A
qualche ora di distanza dal termine della lettura, spiego di quando alle soglie
della maturità ho deciso di abbracciare la storia che la Eberlen si porta
dentro attraversando l'intera storia di due generazioni di ragazzi comuni,
partendo dal nostro amato paese, ed affondando le radici nei cuori di ognuno di
loro, per passare al dramma dal semplice intento morale per approdare fra le pagine
di una discreta commedia che dà una certa importanza al destino, in quasi
cinquecento pagine durante l'ondata planetaria che interseca gli anni '90 e il
2000.
Titolo:
Vorrei incontrarti ancora una volta
Autore:
Kate Eberlen
Casa
editrice: Garzanti
Prezzo:
17, 60€
N°
di pagine: 448
Trama:
Dicono che il destino, come un abile prestigiatore, decida chi entrerà nella
nostra vita. E per Tess e Gus, due diciottenni desiderosi di cogliere tutto
quello che il futuro ha da offrire, il destino si presenta sotto forma di un
incontro tanto casuale da essere indimenticabile. In una calda mattina estiva,
nella basilica di San Miniato al Monte di Firenze, i loro sguardi si incrociano
per la prima volta. E' questione di un attimo fugace. Qualche parola sussurrata
nel silenzio. Un sorriso rubato, forse promessa di un domani insieme. Ma le
loro strade si dividono con la stessa fugacità con cui si erano sfiorate. Tess
è costretta a crescere prima del previsto: abbandona il suo sogno di diventare
una scrittrice per prendersi cura della sorellina. Gus finisce intrappolato in
una vita che non gli appartiene rinunciando all'arte che ama tanto. Entrambi
sono andati avanti e sembrano essersi lasciati alle spalle quell'estate
toscana. Eppure, il destino nel corso del tempo li fa incontrare di nuovo.
Sempre per brevi istanti di silenziosa perfezione dove tutto torna a essere
possibile. Poi, li allontana di nuovo. Fino a quando, un giorno di molti anni
dopo, sono di nuovo là dove tutto è cominciato. Oggi come allora, a separarli
qualche metro di distanza. Una distanza che forse non è più incolmabile. Perché
le loro sono due vite parallele con un unico destino: incontrarsi per sempre.
La
recensione:
La
preoccupazione è una cosa difficile da ammettere, no? Si tende a tenerla per
se, peggiorando le cose, perché l'ultima cosa che si desidera è che gli altri
si preoccupino perché noi ci preoccupiamo.
Ho
un po' esitato in mezzo alla storia dipanata dalla Eberlen; non avevo voglia di
entrare in un dramma americano. Sono stata piuttosto contraria, quasi dubbiosa
pur di cogliere eventuali voci, urla concitate che - a essere completamente
onesta - mi avrebbero indotta a cambiare idea sulle sorti di questo romanzo.
Fui sollevata nel constatare che un certo sollievo avvenne dal nulla. Si
trattava di una storia costruita sull'importanza che spesso noi esseri umani
attribuiamo al destino, quello di due giovani innamorati; si trattava
dell'idillio romantico, e trattenuto, di Gus e Tess che venne a imporsi sulla
mia. Non avevo alcuna ragione per tirarmi indietro. Improbabile che una storia
così tanta acclamata e osannata da pubblico e critica non lasciasse un segno
del suo passaggio persino per me. Di certo una volta terminatane la lettura
avrei potuto giudicare la Eberlen e la sua storia, e sarei tornata nella mia
casa con un marasma di sensazioni che mi si sono attorcigliate dentro nel
momento del bisogno. Mi sono trovata circondata da un vasto muro di dubbi e perplessità,
fra le solide pareti di un senso di abbandono, dispiacere e lontananza che
fischiavano nelle mie orecchie in un andirivieni acustico modulato sulla voce
dell'autrice.
Una
delle ragioni che mi indusse a non cogliere la chiamata della Eberlen fu perché
presto o tardi credevo che di storie come quelle narrate in Vorrei incontrarti ancora una volta ci fosse
molto poco romanticismo. Questa sensazione era passata attraverso le soglie
morali del tempo, poi avrei sentito e colto l'entusiasmo di qualche lettore e a
quel punto … A quel punto non ci sarebbe stato più niente da dire. O meglio, ci
sarebbe stato da affrontare un conflitto spirituale. In fondo non è una novità
che io mi trovi protagonista di tali situazioni, e la regolarità di tali
avvenimenti, per quanto io non le consideri più tanto casuali, rappresentavano
un conforto per la mia anima appassionata e romantica. Se la finzione è una
parte radicata nel nostro essere, ho dovuto ammettere che nel romanzo della Eberlen
ha funzionato. I libri mi hanno da sempre offerto motivo di grandi
soddisfazione: le storie dannatamente romantiche, segreti o misteri celati così
bene. Del resto questo romanzo non può considerarsi da meno, se non voglio però
soffermarmi sul vero significato che cela la parola amore. O, in questo caso, "destino".
