Titolo: Quando l'amore nasce in libreria
Autore: Veronica
Henry
Casa editrice:
Garzanti
Prezzo: 16, 90€
N° di pagine: 312
Trama: In
uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto
speciale. E' una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino
al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è
Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. Fra le pagine di
Madame Bovary e una prima edizione di Emma di Jane Austen, Emilia ha imparato
che i libri possono anche curare l'anima. E' proprio questo che suo padre ha
fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti
grazie ai libri. Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e
l'amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdain;
Sarah, la proprietaria dell'antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo
unico conforto tra le righe di Anna Karenina; Jackson riesce a comunicare con
suo figlio grazie al Piccolo principe. Perché per ogni dolore, per ogni dubbio,
per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare.
Un libro che può farti trovare l'amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I
conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo
d'affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di
lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla
promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve
continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle
parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare
la chiave per risolvere i suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo
cuore.
La recensione:
C'è un libro per ogni persona, anche se
non lo sa. Un libro che ti entra dentro e ti prende l'anima.
Lo scenario era noto, la storia uguale a
molte altre che affollano gli scaffali strapieni della mia libreria, ma adesso
c'è maggior quantità di ogni cosa: storie tendenzialmente realistiche,
incentrate sull'amore vero; drammi di famiglia di una generazione lontana,
passata; amici di carta e inchiostro con cui ho stretto un legame solido,
qualche anno fa, e che ancora mi sussurrano dolcemente all'orecchio cose che
talvolta ignoro impunemente. Fra questi c'è anche la storia della Henry. Io
avevo camminato lungo i marciapiedi di una piccola cittadina dello stato
dell'America, tranquilla ma laboriosa, fra le vecchie mura di una libreria
situata alla fine della strada come un punto di domanda … non mi è stato
davvero possibile soffermarmi in questo posto per meno di qualche minuto.
L'odore inebriante di pagine bianche e fresche di stampa, quello intenso
dell'inchiostro rovesciato giunsero dalle sue viscere come una brezza
rinfrescante che mi trasportò su distese piatte e paludose di alcuni campi.
Questo particolare flusso, a senso unico per gran parte della gente, mi
sospinse da una zona a un'altra, da un romanzo a un altro, la prepotenza di
qualche passante che si accalcava per chiedere consigli di lettura, il fruscio
delle pagine sfogliate, evocarono alla mia mente curiosa e giovane certe
abitudini romantiche ripetute nel tempo, come un carnevale, o un evento
sportivo verso il quale ora, assieme ai personaggi della Henry, stessimo
convergendo. Tanti ricordi, tante sensazioni non riesco a collocare con
precisione, nel parlare del romanzo della giovane Veronica: stanno appollaiate
sulle mie spalle e procedono in salita su per un colle verso una grande
attrazione, verso la fonte di un'immensa euforia. Come mi sarebbe piaciuto
parlare incessantemente di libri! In fin dei conti, non sono qui per cercare di
dare un senso ad ogni cosa?
Anni e anni di lettura mi hanno lasciato
moltissimi ricordi. Una posizione comoda e un po' ingombrante; un odore
particolare; il contorno vaghissimo di figure avvicinabili e non. Chissà se un
giorno riuscirò anch'io a riporre su carta quelle vivide impressioni che
sorgono, ogni talvolta metto piede in una libreria, o se il tempo mi concederà
la sua benedizione, mediante qualche manna dal cielo … Forse, un giorno.
Veronica Henry, in un certo senso, è riuscita nel suo intento. E convinta che i
romanzi hanno una sorta di effetto curativo, una consolazione dinanzi alla
sorpresa impolverata della vita, concepì il proposito di realizzare un romanzo
dal nulla. Un cuore spezzato, una ferita ancora aperta che nemmeno il tempo
potrà disgraziatamente marginare, furono quei materiali d'ispirazione per
Quando l'amore nasce in libreria. Quasi ogni lettore ha un famigliare, un
amico, un confidente con cui accrescere il piacere della lettura. Si può sempre
contare su di loro, ma, a differenza delle persone, i romanzi rimangono sempre
uguali, mentre il resto del mondo cambia quando meno ce lo aspettiamo. Avrei
tanto voluto un opportunità simile, dove la mia anima combacia perfettamente
con quella di qualcun altro. Ho sempre desiderato godere la libertà di parlare
dei libri e della scrittura, di ciò che più realmente mi piace, di realizzare
un futuro i cui protagonisti sarebbe stato il Mondo d'inchiostro, solo con il
sostegno indiretto di un amico o amica fatta di carne e ossa. Adesso che ho
ventiquattro anni capisco quanto sia ingannevole questa illusione. Il mio è un
hobby per molti incomprensibile, e perciò inutile per il mondo esterno.
La vita, a questo riguardo, talvolta è
piuttosto crudele. Hai la sensazione di essere rinchiusa in una solida cella.
Di vivere circondata da un muro in cui si avanza verso la negligenza e, pur
quanto la cosa possa o non possa essere piacevole, il mondo continua il suo
inesauribile processo avendo coscienza l'idea che il tempo scorra ininterrotto.
