martedì, giugno 25, 2024

Gocce d'inchiostro: La forza della resilienza. I 12 segreti per essere felici, appagati e calmi - Rick Hanson

C’è sempre qualcosa di importante, significativo fra le pagine dei saggi. La visione del nostro se che si discosta dal guscio del nostro corpo, scuotono qualcosa nel nostro intimo. Quello che avevo davanti era un saggio, un testo introspettivo, che si presentò diverso da altri saggi che ho letto in passato, ma interessantissimo, veritiero e riflessivo che in momenti particolari della nostra vita possono indurci a riscovare un certo equilibrio. Essere abbastanza forti da non abbandonarsi passivamente al dolore, quanto contrastarlo in ogni modo, scovando qualunque forma di salvezza. Non mi aspettavo però che questo saggio mi coinvolgesse tanto, che riempisse il mio spirito. Invece così è stato e la vera ragione consiste nel fatto che, in questo saggio, ho potuto guardarmi allo specchio, scovare un piccolo se, una me lontana, remota, quella più ingenua, che si poneva dinanzi ad ogni cosa con un bagaglio di illusioni, ma da cui sono tornata con una maturità maggiore, più consapevole e lucida. E, nei riguardi di questo testo, con una dose di rispetto maggiore di quel che credevo.



Titolo: La forza della resilienza. I 12 segreti per essere felici, appagati e calmi

Autore: Rick Hanson

Casa editrice: Giunti

Prezzo: 16

N° di pagine: 272

Trama: La vera capacità di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento scaturisce da forze interne come la grinta, la gratitudine e la compassione. Questa è la resilienza, quella dote di cui abbiamo bisogno ogni giorno per crescere una famiglia, lavorare insieme ad altri, affrontare lo stress, i problemi di salute, le divergenze, il dolore o semplicemente i momenti di difficoltà. Con la sua caratteristica miscela di neuroscienza, mindfulness e psicologia positiva, il dottor Rick Hanson ci mostra come sviluppare dodici forze interiori vitali legate al nostro sistema nervoso. Attraverso una guida pratica, piena di suggerimenti concreti, esercizi, esempi personali e informazioni preziose su come funziona il nostro cervello, ci offre gli strumenti per affrontare le sfide della vita con meno ansia, più ottimismo, fiducia in noi stessi, calma e concentrazione. Caloroso, incoraggiante ed efficace, l’approccio passo-passo del dottor Hanson insegna come allenare il nostro cervello ai pensieri positivi, come liberarsi dai sentimenti dolorosi e sostituirli con autocompassione, autostima, gioia e pace interiore.

domenica, giugno 23, 2024

Nella baia delle parole: romanzi scacciapensieri da ombrellone 4°

Si cammina spesso a tentoni, fra una storia e un’altra, lungo il porto, o le strade di una città luminosa, furiosa, turbata, o con un sorriso smagliante, lieta di ciò che mi ha appena donato la vita, pronta a difendermi o barricarmi da ogni avversità. La vita spesso ci risucchia, nel suo infinito vortice, pur di difenderci dagli assalti esterni che ci assalgono, ci pongono contro innumerevoli sfide contro i quali i libri offrono splendide opportunità. Protezioni sufficienti per vivere, sempre. Questa nuova stagione estiva l’ho accolta con una bella pila di romanzi che a me piace teneramente definire mattonazzi, e benché per me sia normale di storie ambientate in estate se ne scorge molto poco. Tuttavia il periodo estivo vige prorompentemente all’insegna della spensieratezza e della semplicità, e quale miglior modo se non quello di immergersi in atmosfere tranquille, domestiche, ma anche bucoliche, verdeggianti in cui l’eco prorompente del passato cozza col presente e sul futuro, tratteggiando forme o caratteri in cui le emozioni prevalgono, il cuore resta imprigionato da sensazioni che lo attanagliano come una minaccia, come una sventura, al fine di avvertire un profondo e crescente stato di beatitudine che presto o tardi matura, rifuggendo di una luce tutta sua. Una luce che riverbera, quando meno ce lo aspettiamo.

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Una lettura che nella sua straordinaria delicatezza conferisce una sorta di energia spirituale. Quando il Fato bussa alla porta costringe ad affrontare la vita in ogni forma, in ogni dilemma, alludendo a innumerevoli opportunità in cui si alena anche il minimo contatto. Non propriamente liberi da entità che imprigionano nella loro morsa, in cui mi è stato davvero impossibile non poter ammirare queste figure di passaggio nei loro abiti umili, aspirando ventate di odori malsani che pian piano si lasceranno alle spalle.

