mercoledì, marzo 30, 2022

Gocce d'inchiostro: Le storie di Arturo Bandini: Aspetta primavera, Bandini - La strada per Los Angeles - Sogni di Bunker Hill - John Fante

Di certi romanzi non se ne ricava che delle folgorazioni. La prima cosa che provai, quando decisi di approcciarmi ad un autore come John Fante, fu la beata indifferenza verso la vita americana in generale, ridotta a quella del suo essere, della sua sfera privata, del suo essere quanto uomo quanto scrittore, il fatto incomprensibile di come la scrittura – in questo straordinario marasma – avrebbe scandagliato le viscere più profonde, dove la letteratura avrebbe funto da diversivo agli effetti rabbiosi, frustanti, opprimenti della realtà. Da Los Angeles al Colorado e viceversa, il tutto così maleodorante e spesso irrespirabile, la cui luce sfolgorante di una nuova rinascita, un nuovo inizio avrebbe dissimulato qualunque cosa, qualunque paura. Altrimenti non sarebbe stato possibile spingersi oltre per rinascere, riscontrare nella bellezza dei sogni un guazzabuglio di prospettive. Niente che non avevo già visto in Chiedi alla polvere, romanzo straordinario che fece di Fante un altro di quegli autori miei preferiti, di cui questa raccolta ha la medesima parvenza. Ho ingerito con un certo entusiasmo, una strana fame queste pagine, ma il pasto succulento in tutto ciò è stato il suo continuo lasciarsi sconquassare da violenti e irrimediabili tremori di vita. Bandini, infatti, è l’alter ego dello stesso Fante, che mosso da azioni impure e malvagie, forme terrificanti e irirmediabili, fra dissezioni morali e filosofiche si impelagherà in situazioni in cui dovrà combattere pur di sopravvivere. Perché la vita è maestra, grande dispendiatrice di consigli e favori e pur quanto potremmo apparire mascalzoni, scaltri o egoisti, siamo esseri umani che scovano forme di fuga e appagamento pur di non essere inghiottiti dalla stessa bellezza dei sogni, dalle passioni irrimediabili del cuore, dal Paradiso ma anche dall’inferno.

TitoloLe storie di Arturo Bandini: Aspetta primavera, Bandini-La strada per Los Angeles-Chiedi alla polvere-Sogni di Bunker Hill
Autore: John Fante
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 714
Trama: Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti. È Arturo Gabriel Bandini, alter ego di John Fante, il protagonista di queste storie. Bandini è l'antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di "Aspetta primavera, Bandini" dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre Svevo. Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, cioè "La strada per Los Angeles", "Chiedi alla polvere", da tutti considerato il capolavoro di Fante, e "Sogni di Bunker Hill", l'aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria. Come scrive Pier Vittorio Tondelli, la voce di Fante è un impasto di humour, candore e cattiveria, che ne ha fatto uno scrittore amatissimo anche dal pubblico dei più giovani che in lui e nel suo alter ego hanno riconosciuto il prototipo di tutti gli sbandati-sognatori che hanno popolato la letteratura, non solo americana, dei nostri anni. Con uno scritto di Dan Fante.

lunedì, marzo 28, 2022

Instillati di letteratura: romanzi fantasy per giovani adulti

Vengo colta, alla sprovvista, da nuove idee, nuovi progetti, che alla fine convergono in consigli o recensioni librose che rallegrano il mio spirito. Come avvengono, francamente non lo so. Mi guardo attorno, prendo spunto e ispirazione da chi o da cosa mi circonda. Uno dei tanti lapsus letterari vissuti qualche tempo fa fu quello riguardante la letteratura fantasy. Prima di essere una lettrice forte sono stata anche una lettrice che amava sguazzare nei mondi luminosi del fantasy. Varcavo le soglie di mondi inesplorati, o camminavo su corridoi di limenau lucidi e puliti e vivevo con gioia la nascita di un amore folle e spericolato fra il bello di turno e la ragazza svampita. Quello era il mio mondo, e amavo viverci.


Perciò perché non consigliare qualche lettura, per giovani adulti, per approcciarli a questo splendido cosmo? Quale buon modo, se non questo, per pensare come vivere più felici di così. Che rode, mangia le viscere in una corsa folle e inarrestabile.

