martedì, maggio 30, 2023

Romanzi su misura: Maggio

Fra immagini romantiche e di vita mondana semplice ma parecchio frenetica, l’ennesimo wraup up esplica – ancora una volta – il mio amore per la lettetatura, una sete insaziabile di conoscenza di cui io mi impegno a riversare, in maniera del tutto personale, vivace e originale, in quel contenitore imperfetto che è la scrittura, conducendomi così all’assoluta realtà. Difendendo così a testa alta la libertà di amare i libri. Ed ecco che l’amore di cui parlo, abbracciato mediante la presenza di classici e letture di svariato genere, diviene forte, incommensurabile, stadio di un processo, un’alchimia indispensabile a raggiungere trasformazioni superiori che mi ha donato un guazzabuglio di sensazioni straordinarie, quasi in uno stato di adorazione eterna e amore perpetuo di cui – come dico spesso a me stessa – delle volte è necessario trasgredire. Trasgredendo delle volte si va incontro a piacevoli scoperte, o, si raggiungono vette in cui è ancora impossibile vederne e scrutare il paesaggio. Ma, alla fine, l’importante è raggiungerla 😊

Romanzi su misura in carta e inchiostro:

Scivolandomi addosso, entrandoci, posizionandosi in un posticino speciale del mio cuore che qualunque persona sana di mente serberà gelosamente.
Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo

domenica, maggio 28, 2023

Gocce d'inchiostro: La moglie olandese - Ellen Keith

Le sfide letterarie irretiscono e rafforzano il mio spirito soprattutto quando si rivelano divertenti, delle vere e proprie sfide, nelle condizioni in cui mi colgono nel loro lento fervore. Generalmente non ripongo mai speranze o illusioni su qualcosa che potrebbe non sposarsi col mio animo, se quest’ultimo predilige o amo sguazzare in qualcosa di più concreto e solido. Alla fine, ne esco poco entusiasta, delusa di ciò che mi capita, e chi mi conosce sa quanto ciò influisce sulle mie scelte letterarie. Eppure, non mi tiro mai indietro, e fa sempre piacere leggere qualcosa di completamente estranea dalla tua comfort zone, no? Preferisco dunque scrivere questo per parlarvi di un romanzo, un romance prettamente storico, cui non avrei dato nemmeno un centesimo se non fosse che fu indotto come mia partecipazione all’ennesima sfida di lettura, che una lettrice magari meno determinata e più debole si sarebbe lasciata alle spalle.
Ed ecco che, dopo tanto tempo, ho avuto modo di camminare fra le lande soleggiate di un viaggio che avrebbe dovuto essere commovente quanto una storia d’amore molto semplice ma piacevole. L’esordio di un’autrice ripescato dai ricordi della sua infanzia che il tempo fortunatamente non ha gradualmente cancellato e che nel suo piccolo sono rimaste intrappolate nella coscienza di chi le ha vissute e di chi le perpetuerà nel tempo.

Titolo: La moglie olandese
Autore: Ellen Keith
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 351
Trama: Amsterdam, 1943. Mentre i tulipani sbocciano, i nazisti si stringono intorno alla città. Quando gli ultimi barlumi di resistenza sono spazzati via, Marijke de Graaf e suo marito vengono arrestati e deportati in due diversi campi di concentramento in Germania. Marijke si trova davanti a una scelta terribile: andare incontro a una morte lenta nel campo di lavoro oppure, nella speranza di sopravvivere, unirsi al bordello del campo. Dall'altra parte del filo spinato, l'ufficiale delle SS Karl Müller spera di essere all'altezza delle aspettative di gloria di suo padre. L'incontro con Marijke, però, cambia il suo destino. Buenos Aires, 1977. È in corso la "guerra sporca" argentina, una repressione violenta di tutti i dissidenti al regime. Luciano Wagner si trova in una cella senza sapere se uscirà mai di prigione. Dall'Olanda alla Germania, fino all'Argentina, la storia di tre persone che condividono un segreto sta per intrecciarsi all'ombra di due dei regimi più terribili di tutta la storia moderna.