Titolo: L’aria innocente dell’estate

Autore: Melissa Harrison

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 18, 50 €

N° di pagine: 276

Trama: Una talentuosa scrittrice inglese contemporanea paragonata a connazionali illustri come Thomas Hardy e Charlotte Brontë arriva per la prima volta nelle librerie italiane con un romanzo delicato e potente. Nell’Inghilterra dei primi anni Trenta, la quattordicenne Edith Mather vive con la sua famiglia in una fattoria. Il paesaggio rurale è di una bellezza mozzafiato, ma la vita in campagna è dura, e la Grande guerra e la Grande depressione si sono lasciate alle spalle una comunità impoverita e timorosa. Edith è «una strana bambina», si sente irrimediabilmente diversa da tutto ciò che la circonda e preferisce la compagnia dei libri ai giochi con i coetanei. A turbare la quiete di un quotidiano scandito dalle leggi della natura è l’arrivo di Constance FitzAllen, giornalista di Londra giunta in paese per scrivere sugli usi e costumi dei contadini del luogo. Fin dal primo incontro Edith è ammaliata da questa donna estroversa e libera, che indossa pantaloni da uomo. Constance sembra l’amica e la mentore ideale per lei, ma si dimostrerà molto diversa da come appare: porta infatti con sé idee politiche che si riveleranno insidiose. Con l’avvicinarsi del tempo del raccolto e l’aumentare delle pressioni sull’intera comunità, Edith dovrà riuscire a fidarsi del proprio istinto per salvarsi da un disastro imminente.

venerdì, giugno 21, 2024

Gocce d'inchiostro: Belladonna e Foxglove - Adalyn Grace

Non sono più avvezza a leggere questa tipologia di testi. O quanto meno non ne leggo più con la medesima frequenza di un tempo che, quando non può farne a meno, li evita come la peste. Purtroppo, qualche delusione cocente riscontrata recentemente, ha maturato e concretizzato questa idea, ma mai impedito, a seconda di ciò che ci dona la vita, accomodarsi quando meno me lo aspetto. Questo salotto virtuale ospita chiunque, senza alcuna distinzione di razza o sesso, e negli ultimi tempi ciò coincise con l’avvento di una saga che banalmente avrei letto solo per la sua splendida copertina. Belladonna e poi successivamente il secondo volume avrebbero dovuto condurmi in un mondo straordinario, dirompente e di forte impatto. La me del passato l’avrebbe amato cadendo nel suo incantesimo fatale come una pera cotta, prima infervorandosi per la sua protagonista poi perché desiderosa di conseguire un certo obiettivo: divenire parte di tutto questo. A metà fra una fiaba dei fratelli Grimm e il sofisticato mondo de Il mago di Oz, questa saga, indirizzata principalmente ad un pubblico giovane, detiene quel genere di tematiche che sono completamente atipiche, fuori dalla mia comfort zone, ma straordinaria, indimenticabile e ben fatta il cui sistema magico si regge come una fortezza solida e incantata, i suoi personaggi respirano e vivono, la magia di cui si adorna è possibile ancora avvertila sul palmo delle mie mani.



Titolo: Belladonna e Foxglove
Autore: Adalyn Grace
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 37 €
N° di pagine: 432
Trama: Signa ha diciannove anni e da che ricordi tutte le persone che le sono state accanto sono morte. Rimasta orfana ancora bambina, è stata allevata da una serie di tutori tutti interessati più alla sua ricchezza che al suo bene, e tutti defunti prima di poter mettere le mani sulla sua eredità. Gli unici parenti che le sono rimasti sono gli Hawthornes, un’eccentrica famiglia che vive nella cupa ma ricchissima villa di Thorn Grove. Signa non ci mette molto a scoprire i segreti che gli Hawthornes celano tra le mura della tenuta: mentre il padre piange la defunta moglie organizzando feste sfrenate, il figlio maggiore lotta per mantenere alta la reputazione di una famiglia ormai in declino. Il tutto nascondendo al mondo la figlia minore, affetta da una misteriosa malattia. Quando lo spirito inquieto della donna scomparsa appare a Signa sostenendo di essere stata avvelenata e che l’assassino è ancora tra loro, la ragazza si rende conto che la famiglia è in grave pericolo. Per scoprire l’identità dell’assassino Signa ha una sola possibilità: allearsi con qualcuno di tanto pericoloso quanto affascinante che è sempre stato al suo fianco, tessendo con lei un legame potente e irresistibile che nessuno avrebbe mai creduto possibile…