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Una saga che mi ha concesso l’opportunità di cogliere una voce intrappolata nella soglia del tempo il cui eco risuona fra le pareti della mia camera. Ritrovatami fra le solide maglie di un mondo bellissimo molto simile al nostro, ma che non credevo di confidare di risentire ancora una volta: quando potrò. Quando mi pare e piace.









sabato, marzo 26, 2022

Gocce d'inchiostro: Seni e uova - Mieko Kawakami

Una cosa che mi affascina della letteratura orientale sono i monologhi interiori cui si sottopongono quasi sempre i protagonisti, la cui voce è quella dell’autore o dell’autrice, sforzandoci di capire se al di sopra di questa voce ci possa essere qualcosa che ci aiuti a comprenderne i meccanismi, la mentalità, il funzionamento portando alla luce le poche cose di cui sapremo, gli anni difficili, la condizione di inerzia cui si sentono, le innumerevoli prove a cui saranno sottoposti per sopravvivere. L’aura perenne di disagio, di estraneità passando da una fase di comprensione all’altra, mai del tutto compresa effettivamente, il mondo come universo inesplorato che con i suoi meccanismi avrebbe viziato ad un nuovo assetto mentale e spirituale alla scoperta del vero io e la costruzione del suo << straordinario >> destino. Nel caso di Seni e uova, una generale malinconia avvolse il tutto come una coperta troppo pesante. In un cielo infinito in cui si estendono un mare di ricordi nostalgici, un futuro invisibile da cui un mare di nuvoloni fluttuanti filtrano però le luci calde della speranza. Perché questa lettura, nel suo piccolo, parlando di isolamento e distacco, esplica come la donna sia continuamente soggetta ad una vita stantia, priva di colore, ma da cui è possibile scorgere un barlume di felicità. In una realtà non tanto illusoria ma vera e tangibile, di cui noi stessi spesso non diamo alcun peso ma arricchisce il nostro pensiero di acute riflessioni.
Dostoeviskiano e fortemente desideroso di una svolta positiva, anche quando ogni forma di felicità sembra essere svanita, un opera che è una composizione realistica in cui ognuno di noi può rispecchiarsi, specialmente le donne, che pone irrimediabili interrogativi su cosa voglia dire essere donna, madre, mettere al mondo un figlio, come una continua attesa nell’attesa.

Titolo: Seni e uova
Autore: Mieko Kawakami
Casa editrice: EO
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 615
Trama: Mescolando fine umorismo a un'avvincente profondità emotiva, Mieko Kawakami è oggi una delle scrittrici più importanti e più vendute del Giappone. Seni e uova racconta i viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi, incertezze sulla strada da intraprendere per trovare il benessere e la possibilità di scegliere il proprio futuro liberamente. Makiko va a Tōkyō alla ricerca di una clinica in cui possa mettere delle protesi al seno a prezzi accessibili. È accompagnata da sua figlia Midoriko, che non le parla da sei mesi, incapace di accettare i cambiamenti del suo corpo di adolescente e sconvolta dal desiderio della madre di modificare il proprio seno volontariamente. Dieci anni dopo, Natsu, sorella minore di Mikiko e scrittrice affermata, ritorna nella sua Ōsaka. È ossessionata dall'idea di invecchiare da sola e inizia il percorso per diventare madre, in una clinica specializzata, e si scontra con i pregiudizi della società giapponese e i problemi legali e fisici legati alla fecondazione assistita.

giovedì, marzo 24, 2022

Solo un'illusione: romanzi che credevo di odiare ma che ho amato

Le mie tre librerie contano oltre un centinaio di libri, e arricchire ogni mensola con un volume diverso checchè esso sia troppo grosso o troppo piccolo, vedere le coste voluminose e colorate di ognuno di loro mi rende a dir poco felicissima. Da sempre ospito autori di ogni sesso o razza, popolazione in stile borghese, o di grandi lavoratori, o ancor più signorotti dai frac lucidi e ben stirati, cosa che sembrano rendere i miei viaggi quasi tutti monocromi, monotoni quasi privi di fascino, ma non per me il cui fascino persiste e persisterà ancora per qualche tempo. Oltre di questi romanzi sono stati acquistati, arraffati con slancio, impulsività, gioia e emozioni che non sempre hanno risposto alla mia anima semplice e appassionata. 

C’era la ricerca inarrestabile per la felicità, il lavoro come fonte di sostentamento, l’amore come mezzo di rivisitazione in chiave grottesca e malinconica di ciò che è una realtà distorta, inappagante. Ci sono stati tanti romanzi che sono rimasti lì dove sono, altri invece che credevo di dover disfarmi in pochissimo tempo e invece ho osservato con calma di chi osserva e si chiede se vi sarà nuovamente occasione di riviverli come la prima volta. Con un guazzabuglio di sensazioni, emozioni che mi tengo ancora dentro e che in un momento imprecisato della mia vita hanno aperto uno squarcio sul mondo. 


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Il libro della vita di un uomo le cui gesta hanno fatto storia, e che poi giunge irrimediabilmente alla fine, alla pagina più preziosa d'ogni cosa sacra. Ove ogni cosa si compirà e che io ho lasciati si compisse.



