sabato, giugno 14, 2025

Nella baia delle parole: romanzi scacciapensieri da ombrellone 5 °

In vista della stagione estiva, preparo una bella pila di romanzi - i cosiddetti mattonazzi -, in cui creo o compatto quella forma astrusa o atipica di felicità. Si, a me leggere mattonazzi piace tantissimo. Mi diverte, mi aiuta a varcare frontiere di cui non credevo possedere capacità, e, soprattutto, a mettermi in gioco. Amo le sfide e leggere mattonazzi equivale, per me, a vincere delle sfide. L’estate poi coincide sempre col mio compleanno, e pur quanto confidi qualcuno possa regalarmene, alla fine finisco per autoregalarmene… Non solo mattonazzi, ma libri. Libri e ancora libri. Libri a cui porrò una certa attenzione, per una manciata di giorni o ore, libri impegnativi o semplici, i cosiddetti scacciapensieri, che mi affiancheranno al mare. O alla fermata di un recalcitrante marciapiede, in attesa del bus. Romanzi non troppo impegnativi che espugnano semplicità, leggerezza, distrazione, isolotto magico in cui albergare per qualche tempo.

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Vivida manifestazione del racconto di una vita che lentamente sembra stia per appassire, per nulla, candida e semplice, un'iniezione di vita dalle tonalità drammatiche e intense che inonderà di luce il fosco e tetro paesaggio della sua vita.


Titolo: La chiave della gioia

Autore: Liam Callanan

Casa editrice: Nord

Prezzo: 19, 80 €
N° di pagine: 352
Trama: Guardando il sole svanire tra i palazzi di Trastevere, Claire si rigira tra le mani una vecchia chiave e si chiede quale sarà il proprio destino. Dopo vent’anni passati a crescere una figlia da sola e a lavorare senza sosta, ora ha il tempo di fermarsi e di dedicarsi a se stessa. E ciò la terrorizza.Al suo arrivo in Italia quattro mesi prima, era sicura che vendere il convento in dismissione sarebbe stato il suo ultimo incarico come agente immobiliare. Una volta tornata negli Stati Uniti, avrebbe finalmente cambiato vita, realizzando il desiderio cui aveva dovuto rinunciare tanti anni addietro: prendere i voti. Poi, però, le cose si sono complicate. Non solo perché le suore del convento, determinate a salvare la loro casa, le hanno proposto di unirsi a loro, raggiungendo così il numero minimo per garantire la sopravvivenza dell’ordine, ma anche perché, più si avvicina il momento della scelta, più Claire si ritrova a pensare a Marcus, il suo amico più caro, l’uomo che le è sempre stato accanto, nella buona e nella cattiva sorte… Dilaniata dal dubbio, Claire si rende conto che l’unico modo per illuminare il suo futuro è fare chiarezza sul passato, a partire proprio da quella chiave trovata nella cella della badessa, di cui nessuno sembra sapere nulla. Forse, svelando quel mistero, Claire riuscirà anche ad aprire le porte del suo cuore e a ritrovare la felicità.

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La storia di un amore folle, romantico e travolgente che si sposta elegantemente nei nostri pensieri, con stile semplice e diretto, e crea una grandissima tensione sensuale, scavando nell'anima di chi legge.


Titolo: L'isola dell'amore proibito

Autore: Tracey Garvis Graves

Prezzo: 14,90 €

Casa editrice: Garzanti

Trama: L'acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all'improvviso e davanti le si apre una distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno. una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente le mani di TJ, disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in areo, il fondale blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di TJ, il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l'estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che sembra non andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e TJ sono naufraghi e l'isola  deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L'isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all'inizio era solo un'amicizia innocente, attimo dopo attimo si trasforma in un attrazione potente che li lega sempre più indissolubilmente.

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Pagine che palpitano, in cui possiamo riconoscere un pezzo di noi stessi, scovare così a fondo i sentimenti degli esseri umani, di cui Sparks dà qui l'ennesima conferma della sua straordinaria sensibilità e bravura.

Titolo: L'ultima canzone

Autore: Nicholas Sparks

Prezzo: 20,00 €

Casa editrice: Frassinelli

Trama: A quattordici anni, la vita di Veronica Miller, detta Ronnie, è stata completamente stravolta dal divorzio dei genitori e dall'allontanamento del padre, che da New York si è trasferito a Wilmington, in North Carolina. Tre anni dopo Ronnie è ancora fiduciosa, soprattutto con lui, che non vede quasi mai. Finché sua madre non decide - nell'interesse di tutti, secondo lei - di mandarla a trascorrere l'estate nella sperduta cittadina affacciata sull'oceano dove il padre di Ronnie, ex pianista e insegnante di musica, vive un'esistenza tranquilla in sintonia con la natura, tutto concentrato nella creazione di un'opera destinata alla chiesa locale.

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Semplice, triste e un po' amaro, carico di una certa drammaticità che sedimenta dentro l'anima di chi legge, è una storia appassionante che ha incontrato i miei gusti di lettrice. Un inno agli affetti, all'amore, alla vita, alla speranza. Un romanzo per nulla banale col quale l'autrice, Romana Petri, tesse una storia che profuma di antico e di salsedine.


