La pubblicazione
del suo nuovo romanzo, Nella notte,
mi ha spinta a buttarmi a capofitto in una nuova avventura letteraria, durante
questi ultimi giorni di maggio. Qualche eccessivo sforzo mentale ci sarebbe stato
bisogno, poiché il tema trattato è qui poco semplice e di lettura enigmatica. Ma
ho preferito in ogni caso rimanere in una condizione di estrema staticità, una
condizione in cui qui la De Gregorio rivela una parte di esperienza vissuta che
in un certo senso mi hanno aiutato a viverle in prima persona.
Titolo: Nella notte
Autore: Concita De Gregorio
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 16, 50 €
N° di pagine: 236
Trama: Nora è una ragazza brillante, appassionata al racconto della
realtà e allo studio della politica. La sua tesi di dottorato, << Nella
notte >>, è un'indagine sulle ore durante le quali l'elezione a
presidente della Repubblica di Onofrio Pegolani, data per certa dagli analisti
e dalla maggioranza dei parlamentari, è sfumata senza un apparente perché. E'
proprio grazie alla qualità della sua tesi che Nora viene convocata dal suo relatore,
il professor Atzeni, che le offre un impiego di prestigio in un centro studi di
Roma: dovrà raccogliere e archiviare informazioni riservate da vendere al
miglior offerente, alimentando un sottobosco di ricatti e giochi di potere. Nora
è pronta a rifiutare la proposta ma in quegli stessi luoghi ritrova Alice, la
sua migliore amica degli anni del liceo: bellissima, a tratti cinica, molto abile
nelle relazioni. Le due ragazze sono sempre state affascinate dalle reciproche
diversità, il loro legame si riscopre intatto dopo anni di lontananza. Negli archivi
del centro studi, Nora si imbatte in un fascicolo inaspettato: un capitolo
inedito della sua tesi, espunto per volontà del professore e incentrato su un
delitto scoperto la stessa notte in cui la carriera di Pegolani si è conclusa e
il Partito dei Giusti, del quale ero uno degli esponenti più prestigiosi, è caduto
in una crisi irreversibile. Che cosa ci fa quel capitolo, in quell'archivio? Perché
Atzeni ha deciso di non renderlo pubblico, consegnandolo invece a un organismo
specializzato in ricerca di informazioni sensibili? A Nora non resta che tentare
di scoprirlo, a indagare. Una doppia indagine: su di sé, sulla vera natura
delle relazioni di potere.
La recensione:
La verità
finisce sempre per essere quella che vogliamo che sia. Intendo dire che esiste
una versione dei fatti sufficientemente verosimile perché sia presa per buona, perché
sia scelta come la migliore via d'uscita, e a tutti conviene farlo.
Il
mio percorso letterario con Concita De Gregorio iniziò quando approdò sul mio
Kobo il meraviglioso e indimenticabile Mi
sa che fuori è primavera, ed io non ho esitato nemmeno per un istante a
voltargli le spalle, io che ero stata assunta come mediatrice alle nobili gesta
di una donna attanagliata dalle sofferenze e dal dolore. In ogni modo, avendo da
poco la Feltrinelli pubblicato proprio in questo periodo Nella notte, non ebbi che da trascorrere il mio tempo fra le pagine
di questo nuovo manifesto politico letterario per interpretare e capire gli
ingranaggi di una parte della società che, agli occhi di una ragazza di
ventisei anni è ancora incomprensibile, continuando sino alla fine delle ultime
pagine.
Di
queste 200 pagine che compongono questo programma lanciato da diversi gruppi, partiti
o correnti, non ho che sino alla fine compreso solo buona parte. Ma seguirono anche
vicende rocambolesche di una giovane studentessa che si imbatte in inchieste e
rivelazioni scottanti riguardanti l'individuo, vittima che ha combattuto contro
i soprusi del regime politico soccombendo e desiderando nient'altro che la
giustizia, attratti da consensi considerati perduti.
Non
ho gradito completamente questa scelta dell'autrice. La De Gregorio mi aveva
consegnato nelle sue mani un opera che mi ha fatto sentire partecipe, ma allo
stesso tempo distante, imperfetta che non dà adito ad alcun dubbio, piuttosto
crea disordini relativamente possibili in una tetragona simmetria letteraria.
In una storia apparentemente semplice che ha del realismo, e che indica una
certa importanza sul ruolo che la politica svolge. E, specialmente. chi l'abbraccia.