venerdì, maggio 26, 2023

Solo un'illusione: romanzi deludenti ma divertenti

Parlare di romanzi, lo sapete, è uno dei miei più grandi passatempi. Un breve trafiletto di ciò che penso, riguardo a un discreto numero di letture, e storie che esplicano il mio amore per la letteratura. Praticamente niente di nuovo!
Tuttavia, vi sono romanzi che ho letto, nel percorso spesso accidentato della mia vita, che disgraziatamente mi hanno deluso. Sono state lette ma definite come delle grandi e gigantesche ciofeche, ma …. Con mia grande sorpresa, mi hanno anche strappato più di un sorriso. Da questa constatazione è nato quest’ennesimo post. Ci sono state letture che vi hanno deluso tantissimo ma allo stesso tempo fatto divertire? Queste disgraziatamente le mie, che in un modo o nell’altro, non credo precipiteranno nel lungo abisso della dimenticanza.

Prima grande delusione, trattasi di un romanzo di un autrice chiacchieratissima e amatissima sul booktok. Di chi parlo? Ma naturalmente di Collen Hoover. Questo romanzo mi infastidì per il disagio che trasmise la protagonista. L’ennesima stupidina che si lascia incantare dal bello di turno, ma, a strapparmi qualche risata, è l’inconsapevolezza delle verità crudeli che nascondono certi slanci di cui sarà protagonista.

Titolo: 9 novembre
Autore: Colleen Hoover
Casa editrice: Leggereditore
Prezzo: 14, 90€
N° di pagine: 308
Trama: E' il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. E' un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l'anniversario dell'evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicratici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell'inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitrè. E' così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finchè qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

mercoledì, maggio 24, 2023

Gocce d'inchiostro: La ragazza che scrisse Frankenstein - Fiona Sampson

Finita una lettura, generalmente, mi soffermo a pensarla per molto più tempo di quel che credo. La studio, se così posso attribuire quel processo che intercorre il momento in cui concludo una storia e ripongo poche righe, in quelle che non sono altro che deliri letterari di una lettrice qualunque. È una prassi di cui ho adottato come stile di vita, da qualche tempo a questa parte. Se non mi ci soffermassi per più del tempo che dedico a un determinato romanzo, non credo lascerebbe una traccia nel mio animo. E affinchè ciò accada, mi piace starvi fra le sue pagine, non solo con la mente ma anche col cuore.
Con questo testo, non è andata esattamente così, in quanto mi sembrava il posto adatto ad un ristoro per il mio animo, in cui ci si guarda a fondo, ma una volta messo piede non ho perso tempo a comprendere come non sarebbe andata così. La vita di Mary Shelley, figura portante del nuovo Prometeo, si era stagliata dinanzi a me come un percorso netto, nitido ma fin troppo soggettivo in cui il parere personale, i pensieri della sua autrice cozzano con l’anima della Shelley, annichilendo qualunque tentativo di comprensione e asservimento. La redenzione non propriamente accettata o accolta dalla stessa società affonda le sue radici nel radicalismo, nella prospettiva del << vivi e lascia vivere >> ponendosi però come una minaccia stessa della società civile.

Titolo: La ragazza che scrisse Frankenstein
Autore: Fiona Sampson
Casa editrice: UTET
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 400
Trama: Esistono donne messe in ombra dai genitori, dal marito, dall'epoca in cui vivono, a volte persino dalla loro stessa opera: tutte queste sorti insieme sono toccate a Mary Shelley, la ragazza che scrisse Frankenstein. La madre Mary Wollstonecraft, filosofa femminista, muore poco dopo averla messa al mondo, e così sta al padre, William Godwin, crescerla e educarla in una casa frequentata dai maggiori intellettuali del tempo e segnata da quel lutto mai del tutto rimarginato - è sulla tomba della madre che Mary impara a leggere, seguendo le lettere con il dito. Nel 1814, a diciassette anni, scappa con il futuro marito, il poeta Percy Bysshe Shelley; i due attraversano l'Europa in compagnia della sorellastra di Mary, Claire. Nel 1816 i tre, insieme al romanziere John Polidori e al poeta Lord Byron, sono protagonisti di un singolare gioco: per ingannare la noia dei giorni piovosi sul lago di Ginevra, Byron propone a ciascuno di scrivere un racconto di paura. Inaspettatamente, è la fantasia di una Mary diciannovenne a primeggiare, creando uno dei mostri più celebri e terrificanti di sempre, in cui riversa molto di sé: la fatica del parto e lo spettro delle morti infantili riverberano nel tema della creazione di una nuova vita, così come la malattia che da piccola l'aveva costretta a tenere un braccio in fasce, gonfio e sfigurato, ispira la dolente mostruosità della creatura. Sembra l'inizio di una sfolgorante carriera, ma la morte improvvisa di Percy relegherà Mary nel ruolo ancillare e più tradizionalmente femminile di custode dell'eredità letteraria del marito. A duecento anni dalla pubblicazione di Frankenstein, Fiona Sampson scrive la biografia definitiva di Mary Shelley: una vita che è il manifesto di tutte le possibili strade che una donna può percorrere, e il resoconto di tutti gli ostacoli che la società e il destino possono mettere sui suoi passi.