Titolo: Giorni di spasimato amore

Autore: Romana Petri

Prezzo: 14, 90 €

Casa editrice: Longanesi

N° di pagine: 205

Trama: Affacciato al suo balconcino sul golfo di Napoli, Antonio guarda il mare pieno di luce e ascolta alla radio le canzoni di Sanremo. Nel quartiere lo prendono per matto, ma a lui non importa. Perché se Antonio è pazzo, lo è d'amore per la sua Lucia, una lunga treccia nera e occhi screziati d'oro, che ha conosciuto in un giorno lontano del 1943. La guerra li ha divisi, e anche se tutti gli dicono che il suo è un sogno impossibile è con Lucia che Antonio spera ancora di poter vivere giorni interminabili di purissimo amore, fatti di piccole, grandi cose: la spesa, la cucina, le serate sul balcone, la passione. Ma quando la madre, malata e preoccupata di lasciarlo solo, gli chiede di sposarsi con una ragazza che lui non ama, Antonio non trova la forza di rifiutare, rischiando così di veder svanire per sempre il suo sogno di felicità. Sullo sfondo di una Posillipo piena di vita, voci e colori e di un mare placido e scintillante, capace di svelare il significato dell'esistere a chi ha la pazienza di osservare, Romana Petri intesse lo struggente racconto di un sentimento totalizzante, di un amore dalla forza imprevedibile che sa sfidare e vincere l'inesorabile scorrere del tempo e le crude leggi della realtà.

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Una storia che non è romanticismo. E nemmeno una forma di sentimentalismo. Fra le sue pagine batte un cuore giovane che è uno specchio perfettamente terso. Dove chi legge può semplicemente specchiarsi, trovandovi solo quanto vi si riflette. Non sforzandosi nemmeno di pensare.


Titolo: Tsugumi

Autore: Banana Yoshimoto

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 7 €

N° di pagine: 158

Trama: È la storia di due ragazze, Maria (che narra in prima persona) e Tsugumi. A diciannove anni Maria lascia il piccolo paese sul mare per trasferirsi a Tokyo e iscriversi all'università. Anni dopo, decide di tornare al paese per le vacanze, dove ritrova Tsugumi, l'eroina del romanzo, bellissima e dispotica ragazza. Tutti tentano di essere indulgenti con lei, sperando di renderle migliore la vita che le resta. Infatti le è stata diagnosticata dalla nascita una malattia incurabile. Terminate le vacanze, Maria sta per tornare a Tokyo ma le condizioni di Tsugumi peggiorano e pare non ci sia più niente da fare. All'ultimo momento Tsugumi si salva, sentendosi vicina alla morte però aveva scritto a Maria una lettera-testamento e con questa si chiude il romanzo.

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Secondo straordinario e stupefacente quadro di un giovane autore spagnolo che trascina il lettore in un mondo in cui si fondono realtà e finzione, è quel genere di opera la cui lettura è stata quasi come un sogno tranquillo ma emozionante, intrigante, profondo, benefico, durato cinque intensissimi giorni e giunto dopo una sfilza di letture di vario genere. Un altro tassello che compone il ciclo di romanzi che s'intrecciano nell'universo letterario di Palma i cui personaggi e fili argomentativi gettano tra loro ponti narrativi e tematici, sebbene ciascuno di essi offra una storia indipendente e chiusa a se stessa.

Titolo: La mappa del cielo

Autore: Felix J. Palma

Prezzo: 19 €

Casa editrice: Castelvecchi

N° di pagine: 651

Trama: È l'estate del 1835, un'estate caldissima. Un uomo annuncia al mondo di avere scoperto che la Luna è abitata da unicorni, uomini pipistrello e altre fantastiche creature. In breve, quest'affermazione si rivela essere semplicemente una colossale presa in giro, ma nonostante tutto in molti continuano a credere che possa esistere realmente vita extraterrestre sulle stelle. Settanta anni più tardi, Emma Harlow, bisnipote dell'autore della clamorosa beffa, vive nell'alta società newyorkese convinta di essere immune all'amore. E, di fronte alle avances sempre più insistenti del milionario Montgomery Gilmore, arriverà a dichiarare di poter amare soltanto colui che al pari del suo bisnonno riuscirà a convincere il mondo intero che non siamo soli nell'universo. Per questo, se il suo ricco pretendente vuole davvero il suo amore, dovrà riuscire a riprodurre l'invasione marziana descritta ne La guerra dei mondi di H.G. Wells. Emma però non può immaginare che per Gilmore nulla è davvero impossibile, e così i marziani invaderanno la Terra, anche se questa volta sarà per amore...

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Un vasto cosmo di tante cose diverse. Un immenso contenitore di riflessioni e idee su ciò che ha più significato per l'autore che, tra circostanze straordinarie e situazioni diverse, condensa in pochissime pagine, attraverso una sorta di monologo interiore che mette a nudo una parte della sua anima. Personali e modeste riflessioni sulla corsa, sulla strada sbagliata che spesso percorre, tanto come scrittore quanto corridore.


Titolo: L'arte di correre

Autore: Murakami Haruki

Casa editrice: Einaudi

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 146

Trama: Una riflessione sul talento, sulla creatività e più in generale sulla condizione umana; l'autoritratto di uno scrittore - maratoneta, di un uomo di straordinaria determinazione, di profonda consapevolezza - dei propri limiti come delle proprie capacità -, di maniacale disciplina nel sottoppore il proprio fisico al duro esercizio della corsa; e non da ultimo la sorpresa di scoprire che un autore celebrato per la potenza della sua fantasia sia in realtà una natura estremamente metodica, ordinata, agli antipodi dello stereotipo dell'artista tutto <<genio e sregolatezza>>.

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Il genere di tentativo di combinare alla quotidianità il dramma e il tragico, che non mi ha convinta del tutto. Aspettavo il momento in cui le farfalle cominciassero a volteggiare nel mio stomaco. L'esito, al contrario, è stata una complessa e accurata metafora su un complesso ed individuale meccanismo: la rinascita. Sferzata di luminosità che avrebbe potuto far cadere una pesante coltre nera.