Titolo: Limonov
Autore: Emmanuel Carrère
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 13 
N° 
di pagine: 356
Trama: Limonov non è un personaggio inventato. Esiste davvero: " è stato teppista in Ucraina, idolo dell'underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell'immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio" si legge nelle prime pagine di questo libro. E se Carrère ha deciso di scriverlo è perché ha pensato " che la sua vita romanzesca e spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, Limonov, non solamente della Russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale". La vita di Eduard Limonov, però, è inanzittutto un romanzo di avventure: al tempo stesso avvincente, nero, scandaloso, scapigliato, amaro, sorprendente, e irresistibile. Perché Carrère riesce a fare di lui un personaggio a volte commovente, a volte ripugnante - a volte perfino accattivante. Ma mai, assolutamente mai, mediocre. Che si trascini gonfio di alcol sui marciapiedi di New York dopo essere stato piantato dall'amatissima moglie o si lasci invischiare nei più grotteschi salotti parigini, che vada ad arruolarsi nelle milizie filoserbe o approfitti della reclusione in un campo di lavoro per temprare il "duro metallo di cui è fatta la sua anima", Limonov vive ciascuna di queste esperienze fino in fondo …
 

martedì, marzo 22, 2022

Gocce d'inchiostro: Un'alleanza pericolosa - Jennieke Cohen

Le possibilità che questo romanzo scoccasse la sua ardente freccia c’erano tutte. Un amore intrinseco e viscerale per Jane Austen, una ragazza amante dei libri e della buona letteratura, attività famigliari che prendono consapevolezza come nell’800 il matrimonio era un dovere legittimo e indistricabile che prevedeva la totale appartenenza fra i due coniugi. Romanzi di questo tipo, generalmente, fanno parte di una tipologia di letteratura che definisco classica. toccano svariate questioni politiche relative a svariate cause, organizzano delle intercessioni affinchè sia sradicata quella ingiusta guerra di intercessione che incorre fra chi depone una certa supremazia per i propri diritti e chi invece se ne vuole accaparrare. Per quanto riguarda l’aura di questo romanzo, c’è da dire che dovetti ricredermi, nel momento in cui conobbi la protagonista, e la << gara >> ad accaparrarsi il principe di turno, che avrebbe offerto garanzie economiche e filiali. Un romanzo generato dal forte senso di curiosità che l’autrice riservò al tema del matrimonio nell’epoca vittoriana, la cui stesura vanta ben vent’anni, che dato il tempo stabilito avrebbe dovuto deporre perlomeno una certa soddisfazione in me. Ciò che vi ho invece riscontrato è stato nient’altro che una rottura improvvisa, un’illusione all’idea che avrebbe autorizzato un certo coinvolgimento emotivo. Questa storia però non narra niente che parla della mia amata Jane Austen né depone quel fascino misto a una certa dose di ammirazione i cui fatti parlano da soli. Scrivere romanzi ambientati in epoca ottocentesca comporta un certo coinvolgimento ma anche un distacco dal mondo. Io sfortunatamente sono stata completamente lontana dalla sua orbita, non potendo accettare i termini di questo insulso paradosso, non potendo vivere in questa condizione di drammaticità smielata.


Titolo: Un’alleanza pericolosa
Autore: Jennieke Cohen
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 456
Trama: Lady Victoria Aston ha tutto ciò che potrebbe desiderare: una sorella maggiore felicemente sposata, il futuro della proprietà di famiglia assicurato, e la possibilità di perdere tempo gironzolando nei campi attorno a casa. Ma basta una notte per sconvolgere definitivamente la sua vita comoda e idilliaca. Suo cognato si rivela infatti un terribile mascalzone e adesso tocca a lei trovare un marito, o la sua famiglia perderà tutto. Armata solo di quello che ha imparato dai romanzi di Jane Austen, Vicky fa il suo debutto in società: ma nemmeno le parole della scrittrice sono in grado di aiutarla a capire se il meraviglioso e astuto signor Carmichael sia in realtà una canaglia; se il suo ex migliore amico, il bellissimo Tom Sherborne, sia più interessato alla sua dote o al suo cuore; né sono in grado di aiutarla a liberarsi delle attenzioni del lezioso signor Silby. Soprattutto, nei libri di Vicky non c'è nulla riguardo gli strani incidenti che iniziano a capitare attorno a lei. E che potrebbero non farla arrivare viva al giorno delle nozze.

domenica, marzo 20, 2022

Una finestra sull'anima: chi sono in libri

Da quant’è che il blog è in vita vi sono state poche occasioni per presentarsi. Nei fini del possibile, ho sempre preferito parlare di ciò che trasmettono gruppi di fogli bianchi vergati d’inchiostro anziché parlare di me, ma presto o tardi questo giorno sarebbe arrivato perciò quale miglior espediente, se non questo, per non presentarmi, offrendo come ponte di passaggio i miei amati libri? Pagine di diario, opere in cui trapelano una parte del mio spirito, e, nel loro insieme, ritraggono la figura di una ragazza semplice che cammina a testa alta dinanzi al cammino insidioso della vita non voltandosi indietro, nemmeno per un istante. Quasi un monologo dettato dalla mia coscienza in cui ho vestito i panni di altre persone o almeno provare a specchiarmi.

