domenica, ottobre 11, 2020

Amori di carta: Virginia De Winter

Quanto mi piacerebbe parlare faccia a faccia con i miei autori preferiti. Avendo letto un mucchio di libri, avendo amato tanrtissimi romanzi, do per scontato che quell’autore o autrice che per una manciata di giorni, un certo periodo, fosse divenuto il prodotto di vaste e spericolate avventure, di conquiste, di stupri e rapimenti, che i lunghi ed infiniti sproloqui che pongo fra la mia anima e la mia coscienza si siano allungate in molti territori e regni, perché in fondo di opere che ho amato e che tuttora amo ce ne sono a bizzeffe, e parlare a dismisura e per ore e ore di loro è davvero impossibile. Se ne sceglie uno, fra una lista lunga e infinita, e si dedica un post, qualche ora del tuo tempo, affinchè chi ti segue e chi ti legge possa comprendere i motivi per cui ami quel particolare autore. Disgraziatamente posso risalire solo grazie ai romanzi scritti e pubblicati, con qualche scarsa informazione scovata qua e là, con lo spazio ridotte di pagine, frasi e parole ridotte a uno spazio bianco, al vuoto di ipotesi e congetture cieche.
Tra gli autori che popolano ogni tanto questa rubrica, si annovera il nome di Virginia De Winter, pseudomino di una giovane autrice italiana che, a oggi, da quant’è che è approdata sugli scaffali delle mie librerie, avrò parlato un mucchio di volte. Mi accompagnò ai piedi della Vecchia Capitale, alle soglie di una città misteriosa che da sempre desta il mio fascino, svelandomi qualcosa di cui ignoravo completamente l’esistenza. Una lugubre sequenza di nozioni, misteri e torbidi inganni che ammantano il tutto. Una licenza che non avrebbe avuto termine troppo presto e che, guardandomi attorno, ammirata e sconvolta, mi concesse di comprendere come fossi stata fortunata ad incontrare una donna avvenente, forte e orgogliosa proprio come Eloise. Esposta ai venti lenti e tortuosi della vita in cui l'autrice, Virginia De Winter, ha composto una melodia meravigliosa che catapulta in un epoca in cui io avrei voluto vivere, inducendomi a provare quelle emozioni indefinibili che prendono quando leggo storie straordinarie come queste. In un momento un po' particolare della mia vita ha preso il sopravvento, e rimanendo saldo ai bordi della mia anima ha annientato letteralmente il mio spirito, trasmettendo emozioni inspiegabili. Perlomeno questo è quello che mi piace pensare.
La saga di Black Friars ritrae quelle meravigliose avventure che vedono come protagonista Eloise Weiss e altre sue acerrime compagne di avventure. Opera in cui il vecchio si mescola al nuovo, colmo di speranza, romanticismo, magia ed esoterismo, che riesce a spiccare il volo e a compiere persino innumerevoli voli pindarici. Questa il tipo di storia che ho amato quando ero ancora adolescenza, e che ho amato nuovamente recentemente con la sua stramba storia di passioni sopite dal tempo, vampiri di casate nobiliari e antiche leggende, scoprendomi ai confini di una realtà dura e un po' ingiusta.
Così come tanti altri suoi compagni di penna, la De Winter ha allietato il mio spirito e questa saga è forse la lettura più adatta per conoscerla. Quella più logica e interessante, che trasmette un forte senso di benessere, quasi di felicità, che volteggiando nell'aria come ombre oscure e perennemente presenti, ha allietato il mio spirito. Letteralmente.

6 commenti:

  1. Boa tarde Gresi. Obrigado pela excelente dica. Um ótimo domingo.

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  2. Ho letto soltanto il prequel della serie - se non sbaglio è il secondo - e mi aveva impressionato molto il suo stile.

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  3. amo alla follia questa autrice, Black Friars l'ho letto più volte e vorrei rifarlo presto

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    1. Io sto partecipando ad un gruppo di lettura su Instagram. Se vuoi, puoi unirti a noi 🤗🤗

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