martedì, settembre 02, 2025

Le TBR: richiami dell'anima 53°

Dal principio, la fine di un mese sortisce quasi sempre un certo fascinoa. Inconsapevolmente, gli autori che hanno affiancato la mia avanzata lenta in trenta e intensissimi giorni avevano varcato la soglia del mio piccolo angolo di Paradiso senza chiedere nulla in particolare. Ed io, cercando di dare un senso alle parole di un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo, ho fatto un bellissimo viaggio in luoghi che disgraziatamente conosco solo per sentito dire, ma che serberò e custodirò gelosamente. Ho passeggiato così in compagnia di uomini soli e contriti alla ricerca della propria identità e dei ricordi di un amore non ancora sopiti dal tempo, mi sono sforzata di concentrare l'attenzione su quello che ho effettivamente provato, sentito, finchè ogni cosa si conclude e ciò che ne resta sono i ricordi. Le emozioni o sensazioni che una determinata lettura mi ha trasmesso, così bene. Con quelle ottenebrante desiderio di comprendere il mondo, osservarlo con altri occhi, riporre i miei pensieri su carta come quel battesimo magico che mette in relazione due mondi, quello intimo o personale e quello della realtà, riponendo queste poche righe penso che quella delle TBR è una dottrina filosofica che non tutti abbracciano, ma che a me sortisce sempre effetti benefici. Perchè, in linea col mio temperamento, col mio essere precisa, disciplinata, equilibrata, programmare una bella piletta di libri che in un mese mi impegnerò a leggere, è una forma d’abbandono da cui difficilmente potrò mai sfuggire. Non ne conosco le ragioni, nè voglio conoscerle e anche questo settembre, questo nono mese dell’anno, mi vede pronta a guardarmi dentro con gli occhi di altri, voci sconosciute e non che in un modo o nell’altro vivo quasi sempre sulla mia pelle come una bellissima esperienza.

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Questa Donna Eterna aveva stabilito delle regole e i cui << spettatori >> non avrebbero dovuto fare nient’altro che adattarsi. Quel poco che ricordo mi ha donato un'immagine splendida, ma dimenticabile. E presto o tardi questo testo sarà nuovamente vissuto..

Titolo: Lei, la donna eterna

Autore: Rider H Haggard

         Casa editrice: RBA

Prezzo: 9, 90 €

N° di pagine: 322

Trama: Che Lei non muoia mai è testimoniato non solo da questo omonimo romanzo di uno dei capostipiti del genere fantasy, scritto nel 1887, e che ha venduto ottantatré milioni di copie, tradotto in quarantaquattro lingue, e in italiano apparso per la prima volta nel 1928 con il significativo titolo La donna eterna. Lei non muore mai perché ha certamente ispirato tanti autori che si sono cimentati in opere di narrativa con caratteristiche analoghe e che godono di grandissimo successo ai giorni nostri; pensiamo per esempio alla saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Lei non muore mai perché "ce n'è sempre una sola ed è sempre la stessa, fuori dal tempo": da qui la sua contemporaneità, in culture e tempi radicalmente diversi. E non sorprende dunque che, come riferisce l'autore della postfazione, Freud ne parli raccontando un suo sogno, Henry Miller ne faccia il suo "monumento", e Carl Gustav Jung prenda la Regina Ayesha - Lei - come esempio della forma archetipica di anima: guida e mediatrice verso il mondo interiore. Ieri come oggi.

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