lunedì, maggio 20, 2019

Gocce d'inchiostro: Nella notte - Concita De Gregorio

Da una precedente ed entusiastica lettura nell'inverno dell'anno scorso, spinta da un forte e irrimediabile impulso, mi trovai a vagare fra le pagine italiane di un romanzo che mi aveva scombussolato del tutto l'animo. Invece di una lettura semplice, mediocre, mi ero trovata dinanzi un libro che ha rivelato un animo dolce e sensibile.
La pubblicazione del suo nuovo romanzo, Nella notte, mi ha spinta a buttarmi a capofitto in una nuova avventura letteraria, durante questi ultimi giorni di maggio. Qualche eccessivo sforzo mentale ci sarebbe stato bisogno, poiché il tema trattato è qui poco semplice e di lettura enigmatica. Ma ho preferito in ogni caso rimanere in una condizione di estrema staticità, una condizione in cui qui la De Gregorio rivela una parte di esperienza vissuta che in un certo senso mi hanno aiutato a viverle in prima persona.

Titolo: Nella notte
Autore: Concita De Gregorio
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 16, 50 €
N° di pagine: 236
Trama: Nora è una ragazza brillante, appassionata al racconto della realtà e allo studio della politica. La sua tesi di dottorato, << Nella notte >>, è un'indagine sulle ore durante le quali l'elezione a presidente della Repubblica di Onofrio Pegolani, data per certa dagli analisti e dalla maggioranza dei parlamentari, è sfumata senza un apparente perché. E' proprio grazie alla qualità della sua tesi che Nora viene convocata dal suo relatore, il professor Atzeni, che le offre un impiego di prestigio in un centro studi di Roma: dovrà raccogliere e archiviare informazioni riservate da vendere al miglior offerente, alimentando un sottobosco di ricatti e giochi di potere. Nora è pronta a rifiutare la proposta ma in quegli stessi luoghi ritrova Alice, la sua migliore amica degli anni del liceo: bellissima, a tratti cinica, molto abile nelle relazioni. Le due ragazze sono sempre state affascinate dalle reciproche diversità, il loro legame si riscopre intatto dopo anni di lontananza. Negli archivi del centro studi, Nora si imbatte in un fascicolo inaspettato: un capitolo inedito della sua tesi, espunto per volontà del professore e incentrato su un delitto scoperto la stessa notte in cui la carriera di Pegolani si è conclusa e il Partito dei Giusti, del quale ero uno degli esponenti più prestigiosi, è caduto in una crisi irreversibile. Che cosa ci fa quel capitolo, in quell'archivio? Perché Atzeni ha deciso di non renderlo pubblico, consegnandolo invece a un organismo specializzato in ricerca di informazioni sensibili? A Nora non resta che tentare di scoprirlo, a indagare. Una doppia indagine: su di sé, sulla vera natura delle relazioni di potere.



La recensione:

La verità finisce sempre per essere quella che vogliamo che sia. Intendo dire che esiste una versione dei fatti sufficientemente verosimile perché sia presa per buona, perché sia scelta come la migliore via d'uscita, e a tutti conviene farlo.

