Le sfide di lettura mi inducono quasi sempre a leggere e smaltire quei romanzi che risiedono silenziosamente sulla mensola delle mie librerie da qualche tempo. Non in un momento specifico, ma quando meno me l’aspetto, quando sono pronta a combattere e a vivere la bellezza di una nuova storia. A qualunque costo. Ma quando sul finire del mese di febbraio decisi di partire per un viaggio di nemmeno quattrocento pagine, non credevo che quella vocina interiore che mi redarguiva di stare attenta avesse ragione. Talvolta non l’ascolto, me ne rendo conto. Eppure dovrei avere abbastanza consapevolezza da non poterne più ignorare la sua presenza. Tutto questo per dire, che il romanzo di cui vi parlerò quest’oggi non si è rivelata una lettura malvagia, ma che non ha esaudito i miei desideri di seguirla appassionatamente in un’avventura che possiede i connotati di qualcosa che avrebbe dovuto sortire fascino, misto a magia. Un romanzo carino ma che non mi ha coinvolto né convinto al 100%, che personalmente avrebbe potuto rivelarsi tale se le vicende fossero state proiettate in una verve diversa dall’originale. Questa custode dei peccati era una povera donna che è stata accusata ingiustamente. Ma quale sarà il suo percorso per perseguire la redenzione? Quale sarà il suo sbocco per accrescere il suo personalissimo favore di spiccare il volo e divenire una persona come tante altre?
Autore: Megan Campisi
Casa editrice: Nord
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 400
Trama: Ha rubato solo un pezzo di pane, ma la giovane May avrebbe preferito essere impiccata come tutti gli altri ladri. Invece il giudice ha scelto per lei una condanna peggiore della morte: diventare una Mangiapeccati. Dopo la sentenza, May è obbligata a indossare un collare per essere subito riconoscibile e le viene tatuata la lettera S sulla lingua. Da quel momento, non potrà mai più rivolgere la parola a nessuno. Poi inizia il suo apprendistato presso la Mangiapeccati anziana che, nel silenzio più assoluto, le insegna le regole del mestiere. Un mestiere spaventoso: raccogliere le ultime confessioni dei morenti, preparare i cibi corrispondenti ai peccati commessi e infine mangiare tutto, assumendo su di sé le colpe del defunto, la cui anima sarà così libera di volare in Paradiso. Le Mangiapeccati sono esclusivamente donne, disprezzate e temute da tutti, eppure indispensabili. E infatti, un giorno, May e la sua Maestra vengono convocate addirittura a corte, dove una dama di compagnia della regina è in fin di vita. Dopo la confessione e la morte della donna, però, alle due Mangiapeccati viene portato un cuore di cervo, un cibo da loro non richiesto e che rappresenta il peccato di omicidio. Sconcertata, la Maestra di May, si rifiuta di completare il pasto e viene imprigionata per tradimento. Rimasta sola, la ragazza china la testa e porta a termine il compito, ma in cuor suo giura che renderà giustizia all’unico persona che le abbia mostrato un briciolo di compassione. Quando viene chiamata ancora a prestare i suoi servigi a corte, May intuisce che una rete di menzogne e tradimenti si sta chiudendo sulla regina e che solo lei è in grado d’intervenire. Perché essere invisibile può aprire molte porte, anche quelle che dovrebbero restare chiuse per sempre…