venerdì, settembre 11, 2020

Gocce d'inchiostro: Il mistero della donna tatuata - Takagi Akimitsu

Non riesco a interpretarne l’emozioni. In questi momenti è come se fossi una lastra di pietra, quasi priva alle intemperie esterne, come se ciò che mi circonda non avesse alcun senso. Questo romanzo però mi ha lasciata senza parole positivamente. E questo mio sentirmi impassibile, immobile, è importante perché denota quanto questo romanzo mi sia piaciuto. Sarei tornata nella mia camera, circondata dai miei figli di carta e inchiostro, avrei aperto il computer, seduta alla scrivania a riporre nero su bianco i miei più vividi pensieri al riguardo..
Ho camminato fra le strade malfamate di una Tokyo fumosa e suggestiva, avevo aperto la porta di un piccolo appartamento che affacciava sulla strada. Tutto è stato così estremamente affascinante. Ogni cosa era immerso in un sofisticato alone di spavalderia, isolato da una certa tristezza, quasi diretti verso la morte. I tatuaggi erano la chiave che avrebbero aperto una porta di cui il professore di università Hayakawa avrebbe esaminato il mistero di cui sarebbe presto rimasto invischiato. Il vero colpevole? Chissà …. La sua identità completamente avvolta nel nulla, e questo romanzo un accurata, geometrica, metodica indagine zeppo di pregiudizi, giudizi affrettati per chi posa con il corpo completamente tatuato.

Titolo: Il mistero della ragazza tatuata
Autore: Takagi Akimitisu
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 264
Trama: Il corpo di una donna viene ritrovato in una stanza chiusa dall’interno. O meglio: quasi tutto il corpo. La delicata pelle di Kinue era ricoperta da uno splendido tatuaggio, il capolavoro di un artista leggendario ed elusivo: suo padre. Ma ora dal cadavere manca il torso, e forse la soluzione del caso è legata proprio a ciò che quel lembo di pelle riproduceva. Siamo nell’immediato dopoguerra: Tokyo è ancora sconvolta dalla recente fine della Seconda guerra mondiale e a indagare viene chiamato l’ispettore Matsushita. Ad aiutarlo nelle indagini il fratello medico legale, Kenzo, che metterà al servizio della polizia le sue competenze scientifiche e le sue intuizioni. Ma Kenzo, tormentato da un disturbo bipolare reso ancora più acuto dagli orrori vissuti al fronte nelle Filippine, ha anche un altro motivo per scoprire chi ha ucciso Kinue: è stato il suo amante e presto il suo ruolo nelle indagini sarà più intricato dei serpenti che adornavano il corpo della donna. Inizia così una discesa nei labirinti più oscuri di una Tokyo mai tanto notturna, tra truppe di occupazione e assassini, perversioni millenarie e terrore atomico, artisti bohèmien e sapienti prostitute.

mercoledì, settembre 09, 2020

Un'emozione, una distanza: the summer best e worst book

Le vacanze estive sono oramai giunte a termine, e da quant’è che è iniziato l’anno Sogni d’inchiostro non ha mai oltrepassato il limite dell’accettabile. Un pomeriggio di fine agosto, mi vide perplessa e pensierosa. Il blog necessitava di una ventata d’aria fresca, a causa delle numerose e singhiozzanti recensioni, in cui un lettore di passaggio non immagina nient’altro che un breve resoconto di ciò che più lo aggrava. Sicchè ho constatato che in effetti, in questi tre mesi, ho letto veramente tanto e che alcuni romanzi li ho relegati in uno spazio angusto della mia memoria. Mentre per alcune letture è stato difficile volgere le spalle, per altre ho cominciato a credere che non fosse la storia perfetta al momento giusto.
Il tutto si riassume in una breve classifica nell’identificare ciò che è stato dimenticabile e ciò che invece non lo è stato, affinchè analizzassero la natura distorta delle cose. 
E, come il rovescio di qualunque medaglia, il buono fa fede al cattivo, il bianco al nero, il bello al brutto, e anche le mie letture – alcune, fortunatamente – sebbene si siano sforzate di trasmettere messaggi particolari, che forse io non ho compreso, sono state deludenti. Eccomi, dunque, nuovamente ad indugiare su quali siano stati i protagonisti di questa lista. C’è un autrice italiana, e molti autori stranieri. Il motivo per cui mi hanno conquistata qualcuno, e altri no? Ce ne sono di diversi, e la corruzione o la beatitudine – seppur effimera – della  mia anima, durante il corso della lettura.