Ho registrato una trama intessuta magnificamente, le vicissitudini di personaggi in carta e inchiostro a cui è stato dato respiro, in cui trapela un forte amore per la carta, la letteratura e la scrittura.

Titolo: La trilogia del Mondo d'Inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 1224
Trama: Meggie ama i libri. E ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi …

venerdì, marzo 18, 2022

Gocce d'inchiostro: Il sindaco di Casterbridge - Thomas Hardy

Da quant’è che conosco Thomas Hardy non mi fu mai detto niente di specifico nei riguardi di quest’autore, se non che la sua è una produzione letteraria vasta e prolifica e i cui idiomi convergevano con un assetto romantico e tragico. Cosa penso, quali siano i miei sentimenti al riguardo è oramai evidente e chiaro come il sole; chi mi conosce sa quanto amo questo autore e che la conoscenza profonda delle sue opere fortunatamente non è ancora conclusa. Qualche altro romanzo dista dal traguardo della fine di questo bellissimo viaggio. E cosa fare, quando non si desidera nient’altro che discutere di lui, respirare certi ambienti affinchè qualcosa dentro di te vada al suo posto? La situazione sembra più complicata di quel che è, perché sentimentalmente parlando vorrei fregarmene di certi dubbi e quinsquigli vari e divorare un romanzo dopo l’altro. Razionalmente, centellinare la mia presenza, la sua compagnia per qualche altro tempo, tempo indefinito che deterrebbe un certo coraggio, una certa forza. Finchè la vita non mi colse impreparata, e mi indusse ad imbarcarmi fra le pagine di questa ennesima bellissima storia avvolta da un’atmosfera di dimestichezza nonostante il mondo avesse le fattezze dell’Inferno, cozzando con l’aria calma, opulenta, quasi sonnacchiosa che dissipa qualunque intento di felicità.

Titolo: Il sindaco di Casterbridge
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 361
Trama: Narra l’ascesa e la caduta di un uomo modesto e comune tormentato dagli errori del proprio passato: ubriaco vendette la moglie Susan e la figlia Elizabeth – Jane a un marinaio.

mercoledì, marzo 16, 2022

Sette gocce in sette giorni: romanzi vissuti in una settimana

Quando mi approccio ad un romanzo non mi lascio mai influenzare dalla mole o dal numero corposo delle pagine. Raramente mi accingo a vivere quella storia, quell’opera intimidita dal numero corposo di parole, sillogismi, perifrasi. Mi siedo sulla mia poltrona preferita, mi immergo a tal punto che mi lascia sedurre dal canto dolce e melodioso del suo autore o autrice, non avendo più bisogno di credere che la sua lettura possa terminare nell’immediato o durare più di quel che credevo. Qualunque sia il caso, io sono felice. Felice perché in entrambi i casi penso che quello è quel compagno di viaggio che mi ha scelto, o io ho scelto – a seconda dei casi -, e se il nostro tempo a disposizione è illimitato ben che venga. 

Questo post però nasce dal bisogno di parlarvi di romanzi che ho letto, in un momento imprecisato della mia vita, e che per caso o per fortuna abbiano previsto viaggi brevi da poltrona. Checchè si sia trattato di letture mai vissute o già vissute non ha importanza. Conta che il loro richiamo, così forte e dall’aura potente come figure mitologiche, mi abbia affascinato a tal punto da tesserne le lodi. Comporre lodi, improbabili quisquilie sentimentali e sdolcinate che forse non hanno un senso se non per me stessa. Quasi tutti hanno sconcertato e rapito il mio cuore, nello spettacolo della vita di straordinaria varietà.

Titolo: Una scrittura femminile azzurro pallido
Autore: Franz Werfel
Prezzo: 10 €
Casa editrice: Adelphi
N° di pagine: 131
Trama: Una lettera vergata in una «scrittura femminile azzurro pallido» fa riaffiorare la storia di un amore cancellato, simile a «una tomba interrata che nessuno riesce più a localizzare», nella memoria di un brillante funzionario viennese dal «cuore guasto».