"Signa Farrow non riusciva a non pensare a quel fiore così affascinante e così tossico, e alla residenza della sua famiglia che ne condivideva il nome comune, Foxglove, digitalis purpurea, mentre fissava il cadavere dell’ex duca di Berness.” Un uomo è stato assassinato. Il signore di Thorn Grove è stato incastrato. E Fato, l’inafferrabile fratello di Morte, ha preso residenza in un sontuoso palazzo lì vicino. Fato è determinato a vendicarsi, dopo che Morte ha preso la vita della donna che amava molti anni fa: vuole Signa per sé, a qualunque costo. Signa e sua cugina Blythe sono certe che Fato possa aiutarle a salvare Elijah Hawthornedall’ingiusta prigionia, ma più tempo trascorrono con lui, più spaventosa diventa la loro realtà. Signa inizia a mostrare nuovi poteri che la collegano al passato di Fato. Misteri e pericoli si annidano dietro ogni angolo e le due cugine devono imparare a capire di chi fidarsi, mentre i loro destini rimangono in bilico tra gli omicidi mai svelati che perseguitano la loro famiglia e gli inaspettati giochi di Fato…

mercoledì, giugno 19, 2024

Buon compleanno, Sogni d'inchiostro! Nove anni di sorprese e fiumi d'inchiostro

Avrei potuto fare a meno di sedermi qui e riporre queste poche righe. Fare a meno di preoccuparmi di trasmettere qualcosa a chi mi legge e di discutere sulla presumibile data del compleanno di questo salotto virtuale e sulla questione di dover accogliere il tutto con un semplice: “Auguroni!”.

Perché l’intera faccenda sembra concludersi su uno scenario triste. In realtà i compleanni mi rendono sempre contentissima. Quest’oggi però non sono io che compio gli anni, ancora un po prematuramente a dire il vero, bensì il mio piccolo angolo di paradiso che, in un lontano pomeriggio di metà giugno di nove anni fa, emise il primo vagito. Cosa avrei voluto mostrare? Esclusivamente il mio amore per la lettura, la linfa vitale della mia esistenza. Fiumi di parole che si sono trascinate con visi stravolti dal dolore o dalla gioia, dalla spensieratezza, dalla riflessione, piombando sul mio animo con la forza prorompente di uno tsunami. In fiumi di parole che sono sempre state in procinto di salvarsi, salvarsi dinanzi all’incontrollabile strisciare del mondo, non opponendosi per nessun motivo quanto aspirando la loro essenza come profumo di tutta una vita.

Riporre queste poche righe si è rivelata una sfida più grande di quel che credevo. Montare su un vascello che questa volta non mi avrebbe condotta in un luogo sconosciuto, ma in quella baia dei sogni in cui accadde tutto, partì ogni cosa, si diramarono pensieri, sensazioni, emozioni di una giovane lettrice, all’epoca ventitrenne, fu un’esperienza irripetibile che ancora adesso rivela assetti del mio animo che credevo fossero gelosamente nascosti. Se poggio la mano sulla guancia sinistra, quasi il pensatore di Rodin, concepisco come se mi trovo qui, ancora qui, dopo tutto questo tempo, è perché la letteratura, i libri che ho letto mi hanno portata a pubblicare quasi duemila post, leggere in sette anni oltre 1900 libri, conoscere autori sconosciuti che in una manciata di mesi divennero linfa vitale della mia banalissima esistenza. E ora che Sogni d’inchiostro
 avrebbe spento nove candeline ero pronta a far incetta di nuove letture, presentando però quegli autori e quei romanzi che in questo arco di tempo hanno soggiornato in questa baia per molto più tempo di quel che credevo. E così che, con la penna in mano e il mio immancabile blocnotes, vi presento quegli autori che hanno reso questo piccolo mancato paradiso un angolino dove potermi rifugiare, la linfa vitale della mia esistenza, e, malgrado gli scrupoli, la me che sono adesso: più intrepida e matura, più curiosa e consapevole, una persona che ogni tanto non si dimostra sana di mente per il numero esorbitante di letture che compie nel giro di trenta giorni ma che accoglie qualunque viandante si sia imbattuto per caso o per consapevolezza in queste pagine, con la speranza che la mia casa sia diventata presto la sua.