Titolo: Come un petalo bianco d'estate

Autore: Leah Hager Cohen

Casa editrice: Garzanti

Prezzo: 16, 50 €

N° di pagine: 330

Trama: Biscuit ha dieci anni e questa mattina dovrebbe già essere a scuola. Invece sta sfrecciando con la sua bicicletta lungo il fiume Hudson. Il vento le fa pizzicare gli occhi e arrossare le guance, ma Biscuit non si ferma. Come accade da settimane, sta marinando la scuola per rifugiarsi nel suo angolo preferito sulla sponda del fiume e leggere uno dei libri che ha rubato dalla biblioteca. Questo angolo all'ombra di un grande albero frondoso è l'unico luogo dove può stare da sola. Lontana dai silenzi dei suoi genitori, dal loro disinteresse, dal sottile velo di malinconia che ammanta ogni gesto quotidiano. Sua madre, Ricky, ormai non la guarda nemmeno più negli occhi e suo padre, John, si è rinchiuso nel suo lavoro di scenografo. Tutto è cominciato un anno prima, quando un grande dolore ha colpito la loro famiglia. Da quel momento la loro vita non è stata più la stessa. Ma quello che Biscuit non sa è che sua madre si è trovata di fronte a una scelta. E che le conseguenze della sua decisione la stanno lacerando, anche se la sua unica colpa è stato l'eccesso di speranza. Una speranza che adesso minaccia di distruggere l'ultimo sottile filo che lega la loro famiglia. Solo Biscuit può aiutarla a ritrovare la luce che sembra ormai sepolta nel profondo del suo sguardo. Anche a costo di incendiare le loro ultime incertezze…

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Una storia che ci parla di speranza, di quanto sia cattivo e ingiusto il destino, e che rivela segreti utili per capire il mondo. Strutturato alla maniera delle testate giornalistiche, fa sorgere le riflessioni più profonde dell'animo umano. 


Titolo: Un indovino mi disse

Autore: Tiziano Terzani

Casa editrice: Tea

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 429

Trama: Nella primavera del 1976, a Hong Kong, un vecchio indovino cinese avverte l'autore di questo libro: << Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare. Non volare mai >>.

Dopo tanti anni Terzani non dimentica la profezia ( che a suo modo si avvera … ), ma anzi la trasforma in un'occasione per guardare al mondo con occhi nuovi: decide infatti di non prendere aerei per un anno, senza tuttavia rinunciare al suo mestiere di corrispondente. Il 1993 diviene così un anno molto particolare di una vita già tanto straordinaria: spostandosi in treno, in nave, in auto e talvolta anche a piedi, Terzani si trova a osservare paesi e persone della sua amata Asia da una prospettiva nuova, e spesso ignorata. Il risultato di quell'esperienza è un libro fuori dall'ordinario, che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, narrazione di viaggio e grande reportage

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Una lettura produttiva ma non memorabile che, pur quanto la copertina con cui è rivestito promette una bellissima e dilaniante storia d'amore, di rinascita e poi crescita, traccia il labile confine fra il reale e il possibile.


Titolo: Vorrei incontrarti ancora una volta

Autore: Kate Eberlen

Casa editrice: Garzanti

Prezzo: 17, 60€

N° di pagine: 448

Trama: Dicono che il destino, come un abile prestigiatore, decida chi entrerà nella nostra vita. E per Tess e Gus, due diciottenni desiderosi di cogliere tutto quello che il futuro ha da offrire, il destino si presenta sotto forma di un incontro tanto casuale da essere indimenticabile. In una calda mattina estiva, nella basilica di San Miniato al Monte di Firenze, i loro sguardi si incrociano per la prima volta. E' questione di un attimo fugace. Qualche parola sussurrata nel silenzio. Un sorriso rubato, forse promessa di un domani insieme. Ma le loro strade si dividono con la stessa fugacità con cui si erano sfiorate. Tess è costretta a crescere prima del previsto: abbandona il suo sogno di diventare una scrittrice per prendersi cura della sorellina. Gus finisce intrappolato in una vita che non gli appartiene rinunciando all'arte che ama tanto. Entrambi sono andati avanti e sembrano essersi lasciati alle spalle quell'estate toscana. Eppure, il destino nel corso del tempo li fa incontrare di nuovo. Sempre per brevi istanti di silenziosa perfezione dove tutto torna a essere possibile. Poi, li allontana di nuovo. Fino a quando, un giorno di molti anni dopo, sono di nuovo là dove tutto è cominciato. Oggi come allora, a separarli qualche metro di distanza. Una distanza che forse non è più incolmabile. Perché le loro sono due vite parallele con un unico destino: incontrarsi per sempre.

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Ammaliante, drammatico, fa vibrare il cuore con una melodia tutta sua, e appassiona come speravo. Si parla di un amore spasimato, di un sentimento cocente che lentamente avvolge le nostre fragili membra, tutte cose che amo riscontrare nei romanzi di questo genere. E che qui, se non ampiamente, mi hanno soddisfatta davvero molto. Un inno agli affetti, all'amore, alla vita, alla speranza. Un romanzo per nulla banale col quale l'autore, Andrè Aciman, tesse una storia che profuma di antico e di salsedine.