lunedì, maggio 22, 2023

Romanzi sulla biodiversità

Sul calendario, il 22 maggio è una data significativa per prendere atto di una particolare consapevolezza. Quanta importanza diamo alla natura, al mondo circostante? Per prendere confidenza di certe consapevolezze, quest’oggi si celebra la giornata della Biodiversità e i libri, in questo caso, sono un buon surrogato per immergersi nella natura. La letteratura a questo proposito regala un guazzabuglio di sensazioni, e questa piccola carrellata per ricordare alcuni autori che ho amato e certe storie che dovrebbero essere ricordate. Non quanto per ciò che contengono quanto i valori che celano, fra le sue pagine.

Primo di questa carrellata, come non citare il mio amato Hardy? I suo romanzi sono una dichiarazione d’amore alla letteratura, alla natura, ai sentimenti, alla bellezza intrinseca di tutte le cose.

Titolo: Sotto il bosco
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 236
Trama: Dock Dewy, figlio di un carrettiere e suonatore di violino, fa parte del coro della parrocchia di Mellstocj, piccolo paesino immerso nella campagna inglese. Il giorno in cui il coro si esibisce alla scuola del paese, s’innamora a prima vista di Fancy Day, l’affascinante direttrice. Ma non è l’unico: dovrà infatti vedersela con numerosi altri pretendenti, fra i quali il nuovo vicario, il giovane e intraprendente Mr Maybold. Questi, oltretutto, animato da un desiderio di modernizzazione, è anche intenzionato a sostituire il vecchio coro e i suoi anziani membri con un organo meccanico. La battaglia per la sopravvivenza del coro sarà dura e costellata di peripezie. Ambientato in una splendida campagna inglese, “otto gli alberi”, dai toni allegri e idilliaci, è il più divertente tra i romanzi di Hardy e attinge con grande capacità affabulatoria alla migliore tradizione umoristica inglese. Tuttavia, la storia non manca di un retrogusto amaro, pervasa dalla consapevolezza di un mondo che, suo malgrado, sta diventando anacronistico.

sabato, maggio 20, 2023

The adventure book tag


Fra un booktag e l’altro, mi dibatto e mi impantano nei recessi di un buio infinito, che disgraziatamente ancora mi circonda. Emergere così da tutto questo non è semplice, ma bisogna farlo. Ed ecco che, da qui, ne esco con un guazzabuglio di idee, novità che mi piace rendere e sentire come mie. Da qualche parte nella landa popolata del web, mi sono così imbattuta in questo tag e… perché non farlo?!? Un giochino divertente, l’ennesimo che rivela qualcosa di me e soprattutto parla dei nostri amati libri. 


1)      Il libro più avventuroso

Come non citare il capolavoro di Dumas. Un’avventura straordinaria dalla prima all’ultima pagina.

giovedì, maggio 18, 2023

Quale dei 100 classici Feltrinelli ho letto? Parte 2

C’è dunque una seconda parte di quei 100 classici di cui vi accennavo l’altro giorno. Questa seconda parte però prevede romanzi in ebook, e dunque romanzi che disgraziatamente non possiedo. Alcuni meritevoli, altri un po' meno. Sicuramente notevolmente da ricordare, e che in alcuni momenti della mia vita mi hanno indotta ad distaccarmi completamente dalla realtà circostante. Una scelta che non ho voluto, quanto è stato necessario intraprendere per arricchire il mio bagaglio culturale.

