Titolo: Volevo solo tenerti vicino
Autore: Nyrae Dawn
Casa editrice: Fabbri
Prezzo: 15, 90 €
N° di pagine: 255
Trama: Per quanto si sforzi di apparire
una ragazza spensierata come tutte le altre, Cheyenne non ha avuto una
vita facile: non ha mai conosciuto suo
padre, e un giorno anche la madre è sparita nel nulla. Mille
domande senza risposta tormentano la sua
esistenza e i fantasmi del passato, difficili da sconfiggere,
sembrano accompagnarla in ogni decisione,
ogni luogo, ogni pensiero. Quando scopre che Gregory, il suo
fidanzato, l’ha tradita con una compagna
di college, comincia l’ennesima sfida: ripartire da capo,
all’università, senza di lui e senza i
vecchi amici, le poche certezze che le erano rimaste. Ma forse esiste
una via d’uscita dagli incubi che la
tormentano. Il suo nome è Colton, uno studente del terzo anno con gli
occhi azzurri luminosi e sinceri e una
diffidenza innata nei confronti del mondo. Anche se in apparenza lui
e Cheyenne sono poli opposti, in realtà
hanno parecchie cose in comune: un passato difficile alle spalle e
un futuro incerto di fronte. La loro
storia comincia con una scommessa: lui accetta di recitare la parte del
fidanzato per far ingelosire Gregory e
lei, in cambio, gli offre del denaro per aiutare la madre malata. Il
loro rapporto, però, diventa presto ben più
di un gioco. Cheyenne comincia suo malgrado ad affidarsi a
Colt, che dietro l’aspetto da bad boy
nasconde un cuore gentile e premuroso, e lui le permette di entrare a
far parte della sua vita e di scoprire il
suo lato più nascosto. Ma abbassare le difese e aprire il proprio
cuore può essere molto rischioso…
La recensione:
Un antico proverbio cinese dice che le
apparenze hanno sempre il potere di colpire al primo sguardo. Immagini che
galleggiano nella piscina della vita, ingannevoli e illusorie; sfondi sul mondo
che offrono allo sguardo uno sfavillante spettacolo di colori.
In mezzo a una tempesta che in un momento
potrebbe scaldare al sole, in un successivo andare in frantumi contro gli
scogli, bruciano l'anima marcendo invisibilmente. Involontari e taciturni,
attestati alla sensibilità e alla compassione.
Nella mia carriera di lettrice ho letto
tantissimi libri le cui storie, nonostante avessero bisogno di parole che mi si
attorcigliarono intorno come la tela di un ragno, impallidirono, si ammalarono
e poi morirono alle prime luci dell'alba. E Volevo solo tenerti vicino rientra
nella categoria di quei romanzi che, nonostante operino silenziosamente dentro
di te, non possiedono quella particolare magia di quando si è soggiogati al
punto di non riuscire a distinguere la realtà dalla finzione. Immagini sublimi
o incrinature che non riescono a descrivere la qualità della storia.
Il profumo inebriante di una storia che
può sprigionare solo la parola scritta, rendendoci felici per una manciata di
secondi per poi svanire senza pietà e lasciarci tristi, turbati e malinconici,
se capaci di trasmetterci quella magica sensazione di perdere completamente la
volontà, è una sorpresa serena e rassicurante. Un titolo semplice ma romantico,
una copertina bellissima e subliminale, una trama originale e innovativa,
talvolta, trasmettono messaggi straordinari capaci di far vibrare il nostro
animo. Privi di ambiguità, acquazzoni estivi in uggiose giornate d'inverno.
Basta poco per trafiggere la nostra pelle: abbracci d'amore che ancora bruciano
di passione; gesti poco eclatanti che producono involontariamente calore.
Eppure esistono romanzi che fanno viva
testimonianza della moltitudine di sentimenti contenuti nel cuore umano. E
l'esordio di questa giovane autrice americana, nonostante sia dotato di una
sottile vena poetica, è una storia profonda e realistica priva di una forza
appassionante, fredda e poco emozionante, che non riesce tuttavia a trascendere
nella psiche umana.
Un dramma realistico dalla forme più
svariate in cui Cheyenne è una giovane donna che ha dovuto farsi carico
d'importanti responsabilità, ha timore di perdere per sempre le uniche persone
care che le hanno voluto veramente bene o di non riconoscere quell'unica anima
che aveva avuto la fortuna di trovare la propria metà su questa terra.
Del resto, come avrebbe potuto riuscirci
se la donna a cui aveva affidato il suo cuore l'ha abbandonata e frantumato in
minuscoli pezzettini ogni rimasuglio del suo essere? La sua famiglia, i suoi
amici, nessuno ha mai saputo confortarla o porgerle una spalla su cui piangere
che sciogliesse quel nodo di dolore che si è formato nel suo stomaco. Ma ciò di
cui non è consapevole è che non si può smettere di amare qualcuno, nonostante
lei pensa diversamente.
Sua madre rimarrà per sempre nel suo
organismo, come un impronta che non si può più scancellare. Gli appartiene, e
lei è sua di diritto. Non si può fare a meno di pensare al suo viso, a non
convivere con la bella idea che lei sia stata accanto a te.