 




lunedì, marzo 14, 2022

Gocce d'inchiostro: Bussola - Mathias Enard

Tra le cose strane che talvolta la vita mi pone dinanzi come un pugno ancora bruciante sul viso è che sembra esistano interpretazioni, etimotologie che nemmeno io a volte riesco a dare un senso, a plasmarne la persona ma un insieme di identità contradditorie che cospirano contro di me, ogni volta che mi imbatto in qualcosa o qualcuno il cui richiamo è stato un suono profondo e roco. Bussola mi ha letteralmente chiamata, con uno schietto e sonoro monito d’attenzione, circondando la mia aura silenziosa e chiusa in se stessa sussurrando una storia che mi ha permesso di vivere sulla pelle la bellezza di un viaggio in cui ho potuto ritrovarmi e ritrovare un popolo, svariate etniee e culture che rivitalizzano una realtà locale che i clichè coloniali avevano spostato altrove. In un paese maledetto, terra di dolore e di morte in cui ogni cosa è fatta di sangue, che in un mare di interpretazioni filosofiche, linguistiche e morali interferiscono con la possibilità di fare esperienza di questa vita che non è nostra. La miseria di uomini e donne che è colma della poesia degli antichi, le superstizioni che fanno viaggiare nel tempo, scorgendo quelle ferite dell’anima che avrebbero aiutato a comprendere ogni cosa. Quelli che non amano un tipo di narrazione densa, che inzuppa la tua anima di sillogismi e sillabari intrappolati in un’atmosfera ovattata, irrespirabile tendono a interpretare questo romanzo come un polpettone etico e solenne. Forse fin troppo, per i palati più sensibili. Eppure è questa strada, quella di aver sciorinato le sue innumerevoli opinioni sulla politica, sulla bellezza di un artefatto mistico che avrebbe indotto chiunque a porlo dinanzi alla retta via, disvelando la verità, che non avrei potuto leggere questo mondo come un susseguirsi di coincidenze, incontri fortuiti che danno un senso all’insieme, che disegnano una matassa di fenomeni sviluppando reciproche avversioni, follie, patologie, ossessioni che coesistono in forme distorte di intimità e coinvolgimento..

Titolo: Bussola
Autore: Mathias Enard
Casa editrice: EO
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 418
Trama: Con questo straordinario romanzo-fiume uno dei più prestigiosi e raffinati autori francesi ha vinto il Premio Goncourt nel 2016. È la storia d’amore tra Franz, uno specialista dell’Oriente, e Sarah, anch’essa studiosa delle civiltà orientali, un amore che dura anni e si snoda attraverso Europa, Iran, Siria e Turchia, attraverso timidezze, tradimenti, equivoci, passioni, rifiuti, incontri, partenze e ritrovamenti. Ma è anche la storia di un altro amore tormentato: quello tra l’occidente e l’oriente. Un amore raccontato attraverso le centinaia di storie di donne e uomini europei che nel corso dei secoli hanno dedicato le loro vite (e spesso le hanno perse tragicamente) all’inseguimento di questa passione “impossibile”. Con un’erudizione impressionante che non offusca mai il piacere della lettura, Enard racconta le vite avventurose e appassionate di quanti hanno scelto di viaggiare in Oriente, immergersi in quelle culture, vivere tra palazzi da Mille e una notte e suk variopinti, perdersi nei fumi dell’oppio, innamorarsi di donne e uomini misteriosi. Scorrono sotto gli occhi del lettore le immagini di scrittori, avventurieri, musicisti e viaggiatrici che si sono lasciati ammaliare dall’esotismo e dalla sensualità di luoghi come la Persia, Costantinopoli, Palmira; luoghi di questa passione divisa tra miraggio e illusione da una parte, e vite reali e ben concrete dall’altra. Cos’è stato l’orientalismo? Un miraggio del deserto favorito dai fumi dell’oppio e dai profumi delle spezie, o un vero incontro tra culture diverse ma complementari, una bisognosa dell’altra, alla continua ricerca dell’Altro che ci completa? Si è parlato per questo romanzo-capolavoro di “erotismo della cultura”, la sbalorditiva erudizione che sorregge le sue cinquecento pagine è un piacere, il frutto di una sensualità da cui il lettore si lascia cullare come fosse in un magico palazzo.

