Le letture inaspettate, quelle che ti colgono alla sprovvista col loro clamore, non mi entusiasmano mai di primo achito come solitamente accade con l’approccio di opere che conosco e desidero leggere da tempo. Ma abbastanza validi, per inserirsi nella lunga TBR del mese e il mio entusiasmo nell’abbracciare tutto questo, tra cui gli immancabili classici e qualche acquisto compulsivo. Di questo romanzo non sapevo assolutamente niente, tanto meno la sua esistenza e l’unico modo per conoscerlo era leggerlo: inutile cincischiare in quinsquiglie varie. Era ora di cogliere l’occasione al volo! Molti lettori, prima di me, hanno valicato i cieli celesti di questo luogo, che in effetti di celestiale possiede ben poco, ma con una trama che strizzava l’occhio ai romanzi del mio amato Dickens non potevo assolutamente esimermi. Il risultato non è stato così esilarante come credevo. In parte ha frantumato quella barriera di forte interesse che avevo riservato a queste pagine, ma, il suo risiedere fra le sue pagine tutto sommato è stato << comodo >>. Poiché fautore di un qualcosa che disgraziatamente nessuno eguaglierà mai, quello cioè di valicare l’intento dickensiano, è un romanzo gotico italiano che mi ha affascinata per la visione personalissima che l’autore riversa per la poesia, e, di questo fantomatico mistero, solo l’ombra. Rinchiuso in una zona remota della nostra coscienza, e forse anche di Londra, metafora di un regime totalitario in cui l’uomo non è essenzialmente libero poiché incompreso e non considerato. Non così fascinoso come sembra, giallo che ha una visione claudicante e attiva di una società che c’è stata.
Autore: Pietro De Angelis
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 15€
N° di pagine: 316
Trama: Il 15 gennaio del 1875 a Paradise Road, una via di linde casette a schiera alla periferia di Londra, morirono nella stessa notte dodici persone. Né Scotland Yard né la scienza riuscirono mai ad appurare la causa di quei decessi. Soltanto alcuni decenni dopo viene alla luce il documento che svela finalmente la verità su quel caso, di cui fu protagonista Lionel Morpher, impiegato esemplare all’Ufficio Brevetti, la cui moglie Alphonsine fu “vittima” di una passione totalizzante per la poesia. In una Londra nebbiosa e carica di mistero, Lionel si imbarcherà in un’impresa per salvare la moglie dalla sua “follia”, entrando in un nuovo mondo, ricco di incredibili scoperte scientifiche che annunciano l’arrivo della modernità. Un romanzo avvincente e appassionante, un omaggio originalissimo alla letteratura del mistero e alle atmosfere vittoriane di autori come Wilkie Collins e R.L. Stevenson.