Sensibile, delicato, tragico, appassionato, struggente come un
romantico tramonto, passionale. Terribilmente poetico, dolorosamente sentito,
un romanzo che è uno specchio nello specchio. Il riflesso di ogni bellezza
nascosta nel mondo che, nell'istante in cui la sua identità è stata
strappata via, ho assistito ad un lungo ed insano pellegrinaggio brillare
come una stella. Un fulgore che ha illuminato l'intero universo. L'essenza
stessa della materia, la forza che lo lega allo spazio e al tempo, e che piega
le leggi del cosmo.
Come il Robinson Crusoe di Defoe,
imbarcandosi in un viaggio che lo porta alla scoperta della sua identità. A
bordo di un'altalena che prima lo trascina sulle vette dell'esaltazione e poi
lo fa affondare negli abissi della disperazione.
Titolo: Siddharta
Autore: Hermann Hesse
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 198
Trama: Chi è Siddharta? È uno che cerca, e
cerca soprattutto di vivere la propria vita. Passa di esperienza in esperienza,
dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli
affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna
acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, misterioso tutto che
si veste di mille colori cangianti. E alla fine quel tutto, quella ruota delle
apparenze rifluirá dietro il perfetto sorriso di Siddharta che ripete il
'costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole,
saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva
visto centinaia di volte con venerazione'.