Ripongo
queste poche righe come se fossi stata sottratta da un luogo in cui non vi
volevo fare più ritorno. Una volta lì ho passeggiato lungo le strade di un
regno d'indefinibile bellezza, continuando a maledire la mancanza di tempo con
me stessa, complice una vita frenetica e laboriosa, e che mi ha costretta a
snocciolare il romanzo di Ilaria molto lentamente. E per caso sono entrata a
far parte di questa piccola schiera di guerrieri.
Che
cosa diavolo pensavo di ottenere dalla sua lettura? Non lo so nemmeno io! So
solo che non è stato facile restare impassibili dall'incanto delle sue pagine.
E che il lasso di tempo trascorso fra le sue pagine ha affrontato le nefaste
conseguenze che un procedere così lento e faticoso mi aveva causato.
Titolo:
L'isola dei demoni
Autore:
Ilaria Vecchietti
Casa
editrice: Selph pubblishing
Prezzo:
12 €
N°
di pagine: 390
Trama:
Credete nel destino? E' immutabile o si può cambiare? Qualunque sia la vostra
opinione, sappiate che i destini di un giovane orfano, di una ragazza in cerca
di vendetta, del figlio del sovrano del regno, di una principessa esiliata e di
un guerriero potentissimo, si intrecciano tra loro e alla profezia più
terrificante dell'Isola. Riusciranno insieme a svelare i misteri, a portare
alla luce la verità e a riconoscere gli amici dai nemici? E soprattutto sapranno
compiere la profezia, salvando il loro mondo e loro stessi?
La recensione:
A volte la paura è utile. Certo, occorre
imparare a controllarla e ascoltare la sua silente voce perché ti aiuta, ti fa
vedere i tuoi limiti, ti mette in guardia su possibili pericoli. Nonostante
questo è un'amica insidiosa che se non sai ascoltare ti porterà solamente in un
posto: al cimitero!
Quando
sbarcai su quest'Isola, Eltia era già lì, occupava un posto fondamentale, in un
posto bellissimo in cui ho perso volontariamente le mie tracce, vicino a una
vetrata che mesceva la luce del pomeriggio sui miei capelli. L'ho esaminato con
una certa curiosità, compiacendomi nella certezza che questo ragazzo aspettava
proprio me. Nuovamente mi sono lasciata travolgere dall'ombra di una nuova
storia che mi fu di gran sollievo, l'intrico magico e armonico semplice della
trama incantevole, che contrastò con l'energia dei suoi modi e l'avidità della
sua conoscenza, e sentì dentro di me, in questa terra magica dove credevo nulla
sarebbe stato come prima, una specie di piacevole borbottio, l'annuncio di
abbracciare un mondo intero e la sensazione che l'intero mondo ci abbracci.
Chi
ama i libri, lo sa; non si sa esattamente perché li si amano. Ci auguriamo
sempre di trovare qualcosa di speciale. Attimi di vita che ci rimangono dentro
come pietre militari. Storie che potrebbero sconvolgere del tutto il nostro
universo personale. E, una volta incontrate, non se ne può più fare a meno. Si
soffre a starne lontani. Ma così sono le storie che amo, i romanzi che leggo: istintivi,
inspiegabili, disinteressati. Ammalianti, non c'è altra ragione. Non si ha
paura di nulla, si è disposti a tutti. Il romanzo di Ilaria, al meno che non si
incappi in qualche lettore pretenzioso, induce presto a questa esaltazione: mi
ha fatto sentire parte di un meraviglioso creato. Non mollandomi per un
instante, mai completamente separata dal protagonista. E qui penso si celi il
suo fascino.
Con
L'isola dei demoni è stato
impossibile non cogliere quella brama intensa per il piacere di una storia. In
questo lasso di tempo trascorso a leggere fino a tarda sera, sotto un cielo
perennemente nuvoloso e freddo, in cui le giornate passavano in un lampo, prima
di riemergere da uno strano stato di torpore, Ilaria mi ha incantata con la sua
incantevole storia.
