Parigi. Un bellissimo scenario, non c’è che dire. Parigi, che per
antonomasia è definita la città dell’amore, del romanticismo, del sentimento. Parigi,
che per un breve lasso di tempo, Irène Nèmirovsky visse con la sua famiglia e i
propri cari, con un correlato di ricordi da cui si avverte nell’immediato un
forte senso di angoscia, oppressione in cui la stessa autrice si mostra
attaccata, legata a temi che le sono stati parecchio cari. La promessa di
conversare con la sua anima il più possibile, di evitare le rappresaglie della
Guerra, di attaccare discorso con la gente del posto per sentirsi unanime,
unita a gente recisa dalle atrocità del secolo, leggendo così nient’altro che
frammenti del suo passato, che spediscono dietro conversazioni che avvengono
esclusivamente mediante un connubio di eufemismi, illusioni ed eventi di un
epoca dimenticata. Quasi un eco estrapolato dal passato, antico e atipico in
cui è stato davvero difficile non immedesimarsi, fondendosi in un unico quadro.
Scrutando nel baratro delle incertezze con assoluto disincanto.

Titolo: L’affare Kurilov, Film parlato, La moglie di Don Giovanni,
L’orchessa
Autore: Irène Nèmirovsky
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 256
Trama: La narrativa di Nèmirovsky, come quella dei maestri che
ammirava, Cechov e Maupassant, ha la capacità di dipingere con semplici
pennellate interi mondi ( interiori ed esteriori ), e intanto scavare dentro i
destini individuali, trascinati o travolti dalle correnti della Storia. Questa raccolta
si apre con L’affare Kurilov. Leon M. infiltratosi sotto mentite spoglie nella
casa del potente ministro che deve eliminare, conoscerà le miserie umane della
sua vita, il suo amore per la seconda moglie, per la quale è disposto a mettere
a rischio la carriera politica, e soprattutto i tanti, troppi dubbi che non
traspaiono dal suo agire con pugno di ferro. Film parlato è un racconto scritto
quasi come una sceneggiatura, in cui dialoghi e didascalie essenziali portano
avanti la vicenda con un risultato di grande nitore e vividezza. La moglie di
don Giovanni è il diario di una tragedia coniugale, della quale veniamo a
scoprire il terribile segreto, L’Orchessa, infine, è la storia di una donna che
non vuole rinunciare alla bellezza, al fascino e al potere di un tempo.