sabato, marzo 12, 2022

Intramontabili storie risucchiate nell'oblio

Un lettore forte, un appassionato di storie, amante delle parole e della buona letteratura, talvolta si sorprende a combattere un’inesorabile battaglia fra la sua moralità e il suo istinto e a dare sfogo a quel guazzabuglio di sentimenti che no credeva agitassero il suo spirito. Accadono sempre cose strane con i libri, o una cosa assolutamente interessante o comunque inattesa, che risucchia ogni parvenza di verità o certezza capendo finalmente il motivo per cui certi pensieri si assottigliano nella tua mente come nuvoloni grigi e nefasti.
Uno dei miei più grandi incubi è di non ricordare ciò che leggo. È uno dei miei più acerrimi talloni d’Achille, che delle volte spunta nel bel mezzo di un paesaggio soleggiato e luminoso senza alcun motivo ma in cui la sensazione non cambia. I sentimenti restano sempre intatti, chi se ne frega se hanno o meno una provenienza? Tutto questo per dire, che dopo un attenta e acuta riflessione, le mie strapiene librerie contano disgraziatamente un discreto numero di romanzi che a lungo andare sono rimaste intrappolate dall’implacabile tornado nell’oblio. 
Pur quanto mi sia sforzata, quel volume dalla costa colorata, quelle parole rovesciate tanti anni fa non riesumano niente se non qualche sprazzo di vita lontana, passata. L’ho sempre considerato una sfida. Un modo per spronarmi a colmare quelle lacune letterarie che considero valicabili, nei limiti del possibile e giusto delle cose. E dunque perché non avventurarsi, anzi, riavventurarsi in queste follie avventure affinchè la loro anima possa splendere silenziosa fra le avverse stelle?

Titolo: Il peccato dell’angelo

Autore: Charlotte Link

Casa editrice: Tea

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 262

Trama: Per la prima volta da quando si era trasferita in Germania, Janet Beerbaum si sente diversa: libera, senza passato e senza futuro, senza vincoli e impegni. Il suo viaggio nel Kent finalmente la fa sentire a casa, nel suo ambiente e con la gente giusta. Ritrovare a Londra Andrew, l'ispettore di polizia di cui era da sempre innamorata, la farà sentire, dopo tanti anni, una donna ancora in grado di amare e di essere amata. Eppure Janet sa di avere delle grosse responsabilità nei confronti della famiglia che ha creato, verso Phillip, suo marito, uomo mite e sempre disponibile, e verso Mario e Max, i suoi affascinanti e inseparabili gemelli, che però le causano non poche preoccupazioni... Andrew non può aiutarla, né può indagare sulle cause che l'hanno spinta a ritornare da lui: qualcosa gli impedisce di comprendere qual è il tipo di relazione in cui ora Janet lo vuole coinvolgere, ma il suo istinto di poliziotto e la sua ostinazione gli suggeriscono di indagare a fondo. Qual è il segreto di Janet? Da che cosa sta scappando? Perché appare così turbata quando lui le racconta dell'assassino che ha catturato e che sta per essere processato? E, soprattutto, quando viene a sapere che Mario è in Provenza in vacanza con la sua ragazza, l'equilibrio che Janet si era imposta comincia precipitosamente a frantumarsi. Un turbine di eventi sconvolgerà la vita di tutti, il passato tornerà imperioso a saldare i conti, ma fino a che punto Janet si spingerà per salvaguardare le persone che ama veramente?

giovedì, marzo 10, 2022

Gocce d'inchiostro: Le ali della colomba - Henry James

Capitano dei momenti in cui improbabilmente mi trovo in luoghi, in compagnia di figure che razionalmente, in un momento imprecisato della mia vita, non avrei mai prestato attenzione. Una Londra fumosa, grigia e ovattata, due fanciulle che si apprestano ad affacciarsi sul palcoscenico artificiale della vita con nient’altro l’insano desiderio di risolvere qualunque problema il tempo, il mondo circostante gli propina, ritrovandosi poi l’una nell’altra cercando di fuggire da qualunque contrarietà. Se questo romanzo l’avessi letto in un momento in cui di tempo a disposizione non ne avrei avuto, quello cioè fondamentale per poter alternare questa lettura con altri romanzi, non credo che avrei potuto portarne a termine la lettura con costanza e concentrazione come invece è accaduto. Perché, seppur scritto bene, uno spaccato politico e sociale dell’epoca che c’è stata in cui si assapora la debole incolore emozione delle cose, la disgressione di ogni cosa, l’orrore di un mondo circostante completamente diverso da quello attuale, tante pagine di troppo appaiono sprecate, fin troppo eccessive, quasi incomprensibili poiché entità piccolissima che non riesce a implodere in un unico splendido agglomerato. Ma solo in forme di persistente abnegazione, frustrazione, sentimenti contrastanti proiettati in un mondo di cui l’autore lo impreziosisce di magia e lirismo, quasi un magnifico apice di apoteosi giunto troppo in fretta. Sospeso in una grande e dorata isola in cui l’intimità, i gesti del cuore stonano con il grigiore di cui è inzuppato ogni cosa.
Requisito fondamentale di questo romanzo l’assetto economico che confluiscono nel realizzare e idealizzare quella disamina utile ad esprimere qualunque intento di evasione, differenti nel tempo e nello spazio.