lunedì, giugno 17, 2024

Gocce d'inchiostro: Thèrese Raquin - Emile Zola

Che meraviglia! Ma che lettura straordinaria è stata questa, penso ancora, nonostante i giorni da che ho letto questo magnifico romanzo ad ora sono un pochino distanti. Nei campi della letteratura classica si teme sempre di incorrere in qualche delusione. L’essere umano è mosso da mani invisibili che modificano il suo sé, e la verità avrebbe prodotto qualcosa in cui l’arte avrebbe descritto personalissimi punti di vista, temperamenti forti di figure paragonabili agli animali. In Therese Raquin, romanzo meramente paragonato a Madame Bovary, ci si inginocchia dinanzi a una storia che offre un compendio di emozioni. Apparentemente semplice, il suo scheletro perlomeno, ma complesso di emozioni, di personaggi il cui temperamento si accordano agli ingranaggi di un meccanismo in cui è possibile scorgere una certa armonia fra l’anima dell’uomo e il mondo circostante, da cui deriva un ottimismo aperto, speranze infinite. Per tutta la durata della lettura, ho vissuto questo ennesimo capolavoro col cuore colmo di speranza, derivazioni di un motivo malinconico e pessimistico, in una ricerca multidunale del sesso. Perché grazie ad esso, Therese comprenderà la sua specie, poiché all’epoca non vi era alcuna classificazione senza ordine e chiarezza, in un apparato organico in cui la natura dei sentimenti e delle emozioni entrano in coesione.

Titolo: Thèrese Raquin

Autore: Emile Zola

Casa editrice: Bur

Prezzo: 9 €

N° di pagine: 218

Trama: Il libro racconta la storia di un adulterio, di un omicidio e di un doppio suicidio, di uno stato di follia che lega tra loro i protagonisti, Thérèse e Lorenzo, e di un lento ma inesorabile processo di disfacimento morale e antropologico. Zola compone un romanzo nel quale l'erotismo è strategia e tutto è calcolo e distruzione, un romanzo che nel suo epicentro divora personaggi e situazioni assorbendo e facendo a pezzi ogni scrupolo e ogni valore, fino al collasso conclusivo.

sabato, giugno 15, 2024

The best and the world reading of mid year

Alcuni avranno sicuramente stilato delle liste, altri invece hanno tentato di esimersi impunemente perchè così tanti libri, pur di realizzare un post, non sono stati presenti, da qui, all’inizio dell’anno e dunque di bilanci letterari non se ne scorge nemmeno l’ombra. Chi mi legge da un pò sa che amo moltissimo le liste, le tbr, e quando seppi di questo bilancio letterario imminente. post che ho già realizzato l’anno scorso e due anni fa, mi domando perchè abbia atteso così tanto. Il ritrarsi dalla vita pur di viverne altre non credo sia niente di spaventoso o encomiabile. Fa parte di me, della mia vita quotidiana, delle tradizioni che porto avanti e, quando giunge giugno, con una repentinità inimmaginabile, spero sempre di non dover presentarsi con l’ennesima torre di libri quanto liberarmi dall’eterna ruota di leggere esclusivamente per diletto.Questo post dunque spiega bene il bilancio di letture lette da inizio anno ad ora, presentandosi, avvenenti e con coste colorate e sgargianti. Molti di questi, parti indelebili della mia anima. Altri, invece, sbuffi d’inchiostro che sto ancora tentando di cancellare, espellere dalla memoria. Ma, riflettendo, se non mi ci fossi << macchiata >>, ora sicuramente non sarei ancora qui a levare << lo sporco >>. In metà vita da che sono su questa landa desolata, con lo sguardo rivolta a me stessa, diretta nella giusta strada che, nel bene o nel male, mi ha resa la persona che sono oggi.


Le migliori:

Divorante, estraniante, ammaliante, immenso che nella sua piccola forma di distruzione ha nutrito la mia piccola anima, ha trasformato l’arte come forma possibile ed espressiva. Con l’aura lucente di una donna che, nonostante sia trascorso qualche giorno, acceca i miei occhi e che conserva il suo potere meraviglioso nel contagio di parole che presto o tardi hanno finito per fagocitarmi. Rinchiudermi in una bolla di sogno in cui ho potuto comunicare per osmosi, esaltata dalla sua profonda ispirazione, la negatività abbattuta, la sofferenza soppiantata dalla realtà, navigante di una chiatta in cui ho circumnavigato l’infinito.