Eppure a diciannove anni, nonostante ci si
innamora e ci si illude, si acquistano esperienze dirette su ciò che ci
circonda. L'età o la maturità giusta ci permetterà a prenderne atto. Le prime
esperienze adolescenziali, le prime cotte, le prime delusioni, e chi più ne ha
più ne metta arricchiranno sempre più il nostro bagaglio personale. E Cheyenne
sa che, a quest'età, affezionarsi a qualcuno, abbattendo questa corazza di
forte solitudine nei confronti del prossimo, può essere una condanna. Entrare
in un nuovo cielo di persecuzione, trovando tutti i tipi di buona ragione per
aggrapparsi a una fede. Tuttavia sarà proprio grazie a Colt che riuscirà ad
aprirsi al prossimo. A superare le sue paure, a circondarsi di coloro che le
hanno sempre voluto bene e che lei non ha mai compreso del tutto. Chi
rifiuterebbe la presenza di un compagno che, nella sua meravigliosa unione,
disegna la propria orbita? Chi, dopo tanto tempo trascorso nell'ombra, non
vedrebbe l'ora di tornare nella luce assieme a te?
Volevo solo tenerti vicino è un inno alla
vita che non lascia un segno indelebile nel cuore. Piuttosto freddi, distaccati
a causa dei personaggi che non sono riusciti a confidarsi come se stessero
confidandosi con un amico fidato. Un frammento di vita che oscilla
costantemente fra passato e presente, che non avrebbe potuto impedire il
trasporto emotivo che il calore della storia non hanno invece permesso. La
narrazione non è esente da difetti e da numerosi momenti di lentezza e la
storia fra Colt e Cheyenne, nonostante possa apparire romantica e seducente,
non artiglia lo stomaco e il cervello. Non ci fa giungere lungo le vette
dell'estasi, facendoci sentire il cuore più leggero causando una grande
infelicità. La profondità della storia dà l'impressione di trovarsi dinanzi a
un new adut e, avendo la sensazione di leggere i frammenti di un cuore freddo
ma pulsante, non ha il pathos di un amore immortale.
Una lettura leggera che, diversamente da
ciò che garantisce la quarta di copertina, come un monito importante, avrebbe
potuto far risuonare echi impossibili da ignorare. Personaggi che svaniscono
come anime perdute nella lotteria della vita, una storia con del potenziale ma
che scade nell'improduttività. Avrebbe potuto dar vita a una melodia che avrei
potuto ascoltare con l'urgenza imprescindibile del respiro o la sete di
coinvolgere ogni centimetro del mio corpo, così come un fiume va nel mare o un
satellite nella sua orbita. Visitare un angolo di Paradiso, ricco di struttura,
forme e romanticismo.
Slanci del cuore che sprofondano nel
nulla, amanti che si amano come se fossero incatenati, stretti in braccia
protese, ma che non riescono a congiungersi.
Valutazione d'inchiostro: 2 e mezzo
Prima di tutto grazie per il bellissimo commento sul mio blog :) in secondo luogo, per quel che riguarda la recensione, mi viene spontaneo dire che sicuramente non leggerò questo libro...non so, mi sembra uno di quei romanzi alla "After" da cui faccio meglio a tenermi lontana :D
RispondiEliminaFigurati, Frances! Grazie a te, invece :)
EliminaTe lo sconsiglio anch'io perché non voglio incappi in qualche delusione. Ma se la copertina e la trama ti attirano, così come é stato per me, non te lo sconsiglio: forse potrebbe piacerti :)
Ciao Gresi, ho letto questo libro all'inizio di quest'anno è ho provato le tue stesse sensazioni. All'inizio mi ha parecchio appassionato poi ha perso consistenza e intensità.
RispondiEliminaDalla tua biografia ho visto che ti piace Murakami. Io l'ho da poco conosciuto e ne sono rimasta davvero colpita!!
Mi é sembrato parecchio freddo e distaccato, e data la copertina bellissima speravo in qualcos'altro :)
EliminaSono felice che anche tu condivida la mia passione per Murakami! :) Ho letto quasi tutti i suoi libri, e a mio avviso sono uno più bello dell'altro ;)
Ciao Gresi, sinceramente "a pelle" non mi ispira molto questo romanzo, e leggendo la tua recensione mi sa che la mia intuizione non è così sbagliata...
RispondiEliminaCiao Ariel! Ti consiglierei di starne alla larga, e dedicarti ad altro ;) Ma se ti intriga, anche solo un pochino, non te lo sconsiglio: orribile non é, ma nemmeno quel tipo di lettura che consiglierei spassionatamente :)
EliminaL'avevo letto tempo fa ma e anche a me non aveva entusiasmato; la penso esattamente come te la storia aveva del potenziale ma non è stato sfruttato a dovere, i personaggi una volta finito il libro finiscono nel dimenticatoio. Bellissima recensione :)
RispondiEliminaMi ha un pochino deluso perchè speravo d'incappare in tutt'altra storia. Peccato solo che, alla fine, romanzi come questi vanno a finire nel dimenticatoio :((
EliminaGrazie! ^_^