 Titolo: Le ali della colomba
Autore: Henry James
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 580
Trama: Questo bellissimo romanzo, forse il più enigmatico e appassionato tra le ultime opere di Henry James, narra la vicenda di una ricchissima ereditiera americana che, in un ritratto femminile del Bronzino, riconosce il proprio volto. Quel pallido viso è però una profezia di morte. Milly, così innamorata della vita, vede sfumare tutte le promesse dell'amore, della mondanità, del lusso. Sospesa sull'abisso mortale, viene irretita in un gioco amoroso da una coppia di amanti, belli e raffinati, che vorrebbero appropriarsi della sua ricchezza. Nel finale, però, la sconfitta di Milly si trasforma nella sua vittoria: colui che voleva tradirla si accorge di essere realmente innamorato di lei e le giura fedeltà anche dopo la morte.

martedì, marzo 08, 2022

Una scrittura femminile dai colori sgargianti: la letteratura femminile

C’è in letteratura un vasto corredo di autori, ma soprattutto autrici, che in un secolo differente al nostro, sono scesi in battaglia, metaforicamente parlando e non, a dar voce in un coro che non ha voce, affinchè il mondo si ricordasse presto di loro. Un lettore che ama cimentarsi in questa tipologia di lettura non dimenticherà mai niente di simile perché sa già che è condannato; lo spirito di quell’autore o autrice risiderà in lui per chissà quanto tempo, e possedere in blocco un numero esorbitante di letture è il primo passo verso la felicità. Senza la conoscenza di certi autori non credo sarei la ragazza che sono oggi; voglio dire, da lettrice e persona, ci sono state letture che in un periodo particolare della mia vita hanno squarciato la mia anima in minuscoli pezzettini. Hanno mirato alla mia salvaguardia, dispensando gesti rassicuranti e non avrebbero messo in luce assetti di cui prima ero completamente all’oscuro. Irène Nèmirovsky, Elizabeth Jane Howard, Virginia Woolf, Anais Nin sono alcune delle voci femminili che, come un fremito rischioso e intenso, si sono fatte strade nel mio cuore chiedendo nient’altro che un misero gesto d’attenzione. 

Accettando qualunque assetto possibile, rivalutando la condizione della donna come colei che accettò il minor possibile – anzi, il niente – pur di sopravvivere, intimorita però dal pensiero che la sovrastasse qualcosa o qualcuno di infinitamente più grande di lei. In un giorno non troppo lontano quando io avrei letto di loro, di vite passate in squallidi appartamenti francesi o inglesi, nel bel mezzo di un caos fantasmagorico che avrebbe prostrato in due.


Madeleine Bourdhouxe

Prima tra tutte, come non citare un'autrice le cui opere sono forme di buio, la luce prima o poi trapela, nei momenti più impensabili. Si è come talmente immersi, inzuppati da queste nefandezze, che ci si domanda per cui la donna sia stata creata, continuamente presa di mira, realizzata secondo un unico modello.




domenica, marzo 06, 2022

Le TBR: richiami dell'anima 11°

I mesi scorrono senza nemmeno io me ne accorga. I giorni, le settimane si assottigliano in un un’unica massa, e a differenza di molte mie coetanee che non hanno idea di cosa fare se non girarsi i pollici, l’inizio del mese di marzo mi vide già pronta con una carrellata di progetti, una lista di obiettivi e naturalmente libri. Una pila gigantesca, l’ennesima, che fra ebook e cartacei è un vagito sul mondo e sul tempo che verrà. I miei desideri, nel mese dell’amore, quello cioè di ascoltare il cuore anziché la mente si sono avverati…. E allora perché stilare l’ennesima TBR? Semplice, perché mi piacciono tantissimo e per forza di cose mi aiutano ad essere più organizzata. Se la rispetterò o meno non ha importanza, specialmente se di libri non se ne ha mai abbastanza. E dunque ecco avanzare in questo terzo mese dell’anno con il cuore colmo di gioia, la prontezza di spirito ma soprattutto quella smania che mi contraddistingue e mi rende più libera.