Titolo: Diario 3
Autore: Anais Nin
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 452

Trama: Per Anaïs Nin saranno anni difficili, questi primi anni Quaranta a New York, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di sé e quando il terzo volume del diario si chiude, sull'anno 1944, la Nin è ormai una scrittrice nota e ammirata negli Stati Uniti. In Europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. Contro la distruzione e l'orrore della guerra, come contro orrori più vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - Anaïs Nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono più care.

giovedì, giugno 13, 2024

Gocce d'inchiostro: Il mio dolce gemello - Nino Haratischwili

Era stato stabilito, nel momento in cui ne toccai il dorso. Nel momento stesso in cui le mie narici furono invase dal profumo di carta appena stampata e inchiostro fresco.

Non ho fatto altro che seguire un piano. E, fra i miei progetti, c'era quello di rileggere questo romanzo. Ero entrata in questo santuario magico esclusivamente per rivivere questa storia. Eppure, non lo sapevo, ma il fascino sortito da questa lettura anni fa potei riscontrare nuovamente, a distanza di dodici anni dalla sua ultima lettura. Per cui finì là dentro. Scegliere, tuttavia, si è rivelata un'impresa. E' stata dura. C’era una storia simile a quella che, in così tanti anni di letture, lessi e rilessi un mucchio di volte, un amore illecito e inviolato, appassionato e seducente. Il mio obiettivo era stato raggiunto: Ivo e Stella mi avevano scelta, ed io non ho potuto fare a meno di sentirmi coinvolta. E, quest'oggi, con l’ennesima recensione entusiasta, un repentino scarto di intelligenza e sensibilità che rivelerà qualcosa di me.

Titolo: Il mio dolce gemello

Autore: Nino Haratischwili

Prezzo: 17 €

Casa editrice: Mondadori

N° di pagine: 271

Trama: Stella si è costruita un'esistenza di affetti sereni e sicurezze quotidiane: un bambino amatissimo, un marito attento, un buon lavoro, una bella casa. Un giorno Ivo suona alla sua porta spalancandola d'un colpo sul passato. Ivo e Stella hanno condiviso un'infanzia faticosa, impigliati nelle trame sentimentali dei loro genitori, lanciati verso una tragedia che legherà per sempre l'uno all'altra i figli. Bambini, sono cresciuti nella simbiosi dolce e disperata di due fratelli adottivi affidati all'amore eccentrico di una vecchia zia che li ha lasciati correre pomeriggi interi a piedi nudi nel forte vento del Mare del Nord, sulle sue spiagge luminose. Più grandi, sono diventati quegli amanti che non riescono a stare lontani e finiscono per distruggersi per troppa vicinanza. Poi si sono separati con uno strappo violento. Ma ora Ivo è tornato e Stella capisce che tutto il mondo che ha così caparbiamente costruito e tutte le sue difese stanno per crollare. Non resta loro che un'ultima possibilità, un lungo viaggio in Georgia, per liberarsi dal trauma sepolto che li lega e per liberare, forse, il loro amore.

martedì, giugno 11, 2024

Amori di carta: Thomas Hardy

Thomas Hardy… Quanto lo amo! Si, me ne rendo conto. Amo un uomo che non esiste, anzi, che è esistito, parecchi anni fa, ma che, all’età di vent’anni. sconvolse il mio universo personale.

Si perchè a me le storie d’amore, soprattutto quelle tragiche, mi piacciono tantissimo e… l’importante è che il primo principio di idea di credere che così possa essere, senza però crederci del tutto. Vuol dire che, prima, avevo preso qualche bella batosta e di storie che promettevano amori sconfinati, forti, dinanzi a qualunque avversità, non ne credevo più della loro esistenza.

domenica, giugno 09, 2024

Gocce d'inchiostro: Memento. I sopravvissuti - Julianna Baggott

Si tratta di capire che, con gli occhi, non è possibile vedere sempre ciò che si vuole. A volte, pur di vedere, è necessario lasciarsi andare ai sentimenti, alle emozioni pur di vedere, così il nostro se non può conoscersi senza un adeguato strumento di conoscenza. Questo strumento non può essere una delle nostre principali modalità per conoscere il mondo, soprattutto quello dei romanzi di fantascienza, per me quasi sempre inavvicinabili e incomprensibili, poiché incapaci di farmi vedere, sentire, toccare, annusare il mondo di una materia che si poggia sulle fondamenta di un universo che si sta avviando lungo la riva della distruzione.




