martedì, agosto 19, 2025

Gocce d'inchiostro: L'ospite - Stephenie Meyer

Mi viene da pensare, che se talvolta non ci si butta nella mischia certe cose non le si legge o vivono mai. In questo caso, sedermi nella mia poltrona preferita con un romanzo che in passato lessi non poche volte, posto sulle gambe a mò di leggio e rivolgermi alla sua autrice, che quando ero adolescente mi fece perdutamente innamorare del suo bel vampiro, mantenne la promessa nell’assolvere il compito di accompagnarmi in una landa non proprio deserta e sconosciuta per la sottoscritta. Ci siamo. L’aria era immobile, afosa, irrespirabile quasi, qualche alito di vento che ogni tanto scuoteva le fronde degli alberi e davvero mi parve di tornare in un epoca lontanissima, un’ epoca di cui ho svariati ricordi. La presenza del mondo fantastico e surreale, quello dei vampiri, dei licantropi, di fanciulle quasi sempre in pericolo, la presenza costante di storie d’amore forti  e indomabili giocavano con il mio essere lettrice curiosa che vede anche al di là di quel che è a vista d’occhio, nel mentre in cui mi resi conto di come la suggestione sia facile a cercarla, e, come i posti, gli oggetti, le persone, i messaggi sparpagliati abbiano una loro vita nascosta che si rivela a chi la conosce.

Un gioco che mi piace attuare ogniqualvolta mi approccio ad un romanzo, o, in questo caso, mi approccio nuovamente checchè esso sia conosciuto o meno, in cui vesto i panni di qualcuno che vive nel passato anche mediante quei pochi attimi, in un altro tempo al quale tante volte ho l’impressione di appartenere più che al mio, e mentre ripongo queste poche righe penso che in un certo senso ciò è anche quello che ho provato nel rievocare questa opera. Penso quanto sia strano vedermi dall’esterno, una me più adulta, più consapevole, che aspira a una pace assoluta, suprema, muovermi in luoghi in cui prima ci sguazzava impunemente. Poi prendo conoscenza del mondo circostante, e la visione scompare. Una visione distorta, diversa da quella scorta qualche anno fa. Nel rileggere tutto questo ripenso a quello che ho letto e mi rendo conto di come il limite fra realtà e fantasia, fra la normalità e ciò che gli altri possono chiamare follia, sia tenue, a volte quasi impercettibile. Il mio rapporto con le opere fantasy, quelle relative alla mia adolescenza non è più idilliaco, nemmeno ora che mi imbattei nella rilettura de L’ospite. E capace di stare di qua e di là, di << giocare >> con i libri come fossero persone cui mi appresto a conoscere, o di credere che i libri rispecchino la mia anima, questa volta, purtroppo, o per fortuna, non è stato così.


Titolo: L'ospite

Autore: Stephenie Meyer

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 18€

N° di pagine: 572

Trama: In un futuro non troppo lontano, la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono nascosti, raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama profondamente e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wander si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme all'ostinata, appassionata Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.

domenica, agosto 17, 2025

Slanci del cuore: romanzi vissuti più volte 2°

In un viaggio in corsa verso la salvezza, la libertà, come guide sapienti, onniscienti e furbe, gli autori di questi romanzi hanno attirato involontariamente la mia attenzione, grazie alla forza, al coraggio, alla dolcezza che si cela in una semplice frase, in una stretta di mano o in una semplice confessione, la semplicità con cui hanno carpito anime che inducono a leggere o ad aver letto i loro romanzi come un modo per comprendere gli esseri umani: il modo in cui si vive o si tenta di sopravvivere seppure barcollando, perfino quando una leggera malinconia grava sul nostro cuore.

La genesi di questi incontri, ha tanto di famigliare  e, celata scrupolosamente che non lascia adito a dubbi, sebbene possa trattarsi dell'ennesima dichiarazione d’amore a quegli autori che, nel loro piccolo, hanno sconvolto il mio equilibrio personale, attraendo proprio perché sollecitata, come un film avvincente e avventuroso. Come con altri autori e romanzi letti in precedenza, la loro operosità ha proceduto con lo scandirsi dell'orologio della vita: dalle gelide mani di uomini desiderosi di potere e supremazia si traggono anime vagabonde che cadono a terra come gusci vuoti. Sfuggono da tutto e da tutti, assolutamente costernati. Osservando  una tela dipinta d'azzurro mutarsi in grigio al colore della pioggia. Assumere svariate sfumature a seconda dell'infinita serie di colori con cui si adorna.

In un lungo viaggio nei cuori dei coraggiosi protagonisti, ognuno di loro mi ha trattenuto fra le sue pagine in un abbraccio il cui calore lentamente è andato ad intensificarsi. Spingendomi a vivere una realtà cruda e scabrosa, luminosa e scintillante, verso strade buie, anfratti, caseggiati piccoli, in viaggio avvincenti e turbolenti, diretti verso la beatitudine eterna, che in futuro vorrò rivivere ancora una volta. 

