venerdì, marzo 03, 2017

Due chiacchiere con l'autore: Ella Smith


La giovane Ella Smith, pseudonimo di un'autrice esordiente italiana, varca i cancelli del mio piccolo angolo di Paradiso sfoggiando un romanzo dalla copertina intrigante e dai colori accesi e sgargianti. Mi chiede se sono disposta a segnalare il suo figlio di carta: è da poco approdata nell'editoria, affacciandosi al mondo con una storia d'amore estrapolata dai cassetti impolverati dell'anima di una sognatrice. A colpirmi immediatamente fu la sua gentilezza e la sua semplicità, ma soprattutto il suo modo di parlare d'amore. E Ella Smith di motivi per parlare d'amore, penso, ne ha parecchi.
E' facilmente intuibile il mio entusiasmo nei riguardi del suo romanzo, e con quest'ennesima intervista desidero condividere con chiunque, con chi mi segue e legge, qualunque cosa si celi nell'universo smitiano. Ma Ella Smith è anche molto di più: una giovane ragazza, una mia coetanea estremamente simpatica, intelligente e con le idee molto chiare. Chissà se i suoi vampiri riscontreranno un certo fascino, proprio come è capitato a me? Intanto, ecco qualche piccola curiosità, anticipazioni, novità e tant'altro che altro non sono che una macchia in una tela ancora bianca e incompleta.
Ciao Ella! E' un piacere averti ancora una volta, qui  Il tuo romanzo mi ha lasciato addosso una curiosità appiccicosa. E chi altri, se non tu, può rispondere ad alcune domande che mi sono posta, durante il corso della lettura? ;) Ma, prima di intervistarti, dicci … chi è Ella nella vita di tutti i giorni?
Ciao Gresi! Il piacere è tutto mio, sono stra felice di sapere che il mio libro ti sia piaciuto, a maggior ragione, sono ancora più felice di rispondere a tutte le domande che ti sono venute in mente a riguardo. :) 
Ella nella vita di tutti i giorni:  è una ragazza di ventisei anni che ama leggere, scrivere, uscire con gli amici, una ragazza che conduce una vita normale. Il fatto che abbia scelto uno pseudonimo letterario è stato semplicemente per una questione di riservatezza, preferisco che la gente mi legga perchè arrivo e non perchè sanno chi sono. . . vivendo in una realtà abbastanza piccola, succede che ci si conosca un pò tutti, ecco io preferisco tenere per me le mie soddisfazioni.

Da cosa nasce Unbreakable hearts? E quali sono state le ragioni che ti hanno indotto a chiamare così questo tuo primo figlio di carta?
Unbreakable Hearts è nato per caso, io mi sento una lettrice, più che una scrittrice. . .  mi è sempre piaciuto  mettere per iscritto i miei pensieri  riguardo alle mie letture, condividere con gli altri il mio pensiero, ma quando finisco un libro, c'è quella insoddisfazione perenne che mi assale. E' così che è iniziata, ho cominciato a scrivere finali alternativi a storie già scritte, libri interi su personaggi già delineati e alla fine, ho scritto qualcosa che non esisteva ancora, una storia che poi si è tramutata in quel che è. Un libro. Il mio. Unbreakable Hearts è nato così, da un flusso di pensieri e fantasia. Il titolo è nato dopo, quando mi sono resa conto della direzione che la mia storia stava prendendo, perchè nella mia testa le idee erano tante, ma solo con lo sviluppo poi ho scelto il titolo. Unbreakable significa Infrangibile, e Hearts significa cuori, i protagonisti del mio libro sono vampiri eppure ho voluto rendere loro un'anima e un cuore che pulsa come chiunque al mondo, un cuore in grado di amare, e anche di far male.