Ritratto decadentistico di un uomo la cui vita ben presto diverrà un vero e proprio incubo, intento a comporre un diario di delitti e crudeltà. Viaggiatore perenne di una tenebra che non ha più alcuna via di uscita, incrociata a una certa oscurità che hanno conferito una certa inquietudine, un oppressione che trascina sino alla fine.


Titolo: L’avversario
Autore: Emmanuel Carrère
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 169
Trama: << Il 9 gennaio 1993 Jean Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, maq invano. L’inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient’altro. Da diciotto anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone di cui non sarebbe riuscito a sopportare lo sguardo. E’ stato  condannato all'ergastolo. >>

martedì, maggio 16, 2023

Dillo con un titolo booktag

I confini delle recensioni vengono spesso valicati dall’entrata in scena di piacevoli giochini, che delle volte donano una sferzata di freschezza e leggerezza a questo salotto letterario. Non che le mie recensioni pullulano di sentimenti nefasti, drammatici, quasi nefasti, ma è pur vero che amo cibarmi di classici, romanzi di narrativa contemporanea che sono quasi sempre annichiliti dal grave peso della vita. Non proprio letture che sprigionano felicità, armonia, ma sono un buon surrogato per la mia anima semplice e appassionata. Sono insomma la mia linfa vitale, si sposano col mio spirito ma non con il mio temperamento. Ma questa è un’altra storia… quest’oggi comunque un giochino divertente e carino, che come protagonista i miei immancabili libri, dona qualche curiosità in più a chi, come me, sa cosa voglia dire lasciarsi cullare dal sapore irresistibile di una storia. E dunque, perché non partecipare? Se vi va, fatemi sapere come voi rispondereste😊

1)      Un libro che non ho potuto mettere giù se non quando l’ho concluso

Un romanzo bellissimo. Perfetto, poi, per la stagione primaverile. Inizialmente diffidente, rivelatosi poi straordinariamente indimenticabile.

domenica, maggio 14, 2023

Gli intoccabili: romanzi di cui non accetto critiche parte 2

La seconda parte di questa carrellata prevede un numero un po' esiguo, a dispetto del precedente. Sono sempre romanzi che hanno lasciato un segno del loro passaggio, ed restano ancora appesi – assieme ai suoi amici precedenti – al mio spirito con una forza e un’irruenza di cui io stessa non riesco ancora a dare un senso. Ed ecco che questi, quei romanzi che ho letto e vissuto un milione di volte, la ragazza che ama leggere storie, vivere nuove vite abbondando nel loro lento progredire. Inutile dire quanta importanza celano per me, quanto li penso così spesso, desiderando viverci e, magari, respirare con loro.


Pervaso da una strana magia che mi ha permesso di accettare la storia che Dumas si portava dentro, ha reso il tutto come una serie di opportunità in cui la libertà individuale e di pensiero sono i capostipiti dell'intero romanzo. Fra forme e colori che hanno avuto una loro collazione, nitido e luminoso come la luce accecante del sole. Un opera bellissima, sorprendente, zeppa di rivelazioni toccanti, su cui predomina la forza intellettuale, la volontà di scovare un'opportunità per rinascere, e magari risorgere.


Titolo: Il conte di Montecristo
Autore: Alexander Dumas
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 896
Trama: Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès.

venerdì, maggio 12, 2023

Gocce d'inchiostro: Jude l'oscuro - Thomas Hardy

Ogni qualvolta decido di approcciarmi ad un romanzo di Thomas Hardy non ci capisco più niente. Generalmente la lettura di certi classici rievoca la passione per la letteratura, tenendomi in vita, distruggendo in parte quell’aureola che hanno circondato gran parte dei suoi scritti, in quanto nella mia immaginazione i suoi figli di carta e inchiostro appaiono tutti buoni e pronti ad accogliere il segno di Dio. Ma con Jude ho nutrito sentimenti profondi, diversi, quasi di compassione, un uomo un po' deluso e diffidente che la stessa vita gli ha concesso ben poca bontà e fanciullezza. E fu così, che gli idiomi del passato si sono scontrati con quelli del presente, inducendo al cambiamento, alla metamorfosi.
Io stessa ne sono uscita diversa ma guasta, aspirando al raggiungimento di quella città di Luce in cui è intrappolato tutto il sapere d’intelligenza e religione, serbatoio intellettuale di conoscenza e sapere. E, immerso nel silenzio, in un silenzio che inzuppa persino la nostra anima, fu quella rappresentazione perfetta, rigida ma solida diretta all’archetipo del romanzo vittoriano della donna caduta o allo status di invisibilità di un’intera classe sociale che, nella sua piccolezza, possiede una certa forza, una certa dimensione tragica delle vicende personali che in una manciata di pagine sono state deformate dalle tradizionali strutture archetipe.

