Non vi mettevo piede da più di dieci anni. Per il mese
che ci stiamo per lasciare alle spalle continuo imperterrita il mio percorso di
leggere ciò che ancora non conosco, o, meglio che non ricordo. Ricordi sbiaditi, inavvicinabili, e una rispolverata è la cosa più adatta. Cornelia Funke, quando
scrisse questo romanzo, era già piuttosto celebre, ed io, che all’epoca avevo
letto e riletto la saga di Cuore d’inchiostro un mucchio di volte, restituì
alle soglie del tempo una storia per giovanissimi, carina ma non dirompente e
di forte impatto. La me del passato l’avrebbe apprezzato maggiormente, prima
infervorandosi per il suo protagonista poi perché desiderosa di conseguire un
certo obiettivo: divenire parte del Mondo di Sopra.
Queste mie incursioni improvvise, queste rispolverate,
mi concedono quasi sempre l’opportunità di scoprire o riscoprire autori o opere
che ricordo molto poco. Ed è così che mi sono approcciata a Reckless, con la
consapevolezza di una lenta traversata di una manciata di ore che mi ha
piacevolmente intrattenuto, si, semplicemente intrattenuto, accompagnandomi nei
suoi loschi meandri, cospirando a creare un’atmosfera di esplicita
rilassatezza.
Titolo: Reckless
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 10, 90 €
N° di pagine: 250
Trama: C’erano una volta due
fratelli … Jacob ama la notte. Ne avverte l’oscurità sulla pelle come un
mantello intessuto di libertà e pericolo. E di notte lo specchio, occhio
scintillante tra le librerie, lo attira, denso di promesse, dallo studio del
padre scomparso. “Torna!” scrive il ragazzo nella polvere dello scrittoio,
mentre Will, il fratello minore, dorme con la luce accesa. Però sarà Jacob a
varcare la cornice di vetro e a non tornare. Il Mondo Oltre lo Specchio è un
luogo terrificante, ma a volte gli fa meno paura di quello reale. Sembra abitato
da unicorni, geni dell’acqua o innocui nani, e invece è la Terra dei Goyl,
creature di corniola e ametista, guerrieri di un regno spietato. Sembra popolato
di magici oggetti, ed è la magia di un amore disumano. Sembra che vi pulsi il
cuore di una fata da amare, tradire, e amare ancora, e sono le rosse falene,
intrise di veleno, della sua Oscura Sorella. L’infanzia, tuttavia, dura un
minuto e pesa come polvere di elfo. Will, ormai adulto, attraversa lo specchio
per inseguire suo fratello. I Goyl, però, si inseguono lui. Vogliono che
diventi uno di loro, vogliono trasformare i suoi ricordi in giada. Quanto tempo
ha Jacob per salvarlo?
La recensione:
A metà fra una fiaba dei
fratelli Grimm e il sofisticato mondo de Il mago di Oz, Reckless è un volumetto
sottile, sottile, indirizzato principalmente ad un pubblico giovanissimo. Principalmente
in questo caso è una parola fuorviante, dato che questo volume detiene quel
genere di tematiche che sono attigue a strutturalmente ai romanzi per bambini,
giovani adolescenti. Per come sono abituata, una lettura completamente atipica,
fuori dalla mia comfort zone, ma piacevole, lontanissima dal mio cerchio, dalle
mie preferenze letterarie, appollaiata sopra le mie spalle come una capanna
di contadini incongruamente portata lassù dai vicoli di un villaggio messicano.
Lo spazio circostante era limitato, troppo limitato, appena sufficiente per una
lettrice avida di storie ma di questi romanzi, quando mi ci imbatto, si
rivelano poco attinenti, e al mio ritorno dopo una manciata di ore o giorni,
passati alla ricerca di uno squarcio di possibilità che aggiungano qualcosa in
più del dovuto, benchè scarso. Reckless tuttavia è dotato di una luce tutta
sua, sfolgorante, luccicante, sferzanti nel panorama dello young adult, con la
singolare probabilità che mitigasse gli effetti di una vita quasi sempre uguale
a se stessa.
La curiosità era stata
sollecitata, dunque, invitandomi a pensare che il mondo ritratto dalla Funke
non è tuttavia immune alle bellezze di altri suoi romanzi concepiti. Convocata con
una certa urgenza, un certo entusiasmo, che via via è scemato nel momento in
cui avevo già compreso i suoi meccanismi. Una certa sensibilità che conferisce innumerevoli
significati, in una confortevole penombra che tutto sommato ha accarezzato la
mia anima semplice. Non quell’esperienza letteraria adatta ai lettori forti, né che promette molto di più di quel che sembra. Piuttosto
un semplice disegno di un viaggio simbolico, importante, che scruta una parte
dell’animo umano, scandagliando ciò che sono i più importanti valori
individuali.
Valutazione d’inchiostro: 3