Una storia indimenticabile e perfetta che, nella sua brevità, riesce a trasmetterci un certo dolore. Un contenitore di verità fondamentali che pochi individui sono in grado di comprendere. Una ricostruzione attenta che funge da monito verso coloro che continuano a costruire delle solide barriere attorno a se stessi.


Titolo: Canto di Natale

Autore: Charles Dickens

Prezzo: 10 €

Casa editrice: Feltrinelli

N° di pagine: 180

Trama: Nella fredda notte che annuncia il Natale, il vecchio Scrooge, visitato dal fantasma del suo vecchio socio in affari, si trova a compiere un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro della sua miserevole vita. Solo messo di fronte a se stesso Scrooge imparerà il valore della solidarietà. Questa è la celeberrima trama di una delle storie più raccontate e rivisitate dal cinema e dalla letteratura mondiale. Il classico di Dickens, presentato nella sua veste originale, riesce ad affascinare come sempre, e rievoca magicamente lo spirito natalizio.

venerdì, agosto 15, 2025

Gocce d'inchiostro: Trilogia di Londra: Amori londinesi-Il grande romanzo di Londra-I londinesi - Charles Dickens

Una grande pace di morte regna fra queste pagine. La sua è la realizzazione di un progetto letterario fra l’autore e la sua anima, in cui camminarci in mezzo a un vasto numero di parole, suoni e colori mi indusse ad avvertirne fortemente la sua essenza. Ho letto questi racconti in una settimana, che piantò un seme in un terreno già ricco di prodotti letterari importanti e letterari e che sono stati messi in evidenzia in queste pagine affinchè allestisse una certa idea di inettitudine, degrado del fenomeno della figura femminile nella storia dell’essere umano. Per Dickens fu la stessa rappresentazione di inscenare la figura persone realmente esistite, con le medesime fattezze di quella della Dea greca e di cui lo stesso Shakespeare ne decantò le lodi nel suo Amleto.

E fu così che camminando di pagina in pagina, sono entrata in questa piccola rappresentazione, in questo piccolo squarcio di vita, ammessa alla presenza di quest’uomo senza dovendo mostrare le mie conoscenze, proiettato in un luogo nella sua museale accuratezza della vita, che resta come palpitante anche al di fuori delle stesse pagine. Un filo di un ultimo sole era entrato dall’alto di una finestra facendomi vedere queste strane figure di dee dipinte sui muri, dai contorni dorati e splendidi, allineati sulla mia pelle come piccole creature la cui sola

presenza innesca un sentimento di tragedia. Poiché essa stessa  è il tentativo dell’uomo di sottrarsi al proprio destino.

Titolo: Trilogia di Londra: Amori londinesi-Il grande romanzo di Londra-I londinesi

Autore: Charles Dickens

Casa editrice: Mattioli

Prezzo: 44, 90 €

N° di pagine: 700

Trama: Prima vera prova del giovanissimo Dickens questo testo ricchissimo, intitolato nella sua edizione originale "Sketches by Boz. Illustrative of Every-day Life and Every-day People" venne pubblicato nel 1836 con lo pseudonimo di Boz. È di un'organica collezione di pezzi di "giornalismo letterario quotidiano" scritti per diversi giornali e riviste, pubblicati in due tomi dall'editore londinese John Macrone e grazie alla quale la carriera folgorante del grande scrittore iniziò a spiccare il volo.

mercoledì, agosto 13, 2025

33 libri in 33 anni

Il tempo scorre, e come scorre per me, una giovane donna con alle spalle un bagaglio forse fin troppo grande di sogni e desideri ancora da raggiungere, scorre anche per il resto del mondo. Non c’è niente da fare.. Pur quanto si tenti di attuare dei piccoli interventi chirurgici o truccarsi pesantemente pur di camuffare qualche segno del tempo, gli anni passano per tutti. E, per tutti, passano accanto al nostro vissuto inducendoci a volte a riflettere. Che cosa ho vissuto di questi 33 anni, e cosa ne vivrò, se Dio mi darà fiato o respiro? Sicuramente so cosa sto lasciando alle spalle, i bei momenti ma anche brutti, vissuti come delle piccole schegge roventi che perforano ancora il mio cranio, e pronta a vincere qualunque tensione interiore. Questo nuovo percorso, non così importante per il resto del mondo, ma sicuramente non per me, che alla mia età avrei dovuto essere in età da marito, solleva innumerevoli riflessioni ma una bella constatazione: sono contenta di ciò che ho. Non prediligo nè invidio la vita di nessuno, poiché ognuno di noi ne possiede una diversa dalle altre, con sogni, progetti o obiettivi da raggiungere che hanno rafforzato il mio spirito, lo rafforzeranno, lo indirizzeranno maggiormente in quell’unico luogo in cui Dio potrà donarmi ciò che più cerco. E, in questo sentiero spesso accidentato, i miei immancabili amici d’inchiostro. Ah, senza non potrei vivere, respirare letteralmente! Ed è in questi momenti in cui la tensione sembra aumentare, stringermi come delle tenaglie le cavità cerebrali, i libri, la letteratura, il fiato di altri autori o personaggi che forse non esisteranno mai, allentano ogni mossa, ogni presa. Leggere per me non è solo espediente per colmare qualche ora del mio tempo a disposizione. Leggere non solo per colmare qualche ora del nostro tempo, quanto andando oltre la barriera di queste parole invisibili, alzando lo sguardo, e scorgere il loro splendido e luminoso bagliore. Il loro eco, così distinto anche in lontananza, che induce a sprofondare nella piega della loro anima, approcciata stupefatta, orgogliosa di aver messo da parte qualunque remora. E, dall’infanzia all’età adulta, beh, fino a questa, vi racconto quali sono stati quei romanzi a dir poco necessari, urgenti, importanti, utili ad arricchire il mio bagaglio culturale e spirituale.