The summer best book:
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Intriso di quella magia che confidavo di riscontrare e che niente e nessuno mi avrebbe impedito in questa mia lenta avanzata. Incontro obbligato con la letteratura medievale, squarci di vite lontane e passate che altri non sono che un concentrato di efficienza, sporcizia, disordine, il non essere più grande di quel che è già, che evidenziate in un maestoso e contorto insieme, mi hanno concesso l’opportunità di rifugiarmi per quasi due settimane, con vigore, coraggio, agilità e passione.

lunedì, settembre 07, 2020

Gocce d'inchiostro: Fidanzati dell'inverno - Christelle Dabos

Questo primo volume della saga mi passò attraverso senza che io me ne rendessi quasi conto. L’ho osservato, corteggiato silenziosamente per tanto tempo, e mai prima d’ora avevo accolto la sua chiamata. Scrivo, leggo autori conosciuti e non, ed approcciarmi ad una nuova storia non è mai stato un problema. Anzi … Ritengo che ogni cosa ha il suo tempo e che i gusti sono gusti. Fidanzati dell’inverno mi è parsa una lettura carina, ma nulla di eccezionale da farmi desiderare o anelare la lettura dei volumi successivi. Non è detto che abbandoni del tutto il proposito di non approciarmici in futuro, dato che quella della Debau è a tratti una storia originale. Però, in questo momento, sono contenta così. O, per meglio dire, Fidanzati dell’inverno si è allontanato così come si è avvicinato: repentinamente. E se pongo ora queste righe, è perché nemmeno a fine lettura – nonostante l’intrigante colpo di scena – ho preteso una visita costante e ripetiva su Anima.
A dispetto di queste considerazioni, è il primo volume di una saga che comprendo i motivi per cui abbia avuto tanto successo. Ophelia è l’eroina giovane e ingenua in cui tutti possono rispecchiarsi, che suscita moti di affetto e tenerezza. E quale che sia il suo << destino >>, ho goduto della sua compagnia che è stata alquanto piacevole.

Titolo: Fidanzati dell’inverno
Autore: Christelle Dabos
Casa editrice: E/O
Prezzo: 16€
N° di pagine: 504
Trama: In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra vive Ofelia. Originaria dell’arca “Anima”, è una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finchè le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei?

sabato, settembre 05, 2020

Gocce d'inchiostro: Frankenstein - Mary Shelley

Quando mi trovo in balia di sensazioni particolari, combattuta, scombussolata, in preda a sensazioni che non riesco nemmeno io a dar voce, rimango saldamente convinta che esistono storie capaci di logorare letteralmente il nostro animo. Come un treno in corsa che, arrestandosi davanti a un grande palazzo, sferraglia necessariamente sulle rotaie. Come un anima in pena che avanza inevitabilmente verso un baratro di disperazione e vede la distanza diminuire ad ogni passo senza poter evitare di cascarci dentro.
Questo è quello che è accaduto con Frankenstein, capolavoro della letteratura ottocentesca. Questa è stata la condizione di malessere che, senza alcun fondamento logico, dettata dagli incauti sussulti di un cuore ancora giovane, mi ha catapultato in una Pietroburgo magica e bellissima. Intrufolandomi come una ladra fra le scalcinate mura di una vecchia dimora, sbirciando senza ritegno nei cuori di due anime che, inconsapevolmente, hanno finito per raccontarsi.
Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Shelley
Casa editrice: Giunti
Prezzo: 7 €
N° di pagine: 235
Trama: Nel 1816 Lor Byron, durante una tempesta nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti - Mary e Percy Shelley, e William Polidori - di scrivere, per gioco, un racconto dell'orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita: l'angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua anatomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell'orrore in cui il mostro è più umano del suo creatore.

martedì, settembre 01, 2020

Romanzi su misura: Agosto

Sono oramai certa che vedere una pila di libri, letture che mi hanno accompagnata nel mese appena trascorso, mi risollevano completamente. Mi rendono felice. E quand’anche, quello dei libri, della letteratura in generale, non è una novità. Va detto però che, ciò che andrà registrato in questo ennesimo post, è il riepilogo letterario di opere che hanno avuto la parvenza della normalità, soffuse nell’apice dell’avventura e dello sconcerto. Guardo i romanzi che mi circondano, e penso ai romanzi ancora da leggere e vivere! Il rientro alla normalità, sempre più vicino, e di nuove pubblicazioni un numero spropositato. Ma, per il momento, meglio pensare al presente. Ed ecco su chi e cosa ha indugiato il mio occhio vigile e attento in questi trentuno giorni.



Romanzi su misura in digitale:
 Inno alle tradizioni, alle leggende, alle favole, alle storie sussurrate nel cuore della notte, nonché continua ricerca di scovare una via di salvezza in un marasma di oscurità, L’orso e l’usignolo è un avvicendarsi di elementi gioiosi, avventurosi, dal ritmo lento e sincopato, nonché rivisitazione della cultura russa che nella sua semplicità cela del potenziale.
Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo
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