Nel panorama della narrativa contemporanea attualmente stanno spopolando una miriade di generi. La saga di Twilight è uno di questi, e, il romantic suspense ha avuto larga diffusione. La tua storia ci parla di un amore in cui si prova ogni cosa: dolore, sofferenza.. e ai lettori appassionati e sognatori, certe tipologie di storie sono davvero un balsamo per l'anima. Cosa ti ha spinto a cimentarti con questo genere? Quali sono le tue idee in merito?
Per Unbreakable hearts hai preso ispirazione da qualche autore? Se si, quale?
E' vero, al giorno d'oggi gli scaffali delle librerie prullicano di libri fantasy, la saga di Twilight è stata una di quelle che mi ha segnata a quindici anni. Come ti ho detto prima, io sono una che legge parecchio, ho iniziato ad otto anni e non ho più smesso. In questi anni, le tipologie di lettura sono variate in base agli stati d'animo, alcuni sono rimasti impressi a lungo, e anche se amo la Austen e Fitzgerald, giusto per citare due sconosciuti xd, io ho un punto debole, mi piace entrare in quei mondi fantastici dove tutto è possibile. Divorare con passione quelle storie altrettanto passionali che ti lasciano un vuoto dentro e ti spingono poi a cercare altro e altro ancora. . . il passaggio da lettura fantasy a scrittura fatansy è stato naturale e spontaneo. Tra l'altro non uso scalette, metto giù pensieri che poi riordino. . . Non c'è un vero e proprio autore che mi ha ispirata, ma, quando ho cominciato a caratterizzare i miei personaggi, ho comunque pensato che mai e poi mai li avrei resi vuoti, volevo che la mia Estella fosse coraggiosa come Vera Brittain, autrice di Generazione Perduta, che fosse Orgogliosa come Elisabeht Bennet, e che fosse innamorata come Bella Swan. C'è un pò di ogniuna di queste eroine che nella mia vita hanno lasciato il loro segno in me.

Ci sono alcuni episodi del romanzo la cui ispirazione è stata tratta da qualcosa di particolare? Un episodio, fatto o evento che ti ha particolarmente colpita?
I fatti e i personaggi nel mio libro sono tutti inventati, l'ispirazione viene osservando, episodi di vita generica che ti scorre accanto anche se non te ne accorgi, ci sono alcune sfumature nei miei personaggi che appartengono a persone rali, ma di fatto sono tutta opera della mia immaginazione.

Una volta intessuta la trama, qual'è il passo successivo nella creazione del romanzo?
La trama e i personaggi sono complessi, almeno lo sono stati per me. Perchè io, ho cominciato al contrario, ho cominciato prima a mettere giù la bozza del primo personaggio che avevo in mente, volevo che fosse chiaro, che fossero tutti chiari, chi più e chi meno nei loro ruoli, la trama si è delineata con loro, capitolo dopo capitolo.  A volte, prendeva strade che non mi convincevano affatto, ho scelto quella che mi sarebbe piaciuta leggere, se non lo avessi scritto io stessa. E ammetto, che, il personaggio che mi è risciuto meglio è proprio quello maschile. Da donna, ho trovato difficoltà nell'immergermi in certe emozioni e situazione. Perchè quando scrivi ti devi immergere, devi diventare tu, ogni singolo personaggio, altrimenti non vale. Quindi sono stata Estella, sono stata Kit, sono stata Clode, Benjamin e Hanry, e poi sono stata Max. Io sono ognuina dei miei personaggi.

Nei tuoi romanzi ci sono diversi tipi di amore: romantico, famigliare.. Vuoi che il lettore recepisca un messaggio sull'amore?
Si, il mio lettore, sarà sicuramente un lettore che ama l'amore. Che lo sogna come lo sogno io e magari come lo sogni tu. In fondo, l'amore è l'origine di ogni cosa. . . il messaggio penso sia semplice e chiaro. Se ami, lotti, se ami metti da parte tutto. Orgoglio, rabbia, tradimento, dolore.

Hai fatto alcune ricerche, durante la stesura del romanzo?
Si, ho cercato ispirazioni varie sui luoghi, volevo che fossero reali e credibili, ad esempio le strade ei posti, di New York, come quelli di Londa, esisto davvero. Lo faccio sempre a dire il vero, in tutte le storie che scrivo, i posti come i personaggi devono essere reali il più possibile.


Se fossi un vampiro, fra quelli che popolano il tuo meraviglioso universo, chi saresti?
Se fossi un vampiro, sarei sicuramente Kit! Sono testarda, orgogliosa, tendo genericamente a farmi in quattro per gli altri, anche se non tutti lo capiscono o si comportano nello stesso modo.
Come ti dicevo, io amo in segreto. Tengo per me le mie cose, e le condivido solo con pochi, con chi merita.


Dopo quanto tempo dalla fine del libro ti sei resa conto che i tuoi personaggi hanno molto più da dire di quel che sembra?
Diciamo che non è stato alla fine del libro, ma nel mezzo, perchè mentre scrivevo ho cercato di delinerae più sfumature possibili nella storia, per renderla viva. Volevo che ci fosse una trama complessa, e allo stesso modo semplice.


