lunedì, settembre 21, 2020

Danzando su carta: 19 °

Mi piacciono sempre e tantissimo i bookhaul. Vederli, assistere minuto per minuto allo spacchettamento di un nuovo figlio di carta… è tutto così estremamente affascinante. Ed, essendoci gli sconti, quale miglior momento, se non questo, per fare di quelli che non sono stati altro che acquisti compulsivi, un beneficio per la mia anima semplice e appassionata? Perché io sono felice così: respirando, vivendo pagine bianche. Storie intrise di magia, vicissitudini realistiche o surreali mediante il quale mi posso spostare da un luogo ad un altro, da un posto ad un altro, generando un infinità di sensazioni, ridotte in uno spazio bianco, in un marasma di ipotesi e congetture.



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Titolo: Una ghirlanda per ragazze
Autore: Louisa May Alcott
Casa editrice: RBA
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 250
Trama: Durante un periodo di forzata immobilità, Louisa May Alcott scrisse sette storie ispirate ai fiori, intrecciando questa meravigliosa ghirlanda per suo diletto e per le sue ragazze, raccontò dell’amore per i buoni libri e per le altre persone, della ricerca della pace e della crescita personale, di quei valori, insomma, sui quali basò la propria esistenza e che volle condividere con le sue lettrici. Mostrò loro come fosse possibile migliorare la propria personalità, e di conseguenza il mondo, con semplici gesti quotidiani, nella scelta delle proprie letture, nella vita familiare o nell’incontro con le altre persone.

sabato, settembre 19, 2020

Gocce d'inchiostro: Anima - Wajdi Mouawad

Una casa bianca a due piani rivestita di assi di legno, sulla cresta di una ripida sterrata a cinque chilometri del nord America. Sul pavimento di una cucina in ordine e gigantesca, il corpo completamente dissanguato di una giovane donna. È la moglie di Wahhc, banalissimo cittadino americano, dalla vita ordinaria e monotona … o forse no? Appena oltre il prologo di questo terrificante quadro che si espande al di là delle stesse pagine, Anima fu quel romanzo che non solo costeggiò lo spirito di chi lo legge, ma abominevole noir di un orribile omicidio con macchie di spiritualità ed etica cristiana è un opera straordinariamente scomoda cui tuttavia ho soggiornato comodamente. È davvero impossibile comprendere appieno la natura di certe azioni. L’essere umano è un essere senziente che, nella maggior parte delle volte, lotta per salvaguardare la specie affinché con le sue azioni possa difendersi dal prossimo. Quest’opera però dimostra come, malgrado ci si affanni a dirigersi verso ragioni sconosciute, ottenere la libertà, redimersi da qualunque peccato, siamo condannati a finire quasi sempre in luoghi in cui si è passati milioni di volte, perdendoci nella contemplazione di un mondo popolato da forme strane e spettrali. Quale importanza ha la vita, dinanzi a tutto questo, è un quesito cui ancora non ho risposta. Il nostro senso di rivalsa, placato dalla fede che poniamo in Dio, ci aiuta ad indirizzarci lungo la giusta strada … ma cosa fare se, in mezzo a odori ostili, percezioni, luci, suoni, fingiamo di essere morti sperando di fuggire dal castigo,attenuando la sordità del cuore, sebbene l’istinto ci costringa a scappare? Wajdi Mouawad si interroga su ciò, e ritrae in Anima quel forte bisogno di conoscenza che dovrebbe aiutarci a comprendere cosa, chi e perché siamo. Relegati in uno spazio angusto dove non vi è posto per la felicità, trascinati dalla corrente del ricordo che genera nient’altro che ostilità e rancore.

Titolo: Anima
Autore: Wajdi Mouawad
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18, 50 €
N° di pagine: 505
Trama: Una donna assassinata in una casa vuota, distesa in una pozza di sangue nel buio del salotto. Unico testimone, il gatto. È questa la scena agghiacciante che Wahhch Debch si trova davanti una sera, tornando dal lavoro. Quella casa è la sua, quella donna è sua moglie. Accecato dal dolore, assetato di vendetta ma soprattutto in cerca di risposte, l’uomo parte alla caccia dei killer. Nel disperato tentativo di trovare una spiegazione al male, sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, che vive appena sotto la pelle del mondo civile, abbandonato a mafie e traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie. È un’esplorazione della natura umana nei suoi lati più oscuri, quella compiuta da Wahhch, un viaggio che lo porterà dalle gelide riserve indigene del Quebec, dove le più orribili bassezze si mescolano alla bellezza della cosmologia indiana, fino al Libano, dov’è sepolto il suo tragico segreto, un episodio brutale dell’infanzia che gli ha cambiato per sempre la vita.