Raccogliere e archiviare possibili informazioni per diversi acquirenti. Il
tocco dell'autrice li ha consacrati come ricordi personali, esperienze di vita
che non hanno altra storia se non quella creata dall'esperienza della stessa autrice,
e sproloqui inutili sarebbe stato come dar via delle reliquie. La De Gregorio
dunque ripone in queste poche righe ciò che videro i suoi occhi, lasciarono le
sue mani.
Per
recensire un romanzo interamente incentrato sulla politica è necessario partire
da un fatto o avvenimento importante che si rifaccia a un ricordo o pensiero
purchè essa rimanesse isolata nella mente di ognuno di noi. Si tratta di uno scambio
di idee intorno al quale si concretizza la sensibilità dell'autrice. Mi sono
così voluta imbattere in questa << nuova >> avventura, che è stata
chiacchieratissima specialmente sul web, mi sono affrettata a immergermi fra le
sue pagine, dove c'è posto per altre menti contorte, se era vero che la De
Gregorio sarà ricordata con clamore.
Procedendo
nella lettura, tuttavia, mi sono staccata poco per volta da questo passato
insidioso e ricco di avvenimenti, cancellando la nostra identità, non concedendo
alcun pensiero a circostanze ed eventualità che in un certo senso rivelano rapidamente
le tracce dell'autrice ad altre persone importanti per il suo avvenire, se non
per se stessa.
Tra
le difficoltà della mia posizione di lettrice avida e insaziabile certamente l'attrazione
che Nella notte ha esercitato su di
me, poiché una certa raffinatezza dei modi della De Gregorio si è aggiunta a un
forte sentimento di curiosità.
Il
mondo descritto dalla De Gregorio si manifesta nella sua interezza, ma non mi avvinse
come speravo. La magia che solitamente riscontro nei suoi romanzi, qui,
proveniente come da un mondo orientale lontano e quasi dimenticato, mi ha lasciata
incerta e insoddisfatta. Che cosa ha rappresentato per l'autrice scrivere
questo romanzo? Quali confessioni dinanzi a un computer hanno ricoperto non
proprio bene la corazza imperscrutabile della sua anima?
C'è
una personalità estremamente intima, quasi devastante, povera di contenuti ma
ricca di sostanza, che in un certo senso mi hanno influenzato così bene. Da qui
ne deriva la mia valutazione un po' forzata per l'importanza che svolge ed ha la
tematica politica attuale per l'autrice. Certamente molti lettori avranno appreso
la grandezza di questa lettura e dell'importanza che la stessa De Gregorio attribuisce
non dovuta come conseguenze o sistemazioni esterne ma da semplici esperienze
soggettive.
Esistenze
individuali impegnate a combattere affinchè possa esserci svelata la verità, la
libertà, pur quanto essa sia credibile e crudele, in Nella notte ho incontrato una De Gregorio ambiziosa che, scivolando
nei meandri della scrittura, non arrivando effettivamente a nessuna
conclusione, ha tormentato la sua anima fra l'atto dello scrivere e del ricordare.
Su
un foglio invisibile intrappolato in una finestra virtuale una scrittrice di
questo calibro catturò il pensiero astratto mediante scrittura, componendo acute
e profonde riflessioni sulla politica. Raccolse sul palmo delle sue mani
riflessioni acute e importanti delucidazioni su cosa voglia dire essere un
politico al giorno d'oggi, e le riversò in quel contenitore imperfetto che è la
scrittura. Come un piccolo monito che ogni tanto bisogna ricordare.
Non conta come
va a finire. Non conta "la verità". Conta solo quel che la gente si
ricorda: un nome, qualunque cosa.
Valutazione
d'inchiostro: 3 e mezzo
Ho notato proprio ieri questo libro in libreria! Non ho ancora letto nulla di questa autrice ma credo che comincerò con Mi sa che fuori è primavera, anche per farmi un'idea del suo stile.
RispondiEliminaA me la De Gregorio piace molto, ma questa è una lettura particolare che non penso piacerebbe a tutti. Perlomeno non a chi legge per istrursi politicamente parlando ☺️ La De Gregorio però mi piace come romanziera 😊
Eliminanon ho ancora letto nulla di suo, ma sono curiosa. Magari però inizio da altro
RispondiEliminaA me la De Gregorio piace come narratrice, non come attivista politica ☺️ questa in ogni caso non è stata una brutta lettura, ma altri suoi romanzi sono stati indimenticabili ☺️
Eliminai haven't read this book, but i would love to read. plot seems good.
RispondiEliminaThank you for lovely comment :) good day.
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