Ho dovuto vederlo con i miei occhi per costringermi a non cambiare idea in
proposito per convincermi del contrario. La mia convinzione, le mie idee sono una
forma di tributo all'importanza di questo sentimento. Bisogna essere veramente
speciali per sentire cosa dice la voce del nostro cuore. Tanti non la sentono
affatto, e possono solo tentare di indovinare.
Io
non mi limito a indovinare, specialmente in questo ultimo periodo. Non è
passato molto tempo da quando in un romanzo - apparentemente emozionante e
trascinante - ho riscontrato solamente sensazioni sgradevoli. Un entusiastico
consiglio di un amico nella libreria di fiducia nella mia città, o qualche
recensione fin troppo entusiasta. Tutto mi sembrava terribilmente bello,
romantico, solare, zeppo di positività e magnetismo: la proiezione concettuale
dell'appartenersi, delle nobili gesta di un Fato egoista e crudele, anche la
vita e la morte, formavano un vortice di sensazioni particolari, trasmetteva
una quiete fin troppo sospetta. Col romanzo della Eberlen è accaduto
esattamente questo e, imbattendomi nelle sue pagine sapendo cogliere la sua
bellezza, mi sono fatta sedurre da una storia il cui tratto sognante mi ha
soddisfatto ma non stregato come speravo.
La
mia anima sentiva il bisogno di essere riempita da qualcosa che la facesse
sentire a casa. Illuminasse corridoi bui, catapultandomi in un luogo in cui ho
potuto ritagliarmi un posto tutto mio.
Gus
e Tess hanno camminato per diversi anni su due strade differenti che
accidentalmente si sono incrociate e che, intrecciate e sovrapposte, sono stati
protagonisti di una catena di eventi che l'autrice ne ha determinato
l'affinità. L'unione delle anime. Mie e loro.
Non
deve necessariamente essere una costatazione sicura e passionale, se l'amore
narrato in certe storie, talvolta, non riesce a scalfire la mia anima. Non
sempre amo ciò che viene raccontato; niente trafigge la mia pelle come milioni
di aghi, lievi come un refolo di vento, eppure qualcosa ha penetrato nella mia
testa così piano da non avere forma, quasi fosse fatta di aria e nostalgia.
Un
amore bello, ma non bellissimo, fin troppo idilliaco e platonico persino per il
mio cuore di lettrice. Ricordi deteriorati dal tempo, viaggi che virano verso
il passato, ognuno utile ad arricchire una storia che tutto sommato ha avuto
una sua storia, emozionante e mai banale che, a lettura terminata, denota
tuttavia un po' di delusione. Mi è stata raccontata una storia in cui l'amore
fra Gus e Tess avrebbe potuto avere una forma,
così vaga come una zona non del tutto inesplorata. L'autrice ha optato ad
imboccare un percorso tutto suo, e nonostante io l'ho seguita con attenzione
non mi ha resa completamente soddisfatta.
Vorrei incontrarti ancora
una volta è un romanzo molto carino, accozzaglia di significati
sul ruolo che svolge il Fato, fratture di qualcosa di vivo, intenso, immagini
che trattano temi ossessivi o violenti che percepiscono relazioni a sé stesse.
Una lettura produttiva ma non memorabile che, pur quanto la copertina con cui è
rivestito promette una bellissima e dilaniante storia d'amore, di rinascita e
poi crescita, traccia il labile confine fra il reale e il possibile.
Valutazione
d'inchiostro: 3 e mezzo
Questo libro ce l'ho in lista da un pò ma ancora sono indecisa se cominciarla oppure no...
RispondiEliminaA me è piaciuto, Susy, ma non come pensavo. Ti consiglio però di concedergli una possibilità; magari potrebbe piacerti ☺
EliminaCiao Gresi! Mi mancavano le tue recensioni così diverse dalle altre!!
RispondiEliminaAvevo adocchiato il libro ma non mi attraeva particolarmente.. Ora so che non mi sono persa nulla, ma tua recensione resta comunque magnetica! 😉
Ma grazie mille, Jasmine!! 😘😍
EliminaCiao Gresi, ho presente il romanzo, ma non l'ho mai letto perchè non mi ispira molto...
RispondiEliminaAnche a me non ispirava tanto. Ma alla fine non si è rivelato così brutto ☺ se dovesse capitarti dagli una possibilità ☺☺
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