Delle straordinarie avventure di Pollyanna
ne seppi l’esistenza quando ero molto piccola, una bambina di appena cinque
anni, che si stava affacciando al mondo dei libri e della buona letteratura con
nient’altro che un bagaglio di curiosità. Da questa lettura ne sarebbero
sortite altre. Libri di favole, Geromino Stilton, fin al tanto amato Harry
Potter, oltre alla mia naturale inclinazione di diventare una maghetta come
Nina de La bambina della Sesta Luna. Quanti ricordi, quante emozioni! Tanti pezzettini
indissolubili della mia anima che rispettano un loro perché, una loro importanza,
nonostante l’età adulta mi abbia distaccata completamente da questo mondo. Perché
allora scrivo questo? Semplice, perché l’altro giorno, nel riorganizzare le mie
strapiene librerie, mi sono imbattuta in un classico per ragazzi di cui francamente
non ricordavo più nemmeno di possedere. Come altri romanzi letti in passato,
anche questo romanzo minacciava di trascinarmi fra le soglie di una storia classica
di cui la stessa Pollyanna è emblema di forza, crescita, spirito. E nonostante
il target a cui è indirizzato, credo sia quel genere di lettura che in un certo
senso non smetterà mai di esistere. E questo è uno degli assetti primordiali
della sua essenza.
Autore: Eleanor Porter
Casa editrice: Gallucci
Prezzo: 12, 50 €
N° di pagine: 224
Trama: Fin da piccola Pollyanna ha imparato da suo padre ad affrontare gli ostacoli col sorriso sulle labbra e a non scoraggiarsi mai. A undici anni va a vivere dall'austera zia Polly e grazie al suo carattere solare mette in subbuglio la tranquilla vita del paese. Tutti gli abitanti, zia Polly compresa, si lasceranno coinvolgere dal suo "gioco della contentezza", che consiste nel trovare sempre, in qualsiasi circostanza, un motivo di cui rallegrarsi.