Nei tuoi libri l'elemento più importante è l'amore, quello con la A maiuscola…
Come definiresti Unbreakable hearts?
Si, il mio libro è Amore, con la A, maiuscola, il mio, quello che ci ho messo mentre lo scrivevo, mentre lo leggevo. Io l'ho amato, e spero di non essere l'unica a farlo xd.
Di solito mi affido a tre aggettivi, perchè definirlo così in poche parole è riduttivo, quindi ti dico che è Passionale, perchè dentro c'è tanta passione, tormentato, perchè c'è un tormento che dilania sia i personaggi che chi li stà intorno, una stiuazione difficile da affrotnare oltre a quella del cuore. . . e poi c'è il dramma, è drammatico a tratti, perchè nella drammaticità degli eventi, i miei personaggi, rinascono, combattendo.

Perché hai scelto come personaggio ad affiancare a Estella proprio un vampiro? Cos'ha un vampiro e la storia, o il mito dei vampiri, in genere, che ti attrae tanto da averti indotto a scrivere Unbreakable hearts?
Diciamo che mi affascina quel mondo, quindi nella mia mente il personaggio in gradi di trasmettere fascino assoluto è un vampiro, ma ho voluto distanziarli dai vampiri comuni, i miei uccidono, muiono, sono più reali di quel che si pensa. Estella è sicuramente il personaggio con più segreti. . . i suoi vanno svelati con calma. . .

Qual è stata la tua fonte di ispirazione, o meglio, da cosa trai ispirazione nell'aver evoluto i tuoi personaggi?
L'ispirazione viene da cose viste, lette, che si sono modificate nel tempo, nella mia testa li vedevo trasformarsi e delinearsi sempre di più, fino a renderli veri.

In quale dei tuoi personaggi ti sei rivista di più?
Come ti dicevo prima, mi sono rivista maggiormente in Kit.
Anche se, c'è un pò di me anche in Estella. . .

Mi hai confessato di essere una romanticona. Quali sono i tuoi libri e i tuoi autori preferiti?
Il miei libri e autri preferiti, vediamo . . . sono tanti, ma , il primo in lista è Orgoglio e Pregiudizio, della Austen, Belli e Dannati di Ftizgerald, Shakespere, i sonetti, ce ne sono alcuni che mi fanno impazzire. . ., Generazione Perduta di Vera Brittain. E poi, si entra nel fantasy, con Kirsten Ger, La trilogia delle gemme, Twilight ovviamente, anche se il mio preferito è New Moon, La saga dei Sangue Blu della Cruz, Fallen di Lauren Kate, Dracula di Bram Stoken. Insomma. . . mi alterno. . . passo da libri di un certo spessore, tratti da storie vere, che ti fanno riflettere ed altri che proprio ti liberano, portandoti in un mondo nuovo.

Che libri leggi? Hai delle preferenze particolari?
Un pò di tutto, scelgo in base all'umore, a volte mi capita di leggere libri di un certo spessore morale, altri frivoli e leggeri, libri Fantasy,  di Narrativa Contemporanea, ma anche Romanzi Rosa. Vario, cerco di leggere un pò di tutto, per aprire la mente.

Durante il processo creativo ti è capitato di chiedere consiglio a qualcuno?
Mmm no, quando non ero sicura mi fermavo, e poi riprendevo dopo un pò, ma non ho detto a nessuno del libro fino a quando non l'ho pubblicato. Mia madre l'ha saputo il 27 Novembre, il giorno che è uscito.

Come ti sei sentita quando hai terminato il romanzo?
Quando ho terminato Unbreakable Hearts, ero divisa in due, da una parte ero felice di aver terminato il mio libro, dall'altro non ero del tutto soddisfatta, credo che non lo sarai mai, perchè non è ancora completa la mia storia, penso che lo sarò alla fine. . .

Quando entri in libreria, in quale sezione vai per prima?
Narrativa, vado nella sezione Narrativa o in quella dedicata al Fantasy, di solito sono quasi tutti Best Seller. Ma a volte, capita che prendo libri poco conosciuti.

Qual'era il tuo libro preferito quando eri adolescente?
Qual è il libro che hai riletto più volte?
Il mio libro preferito adolescente  era Orgoglio e Pregiudizio, lo è tutt'ora. Le mie amiche leggevano Moccia, io la Austen. . . . ed è anche il libro che ho riletto più volte, insieme alla dodicesima notte di Shakespeare.