Cosa succederebbe se, poi, ci trovassimo
costretti a compiere un'azione o una scelta che, in pochissimo tempo, può
rovesciare il nostro universo personale? Non ci fa sentire bene ma desiderosi
di riemergere da questa terribile voragine che ha inghiottito nel suo nero
tutti i colori, tutta la felicità? Non è detto che bisogna restare del tutto
soli. Che bisogno c'è, mi chiedo. Con tutte le persone che vivono su questo
pianeta, tutte le bellissime storie ancora da leggere e vivere, perché alla
fine bisogna essere soli? A che scopo? La scrittura, in questo caso, penso ha
funto per l'autrice come valvola di sfogo ai suoi dolori. Ai suoi rimpianti. Al
vuoto incolmabile di una presenza che prima era il tutto e adesso il niente.
Quella giusta opportunità per ritrovare se stessa e suo padre.
Quando l'amore nasce in libreria è stata
quel genere di lettura che mi ha rincuorato e scacciato il tedio e la noia che
solitamente sorgono, in questi primi giorni del mese. L'ho sentita sussurrare
attraverso gli scaffali di una stipata libreria, narrando una storia
sconosciuta che mi ha promesso mille porte verso altrettanti mondi inesplorati.
Una finestra dava sul portico di un locale in stile vittoriano di una libreria:
la Nightingale Books. Per la prima volta, Emilia, la proprietaria di questa
libreria, è in grave difficoltà. Le vendite scarseggiano e un uomo d'affari
senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. Ed
io, avvolta nella mia vestaglia preferita, seduta nella mia postazione
preferita, ho sentito un uomo parlare. Sussurrare al mio orecchio una storia
venata di dolcezza, e un pizzico di magia, nel silenzio della sua solitudine.
Parole semplici, accorate che s'impressero lungo le pareti del mio animo. Con
parole che hanno dato vita a un racconto triste ma realistico, come quello di
qualcuno che serba la beata speranza possa esserci un giorno migliore di
questo.
La storia di Veronica Henry, che altro non
è un concentrato di ottimismo e un inno all'amore per i libri e la buona
letteratura, mi ha portato lontano. Tra le foglie autunnali di una piccola
località e nella profondità di due esseri umani che, mediante un fato crudele
ed egoista, sono stati strappati l'uno dalle braccia dell'altro. Estimatori di
racconti emotivi e indelebili, profughi di ricordi adesso più dolorosi del
solito, distinti, netti, ai margini della loro memoria, che si rifiuta a
fermarsi. Un inno all'affetto famigliare, ai libri, carino e mai banale in cui
ogni pagina, in mezzo a dialoghi perfetti, titoli veri e inventati, gruppi di
anime di passaggio e non, si trovano i pensieri di una giovane lettrice che ama
spassionatamente i libri. Lettrice comune che ha discretamente interpretato il
linguaggio straordinario delle parole, dipanando un racconto che talvolta perde
un po' il suo smalto, ma che prende per mano e conduce verso un mondo fiabesco
e sentimentale. Con semplicità e onestà, venato da un sottile filo di
drammaticità, sedimentando inevitabilmente nell'animo di chi legge. Ma, quasi
sempre privo di pathos, non trascendendo nello sconfinato mondo
dell'immaginazione. La storia appassiona perché è semplice e perché è
incentrata su un tema che a me sta particolarmente a cuore, ma … il fatto è
che, dopo aver letto le prime cento pagine, mi aspettavo qualcosa di diverso.
Qualcosa dalla forza travolgente e molto differente da ciò che ho letto, che
nascesse dentro di me. Vi affondasse le radici e stesse continuando a
crescere.
Nonostante parla di persone comuni non
possiede una voce tutta sua. I protagonisti, funamboli tratteggiati
nitidamente, sono uomini insoddisfatti della propria vita di cui io, fra una
cosa e un'altra, avrei voluto sapere di più. L'autrice - scrittrice per caso -
parla della potenza inaspettata delle parole, e ci parla della storia che si porta
dentro come se fosse un amico con cui ha appena condiviso pensieri o
ansie.
Un viaggio da cui mi aspettavo qualcosa di
più da quello che mi è stato dato. Un esaltazione alla lettura concepita come
droga che non basta e che non si riesce a fare a meno, ma che, nel romanzo
della Henry, non giunge a piena maturazione.
Valutazione d'inchiostro: 3 e mezzo
Questo libro ce l'ho lista spero di leggerlo presto, perchè mi sembra molto interessante
RispondiEliminaÈ una lettura davvero carina, ma non ti nascondo mi aspettavo qualcosina di più 😉😊
EliminaCiao Gresi, questa è una lettura che mi piacerebbe intraprendere presto!
RispondiEliminaÉ molto carino, e penso potrebbe piacerti! :)
EliminaCiao! Non avevo ancora sentito parlare di questo libro, ma devo dire che le tue parole mi hanno incuriosito!!
RispondiEliminaIo invece ho letto "Il paese senza adulti", un libro che mi ha davvero emozionato e credo che me lo porterò con me per tutta la vita...
Ti lascio qui la mia recensione se ti va di passare: http://bookisallyouneediaia.blogspot.it/2017/03/pronto-book-talk-12-il-paese-senza.html
A presto! -iaia-
Grazie! Nemmeno io conosco il romanzo che citi, ma farò qualche ricerca :)
EliminaPasso subito! :)
Ciao Gresi!!
RispondiEliminaMi dispiace che il romanzo non ti sia piaciuto molto, però le tue recensioni sono sempre fantastiche!!
Come fai a scrivere così anche se il libro non ti ha conquistato!??? :D
Ma grazie, Jasmine!! :)
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