sabato, ottobre 21, 2023

Slanci del cuore: romanzi da cui tenersi lontano per non odiare i miei autori preferiti parte 2

Avendo così la pazienza di tornare da quegli autori che ho amato, questa seconda parte non toglie niente alla prima, quella cioè dove vi introducevo in questo mondo di riletture e conoscenza dei miei autori preferiti. E se stipulo una seconda parte, credo non bisognerebbe perdere tempo e agire. Come? Esponendovi le mie più concrete motivazioni verso quegli autori per me assolutamente intoccabili, ma le cui opere, alcune a dire il vero, sono materia di allontanamento, quasi diniego. Dunque, ecco un regalo per voi: se amate uno di questi autori o vi incuriosiscono, anche solo un pochino, non partite da queste lettura, ma… da altro! Per quanto mi riguarda, le ho amate intensamente. Mi hanno fatta cadere e poi indotta a rialzarmi, ma, soprattutto, alimentato un certo amore, un certo rispetto, nei loro riguardi.


Primo romanzo di questa seconda parte che ho apprezzato mi ha appassionata molto, ma che non consiglierei come primo approccio all’autrice è questo romanzo. Quasi un testo storico in cui sono presenti donne forti, atti d’accusa senza remore contro di esse, che conducono in un luogo in cui feci perdere completamente le mie tracce. Un nuovo viaggio in una vasta gamma di nozioni e ideologie in cui si avverte una parvenza di inquietudine, il desiderio di non poter raggiungere quella strada che avrebbe indotto alla redenzione, a gesta individuali insopportabili e irreparabili, attraverso cui la società dovrebbe interessarsi a dissipare tali mali. Un carico fin troppo pesante, nella resistenza a un dovere che prostra in due, recide chiunque.


Titolo: Shirley
Autore: Charlotte Bronte
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 16, 50 €
N° di pagine: 658
Trama: Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l’onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta dalla dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert – convinta che non sarà mai ricambiata – dall’altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l’ereditiera prova attrazione per un insospettabile….

 
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Altro bellissimo romanzo, ma sicuramente da non consigliare come primo approccio all’autrice è questo romanzo nonché una biografia, uno squarcio di vita dell'autrice, che segue una fase e poi un'altra, consapevole del percorso intrapreso. Combinando acume e sensibilità, in una sequela di crisi create ad arte e di vuoti che il suo lungo sguardo ci elargí negli anni.


Titolo: Il lungo sguardo
Autore: Elizabeth Jane Howard
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 17,50 €
N°di pagine: 511
Trama: 1950, Londra. Antonia e Conrad Fleming stanno aspettando gli ospiti per la cena di fidanzamento del figlio Julian. Ogni cosa è pronta nella bella villa sulla collina di Hampstead, da cui si gode una magnifica vista sulla città; la casa sta per accogliere, impeccabile, l'élite londinese che celebrerà l'occasione. Eppure la voce e lo sguardo di Antonia sono velati dal disincanto e dalla sensazione, quasi una certezza, che le cose, in fondo, sarebbero potute andare in modo diverso. Così si chiude il racconto del matrimonio ventennale dei Fleming, una vicenda che solca l'esistenza di marito e moglie dal presente fino a loro primo incontro, in un percorso a ritroso che ci porta a conoscere i due in giovane età, quando Antonio era la splendida adolescente che si faceva chiamare Toni.

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Seppur mio primo approccio con l’autore, entusiasta di aver intrapreso questo percorso non consiglio spassionatamente come primo approccio poiché opera terribilmente  intrinseca a qualcosa che ha a che fare con frammenti di storia in cui si combatte per la giustizia, per le atrocità, le innumerevoli convinzioni o pregiudizi così refrattari alla riflessione da rendere tentativi di evasione più difficile di quel che sembra. Si parla di uomini provvisti di un energia illimitata; uomini pronti ad accoglierti e allo stesso tempo a voltarti le spalle; uomini pronti ad andare avanti, nonostante tutto.

Titolo: Pastorale americana
Autore: Philip Roth
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 425
Trama: Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano "Lo Svedese". Negli anni '50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finchè arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l'obiettivo di "portare la guerra in casa". Letteralmente.

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Questo romanzo lo amai tantissimo, e fu quel romanzo che decretò il nostro incontro. Da questo romanzo susseguirono altre letture, ma questo, sino a questo momento, rivelatasi un delicato e filosofico  meccanismo, in un labirinto di parole che come una luce infinita si sono irradiate da ogni cosa, su cui l'occhio si posa, fra respiri che salgono e scendono, costante come l'onda sulla spiaggia.

Titolo: Trilogia di New York
Autore: Paul Auster
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 318
Trama: Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "Trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "Città di vetro" è la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l'errore del caso e fingendosi un'altra persona cerca di risolvere un mistero. "Fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "La stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.