giovedì, settembre 17, 2020

Gocce d'inchiostro: Le relazioni pericolose - Pierre De Laclos

Dimenticare un romanzo non è mai stato uno dei miei pregi, né la migliore soluzione ai postumi di una lettura lenta e inappagante. Si, non ci riesco. Le relazioni pericolose, tuttavia, seppur lento e poco avvincente, si è rivelata come quella lettura che, sbigottita, mi ha piacevolmente emozionato, regalato svariate sensazioni che non concerne con il concetto intrinseco di felicità – sprigionato da cuori aridi e asessuali -, bensì dalla scrittura come mezzo per estirpare il male, far scomparire qualunque assetto negativo donando così quella felicità cui tanto si anela, puerile forma esplicativa di spiritualità. Affascinata ma non emotivamente conquistata, da questa forma sofisticata di silenzio che però ha un suo perché, cooperano in relazioni tratte da situazioni estremamente fittizie che però hanno un fondo di verità, seppur le prove siano inesistenti. Nessuna evidenzia, alcun fondamento storico che correla queste missive, così sentite ed esplicite, in cui la bontà è quel moto involontario che dovrebbe muovere ogni cosa. Indurci ad imboccare una strada che estirpi il male del secolo, la diffidenza, la crudeltà che soppianta persino il desiderio di essere amati, accettati così come si è.



Titolo: Le relazioni pericolose
Autore: Pierre De Laclos
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 288
Trama: Considerata la molteplicità dei temi, degli intrecci e dei riferimenti letterari, può essere soggetto a varie interpretazioni: c’è chi ne esalta l’ironia sostanziale e chi vi intravede invece un sentore di morte e di autodistruzione, chi arriva a vederci un’anticipazione dello Sturm und Drang e chi individua parentele con i fratelli minori di Sade. Resta comunque il fascino che continua, con il passare del tempo, a esercitare.

martedì, settembre 15, 2020

The booktag back to school

Per l’avvento dell’autunno l’orologio individuale scandisce attimi di vita. Non si ferma, dunque, e qaundo scorre riprende il suo normale corso pur quanto talvolta sembra così. Si riacquista coscienza, dopo mesi di caldo afoso e torrenziale, con l’impressione che settembre sia il mese del << ricominciare >>, di essere già pronti ad avventurarsi in nuovi luoghi, vivere nuove vite, e quando vedo le prime foglie ambrate cadere dalle fronde degli alberi tendo ad ondeggiare con ombre bizzarre che si muovono sul soffitto di casa mia, mi rivedo rannicchiata nella mia poltrona preferita ad assaporare e divorare uno dietro l’altro storie su storie.
Il mese di settembre, tuttavia, è anche il mese in cui si ritorna nei banchi di scuola, per me conclusasi oramai dieci anni fa. E pur di dare una ventata d’aria fresca a questo piccolo angolo di paradiso, quale miglior soluzione per non rivivere questo momento con qualche consiglio di lettura? Una discreta pila di letture, di quei libri che ricordano ampiamente l’anno scolastico, rievocano la medesima atmosfera, ci afferrano in una morsa rammentando come oramai l’estate sia giunta al termine. È giunta l’ora di ricominciare, imboccare nuove strade, vivere altre avventure.
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Primo fra tutti in questa lista, un romanzo incentrato sulle vicende di un umile professore di letteratura inglese, che mi ha conquistata per la sua umiltà e bontà d’animo.











domenica, settembre 13, 2020

Gocce d'inchiostro: Avventure della ragazza cattiva - Mario Vargas Llosa

Qualche lettura casuale, di tanto in tanto, approda  nel mio cantuccio personale. Si stanzia nell’isoletta della mia memoria in un mare altrettanto infinito di colori variopinti. Un pomeriggio di inizio settembre mi vide recarmi in un luogo in cui non vi avevo mai messo piede, il Perù, e ci andai con un autore di cui avevo sentito parlare molto bene ma che non avevo mai contato di approcciarmi. Eppure, è stato come saltare su un treno, entrare in mezzo a tribù dalle lingue, le usanze diverse, e sembrava fosse stato il romanzo a scegliermi e tale sensazione si è intensificata nel momento in cui, in una manciata di pagine, si era trasformato in qualcosa di assolutamente appassionante. Ed ecco aver conosciuto anche io Mario Vargas Llosa, e non posso che essere più felice. E dopo queste avventure, certamente ne verranno altre che consegnerò alle sabbie del tempo dietro una finestra virtuale dall’aria luminosa e vaporosa, che funge da portale che collega il mondo di qua con quello di là.
 Titolo: Avventure della ragazza cattiva
Autore: Mario Vargas Llosa
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 362
Trama: Ricardo conosce la “ragazza cattiva” da adolescente, a Lima, e per trent’anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. Lei ama nascondersi sotto false identità, è sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di libertà, ma anche di patrimoni da depredare. La ricontra a Parigi, dove lei è di passaggio, guerrigliera della MIR destinata all’addestramento a Cuba: sull’isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla. E ogni volta lei riprende la sua via di fuga.
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