Come nascono Estella e Kit e come si sono sviluppati nel corso del tempo?
Estella e Kit, nascono da un'idea, dall'idea di un'amore totalizzante che solo due persone dall'anima tormentata e immortale possono provare. Il loro sviluppo è avvenuto in simbiosi, con la stesura delle emozioni che provavano, all'apparenza distanti, ma poi sempre più simili. . .Entrambi hanno dei segreti, qualcuno più dell'altro.

La storia di Estella e Kit è arrivata come una folgorazione oppure è stata frutto di un lungo lavoro?
E' stato il frutto di un lungo lavoro, non è facile mettere per iscritto i tuoi pensieri, renderli credibili, scorrevoli, dare un senso a tutto. . . e allo stesso tempo cercare di rivelarlo fino alla fine. Ci ho lavorato parecchio, e ci ho pensato altrettanto parecchio prima di pubblicarlo.

Se potessi scegliere un personaggio su cui scrivere una storia a parte, su quale cadrebbe la tua scelta e perché?
Probabilmente sceglierei Hanry. . . nella sua complessità, c'è tanto che potrei scrivere, le sue origini, come e perchè è diventato quello che è, ma questo potrò farlo solo dopo. Perchè lui è collegato ad Estella in modi che ancora non sono stati ben delineati.

Hai trovato delle difficoltà nell'evolvere la personalità dei protagonisti? O, scrivendo, avveniva in maniera del tutto naturale?
Qualche difficoltà nell'evoluzione della personalità c'è stata, perchè ripeto mettere per iscritto i pensieri e renderli lineari non è semplice. Ma alla fine credo di esserci riuscita.
L'illustrazione della copertina ha un significato particolare?
Si, ho scelto quella copertina, con quella ragazza dagli occhi bassi, che lascia trasparire un'infelicità e una tristezza interiore che si collega poi alla storia.
Che importanza attribuisci alla scrittura e alla lettura, e cosa ti ha spinto ad approcciarti al mondo della scrittura?
Tutto parte dalla lettura, è leggendo che mi sono arrivinata alla scrittura, e a questo genere. Leggere è importante, se nessuno ti legge non ha molto senso scrivere. E' tutto collegato.

Della pila di libri che hai sul comodino, ce n'è uno che stai apprezzando particolarmente?
Si, a dire il vero più di uno, ma attualmente sono immersa fino al collo nella lettura di Carve The Mark della Roth e devo dire che lei ha tutto un mondo nel suo modo di scrivere. Non è facile entrare in galassie foturistiche e renderle credibili. Lei prorio mi lascia sensa fiato.
C'è un romanzo che ti sarebbe piaciuto scrivere e che invece è stato qualcun altro a scrivere?
Ce ne sono molti, di romanzi che avrei voluto scrivere, ma quasi tutti sono libri tratti da testimonianze di vita che è lontanissima dalla nostra realtà e quindi se ci penso, io non avrei voluto vivere in quei climi così freddi e crudi per poter poi raccontare quei fatti come testimonianza di un passato che purtroppo alcuni hanno subito.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Proseguiranno le vicende di Estella e Kit? Se si, sei disposta a darci qualche piccola anticipazione? ;)
Si, ci sono dei personaggi futuri, alcuni sono comparsi sotto forma di comparse nel libro, altri sono stati menzionati e avranno il loro sviluppo nella storia che verrà e poi, ce ne sarà uno nuovo che conosceremo a fondo. Uno che è collegato ad Estella. . . e non aggiungo altro xd per ora ;)

Ad un lettore ad una lettrice che non ha ancora letto il tuo htromanzo, quale consiglio gli daresti per farlo?
A chi ancora non ha letto il mio libro, mmm non sono una che generelmante propaganda, io ragiono da lettrice, quindi sò che chi lo leggerà lo farà perchè è attratto dalla storia, dal genere, o dalla copertina semplicemente. Posso solo dire che è una storia d'amore, che può piacere o meno, e augurarmi che la scelgano e che la leggano prima o poi. . .

Grazie mille, Ella, ancora una volta, per questa bella chiacchierata! :D
Grazie a te!! Spero di aver soddisfatto le tue curiosità :) :) Ti ringrazio ancora per tutto Gresi :) Alla prossima :*

2 commenti:

  1. Ma che splendida intervista!
    Complimenti a te e all'autrice!
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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