E'
stato davvero bello e intrigante essere stata per questi giorni fra mura e
anfratti di un regno che sin dall'inizio ha destato il mio fascino. Diversa
gente, diversi discorsi, diversa logica. La sua storia mi è entrata sotto
pelle, con quel ragionare un po’ diverso dal nostro, non nel piccolo ma nel grande, mi attirò
molto. Era un po' quel che avevo cercato, anche se a volte mi era sembrato che
nella catena di eventi descritti da Ilaria mancasse qualche anello. Ho avuto
l'impressione di assistere alla fantastica epopea di una generazione che
volteggiava per aria come minuscoli granelli di polvere. Così la mia
mente non si è sentita precipitare nel vuoto.
Mi sono resa conto che tutto
l'entusiasmo che mi era venuto per L'isola dei demoni, mi rese
vittima di uno strano sortilegio magico. Ho trascorso la mia vita leggendo
storie di ogni tipo, alcune di poco conto. Eppure il filo intrecciato dalla
giovane Ilaria ha dato forma a un graziosissimo disegno, un motivo memorabile
ricco di magia e tanto fascino. Materiale da cui ha ricavato una trama che non
ha ancora una sua conclusione, personaggi ambiziosi e coraggiosi, ambientazioni
che richiamano scenari di svariati mondi fantasy che tuttavia hanno trovato una
sua collocazione. Sprazzi di materiale ricavato in fase di scrittura. Curiosa e
razionale. Esploratrice e temeraria.
Ilaria e la sua storia inconsapevolmente
mi avevano scelto.
Incontrarli è stato come una collisione
fra due mondi che restano tuttavia nettamente separati. Lascia ammutoliti,
privi di logica, curiosi, spingendoci, per un momento, a voler intraprendere
anche noi questa missione così ricca di insidie. Ma che possiede qualcosa in
grado di emozionare. Ma il bello nella lettura de L'isola dei demoni sta
in questo: si colgono frammenti di malvagità, voci frammentarie che non
promettono nulla di buono che, al buio, sembrano prendere vita.
Il romanzo di Ilaria è un romanzo davvero
molto carino la cui storia riesce a districarsi perfettamente tra esperienze e
generazioni diverse, in una realtà parallela simile alla nostra. Una storia che
crea dipendenza, ammalia. Un avventura emozionante che sa di amore, fede e
fiducia e che riesce a scalfire persino i muri più solidi dell'intero regno.
E' una storia che mi ha permesso di
volare su un mondo che era così vicino da accrescere il mio interesse. Ho
camminato fra le vecchie mura di una scuola forse un po' troppo prestigiosa,
fra oggetti inanimati e inerti, personaggi abbandonati al loro destino, che
quando ci passavo accanto sembravano prendere vita. Sprigionarono una
scintilla, una piccola luce e quella diventava una persona in carne e ossa che
si muoveva, libera di agire.
Il weekend invernale che mi sono
lasciata alle spalle è stato popolato da figure appartenenti non al mio mondo
ma a quello di Eltia, Leandro, e tanti altri. Durante il corso della lettura ho
sentito come "mia" la voce del protagonista e assieme ai suoi
compagni ho viaggiato con l'immaginazione, lungo i quali si sono rivolti
costantemente, in questo lasso di tempo, i miei pensieri. Un modo carino per
infrangere la routine del giorno. Rinunciare, anche se per poco, alla mia vita.
Calarmi completamente nella storia dei personaggi di Ilaria e volgere le spalle
a un mondo in cui sono in voga l'insoddisfazione e l'ingratitudine. Il suo
romanzo, cullarmi dalla sicurezza di un'illusione, era quello che mi ci voleva.
Una storia emozionante che mi sottraesse con immenso piacere dal mondo
circostante.
Un opera che, come la copertina con cui
è rivestita, non nasconde fascino, ma in cui ho trovato tutto ciò che c'è da
aspettarsi da chi, come me, ama i fantasy. Un po' mago, un po' uomo di corte,
la voce di Ilaria è arrivata dritta
nel mio cuore. Narrandomi la storia di Eltia come se fosse sua. Straordinaria,
sensazionale ma incompleta, come un entità creata altrove.
Valutazione d'inchiostro: 4
Wow... wow... e wow!
RispondiEliminaNon ho parole per ringraziarti per questa bellissima recensione.
Sono davvero felicissima che il mio libro ti sia piaciuto così tanto.
Davvero grazie!!!
Un bacio ;)
Grazie a te per tutto!! ☺☺
EliminaBellissima recensione complimenti davvero!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di finire di leggerlo per poterti dire la mia opinione :)
Grazie!!! Attenderó allora il tuo parere ☺
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