Titolo: Chiamami col tuo nome

Autore: Andrè Aciman

Casa editrice: Guanda

Prezzo: 15, 50 €

N° di pagine: 271

Trama: "Chiamami col tuo nome" è il racconto dell'attrazione improvvisa e avvolgente che sboccia tra due ragazzi, il diciassettenne Elio, figlio di un professore universitario, in vacanza con la famiglia nella loro villa in Riviera e un giovane ospite, invitato per l'estate, il ventiquattrenne Oliver, che sta lavorando alla sua tesi postdottorato. Quell'estate della metà degli anni Ottanta viene rievocata,a  distanza di vent'anni, dal più giovane dei protagonisti. Sconvolti e totalmente impreparati di fronte allo scoppiare di questa passione, i due inizialmente tentano di simulare indifferenza, ma con l'avanzare dei giorni vengono travolti da un'inesorabile corrente di ossessione e paura, seduzione e desiderio, il vero protagonista del romanzo: "Il desiderio che è in noi, e non è necessariamente riferito all'altro. Piuttosto l'altro rappresenta la promessa di un avvicinamento alla soddisfazione di questo bramare …" Quello che Elio e Oliver proveranno in quei giorni estivi e sospesi in Riviera e durante un'afosa notte romana sarà qualcosa che loro stessi sanno non si ripeterà mai più: un'intimità totale, assoluta, un'esperienza che li segnerà per tutta la vita.

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Un racconto realistico, intriso di forza e drammaticità che, con un po' di insoddisfazione personale, non mi ha entusiasmato del tutto. Ambientato in uno dei tanti paesini del North Caroline, in un periodo in cui ci si volge le spalle al rancore, al dramma, pur di accogliere la leggerezza, il piacere che certi momenti possono conferirci.

Titolo: Il meglio di me

Autore: Nicholas Sparks

Casa editrice: Frassinelli

Prezzo: 19, 90 €

N° di pagine: 392

Trama: Tutti volevano credere che si potesse amare per sempre. Lei ci aveva creduto, una volta, aveva diciotto anni … Nella primavera del 1984, quando frequentavano il liceo, Amanda e Dawson si erano innamorati: profondamente, irrevocabilmente. Nonostante appartenessero a due mondi opposti, il loro amore sembrava tanto grande da sfidare le regole della vita di Oriental, la cittadina del North Carolina dove erano cresciuti. Dawson, segnato dalla violenza della sua famiglia, pensava che il sentimento per Amanda lo avrebbe riscattato da un destino di solitudine e infelicità. Per lei, Dawson era uno spirito libero e appassionato, tutto quello che la sua rigida educazione di ragazza perfetta le aveva negato. Ma alla fine di quell'ultima estate, imprevedibile e fulminea come un temporale d'agosto, le loro strade si erano bruscamente divise. Ora, venticinque anni dopo, Amanda e Dawson si ritrovano a Oriental per il funerale di Tuck, il vecchio amico che un tempo aveva dato rifugio alla loro giovane passione. Nessuno dei due ha avuto la vita che sperava … e nessuno dei due ha dimenticato il primo sconvolgente amore che li aveva cambiati per sempre. Mentre eseguono le ultime volontà di Tuck, espresse in due lettere, scoprono in quelle pagine verità impensabili su chi è rimasto, chi se n'è andato e soprattutto sul loro legame. Costretti ad affrontare ricordi dolorosi, Amanda e Dawson verranno a conoscere i veri motivi delle scelte fatte nel passato.

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Una lettura che fa trattenere il fiato, appassionante e un po' tesa e romantica che ha vasti richiami alla letteratura vittoriana. Un dramma inglese che arriva in sordina, e ci rende protagonisti di una vicenda sconvolgente come quella di Grace e Hannah. In un mare di ricordi che fluttuano nel tempo sempre più remoto.


Titolo: Ritorno a Riverton Maron

Autore: Kate Morton

Casa editrice: Sonzogno

Prezzo: 19, 90 €

N° di pagine: 484

Trama: Nella scena del suo film, la giovane regista Ursula Ryan immagina uno dei momenti più drammatici della storia letteraria inglese, uno scandalo da sempre circondata da un'aura di mistero, predizione e genio maledetto. Era l'estate del 1924 e i sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra si ritrovano a divorare la vita come se non ci fosse un futuro, come se dovessero rimanere per sempre giovani. Tra le feste alla Grande Gatsby, fiumi di alcol, amori che duravano lo spazio di una notte, quei ragazzi creavano il mito dei ruggenti anni Venti. Tra loro, era Lord Robert Hunter, astro nascente della poesia, ammirato e celebrato da tutti. Eppure, proprio quell'estate, proprio a una delle feste più belle, quella di Riverton Manor, Robert si allontanò da solo. E stringendo una pistola con mano tremante, si tolse la vita. Per Ursula, settantacinque anni dopo, quel poeta è diventato leggenda. Almeno fino a quando scopre che è rimasta una testimone degli eventi. E' Grace, custode quasi centenaria di un terribile segreto. Un segreto che ora non può più tenere per sé.

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Un romanzo molto bello, particolare, sofisticato e di forte impatto in cui si entra a contatto con mondi diversi, incompleti, inconsistenti, in cui si lotta per le emozioni e gli istinti. Una favola moderna che ha vasti echi alla letteratura inglese dei primi anni '20, realizzata mediante una danza di parole che hanno un suono rasserenante, dolce, quasi piacevole come il toccante effetto di una litania.


