Fui presa improvvisamente dalla paura che il mio soggiorno con zia
Mame dovesse spezzarsi contro il desiderio del restare.
Non posso credere che un personaggio bizzarro, eccentrico, frivolo,
a tratti folle a tratti disilluso e perennemente desideroso di avere compagnia,
potesse tormentarmi. Non volevo che se ne andasse! Sebbene il suo è un comportamento
talvolta da civetta. Una civetta sofistica del cosmo! Lei diceva una cosa e poi
cambiava idea, sballottolava quel povero Patrick come un piccolo fardello che magari
non ci si aspetta di trovare in posti remoti e lontani. Eppure io so, che
dietro tutte queste eccentricità, questa lettura ritrae la creatura più coraggiosa
e straordinaria che sia mai esistita nel panorama letterario. Come posso non aver
amato questa sua seconda emozionante avventura? Lei e il suo dolce Patrick mi
sono appartenuti come pochi!
Titolo: Intorno al mondo con zia Mame
Autore: Patrick Dennis
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagina: 349
Trama: Partendo per l'Oriente col piccolo Michael, Mame aveva
promesso di tornare in tempo per la riapertura delle scuole, e qualcuno aveva fatto
finta di crederle. Ma sono passati due anni, e della strana coppia nessuna
notizia, se non qualche salutino entusiastico sul retro di una cartolina, regolarmente
inviata dai luoghi più incantevoli del pianeta. Pegeen è fuori di sé, ma Patrick
le dice di non preoccuparsi: zia Mame gira il mondo meglio di chiunque altro.
Tu come lo sai, gli chiede Pegeen. Perché ho viaggiato con lei, prima della
guerra. Ah. Questo Patrick lo aveva taciuto, ma adesso, per tranquillizzare
Pegeen, lo racconta - rivelando come, sotto i suoi occhi, Mame e Vera abbiano
più o meno distrutto le Folies Bergère, e poi gettato lo scompiglio in una compassata
e filonazista famiglia britannica molto vicina alla Corte, e squassato dalle
fondamenta, che si ritenevano piuttosto solide, il regolare andamento di una fattoria
collettiva nella Russia sovietica. Via via che la linea tratteggiata delle
rotte di Mame e Patrick copre metà del globo, e le etichette si accumulano
sulle valigie, Pegeen forse non si tranquillizza, ma comincia a ridere, ridere,
ridere. Come del resto ridiamo anche noi, arrivando a intuire di quante
lunghezze Mame riesca a staccare, col suo celebre motto, il presidente Mao; perché
si, la rivoluzione - delle teste, delle abitudini, dei conformismi - può essere
adesso; e si, può essere, anzi deve, un pranzo di gala.
La recensione:
Un
viaggio repentino intorno al mondo e poi giù verso i meandri più reconditi
della nostra mente per una manciata di pagine attraverso un abbagliamento
letterario, un personaggio eccentrico e originale che mi condusse su uno
sprazzo di cielo che ogni lettore ha sentito e visto come suo, alcune miglia di
distanza dalla mia terra natia, da dove sono tornata disgraziatamente troppo
presto, immersa in trogoli scintillanti, luminosi, sgargianti, tipici degli
eroi dennisiani. Subito iniziò una discesa frenetica e strabiliante
dall'altopiano del mio umile colle verso il fertile terreno immaginario della
zia Mame, mentre tutt'attorno l'atmosfera si faceva pesante. Il languido
profumo dello svago, dello stravagante, dell'eccentrico, vi formano un ampio
mosaico di situazioni, vicende o avvenimenti che per tutto il corso della
lettura destarono il mio Io a starci comodamente, la stessa Mame e il suo
nipotino preferito. Conoscevo ormai ogni sfaccettatura, ogni lato del suo
carattere, sebbene qui l'ho vista anche nella sua più totale fragilità. Ma
anche in queste vesti l'ho vista muoversi da ogni parte del mondo con i suoi
dozzinali bagagli di sventure e irrimediabili difetti.
E'
stato dunque con un moto di esuberanza che ho accolto nuovamente la storia della
zia Mame, che ha pagato caro il gesto di voler rimandare la lettura di questo
secondo volume a data da destinarsi. Ho afferrato la vita nel suo significato
più profondo, in quello trasmesso dall'autore, il suo sentirsi imperfetto che,
vivendo in un contesto che rende in questo stato, sgomita in mezzo a masse di
carne e ossa come se desiderassero nient'altro che salvarsi. In un modo che
condivido pienamente e che non molti autori evidenziano così egregiamente; e per quanto ami combattere sul suolo nemico,
non posso fare a meno di pensare che, abbracciando questa dottrina morale/
filosofica, il giungere dinanzi a certe conclusioni mi ha dato la sensazione di
sentirmi libera, a mio agio, priva di fasciature o drammi; persino l'abituale
addensamento di nubi grigiastre e opprimenti sono stati assenti, poiché
allietati dalla voce di un giovane sognatore che con questo buffo personaggio
ha come ripristinato il mondo.
Intorno al mondo con zia Mame gode, come il
suo predecessore, di una consueta dose di umorismo, frivolezza, ilaricità che
diventa quasi una necessità, dovendo vivere in una parte di un cosmo che non
riserva nient'altro che ristrettezze e drammi. Un forte senso di famigliarità
proveniva da ogni capitolo, descritti e riportati come piccoli racconti che si
levarono nel cielo ancor più lontano di quel che credevo.
