Ogni lettore ha un suo modo di presentarsi, di farsi vedere al suo meglio. Questo il mio, nonchè culla e fonte d’inesauribile ispirazione. I libri, la letteratura, linfa vitale della mia esistenza, nonchè specchio in cui rifletto il mio spirito, la mia faccia imbellettata, la mia unica scialuppa di salvataggio dinanzi a un mare in tempesta. Chi mi legge arriva da ogni dove e in verità non avrebbe bisogno di stanziare qui, a sentire o leggere gli inutili sproloqui di una lettrice come tante, perchè ci sono tanti altri lettori, tante altre anime il cui amore per la letteratura è più netto. Io mi limito a scrivere chilometriche recensioni, ad essere più chiacchierona, sulla carta, e chi ha tutto questo tempo - tempo prezioso - da perdere? La mia efficienza, la mia costanza, il mio modo di leggere, così diverso dal prossimo, ha una sua identità e delle volte non tutti siamo così disponibili o grandi ascoltatori. Questa lunga e forse insensata riflessione per dire, che non mi importa di ciò che dice o pensa la gente: sono uno spirito libero, e come tale mi comporto. E, anche questo mese, con una bella piletta di romanzi letti, vissuti in soli trenta giorni che, date le tante cose che faccio e il mio modo di organizzarmi, a volte sembra più lungo. Ma con quei possibili limiti, quelle prospettive che mi avvicinano sempre più al raggiungimento dei miei obiettivi, dei miei sogni o desideri, in cui i romanzi, i libri sono un buon surrogato della realtà.
Un romanzo originale, una dichiarazione d’amore a Dickens e a Prine, nonchè plauso al genio creativo di questi due grandi artisti.
Valutazione d’inchiostro: 3