Titolo: Memento. I sopravvissuti

Autore: Julianna Baggott

Casa editrice: Blugiano

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 496

Trama: Un grande boato, il sole che emana la luce e il calore di tre stelle sovrapposte, e il mondo svanisce, cancellato, spazzato via dal fuoco. E' il giorno delle Detonazioni, il giorno in cui l'umanità si divide in due: da un lato i Puri che, rifugiatasi nella Sfera, sono privi di deformazioni o cicatrici sul corpo; dall'altro i Sopravvissuti che, con i loro corpi deformi, fusi con gli oggetti più disparati, si aggirano tra i detriti e le pozzanghere nere di pioggia della terra esplosa.

Pressia aveva sette anni quando le Detonazioni le regalarono una bambola al posto di una mano. Le vite e le cose si intrecciano in una massa confusa quel giorno, e la testa della bambola che lei stringeva si trasformò nella sua mano. Ora ha quasi sedici anni e la bambola è divenuta parte di lei: gli occhi che si aprono e si chiudono, la testa di gomma che si agita come un pugno ogni volta che lei fa un passo. Tuttavia, nel magazzino sul retro di un negozio di un barbiere dove vive con suo nonno - una stanzetta con un tavolo, due sedie, due vecchi materassi sul pavimento e una gabbietta per uccelli appesa a un gancio sul soffitto - Pressia pensa a volte che sarebbe bello essere Puri, cancellare le cicatrici, avere di nuovo una mano vera, anziché una bambola, vivere in quella Sfera da dove da qualche settimana dopo le Detonazioni lasciarono cadere sulla terra devastata da un messaggio che diceva: << Sappiamo che siete lì, fratelli e sorelle. E un giorno emergeremo dalla Sfera per unirci a voi, in pace. Per il momento vi guardiamo da lontano, con benevolenza >>.

Invece Pressia deve ora guardarsi dall'ORS, il gruppo emerso subito dopo le Detonazioni il cui acronimo significava Operazione Ricerca e Salvataggio, e aveva l'obiettivo di ripristinare le unità mediche, redigere liste dei morti e sopravvissuti e poi formare una piccola milizia per mantenere l'ordine. Trasformata in Operazione Rivoluzione Sacra, l'ORS governa infatti col terrore e arruola tutti i sedicenni con lo scopo di abbattere, un giorno, la Sfera. Quella Sfera da cui verrà fuori Partridge, il ragazzo alla ricerca della madre, l'adolescente solo e diverso come lei con cui Pressia si accompagnerà in una disperata fuga dai loro reciproci mondi ostili e separati.

venerdì, giugno 07, 2024

Sulle ali della letteratura: la libertà di parola

Quando parlo di cura, curarsi con i libri, naturalmente non mi riferisco al semplice gesto di ingoiare storie su storie, in ogni momento libero della nostra giornata. Vuol dire purificare la propria mente, il proprio spirito e usarla per sostenere il processo di guarigione, dinanzi al sentiero insidioso della vita, può voler dire leggere un testo che per molti non significa niente per me equivale il respiro di tutt’una vita. Andando così in diversi posti, sballottata da un luogo ad un altro, capita quel momento in cui ci si sente a casa, ci si radica in un posto in cui possiamo << respirare >>. Respirare equivale a avvertire un forte senso di libertà, di pace e partecipando alla vita che stava per formarsi in queste pagine, respirando la loro essenza, questa carrelata di romanzi esplica quel genere di libertà utile non solo per la mia esistenza, ma anche per chiunque, non togliendo niente che non abbia già detto in altri post, in altri momenti, ai rischi di cadere nella ripetizione e  nel banale. Ma convergono - unica cosa primordiale - nell’idea che curare una malattia, quando insorge, come del resto si impegna di fare la medicina odierna, prevenendo tali malattie vivendo diverse vite in cui il corpo è in armonia e la mente è in pace.

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Il capitalismo aveva sottratto l’immaginazione, il sogno, poichè laboratorio dell’inconscio dove la psiche esiste e procrea e dove la natura intima dell’uomo può creare e vivere, questa terza raccolta di diari non divine solo congiunzione fra anime quanto epidemia fra artisti, espediente per guardarsi dentro, in cui l’esterno è lontanissimo da qualunque congiunzione. Soggetta ad uno stato di psicoanalisi che assolve e dissolve le allucinazioni, i mondi costruiti della Nin hanno a che fare con dissolvenze false, sovrastrutture che ristabiliscono la vita a seconda di ciò che è più umanamente semplice.


