Ed eccoci qui, a parlare di animali in letteratura! Ve lo aspettavate, da una che legge così tanto, divora romanzi, uno dopo l’altro, come se fossero Nutella?!? Forse si, se avrete imparato a conoscermi, in così tanti momenti in cui, mediante letteratura, mi metto a nudo, mostro ogni parte del mio spirito, oramai completamente libero di vagare dove mi pare e piace. Eppure, ora che ci penso, di animali in letteratura, sino ad ora, non ne avevo mai parlato… Buffo, dato che uno dei miei tanti autori preferiti, Murakami Haruki, tanto per cambiare, nei suoi romanzi li osanna. Sono onnipresenti, immancabili, legati a mondi a dir poco surreali e onirici… Ma non è ugualmente bello creare questo post, in cui i principali protagonisti sono gli animali in letteratura? La maggior parte, figure presenti, in carne e ossa, in altri, invece, riferiti alle azioni o ai gesti che spesso l’uomo, essere rozzo e primitivo, induce a compiere. Gesti che macchiano la sua anima di azioni e gesti da cui sembra non esserci alcuna cura. Ma, nell’insieme, conferendo un quadro forse un po ' stucchevole di queste creature, non sempre amabili e comprensive.
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Una miriade di situazioni forti, passionali, che trascinano in un turbinio di emozioni inspiegabili, attraverso una sorta di monologo interiore che mette a nudo l'anima dei protagonisti. Un harem fatto di lettere che tuttavia prende vita, ci divora da dentro anche solo per poco tempo, pochi secondi. Impressi nella nostra anima, e già conoscerlo a memoria.
Titolo: Il delta di Venere
Autore: Anaïs Nin
Prezzo: 12, 00 €
Casa editrice: Bompiani
Trama: Un misterioso collezionista di libri nel 1940 offrì a Henry Miller cento dollari al mese per scrivere dei racconti erotici. Miller cominciò entusiasta, ma si stancò presto e passò l'incarico all'amica Anais Nin che aveva bisogno di soldi. "Cominciai a scrivere ironicamente, divenendo così improbabile, bizzarra ed esagerata che pensai che il vecchio si sarebbe accorto che stavo facendo una caricatura della sessualità" ricorda Anais Nin. "Passavo giorni in biblioteca a studiare il Kama Sutra, ascoltavo le avventure più spinte degli amici.. Tutte le mattine, dopo colazione, mi sedevo a scrivere la mia dose di pornografia..." Solo ogni tanto riceveva una telefonata dal mandante. Una voce diceva: "Va bene. Ma lasci perdere la poesia e le descrizioni di tutto quello che non è sesso. Si concentri sul sesso." Nacquero così questi racconti erotici che si possono meritatamente annoverare tra le opere della letteratura erotica di maggior successo.