Titolo: Siracusa

Autore: Delia Ephron

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 17, 50 €

N° di pagine: 332

Trama: Due coppie vanno in vacanza insieme in Sicilia: Michael e Lizzie, raffinati newyorchesi, lui scrittore e madre oppressiva, vengono dal Maine e viaggiano con la figlia Snow, una bambina strana e taciturna. Non si tratta di amici di vecchia data, anzi; la confidenza è scarsa. Un invito nato quasi per scherzo, durante una serata piacevole passata insieme, uno slancio di entusiasmo, e i quattro americani si ritrovano in vacanza insieme dall'altra parte dell'Atlantico. Ben presto spuntano gelosie e rivalità, bugie, attrazioni incrociate e antipatie neanche troppo celate. In una danza perfetta di luci e ombre, sotto il sole cocente di Siracusa cominciano a addensarsi zone oscure. Finchè, a complicare ulteriormente le cose, spunta da lontano, ma si fa sempre più ingombrante, la presenza della giovane amante di Michael. E la vacanza prende una piega inaspettata …

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 Ha lo stesso sapore delle storie d'epoca che qualche volta amo leggere. Semplice, triste, amaro. A tratti suggestivo, a tratti carico di una certa drammaticità che sedimenta dentro l'anima di chi legge e, quasi sempre privo di pathos, non riesce a trascendere nello sconfinato mondo dell'immaginazione. La storia appassiona perché è semplice e ha incontrato i miei gusti di lettrice, ma... Il fatto è che, dopo aver letto le prime cento pagine, mi aspettavo qualcosa di diverso. Qualcosa dalla forza travolgente e molto differente da ciò che ho letto, che nascesse dentro di me. Vi affondasse le radici e stesse continuando a crescere.

Titolo: La notte dell’ultimo bacio

Autore: Cristina Lopez Barrio

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Prezzo: 18, 60 €

N° di pagine: 480

Trama: Toledo, 1625. Davanti al più feroce dei tribunali la giovane e misteriosa Barbara deve difendersi dall’accusa di eresia. I testimoni che si susseguono, però, sembrano descrivere due persone diverse: una donna perfida che getta maledizioni e l’altra santa che guarisce e consola. Qual è la verità? Solo Berenjena, la lavandaia dell’Orfanotrofio della Santa Soledad, conosce tutta la storia della ragazza e la racconta fin dal suo inizio, nella torrida estate di ventisei anni prima a Madrid. A quel tempo, la neonata Barbara viene abbandonata nell’orfanotrofio. E’ avvolta in uno scialle azzurro dai misteriosi ricami e ha le manine tanto calde da sembrare brucianti. Le suore la accolgono e la mettono a riposare accanto al piccolo malato Diego. Che durante la notte, inspiegabilmente, guarisce. Da quel momento niente può separarli. Né il passato misterioso di Barbara, figlia di una passione proibita, né l’amore impossibile di Tomàs che la vuole solo per sé, né le persecuzioni di chi la crede maledetta, perché il tocco delle sue mani può guarire o uccidere. La vicenda del processo diventa allora una tragica storia d’amore, ricca di segreti, passione, morte, orgoglio e peccato.4

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Un romanzo che ha scavato una voragine impressionabile, mediante una prosa sentimentale ma artificiosa che richiama gli antichi poemi omerici, conferendo forza e compostezza a una storia che non possiede nulla di speciale. Tuttavia la sua bellezza si cela nell’inarrestabile potenza dei sentimenti, compassionevoli e comprensibili, che non svolgono un ruolo predominante ma fanno parte di un unico cosmo. 


Titolo: Luce d’estate ed è subito notte

Autore: Jon Kalman Stefànsson

Casa editrice: Iperborea

Prezzo: 17€

N° di pagine: 304

Trama: ‘A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande’, a volte la lontananza dal rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni. È questo intenso sentire a erompere dalla vita di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese, dove la luce infinita dell’estate fa venir voglia di scoperchiare le case e la notte eterna dell’inverno accende la magia delle stelle. Un microcosmo che è come una lente di ingrandimento sull’eterna partita tra i desideri umani e le trame del destino, tra i limiti della realtà e le ali dell’immaginazione. Il direttore del Magnifico che per decifrare la frase di un sogno si immerge nel latino e nell’astronomia fino ad abbandonare tutto per i segreti dell’universo, la postina avida di vita che legge ogni lettera per poi rendere pubblici i più piccanti affari privati dei compaesani, l’avvocato che crede che il mondo si regga sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime. Ogni sentimento dell’animo umano sembra trovare spazio in un caleidoscopio di storie che abbraccia le pulsioni più torbide e i sentimenti più puri, il palpito dell’unica estate vissuta dagli agnelli prima di finire al macello il brivido di un rudere che risveglia i fantasmi, o il bisogno di mistero che è nell'uomo.

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L’esordio di Nashiki nel panorama letterario italiano tronca i rapporti fra me e questa autrice non tanto perché il romanzo non mi sia piaciuto quanto perché non mi ha trasmesso proprio niente. Questa proposta infatti è relativa alla delicatezza del tema trattato, alla condizione di solitudine e incomprensione di cui è attanagliata la protagonista.


Titolo: Un'estate con la Strega dell'Ovest

Autore: Kaho Nashiki

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 12€

N°di pagine: 141

Trama: Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla in campagna dalla nonna per un pó. La nonna è una signora inglese che è arrivata in Giappone e si è sposata con un giapponese, e sia Mai sia sua madre l'hanno soprannominata la "Strega dell'Ovest". Oltre alle marmellate di fragoline di bosco, la nonna insegnerà a Mai a riconoscere le erbe medicinali, iniziando così ad addestrarla come strega. Insegna anche a Mai che la cosa più importante che deve imparare è decidere per sé stessa, sviluppare la sua forza e la sua volontà di andare fino in fondo alla decisione che prende. Mai, in qualche modo più matura, fa ritorno nella nuova casa dei genitori, che nel frattempo hanno traslocato.