Il mio percorso letterario con Concita De Gregorio iniziò quando approdò sul mio Kobo il meraviglioso e indimenticabile Mi sa che fuori è primavera, ed io non ho esitato nemmeno per un istante a voltargli le spalle, io che ero stata assunta come mediatrice alle nobili gesta di una donna attanagliata dalle sofferenze e dal dolore. In ogni modo, avendo da poco la Feltrinelli pubblicato proprio in questo periodo Nella notte, non ebbi che da trascorrere il mio tempo fra le pagine di questo nuovo manifesto politico letterario per interpretare e capire gli ingranaggi di una parte della società che, agli occhi di una ragazza di ventisei anni è ancora incomprensibile, continuando sino alla fine delle ultime pagine.
Di queste 200 pagine che compongono questo programma lanciato da diversi gruppi, partiti o correnti, non ho che sino alla fine compreso solo buona parte. Ma seguirono anche vicende rocambolesche di una giovane studentessa che si imbatte in inchieste e rivelazioni scottanti riguardanti l'individuo, vittima che ha combattuto contro i soprusi del regime politico soccombendo e desiderando nient'altro che la giustizia, attratti da consensi considerati perduti.
Non ho gradito completamente questa scelta dell'autrice. La De Gregorio mi aveva consegnato nelle sue mani un opera che mi ha fatto sentire partecipe, ma allo stesso tempo distante, imperfetta che non dà adito ad alcun dubbio, piuttosto crea disordini relativamente possibili in una tetragona simmetria letteraria. In una storia apparentemente semplice che ha del realismo, e che indica una certa importanza sul ruolo che la politica svolge. E, specialmente. chi l'abbraccia. Raccogliere e archiviare possibili informazioni per diversi acquirenti. Il tocco dell'autrice li ha consacrati come ricordi personali, esperienze di vita che non hanno altra storia se non quella creata dall'esperienza della stessa autrice, e sproloqui inutili sarebbe stato come dar via delle reliquie. La De Gregorio dunque ripone in queste poche righe ciò che videro i suoi occhi, lasciarono le sue mani.
Per recensire un romanzo interamente incentrato sulla politica è necessario partire da un fatto o avvenimento importante che si rifaccia a un ricordo o pensiero purchè essa rimanesse isolata nella mente di ognuno di noi. Si tratta di uno scambio di idee intorno al quale si concretizza la sensibilità dell'autrice. Mi sono così voluta imbattere in questa << nuova >> avventura, che è stata chiacchieratissima specialmente sul web, mi sono affrettata a immergermi fra le sue pagine, dove c'è posto per altre menti contorte, se era vero che la De Gregorio sarà ricordata con clamore.
Procedendo nella lettura, tuttavia, mi sono staccata poco per volta da questo passato insidioso e ricco di avvenimenti, cancellando la nostra identità, non concedendo alcun pensiero a circostanze ed eventualità che in un certo senso rivelano rapidamente le tracce dell'autrice ad altre persone importanti per il suo avvenire, se non per se stessa.
Tra le difficoltà della mia posizione di lettrice avida e insaziabile certamente l'attrazione che Nella notte ha esercitato su di me, poiché una certa raffinatezza dei modi della De Gregorio si è aggiunta a un forte sentimento di curiosità.
Il mondo descritto dalla De Gregorio si manifesta nella sua interezza, ma non mi avvinse come speravo. La magia che solitamente riscontro nei suoi romanzi, qui, proveniente come da un mondo orientale lontano e quasi dimenticato, mi ha lasciata incerta e insoddisfatta. Che cosa ha rappresentato per l'autrice scrivere questo romanzo? Quali confessioni dinanzi a un computer hanno ricoperto non proprio bene la corazza imperscrutabile della sua anima?
C'è una personalità estremamente intima, quasi devastante, povera di contenuti ma ricca di sostanza, che in un certo senso mi hanno influenzato così bene. Da qui ne deriva la mia valutazione un po' forzata per l'importanza che svolge ed ha la tematica politica attuale per l'autrice. Certamente molti lettori avranno appreso la grandezza di questa lettura e dell'importanza che la stessa De Gregorio attribuisce non dovuta come conseguenze o sistemazioni esterne ma da semplici esperienze soggettive.
Esistenze individuali impegnate a combattere affinchè possa esserci svelata la verità, la libertà, pur quanto essa sia credibile e crudele, in Nella notte ho incontrato una De Gregorio ambiziosa che, scivolando nei meandri della scrittura, non arrivando effettivamente a nessuna conclusione, ha tormentato la sua anima fra l'atto dello scrivere e del ricordare.
Su un foglio invisibile intrappolato in una finestra virtuale una scrittrice di questo calibro catturò il pensiero astratto mediante scrittura, componendo acute e profonde riflessioni sulla politica. Raccolse sul palmo delle sue mani riflessioni acute e importanti delucidazioni su cosa voglia dire essere un politico al giorno d'oggi, e le riversò in quel contenitore imperfetto che è la scrittura. Come un piccolo monito che ogni tanto bisogna ricordare.

Non conta come va a finire. Non conta "la verità". Conta solo quel che la gente si ricorda: un nome, qualunque cosa.

Valutazione d'inchiostro: 3 e mezzo

6 commenti:

  1. Ho notato proprio ieri questo libro in libreria! Non ho ancora letto nulla di questa autrice ma credo che comincerò con Mi sa che fuori è primavera, anche per farmi un'idea del suo stile.

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    1. A me la De Gregorio piace molto, ma questa è una lettura particolare che non penso piacerebbe a tutti. Perlomeno non a chi legge per istrursi politicamente parlando ☺️ La De Gregorio però mi piace come romanziera 😊

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  2. non ho ancora letto nulla di suo, ma sono curiosa. Magari però inizio da altro

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    1. A me la De Gregorio piace come narratrice, non come attivista politica ☺️ questa in ogni caso non è stata una brutta lettura, ma altri suoi romanzi sono stati indimenticabili ☺️

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  3. i haven't read this book, but i would love to read. plot seems good.
    Thank you for lovely comment :) good day.
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