Titolo: Diario 3

Autore: Anais Nin

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 13 €

N° di pagine: 452

Trama: Per Anaïs Nin saranno anni difficili, questi primi anni Quaranta a New York, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di sé e quando il terzo volume del diario si chiude, sull'anno 1944, la Nin è ormai una scrittrice nota e ammirata negli Stati Uniti. In Europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. Contro la distruzione e l'orrore della guerra, come contro orrori più vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - Anaïs Nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono più care.

mercoledì, giugno 05, 2024

Gocce d'inchiostro: Il carosello delle curiosità - Amy Gibbs

Di fantasy atipici, quelli che inzuppano la tua anima di una sostanza particolare, densa, appiccicosa, uscito da una finestra virtuale dall’aria vaporosa e luminosa, ci si sente quasi sempre terribilmente attratti. I lettori, così come la sottoscritta, non ci pensano due volte ad appropriarsi di una copia ed infilare il naso fra le loro pagine cercando di identificarlo. Nel panorama letterario odierno di fantasy ce ne sono una marea. e affinché non si rischia di cascare nel << già visto >> occorre una buona dose di pazienza e costanza. Questo fantasy mi ha attratta, con la sua sfolgorante cover rossa, sin da subito, la cui aura, così zeppa di magnetismo e magia, sembra strizzare l'occhio ad un altro fantasy che avevo letto anni fa. Ma i risultati non furono gli stessi, e la storia narrata in queste pagine di tutt’altra pasta, per usare un eufemismo. Era pregno di una sostanza che, nel romanzo della Gibbs, era una fonte inestimabile di conoscenza e potere, spingendo gruppi di uomini a dubitare non solo di chi li circonda ma anche di loro stessi. Poiché l’inganno, le menzogne, le illusioni offrono una autenticità che solo grazie all’arte è possibile cogliere, esprimere del tutto.



Titolo: Il carosello delle curiosità

Autore: Amy Gibbs

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 18, 50

N° di pagine: 456

Trama: Dopo sette anni passati a girare il mondo, il Carosello delle Curiosità torna in Inghilterra; gli artisti della compagnia di Aurelius e Pretorius sono pronti a stupire il pubblico dell’Athenaeum, un vecchio carcere trasformato in teatro che sorge in uno dei quartieri più malfamati e poveri di Londra. Sul palco si esibiranno l’acrobata albina, i gemelli siamesi, la ballerina minuta e il piccolo suonatore di violino dal corpo coperto di peli. Ma l’esibizione più attesa è sempre quella dell’imprendibile Harlequin e del domatore di fiamme, Lucien. All’altro capo della città, Charlotte, orfana e di umili origini, per qualche misteriosa ragione viene accolta da Mr e Mrs Rose nella loro sfarzosa villa; quando i due coniugi muoiono la ragazza si ritrova alla mercé di Odilon, il figlio, nominato suo tutore, che la ricopre di attenzioni indesiderate. Inoltre Charlotte è gravemente malata e secondo i migliori medici d’Inghilterra per lei non esiste alcuna cura. L’unica speranza è rivolgersi ad Aurelius: corre voce, infatti, che lui possieda il dono di restituire fortuna e salute. Per guarire, Charlotte dovrà quindi trascorrere un periodo all’Athenaeum, dove troverà conforto e comprensione nell’affascinante Lucien. Ma riuscirà davvero a tornare quella di una volta? E quale sarà il prezzo da pagare?

lunedì, giugno 03, 2024

Le TBR: richiami dell'anima 38°

Questa ennesima pila di romanzi che vi mostro, con le sue splendide coste, che vedo quasi sempre giorno dopo giorno, divennero per me il simbolo della mia vita in cui nessuno, nemmeno chi mi circonda e mi ama, comprende il suo valore. Ingenuamente, non riescono a comprendere quale simbologie gli attribuisca, quali significati racchiudono semplici risme di carta, in cui non solo ho vissuto ma anche morta, in zone sparse di alcune terre, in cui tutti sono dipendenti e fautori di un mondo che lentamente si avvia lungo la strada della distruzione. Per un breve periodo, o un certo lasso di tempo, gioco a essere in grande intimità. Con alcuni per un certo tempo, con altri in pochissimo, ma nel costante, inquieto sospiro di anime che si sentono continuamente senza limiti in un paese immenso in cui, inevitabilmente, si crea un forte legame. Conferiscono sensazioni di libertà che sono alla base di ogni storia, ogni romanzo che leggo.