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Un romanzo che si spaccia per romantico, sotto certi punti di vista, seducente sotto altri, ma  che, per quanto mi riguarda, non occupa nessuna di queste due categorie. Scomodo e non propriamente delizioso, freddo come una grigia serata di inizio gennaio, esperienza letteraria che ho desiderato vivere ma che non ripeterei in quanto mancato idillio romanzato che non ho potuto vivere.

Titolo: Il museo delle promesse infrante

Autore: Elizabeth Buchan

Casa editrice: Nord

Prezzo: 18, 60 €

N° di pagine: 396

Trama: Esiste un museo, a Parigi, dove le persone non fanno la fila per ammirare i capolavori dell’arte. Dove non sono custoditi né quadri né statue. Un museo creato per conservare emozioni. Ogni oggetto in mostra, infatti, è il simbolo di un amore perduto, di una fiducia svanita.  Un cimelio donato da chi vorrebbe liberarsi dei rimorsi e andare avanti. Come la stessa curatrice, Laure, che ha creato il Museo delle Promesse infrante per conservare il suo ricordo più doloroso; quello della notte in cui ha dovuto dire addio al suo vero amore. Quando Laure lascia la Francia e arriva a Praga, nell’estate del 1986, ha l’impressione di essere stata catapultata in un mondo in cui i colori sono meno vivaci, le voci meno squillanti, le risate meno sincere. Laure lo capisce a poco a poco dagli sguardi spaventati della gente, dalle frasi lasciate in sospeso: questo è un Paese che ha dimenticato cosa sia la libertà. Eppure ci sono persone che ancora non si rassegnano. Come Thomas. Laure lo incontra per caso, a uno spettacolo di burattini. Ed è un colpo di fulmine. Per lui, Laure è pronta a mentire, lottare, tradire. Ma ancora non sa di cosa è capace il regime, né fin dove dovrà spingersi per avere salva la vita. Laure si è pentita amaramente della scelta che ha dovuto compiere tanti anni prima ed è convinta che non avrà mai l’occasione per aggiustare le cose. Eppure ben presto scoprirà che il Museo delle Promesse infrante non è luogo cristallizzato nel passato. E’ un luogo che guarda al futuro, in cui le storie circolano e spiccano il volo verso mete inaspettate. A volte raggiungono luoghi lontanissimi, ricucendo i fili strappati del destino. E a volte possono perfino giungere alle orecchie di un uomo cui non importa nulla degli sbagli e dei rimpianti, ma che aspetta solo un indizio per ritrovare il suo amore perduto…

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Un romanzo che evidenzia come talvolta si è ciechi, ciechi nel sondare qualcosa di insondabile, irrazionale, sebbene l’intento di vedere è scontato. 


Titolo: L’apprendista

Autore: Barbara Shapiro

Casa editrice: Neri Pozza

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 368

Trama: E’ l’estate del 1922 e la giovane Paulien Mertens, il cuore a pezzi e duecento franchi in tasca, è in esilio a Parigi. Diseredata e ripudiata dai genitori a causa della truffa finanziaria messa in atto dal suo fidanzato George Everard, che ha condotto le Fabbriche tessili Mertens sull’orlo della bancarotta. Paulien vaga per la città chiedendosi come riuscirà a dimostrare la propria innocenza e a restituire al padre almeno una piccola parte di ciò che ha perso. Dopo aver dato un taglio ai suoi lunghi capelli e cambiato il proprio nome in Vivienne Gregsby, la giovane donna decide di sfruttare le sue competenze nel campo dell’arte per rientrare in possesso della collezione di dipinti postimpressionisti di suo padre e ottenere, così, il perdono della famiglia. Grazie alla sua intraprendenza, riceve la proprosta di fare da assistente al dottor Edwin Bradley, collezionista d’arte americano con l’ambizione di creare un museo a Philadelphia. Vivienne dovrà accompagnarlo nelle sue visite agli studi degli artisti, fargli da interprete, da segretaria, aiutarlo a fissare gli appuntamenti e a prendere accuratamente nota delle transazioni. Un lavoro che la giovane accetta con entusiasmo, conscia del fatto che potrebbe consentire non soltanto di venire a contatto con opere straordinarie, ma anche di incontrare gli artisti i cui dipinti la emozionano fin da quando era solo una bambina, come Henri Matisse, ad esempio, che col suo piglio giovanile, la barba folta e lo sguardo intelligente, non mancherà di far breccia nel suo cuore. Un lavoro, tuttavia, non privo di rischi. Qualcuno potrebbe smascherarla, magari lo stesso George Everard, in vena di architettare uno dei suoi malefici raggiri…

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Impavido e bizzarro personaggio, che trascorrerà i giorni della sua vita sulla cima di un frondone, prima oziando tutto il giorno poi esplorando il mondo circostante come un fine conoscitore di svariati argomenti, non solo di chi stanziava per qualche momento sotto le sue fronde ma anche di chi ha fatto parte dell’infanzia di Cosimo, del modo diverso di osservare le cose mediante immaginazione, del piacere e la frustazione di accettare quella sfida che ci insegna come, per svariati motivi, talvolta è necessario esporsi per risparmiarci l’umiliazione di essere delusi, per usare un eufemismo.