Questa
è in breve l'anima dei libri di Dennis. Insieme ad un personaggio bizzarro e
vivace come zia Mame, il lettore ode lo scricchiolio dell'anima di ognuno e poi
il colpo leggero di gesti sconsiderati e folli. L'uomo dovrebbe uscire dalla
cerchia dell'accontentarsi, aspirando invece a qualcosa di più grande, vasto
che lo possano arricchire moralmente, con ogni mezzo possibile. E' Dennis che a
modo suo critica la società in cui visse.
Zia
Mame non l'avevo sentita arrivare e non mi accorsi subito della sua presenza
nel panorama letterario contemporaneo: non sapevo dell'importanza di questa
figura mostrandocela in ogni forma o sfaccettatura. L'esuberanza della sua
natura trapela da tutta la persona. Ed in questo dettaglio particolare l'anima
di questa donna è più che mai incarnata nel corpo di questa folle donna, quando
anche la bellezza spirituale si rivelava carne e il suo essere impavida
nell'affrontare la vita o le difficoltà in generale assumono un ruolo
preponderante.
Non
ho esitato nemmeno per un istante che il rapporto fra me e l'autore non sono
cambiati per niente, nemmeno dopo avergli dichiarato il mio amore
incondizionato, nemmeno quando incontrai gli occhi del dolce Patrick, fermo ai
bordi di questa storia, il senso completo
del senso della vita vista mediante i suoi occhi pungeva gli occhi.
La
breccia che questa donna ha aperto nel mese di febbraio è stata quella
scintilla che mi ha resa partecipe ed entusiasta a condividere il progetto di
vita di una donna comune, sola e vivace. I suoi sogni, le sue speranze, i suoi
desideri, e la cruda realtà tutt'attorno che inzuppa l'anima candida mediante
lotte per il potere e per se stessi in cui si valuta ogni cosa. E lo si fa
mediante l'esplorazione di luoghi bellissimi in cui è stato davvero impossibile
non perdersi. Il mondo visto con gli occhi di un ragazzo che ora è diventato
uomo.
Un
mondo che francamente non ha nulla di diverso da quello descritto in precedenza
a cui è stato davvero impossibile non farsi contagiare dalla verve prorompente,
ammaliante e seducente di questa figura e della storia che si trascina dietro.
Con quel qualcosa di magico, contagioso ed effervescente che, anziché
allontanarci, inducono ad avvicinarti sempre di più, poiché dotato di un forte
potere di persuasione. Zia Mame, infatti, rappresenta quella figura
appartenente al gentil sesso che non ci appartiene completamente - mi riferisco
all'epoca da cui proviene -, ma che ritrae perfettamente la figura di una donna
sola, infelice, bizzarra ed eccentrica dallo strano senso della realtà.
Una
disamina acuta e semplice sulla società e sugli anni che intercorrono fra XI e
XX secolo in cui l'autore descrive ogni cosa senza aver paura di apparire
indigesto o irriverente, con la sua esilarante e simbolica storia di voler
evadere continuamente da una parte del cosmo che sia attinente ai nostri
ideali, ai nostri gusti. Il movente, anche qui, deriva dalla famiglia. Da chi
noi proveniamo. E Dennis lo fa scavando egregiamente sotto la superficie
complicata della realtà cogliendo ogni aspetto, donando a ogni cosa corpo e
sostanza. E l'atto di desiderare di poterlo fare suscita uno strano senso di
sconforto, di sconfitta, che annienta l'anima di ogni personaggio, simbolo di
grande complessità. Vagando nelle tenebre senza una via d'uscita, in cui alla
fine un pezzo della nostra anima si attacca a quella guasta, senza aver
compreso effettivamente nulla degli effimeri sprazzi di felicità che talvolta
ci riserva la vita. Guidata dalla voce di un ragazzo che in questo secondo
volume non ha una sua voce, ma è solo un eco di ciò che egli ha visto in questa
folle esperienza in cui inevitabilmente ci si sente partecipi. Muovendosi
sperduto fra capitoli che non hanno una loro unione, descrivendo frammenti di
storie messe su al fine di realizzare un romanzo a spezzoni, come se scandito dalla
stessa vita. Godendo certamente della compagnia di questa svampita donna, ma
non aggiungendo nulla di nuovo a ciò che è, come se fosse divenuta un icona.
Una
lettura tuttavia che mi ha divertito, entusiasmato moltissimo, che ha allietato
pomeriggi estremamente tediosi e solitari e che, in una dolce confusione dei
sensi, mi ha trascinato in attimi di vita comuni. Fuggendo nella veridicità delle
cose, in un fantasmagorico teatrino che genera un po' di confusione, che però
mi ha tenuta più appassionatamente stretta a sé.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Non conoscevo questa lettura, ma che carina! Mi hai incuriosito tanto
RispondiEliminaGrazie ☺️☺️ spero allora lo leggerai 😊😊
EliminaAdoro i personaggi eccentrici, soprattutto femminili e quindi non posso che aggiungere questo libro in wish list. Colpo di fulmine immediato :)
RispondiEliminaNe sono felice 😊😊 spero allora lo leggerai presto ☺️
EliminaFantastica zia Mame! Difficile non amarla, è uno di quel personaggio stravaganti che ti conquista al primo capitolo.
RispondiEliminaSono d'accordo! Resterà per sempre nel mio cuore <3
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