bellissimo, ammaliante, seducente, che mi ha scaraventato da un posto ad un altro, da un luogo ad un altro, un posto insomma che credevo non facesse per me e invece mi ha indotta a metterci piede e a non abbandonarlo per un secondo. Fino alla fine. Fin quando il sangue che era colato dai tagli che hanno avuto nella faccia gruppi di adolescenti intrepidi e straordinari non ha stagnato completamente, mentre le ferite inferte al mio cuore hanno continuato a gocciolare e sporcare dappertutto.




Titolo: Il regno corrotto. Grishaverse.
Autore: Leigh Bardugo
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 19, 90 €
N° di pagine: 480
Trama: Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l’abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all’abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.



La recensione:
Sembrava tirasse un aria serena, fra le pagine del secondo volume della Grishaverse serie, ma naturalmente è stata tutta una finta. Era piuttosto palese. Il primo volume aveva calato il sipario su un evento che mi aveva lasciato letteralmente senza parole. Avevo messo in discussione ogni cosa, ogni parola letta, qualunque figura incontrata nel mio cammino.
Era chiaro che Il regno corrotto dovesse concludersi degnamente, così com’era iniziato. C’era parecchio da conquistare, molto da tessere, senza << se >>, senza << ma >> senza concedermi nemmeno un secondo per pensare. Questo secondo volume mi è piaciuto molto più del primo, sebbene di Sei di corvi non c’è niente da dire o contestare. Il regno corrotto è stata quella missione suicida, coraggiosa, travolgente e assuefante che confluisce nel proposito di ottenere giustizia, liberare chi è stato imprigionato, vendicarsi ma non ottenendo nessuna vittoria effettiva. Un vero e proprio tentativo di morire. Sopravvivere, sperare in una rinascita, nell’ottenere una certa libertà. Non sarebbe servito altro. Pianificare non pianificare. Sapere non sapere. come baluginii, eventi o situazioni innumerevoli mi colpirono come la sferzata di una sciabola. Collisioni, scontri, qualche cosa che si nota e che non toglie niente ne alcun particolare, e quando giungeremo alle ultime pagine ci si sente smarriti, confusi. Nessuna collissione, ma tanti particolari che alla fine raggiungeranno un certo traguardo.
Mi è sembrato che la Bardugo abbia voluto comunincarci qualcosa. Sensazione che avevo riscontrato nel volume precedente, alimentata con la lettura di questo secondo che tuttavia ha toccato i miei sentimenti in un modo che mi ha sorpreso, incantata, irretita al tal punto da perdere la cognizione del tempo. Tutto praticamente, tranne il filo del discorso che pagina dopo pagina si srotolava ai miei occhi con un certo fragore. Il mio stare in questo posto è stato qualcosa di concreto, potente, inspiegabile, che l’ha discostatata dalle altre saghe per ragazzi che ci sono per adesso in circolazione e che, per la sua spiccata orginalità, il suo modo di essere affascinante, smaniosa, matura come poche, mi ha indotta a far parte di quella cerchia di lettori che amano la Bardugo … che bella sorpresa! Dalla sua lettura, sono certa, sortiranno svariati momenti che mi vedranno impelagata in palazzi fatiscenti, chiese abbandonate e maleodoranti, blocchi intatti di carta dal quale però ho potuto penetrarvi con nient’altro che il potere dell’immaginazione. Fin quando l’odore nauseante di corpi insanguinati e recisi, il tanfo e lo zolfo, sentimenti come la paura, il dolore smorzarsi come un suono attutito divennero disinti. Non qualcosa di estremamente malvagio, ma nemmeno così puro come credevo. Ove non vi è posto per la normalità. Sarebbe bastato mostrare una certa diversità, un certo temperamento, un buon modo per distanziarsi dalla massa. Spiccare fra gruppi di sangue e ossa con l’idea della presenza di entità superiori che hanno sopraffatto ogni cosa.
Quella della Grishaverse è una saga validissima, originale e avvincente che ha trovato la propria strada attraverso l’intera storia di nascita, crescita di questi sei ragazzi Corvo, momenti in cui si passa all’azione drammatica del crudele omicidio di amici, parenti, per poi approdare in un realismo quasi del tutto psicologico.
Lettura che ha ridimensionato ogni cosa, e che ha rovesciato le mie idee malsane riguardanti alla nozione di fantasy, facendomi però valutare ogni cosa poiché quella della Bardugo è una saga infinita, illimitata e indefinita, che non dà via di scampo. Tipologia di romanzi fantastici cui è stato davvero difficile e impossibile non decantarne le bellezze dall’inizio alla fine, allantonandomi dall’abisso del nulla ma conducendomi in una specie di tunnel che solo all’epilogo ci darà qualche spiegazione. Tela russa moderna splendida, intrigante e coinvolgente il cui fervore non ha smesso di esistere nemmeno per un secondo. Accompagnata da un avventura splendida che ha oramai non solo un battito ma una sua importanza.
Valutazione d’inchiostro: 5

14 commenti:

  1. Harika bir inceleme olmuş 😊 güzel bir gün seninle olsun Gresi 😊

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  2. Io devo ancora leggere il primo -.-'' ma cercherò di recuperarlo presto!

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  3. La tua è proprio una splendida recensione, mi sembra che il libro ti abbia catturata

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  4. Non ricordo di aver letto molti libri fantasy ma questo a leggere la tua recensione sembra valido :)
    fiftyshadesfashion.com

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  5. Ho trovato entrambi i libri molto belli. La banda mi ha catturato e affascinato. Mi piacerebbe leggere altro con loro protagonisti, già mi mancano.

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