Titolo: Jude l’oscuro
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 381
Trama: Pubblicato inizialmente a puntate e poi in volume nel 1895, "Jude l'oscuro" fu l'ultimo romanzo di Hardy e fu stroncato senza riserve dalla critica e dal pubblico vittoriano del tempo, a tal punto che Hardy ritenne conclusa la propria carriera di romanziere. Il libro, ribattezzato dalla critica "Jude the Obscene" (Jude l'Indecente), venne inoltre bruciato pubblicamente dal vescovo di Exeter lo stesso anno. Il protagonista della storia è Jude Fawley, un giovane uomo appartenente alla classe più umile della società, il cui sogno nella vita è divenire letterato. Altri due personaggi cruciali del racconto sono la volgare prima moglie di Jude, Arabella, e Sue, la cugina di cui si innamora perdutamente. Opera cupa e pessimista, ha avuto un'efficace trasposizione cinematografica nel 1996, per la regia di Michael Winterbottom, con Christopher Eccleston e Kate Winslet nei panni di Jude e Sue.

mercoledì, maggio 10, 2023

Quali dei 100 classici di nuova generazione ho letto? Parte 1

E’ impossibile leggere tutto ciò che si desidera, o, perlomeno, stare sempre sul pezzo. Si legge per acculturarsi, per cibare e dissetare quell’insaziabile curiosità, si legge per vivere. Recentemente è stata indetta una bella iniziativa, o, per meglio dire, è stata stilata una classifica di quelli che, per la casa editrice Feltrinelli, sono quei romanzi che nel tempo saranno ricordati, letti e amati per le vibes che hanno esercitato in milioni e milioni di lettori. Fra questi, naturalmente non potevo mancare, che di questa lista ha letto nemmeno la metà dei libri citati. Francamente non mi importa: non tutti i romanzi destano la mia curiosità. Suddivisa in due parti, però, vi mostro quei libri che ho letto, e che secondo me meritano una certa attenzione. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti 😊

Un ronzio dell'anima che sembra quasi impossibile tradurre in parole in cui non si può fare a meno di avvertire il contatto di chi l'ha scritto e di chi me l'ha raccontato, mediante emozioni che sono suscitate da una penna dalla punta invisibile e che sono passate attraverso il mio corpo.

 

Titolo: Non lasciarmi
Autore: Kazuo Ishiguro
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 291
Trama: Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita. 

lunedì, maggio 08, 2023

Gocce d'inchiostro: La bibliotecaria di New York - Victoria Christopher Murray e Marie Benedict

Le storie ambientate sul finire dell’Ottocento, gli inizi del Novecento sono quel tipo di storie che, le accolgo sempre con un certo entusiasmo, e non appena divengono parte del mio cantuccio personale, mi impediscono di tornare indietro. Alla mia vecchia e banalissima vita, divenendo quasi imperativi categorici che, alla fine, spediscono dritto dritto a qualcosa di irremovibile. Impossibile tornare indietro. Con questo romanzo, con questa lettura, disgraziatamente non è stato così, e i propositi che non soddisfacesse completamente il mio spirito c’erano tutti: episodi di vita frenetici e un po' banalotti, una trama che richiama un periodo e un personaggio pubblico e storico di cui non si conosce principio, fondamento, niente che un polpettone potrebbe indurre a contrarre una bella indigestione. L’avrei sicuramente depennato, dopo aver riportato queste poche righe, e non perché sia scritto male o sia illeggile. Semplicemente a me non è piaciuto, e credo sia dovuto dal tipo di lettore che si è: l’anima non completamente evanescente né che si sia sposata col mio spirito. E ammesso che fossi stata in sua compagnia per qualche tempo, sono comunque contenta di averlo letto: se non avessi fatto esperienza ora non mi troverei qui, a giudicare, a parlare di lui. Ed in questo modo a superare anche questo ennesimo scoglio senza però avvertire il bruciore intenso della delusione.