Titolo: Il barone rampante

Autore: Italo Calvino

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 240

Trama: Il 15 giugno del 1767 il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò decide di salire su un albero del suo giardino e da lì non scenderà per il resto della sua vita. Quello che all’apparenza sembra un capriccio per evitare di mangiarsi su un piatto di lumache preparato dalla sorella Battista si tramuta in un gesto ribelle che rivoluzionerà la sua intera esistenza. Né minacce di castighi né promesse di perdono gli faranno cambiare idea e tutti i suoi famigliari dovranno alla fine rassegnarsi e accettare la sua scelta assurda quanto incomprensibile. Sugli alberi, Cosimo vivrà giorni liberi, all’insegna dell’avventura e dell’intraprendenza, imparerà a badare a se stesso e ad amare e proteggere la natura che lo circonda, e non mancheranno certo amicizie stravaganti.

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Un bellissimo racconto romantico. Una finestra sul mondo dell'amore che, sono certa, non riuscirà a non sposarsi nei nostri pensieri.


Titolo: Sogno di una notte di mezza estate

Autore: William Shakespeare

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 8, 50 €

N° di pagine: 206

Trama: “Il Sogno” è il primo capolavoro comico di Shakespeare. Paragonato alle commedie che seguono, e soprattutto paragonato all’altra commedia in cui sono presenti elementi magici, “La Tempesta” ( prodotto dell’arte sua più matura, frutto dell’enorme saggezza  e della sapienza tecnica accumulata negli anni di esperienza, se non altro teatrale ), il “Sogno” può sembrare un trastullo, una bazzecola, una quisquillia. Ma per minore che sia è perfetta. È un gioiello, un trionfo di tessitura, dove i fili più disparati e vari si combinano in un disegno unitario.

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Qualcosa che non lo fa sembrare come un romanzo. Piuttosto il mondo reale, pieno di smagliature, anticlimax e difformità. Una realtà metafisica in cui si provano dolori, sofferenze. In cui anche la morte cui si va incontro è vera.


Titolo: Un altro giro di giostra

Autore: Tiziano Terzani

Casa editrice: Tea

Prezzo: €10

N° di pagine: 578

Trama: Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua rispostra istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta – a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia – ha a che fare con la sua sopravvivenza. Strada facendo prende appunti. Da una lunga permanenza d New York e poi in un centro “alternativo” della California nasce un ritratto inquietante dell’America. Da un lungo girovagare per l’India, compresi tre mesi passati da semplice novizio in un ashram, sempre in cerca di qualcosa o qualcuno che possa aiutarlo. Terzani arriva ad una visione di quel che di più profondo questo paese ha da offrire all’uomo: la sua spiritualità. Ogni cultura ha ul suo modo di affrontare i problemi umani, sepcie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all’omeopatia, Terzani si rivolge alle culture d’Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo.

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Romantico, estremamente sensuale, possiede un ché di sognante e surreale che, solo al termine, svaniscono come la luce morente di un crepuscolo. Arrivata alla fine, infatti, nonostante la storia abbia dato il suo commiato definitivo e trasmesso la consapevolezza che il passato è passato, ho visto come il sole intanto sorgeva su un altro evento.


Titolo: La sposa giovane

Autore: Robert Goolrick

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 18, 50 €

N° di pagine: 305

Trama: È l'estate del 1948, la prima calda e magnifica estate dopo la guerra, quando a Brownsburg, una tranquilla cittadina appollaiata nella valle delle Blue Ridge Mountains della Virginia, arriva uno sconosciuto. Charlie Beale è il suo nome, è bello e ha carisma, il corpo teso di uno che è appena tornato dalla carneficina più grande della Storia e vive alla giornata. Tutto ciò che possiede sta nelle due valigie che ha portato con sé: nella prima tiene qualche vestito, le camicie, la biancheria pulitissima. E un set di coltelli perfetti. Nell'altra c'è il denaro. Molto denaro. Sta cercando la pace, un posto dove mettere radici e ricostruire la propria vita interrotta. Sta cercando la sua stella polare, e Brownsburg sembra il luogo ideale: lì Charlie trova un impiego, conquista l'amicizia dei cittadini, l'ammirazione delle signore e l'affetto incondizionato del piccolo Sam, per il quale diventa un idolo e che per lui diventa un figlio. Nella bottega del macellaio in cui lavora conosce tutti e con tutti è gentile e riservato, ascolta le chiacchiere senza fare commenti. Ma il fuoco cova sotto la cenere, pronto a riprendere vigore. E la scintilla entra un giorno in negozio: è Sylvan, la giovanissima sposa del riccone del paese, bella come una diva di Hollywood, il corpo elettrico di una ragazzina troppo sensuale, i sogni ingenui di una bambina. È tutto ciò che Charlie desidera. Fino a consumarsi.

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Non un capolavoro come gli innumerevoli classici che amo leggere, vivere, respirare, quanto fabbisogno di rievocare il passato che concili con l’idea di scovare una ricetta specifica che, in una sferzata di sentimentalismi ed emozioni varie, porti dritto dritto dinanzi alla felicità. Emblema di coraggio, determinazione ma non forza perché quando Priscilla avrebbe dovuto apparire, spiccare per la sua <<particolare >> predisposizione di farsi sentire, il motore che la spinge ad abbracciare tutto questo, si consolida in un viaggio letterario tra il proprio sé e i ricordi del passato, che tuttavia non si riversano nel presente.