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Infanzia:

Che idea ingegnosa ha avuto Lemony Snicket quando ha ideato la realizzazione di questo splendido mondo! Se è mai esistita una storia per bambini così unica e indimenticabile, la singolarità è uno dei tratti distinti di queste letture.

In soldoni, è da qui che traggo l'ebro, selvaggio diletto col quale cibarmi, allietare la mia anima, preparandomi a vestire alcun ruolo che renda ogni singola avventura più bella, più avvincente del previsto.


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Un infausto inizio

Autore: Lemony Snicket

Casa editrice: Salani

Prezzo: 12€

N°di pagine: 140

Trama: in questo primo tremendo episodio i tre fratelli diventano subito tre orfani, incontrano l'individuo più viscido e malvagio del mondo, rischiano di perdere tutta l'eredità e sono guardati a vista da un uomo con due uncini al posto delle mani. Siete sicuri di volerlo leggere?

lunedì, agosto 11, 2025

Gocce d'inchiostro: Il collegio delle piccole donne - Henry Handel Richardson

Penso che ogni storia sia viva. Non perché hanno un suo battito, ma perché sono in grado di respirare. Ci poniamo delle domande, che talvolta fingiamo di eludere, a cui non sempre troviamo le risposte che stiamo cercando.

La storia di Laura, protagonista di un testo che ci è pervenuto mediante questa recente pubblicazione, è quel genere di storia di stampo classico che non mi ha colta del tutto impreparata, poichè leggendo tanti classici sapevo a cosa andavo incontro. Ma a cui ho pensato di buttarmi a capofitto in questi giorni di primavera, dettata dall'immaginazione deliziosamente piacevole, romantica di una giovane donna, piccola grande eroina che, come una delle figlie delle Alcott, sarebbe riemersa come un'immagine nitida e ben definita.

Uno di quei posti in cui desidero vivere, e dove mi sono recata sul finire del mese di aprile, insediamento letterario, profondo, drammatico, introspettivo, poco emozionante ma realistico, che si stanziò dinanzi a me come uno splendido e luminoso sole. Si bada a ciò che avviene attorno, ma ci si sorprende di ciò che accade attorno. E, in uno spaccato di vita forse della stessa autrice, ecco come la sua autrice ha scavato e costruito un posticino tutto suo in cui ho potuto rifugiarmi.Un cantuccio in cui stivai, ammassai le mie supposizioni, confidai i miei più intimi segreti sotto una terra arida, incolta ma ricca di sentimento e ambizioni, che risalgono alle origini delle Piccole donne.


Titolo: Il collegio delle piccole donne

Autore: Henry Handell Richardson

Casa editrice: Garzanti

Prezzo: 17 €

N° di pagine: 256

Trama: 1890. Laura conosce un solo modo per essere libera, ed è scrivere. Nonostante ciò, fatica a trovare le parole con cui iniziare la lettera per la sorellina Pin. Poi, dopo aver preso un respiro, si fa coraggio e le racconta la propria vita al Ladies' College di Melbourne, dove la madre l'ha iscritta perché le fosse impartita l'educazione di una vera signora. Laura non è la figlia modello che lei vorrebbe. Non le interessano vestiti e gioielli; preferisce perdersi tra i fiori del giardino e le pagine di un romanzo. La madre spera che il collegio le dia la disciplina di cui ha bisogno per debuttare in società. Ma quella decisione è l'inizio di un incubo per Laura. Tra le mura della scuola, si sente giudicata dalle compagne e dalle insegnanti, sempre pronte a criticarla per gli abiti dimessi e le dita sporche di inchiostro. Non mancano mai di farla sentire diversa, stupida, sbagliata. Eppure, Laura non si arrende e cerca rifugio nell'unico luogo che la fa sentire al sicuro: la biblioteca. Lì ha inizio una contro educazione rispetto a quella che vorrebbero imporle in aula. Ancora non lo sa, ma è la strada giusta per capire chi è veramente. Perché l'indipendenza passa attraverso gli atti di ribellione di ogni giovane donna. Come tante scrittrici di inizio Novecento, Ethel Richardson ha dovuto firmare i suoi romanzi con uno pseudonimo maschile per essere pubblicata. Con questo stratagemma ha raggiunto il successo ed è diventata una delle autrici australiane più amate, tanto da essere candidata al Premio Nobel per la Letteratura nel 1939.

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