Titolo: La bibliotecaria di New York
Autore: Victoria Christopher Murray e Marie Benedict
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 384
Trama: A soli vent’anni, Belle da Costa Greene viene assunta da J.P. Morgan, uno dei più ricchi finanzieri al mondo, per curare la collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte di proprietà del magnate. In poco tempo Belle diventa un punto di riferimento dell’alta società newyorkese e una delle figure più influenti nel mondo dell’arte e della cultura. Organizza mostre ed eventi mondani, è in contatto diretto con commercianti, case d’asta e studiosi sia in America che in Europa. Il suo gusto è considerato impeccabile. Ma Belle ha un segreto, che deve proteggere a tutti i costi: non è nata Belle da Costa Greene, ma Belle Marion Greener. È la figlia di Richard Greener, il primo nero laureato a Harvard, distintosi come attivista per la difesa dei diritti civili degli afroamericani. Il colore della pelle di Belle, quindi, non è legato – come tutti credono – alle sue origini portoghesi, ma africane. Negli Stati Uniti del primo Novecento, ancora profondamente razzisti, anche una donna potente e affermata come Belle sarà costretta a custodire il suo segreto, per continuare a fare quello che ama. **Bestseller del New York Times tra i migliori libri dell’anno del Washington Post La vera storia di Belle da Costa Greene, bibliotecaria personale di J.P. Morgan, e del suo inconfessabile segreto.** «Un libro straordinario: riesce a essere allo stesso tempo un appassionante romanzo storico e una lucidissima analisi sul razzismo. Una lettura imprescindibile.» Pam Jenoff «Una storia meravigliosa. Il segreto di Belle e il suo coraggio sapranno commuovervi ed emozionarvi. I miei complimenti a queste due autrici fantastiche.» Fiona Davis «Un giusto tributo al coraggio di Belle, al suo feroce desiderio di proteggere la famiglia e alla sua lotta per essere la donna che non le era permesso essere. » Natasha Lester Marie Benedict è un'avvocato con oltre dieci anni di esperienza in due dei più importanti studi legali degli Stati Uniti. Proprio il suo lavoro, che le ha fatto conoscere storie di donne spesso rimaste segrete, ha fatto nascere in lei la passione per la scrittura. Victoria Christopher Murray è autrice di oltre trenta romanzi di successo. È nata nel Queens, si è specializzata in disturbi della comunicazione alla Hampton University e ha conseguito un MBA alla New York University.

sabato, maggio 06, 2023

Gli intoccabili: romanzi di cui non accetto critiche parte 1

Certe idee nascono così, senza che io me ne accorga. L’idea in verità è stata ispirata da un video visto su Tik Tok, in quanto quella del bookstangram è un mondo a parte, di cui pian piano mi piacerebbe entrare a farvi parte. Ho voluto così provarci anche io, e custodendo gelosamente i miei progressi di lettura su un piccolo salotto virtuale, l’idea di parlare di quei libri di cui non vorrei mai nessuno criticasse è balzata fra le stanze polverose del mio animo, e lì c’è rimasta. Ed ecco che, suddiviso in due parti, mi sono guardata a fondo, ed ho così raggiunto anche questo piccolo obiettivo. Questa, la prima parte, a cui, non credo sia necessario ma dovuto scriverlo, prevede pareri esclusivamente soggettivi. Questi sono i miei << intoccabili >>. Questi sono i miei amici di carta e inchiostro a cui affiderei la mia stessa vita. Queste sono opere il cui respiro rimbomba ancora come echi fra le mie piccole orecchie. Questo è il mio mondo. E, se vi va, raccontatemi nei commenti il vostro 😊


La Funke ha emesso un suono, quando ero bambina, ed io l’ho seguita per tutti questi anni. Le sue storie sono dediche ad un pubblico giovane, ma radicate nell’immaginazione di chiunque ama immergersi nell’arte intrinseca fra suoni, voci e parole.