Titolo: L’estate in cui fiorirono le fragole

Autore: Anna Bonacina

Casa editrice: Sperling e Kupfer

Prezzo: 17, 90 €

N° di pagine: 288

Trama: Sembra un'estate come tante nel piccolo borgo di Tigliobianco: le vecchiette si impicciano degli affari di tutti, i bambini scorrazzano selvaggi, le signore del Club del Libro infastidiscono la bibliotecaria... Ma ecco che Villa Edera, la dimora vittoriana in fondo al paese, viene affittata per qualche settimana da Priscilla Greenwood, scrittrice di romanzi rosa di grandissimo successo in crisi d'ispirazione, a caccia di tranquillità e anonimato, per trovare il modo di liberarsi di Calliope del Topazio, la sua smielata e ardente protagonista.

Le cose a Tigliobianco, però, non vanno come Priscilla si aspetta: comari in guerra, gatti scomparsi, ragazzine che sognano di diventare detective, lettere trafugate, un mitico quaderno di ricette, smarrito da anni, che contiene il segreto della torta più buona del mondo, la Suprema, per non parlare della Gara Fragolina, che si svolge ogni anno l'ultima domenica di luglio e in cui tutto il paese si sfida a colpi di torte di fragole. E poi Cesare Burello, il chirurgo plastico in vacanza nel paese natio...

È così che Priscilla si trova immersa nel mezzo di un vero e proprio cliché da romanzo rosa. Cosa fare? Fuggire a gambe levate o dare una chance a Cesare che sembra la copia carbone di Roger MacMillan, l'affascinante protagonista dell'Harmony che lei ha scritto?

Fra picnic notturni, complotti e una caccia al tesoro squisitamente letteraria, Priscilla si troverà finalmente a fare i conti con la domanda che la tormenta da sempre: davvero la vita reale non può essere come un romanzo? E, intanto, che fine avrà fatto la leggendaria ricetta della Suprema, la torta più buona del mondo, scomparsa nel nulla trent'anni prima e il cui destino sembra legato a quello di Cesare?

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Melissa Marr sforna una storia avvincente, tipica ma non insulsa e profonda che, come un amabile carezza, fa capire come il destino non è una catena di eventi ma una corsa, un continuo affannarsi sulla vita, facendoci conoscere la lucentezza e la brutalità di piccole macchine su ruota come un continuo avvicendarsi di creazione e distruzione. 


Titolo: Wicked lovely

Autore: Melissa Marr

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 335

Trama: Aislinn vive con la nonna in una cittadina della provincia americana. La sua vita assomiglia a quella di milioni di ragazze, se non fosse che ha il potere di vedere le fate. Fate malvagie che infestano la città, creature pagane, maliziose e lascive che si presentano in bande a fare dispetti, divertendosi alle spalle degli umani. Aislinn ha imparato a proteggersi da loro facendo finta di non vedere, seguendo i consigli della nonna: non guardare le fate invisibili, non rivolgere loro la parola e non attirare mai la loro attenzione. Ma quando alcuni esseri fatati cominciano a seguirla da vicino, le regole diventano impossibili da rispettare e lei confessa il segreto alla persona più cara che ha: Seth, diciotto anni, piercing e il vagone di un treno abbandonato come casa, un ragazzo verso cui prova sentimenti che vanno al di là dell'amicizia. Il loro legame sarà messo a dura prova da Keenan, Re dell'Estate e guida del Regno Fatato, che vede in Aislinn la destinata a diventare la compagna della sua vita. Per lei diventa sempre più difficile allontanarlo, resistere alla sua bellezza abbagliante, ignorare quella strana e calda alchimia che la scuote in ogni parte. Il cuore di Aislinn è diviso: dovrà fare la sua scelta, in un conflitto tra amore eterno e amore terreno.

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Una miscela disomogenea di cose, persone, fatti che convergono in un unico bellissimo quadro. Un giovamento per l'anima dovuto dalla tenacia, da anni di letture fervide e appassionate, dal desiderio insopprimibile di lasciare un segno indelebile sulla sabbia del tempo. Una drammaturga francese che con un sorriso di circostanza compose un poema straordinario, un po' teso e romantico il cui ricordo sono certa flutterà per sempre nel mare del tempo.


Titolo: Il vino della solitudine

Autore: Irene Nèmirovsky

Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 245

Trama: "Il vino della solitudine" è il più autobiografico e il più personale dei romanzi di Irene Nèmirovsky la quale, pochi giorni prima di essere arrestata, stilando l'elenco delle sue opere sul retro del quaderno di "Suite francese", accanto a questo titolo scriveva: "Di Irene Nèmirovsky per Irene Nèmirosvky". Non sarà difficile, in effetti, riconoscere nella piccola Hèlène, che siede a tavola dritta e composta per evitare gli aspri rimproveri della madre, la stessa Irene; e nella bella donna che a cena sfoglia le riviste di moda appena arrivate a Parigi in quella noiosa cittadina dell'impero russo - e trascura una figlia poco amata per il giovane cugino, oggetto invece di una furente passione - quella Fanny Nèmirovsky che ha fatto dell'infanzia di Irene un deserto senza amore. Hèlène detesta la madre con tutte le sue forze, al punto da sostituirne il nome, nelle preghiere serali, con quello dell'amata istitutrice, "con una vvga speranza omicida". Verrà un giorno, però, in cui la madre comincerà a invecchiare, e Hèlène avrà diciotto anni; accadrà a Parigi, dove la famiglia si è stabilita dopo la guerra e la rivoluzione di ottobre e la fuga attraverso le vaste pianure gelate della Russia e della Filandia, durante la quale l'adolescente ha avuto per la prima volta "la consapevolezza del suo potere di donna". Allora sembrerà giunto alfine per lei il momento della vendetta. Ma Hèlène non è sua madre - e forse sceglierà una strada diversa: quella di una solitudine "aspra e inebriante".

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