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Questa autrice la ricordo calorosamente e con affetto perché le sue opere hanno scandagliato il mio percorso di crescita. Ricordo, quando rincasavo da scuola, come mi immergevo fra queste pagine quasi un atto spontaneo e necessario. Prima Nina, poi Geno, entrambi spettatori di una realtà che mi fagocitò completamente.

Titolo: La bambina della sesta luna

Autore: Moony Witcher

Casa editrice: Giunti

Prezzo: 5, 90 €

N° di pagine: 456

Trama: Nina fa la quinta elementare e vive con le zie a Madrid perché i suoi genitori hanno un incarico importante che li porta all'estero di continuo. Tutto appare normalissimo all'inizio, meno quella strana voglia a forma di stella sulla mano destra assolutamente identica a quella del suo amato nonno Misha, un grande alchimista che vive a Venezia. Sarà un segno del destino? Ecco un fantastico viaggio tra alchimia e magia alla conquista della Sesta Luna. Un appassionante romanzo per tutti i ragazzi che amano l'avventura e il mistero. 

sabato, giugno 01, 2024

Gocce d'inchiostro: La sposa giovane - Robert Goolrick

Una volta accettata l’idea di rileggere un testo come questo, a ben dieci anni di distanza, la sensazione che avrei visto qualcosa di << nuovo >>, qualcosa cioè che i miei occhi ancora ingenui e poco conoscitori del mondo non avevano visto, fosse svelato con una lettura attenta. La lettura è oramai parte di me, per non esagerare e dire sempre le stesse cose, e amando anche rileggere, non solo i miei romanzi preferiti ma anche quelli che in passato mi avevano fatto storcere un pò il naso, ci si sente più forti, si ha l’impressione che quel bagaglio di conoscenze acquisite in questi anni possa avere un certo potere su di noi. Su di me, che, me ne rendo conto, la ragazzina ingenua dell’epoca, credulona e sognatrice, non vi è alcuna traccia.

Un giovane uomo giunse in un paesino di campagna sperduto dell’America con un bagaglio di sogni, speranze, un credo basato su un tipo di fede in cui si è completamente asserviti a un Dio che è buono e misericordioso, ma delle volte, anche crudele ed egoista.

Vincere le paure intrappolate nella sua coscienza, la morte, è un grande passo di qualità per scovare quella libertà da sempre desiderata e forse trovata. Vivendo meglio, scovando un senso di leggerezza, tra anime dannate che camminano lungo la riva dell’assurdo e che, quando la vita le riserva qualcosa, impreparato soffre terribilmente, si aggrappa alla vita e così facendo soffre di più ma fa ammenda di ciò che ha davvero significato.

Titolo: La sposa giovane

Autore: Robert Goolrick

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 18, 50 €

N° di pagine: 305

Trama: È l'estate del 1948, la prima calda e magnifica estate dopo la guerra, quando a Brownsburg, una tranquilla cittadina appollaiata nella valle delle Blue Ridge Mountains della Virginia, arriva uno sconosciuto. Charlie Beale è il suo nome, è bello e ha carisma, il corpo teso di uno che è appena tornato dalla carneficina più grande della Storia e vive alla giornata. Tutto ciò che possiede sta nelle due valigie che ha portato con sé: nella prima tiene qualche vestito, le camicie, la biancheria pulitissima. E un set di coltelli perfetti. Nell'altra c'è il denaro. Molto denaro. Sta cercando la pace, un posto dove mettere radici e ricostruire la propria vita interrotta. Sta cercando la sua stella polare, e Brownsburg sembra il luogo ideale: lì Charlie trova un impiego, conquista l'amicizia dei cittadini, l'ammirazione delle signore e l'affetto incondizionato del piccolo Sam, per il quale diventa un idolo e che per lui diventa un figlio. Nella bottega del macellaio in cui lavora conosce tutti e con tutti è gentile e riservato, ascolta le chiacchiere senza fare commenti. Ma il fuoco cova sotto la cenere, pronto a riprendere vigore. E la scintilla entra un giorno in negozio: è Sylvan, la giovanissima sposa del riccone del paese, bella come una diva di Hollywood, il corpo elettrico di una ragazzina troppo sensuale, i sogni ingenui di una bambina. È tutto ciò che Charlie desidera. Fino a consumarsi.

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