Titolo: La trilogia del Mondo d'Inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 1224
Trama: Meggie ama i libri. E ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi …

giovedì, maggio 04, 2023

Gocce d'inchiostro: Le avventure di Pinocchio - Carlo Collodi

Nella confusione generale, spesso io, come tutti, dimentico come un qualcosa di semplice, apparentemente superficiale possa poi diventare meraviglioso. Avevo dimenticato questa storia, nonostante i ricordi che li legano alla mia anima sono ancora saldamente ancorati. Ma l’acquisto impulsivo di questo romanzo in una nuova veste, in questa, mi indusse a guardarmi dentro e accogliere nuovamente la storia di questo simpatico ma ingenuo burattino nel mio cantuccio personale. Non rievocandolo semplicemente così com’è, ma con una spruzzata di memorie, sprazzi di reminiscenze che mi sorpresero a vedere, una me ancora bambina, spaparanzata sul divano della sua amata nonna materna, immersa nella lettura, col libro posto a mò di leggio sopra le sue piccole gambine. Non che ci sia qualcosa d’importante, ma Pinocchio lo ricordo così: l’infanzia è una delle fasi più belle, e i ricordi in questo caso un buon espediente per plasmare il nostro spirito, perché la bellezza di certe storie, di certe parole è insinuata nell’idea o nella memoria che attribuiamo a quel determinato ricordo. In questo caso, le avventure di un ragazzino che all’epoca aveva qualche anno più di me, che si scontrò contro qualunque principio di moralità, qualunque provvedimento incisivo, avvertì come mie, risposero ad ogni mia richiesta, a qualunque processo di crescita personale cui entrambi fummo costretti ad attenerci. 

Titolo: Pinocchio
Autore: Carlo Collodi
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9 €
N° di pagine: 240
Trama: Il falegname Geppetto si fa un burattino con un pezzo di legno speciale, che parla in modo impertinente e si muove. Appena il "padre" gli fa le gambe, però, Pinocchio prende vita e scappa. Nel corso delle sue tante avventure racconta bugie, viene derubato da un gatto furbo e da una volpe, finisce nella pancia di un pescecane... e alla fine scopre come realizzare il suo sogno di diventare un bambino vero.

martedì, maggio 02, 2023

Le TBR: richiami dell'anima 25°

Quella delle TBR è uno << stile di vita >> che ho abbracciato quasi due anni fa e che, se continuo a ripetere questo processo, a proseguire lungo questa strada, i motivi si celano semplicemente perché lo considero uno dei migliori stratagemmi per essere organizzati, preparati, pronti e non sorprendersi a vagare, come anime in pena, indecisi e insicuri su ciò che potrebbe non dettarci il cuore. Questo lungo pippone solo per dire, che questo è l’ennesimo post di lettura, anzi, di programma di lettura, ed io non potrei essere più felice, dato che le mie numerose letture sono un esempio del raggiungimento di certi obiettivi. E, a fine mese, non desidero che nessuno mi dia una pacca sulla spalla e si congratulasse con me. Quanto mi entusiasma, se non inorgoglisce, giungere alla fine, e spuntare quel determinato romanzo da una gigantesca pila. E poiché le modalità sono sempre le stesse, ecco cosa ho deciso leggerò a Maggio 😊

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Titolo: Lo stregato e il patto con il fantasma. Una fantasia di Natale
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 118
Trama: Il chimico Redlaw, noto come scienziato e uomo pio, vive assillato dai ricordi di un passato doloroso e dal suo fantasma, figura perturbante, doppio demoniaco, che gli offre la possibilità di perdere la memoria (ma non il suo sapere), e di trasmettere questa capacità al prossimo. Redlaw, ben conscio che insieme ai ricordi dolorosi verranno cancellati anche quelli felici, ne approfitta e si prodiga per diffondere questo privilegio, fino a quando non si insinua in lui la consapevolezza che l'oblio comporta il rischio dell'apatia e dell'inerzia dei sentimenti. Quinto e ultimo dei "Christmas Books" che Dickens scrisse tra il 1843 e 1848, il primo dei quali fu "Racconto di Natale", questo breve romanzo contiene le caratteristiche più felici dell'autore, l'acutezza delle descrizioni e l'impareggiabile gusto umoristico, capaci di far emergere allo stesso tempo il lato grottesco e drammatico delle situazioni in cui si muovono i suoi indimenticabili personaggi.
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