Una raccolta di risme racchiusi in delle finestre virtuali o visive, dall’aria luminosa, o vaporosa, quasi sempre mi conducono sulla soglia di una commedia realistica la cui ironia trasuda dalle pagine per la vivace spontaneità di alcune situazioni e di alcuni dialoghi. Come la rappresentazione scenica di un romanzo, ma anche sfondo di una sfilza di oggetti e situazioni simboliche, le letture che mi hanno affiancato in questo nono mese dell’anno hanno conferito una successione di tappe del cammino dei protagonisti, ma anche del mio, macchiati da una serie di esperienze che hanno imbrattato la mia anima, che appare come una figura misteriosa e imperscrutabile che vaga lungo la riva del necessario. Una lettrice come me, che legge e si ciba di parole come il fiato di tutta una vita, evidentemente non riesce a fare a meno dell’eco altisonante delle parole, e di cui le stesse finiscono poi per abbracciarla, circondarla come un’aura lucente. Ma da cui, mediante esse, può interpretare il modo in cui i loro autori hanno dipinto la realtà circostante, volte dipingendola con modestissimi acquerelli nascosti nella soffitta impolverata della loro anima. Interpretando così mediante parole questi ritratti, cercando di produrre sulla carta non tanto quello che vedo, quanto l'aura lucente in cui mi confino.
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Romanzi su misura in digitale:
Non spiccando per originalità quanto per le imperfezioni di cui inevitabilmente trascina, in un caleidoscopio di vicende a volte ripetitive in cui ogni cosa, persino la più brutta e misera, appare fatiscente e luminosa.
Valutazione d’inchiostro: 4