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 Titolo: Notre Dame de Paris
Autore: Victor Hugo
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 512
Trama: L'arcidiacono di Notre Dame, Claude Frollo, si innamora della celebre danzatrice zingara Esmeralda. Incarica perciò il grottesco campanaro della cattedrale, il gobbo Quasimodo, di rapirla. Ma il capitano Phoebus de Chateaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Frollo uccide Phoebus facendo ricadere su Esmeralda la colpa del delitto. Quasimodo intanto, commosso da una atto di gentilezza di lei, diventa quasi un suo schiavo e la conduce a Notre Dame per proteggerla. Dopo una serie di peripezie, Esmeralda verrà catturata e fatta impiccare sotto gli occhi di Frollo, che osserva impassibile l'esecuzione. Quasimodo, disperato, ucciderà Frollo e poi, con il cadavere della donna fra le braccia, si lascerà morire a sua volta.

venerdì, marzo 04, 2022

Gocce d'inchiostro: Quattro dopo mezzanotte - Stephen King

Siccome da quant’è che Mucchio d’ossa è approdato in questo mancato Paradiso terrestre il mio interesse nei riguardi di Stephen King è cresciuto a dismisura, quasi io non me ne sia resa conto, accettai di lasciarmi andare dal Caso e leggere qualunque cosa avessi davanti che avesse scritto l’autore. Fu così, che nel partecipare all’ennesima sfida di lettura, seguì una settimana intensa di lavoro e frenesia varia scandita tuttavia dalla lettura di questi quattro racconti, che per qualche momento mi indussero a domandarmi se fosse moderato, comprensibile trovarsi nel Maine, senza alcun preavviso, ora che avevo compilato la mia ennesima lista di libri. Ma, cavolo, il bello dell’essere organizzati è quello di perseguire una strada e non guardarsi indietro, nemmeno una volta. Se ti va, puoi infrangere qualche regola ma devi essere tu a decidere. Per questo motivo sono stata entusiasta di aver accolto nel mio cantuccio personale un librone come questo, così mastodontico, appassionante, interessante, che mi è piaciuto molto nonostante non me lo sarei mai aspettata. Ed io impalata e intrappolata su una poltrona morbida e calda, non ho avuto alcun potere checchè lasciarmi trasportare dalla voce grugnosa del suo autore in cui menti contrastanti quali la paura, una miscela disomogenea di pensieri assunsero svariate forme, prevalsero nel momento in cui meno me lo sarei aspettata in uno stato di sospensione mentale che lascia quasi inebetiti.


Titolo: Quattro dopo mezzanotte
Autore: Stephen King
Casa editrice: Pickwick
Prezzo: 12, 90 €
N° di pagine: 848
Trama: Passata la mezzanotte qualcosa succede al tempo: si piega, si allunga, si assottiglia, torna indietro o si spezza… e talvolta la realtà subisce le stesse distorsioni. E che cosa mai accade all’osservatore sbigottito quando la finestra che separa la realtà dall’irrealtà s’infrange e le schegge di vetro schizzano ovunque tutt’intorno? Seguendo il ritmico, inesorabile ticchettio dell’orologio, King presenta quattro incubi.

mercoledì, marzo 02, 2022

Romanzi su misura: Febbraio

Una pila piuttosto alta e corposa di libri, per un normalissmo individuo che non ama le parole, di primo acchito nutre un profondo e sano sentimento di terrore. Non solo perché questa pila è composta da una scrittura fitta, coste colorate, titoli dai nomi impronunciabili, ma perché il solo pensiero di aprirne anche uno inspiegabilmente diviene un passatempo noioso. Mi chiedono spesso come io non mi senta così, quando apro un romanzo. Il numero esorbitante di letture, l’avere uno spazio tutto mio, riporre anche solo queste poche righe rendono la mia anima più equilibrata, più luminosa. Chi non ama la letteratura, inebriarsi del profumo della carta appena stampata, l’atto di sedersi comodamente e immergersi in un mondo che esiste forse solo nella tua testa, non ha idea cosa cela tutto questo. Per me che amo da sempre questo mondo, vivo letteralmente per tutto questo, nessuna speranza, nessuna cara potrà sortire un tipo simile di felicità come questa. E dunque ogni mese presento pile e pile di romanzi, che svettano sopra la mia testa non chiedendo niente in cambio se non un briciolo della tua attenzione. Io gliene ho riservato, e non poco. Questo è dunque il risultato! Soddisfatta? Assolutamente si. Pur quanto il futuro è un’incognita, la vita attraverso i libri è più bella perché ogni giorno ti induce ad amarti un pochino di più del giorno prima.

Romanzi su misura in carta e inchiostro:

Complesso perché composto come un poema religioso, filosofico e moralista, pone particolari distinzioni fra intelligenza e mediocrità, in cui le anime di questi poveri flagellanti non riescono ad opporsi ad alcunchè. Figurarsi al Diavolo! Un piccolo grande tesoro di immaginazione letteraria che spicca il volo verso un orizzonte irraggiungibile, covo di paure e di forme di inquietudini varie. Accresciuto dalla densità di uno stile a tratti semplice a tratti prolisso, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo.

Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo

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