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Il mio amore per Hardy è abbastanza noto, così evidente da bruciare gli occhi. Questa lettura tuttavia, seppur apprezzata e affascinata tantissimo da una me sempre più curiosa di conoscerlo a fondo, un vasto tesoro di immaginazione visionaria che mi ha invitata a fiondarmi immediatamente fra le sue pagine con la consapevolezza che, a lettura terminata, ha lasciato uno spazio vuoto che ha la forma di una persona.

 

 

Titolo: Il primo trombettiere
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Robin
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 450
Trama: “Il primo trombettiere”, pubblicato nel 1880, è l’unico romanzo storico di Thomas Hardy. L’eroina, Anne Garland, è desiderata da tre pretendenti. John Loveday, il primo trombettiere di un reggimento britannico, onesto e leale; suo fratello Bob, un marinaio inaffidabile; e Festus Derriman, il codardo nipote del possidente locale. La storia si svolge a Weymouth durante le Guerre Napoleoniche. La città temeva allora la possibilità di un’invasione da parte di Napoleone. Dei due fratelli, John combatte con Wellington nella Guerra della Penisola, e Bob milita con Nelson a Trafalgar.


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Zafon è un altro di quelle voci altisonanti della letteratura straniera, una culla di opportunità, bellezza, ma questo romanzo, a dispetto della bellissima saga de Il cimitero dei libri dimenticati, sembra quasi inutile. Inutile inteso come troppo semplice, esile da non poter concepire l’idea che l’autore di questa storia e quella di Daniel Sempere siano uguali. Sicuramente utile per smorzare qualche ora del vostro tempo.

Titolo: Il palazzo della mezzanotte

Autore: Carlos Ruiz Zafon

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 308

Trama: Calcutta, 1916. Una locomotiva infuocata squarcia la notte portandosi dietro un carico di morti innocenti mentre un giovane tenente inglese sacrifica la vita per salvare due gemelli neonati, un maschio e una femmina, inseguiti da un tragico destino. Calcutta, 1932. Ben, il gemello maschio, compie sedici anni e festeggia l'inizio della sua vita adulta, il giorno in cui dovrà abbandonare l'orfanotrofio. Festeggia anche l'ultimo giorno della Chowbar Society, un club segreto formato da sette orfani che per anni si è riunito in un antico edificio in rovina, il Palazzo della Mezzanotte. Ma il passato bussa alla porta. Una bellissima ragazza, la sorella gemella Sheere, entra nel palazzo e inizia a raccontare una storia d'amore, morte, pazzia e vendetta che come un'ombra nera si proietta sul futuro del fratello. Le braci dell'incendio di sedici anni prima ricominciano ad ardere...


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Un piccolo affresco della produzione austeniana che non ha conquistato il mio cuore, si è stabilito altrove, giusto qualche chilometro distante dagli altri fratelli di carta, che ha fatto la sua apparizione sul finire del mese di aprile, accompagnato da eventi e situazioni turbolenti, dove ammetto non ho mostrato alcun segno di ostilità, alcun impulso violento del tutto fuori luogo circostante, che ha contribuito ad solidificarsi in qualcosa di sfacciato, stilisticamente parlando, umile ma dotato di poco vigore che mi ha impedito di perdere la testa come con tutti gli altri. 


 Titolo: Persuasione
Autore: Jane Austen
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 10 €
N°di pagine: 336
Trama: Al centro della vicenda Sir Walter Eliot, uomo orgoglioso e pieno di se, e le sue tre figlie, Elizabeth, Anne e Mary. Rimasto vedovo assai presto, Sir Walter affida la giovane figlia Anne alla sua tutrice perché ne curi l'educazione. Ma, innamoratasi di un giovane ufficiale di marina, su sollecitazione della sua mentore che ne sottolinea di continuo la mancanza di mezzi Anne rompe il fidanzamento. Otto anni dopo però lo rincontra. Amaramente pentitasi del passo compiuto a suo tempo, decide quindi di giocarsi ogni possibilità. Anne diventa così sempre più consapevole dei propri desideri.

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Possiede un chè di trascendentale, che non riesco a collocare ma che getta una particolare importanza sul decoro, sulle conformità del secolo.

Un romanzo molto bello, ma non il più indimenticabile di Fitzgerald, in cui si entra a contatto con mondi diversi, incompleti, inconsistenti, in cui lottano emozioni e istinti.

   

  
Titolo: Racconti dell'età del jazz
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 410
Trama: Durante la sua carriera, Francis Scott Fitzgerald fu autore di oltre duecento racconti, che gli garantirono enorme popolarità e gli offrirono un utile terreno di sperimentazione. Questa è la più celebre delle sue raccolte di short stories: scritti originariamente per varie riviste e poi pubblicate nel 1922, i "Racconti dell'età del jazz" sono undici ritratti dei "ruggenti anni Venti", un'epoca fatta di scanzonatezza, balli sfrenati, sogni di successo, liberazione dei costumi, ma nascondono anche una dolente riflessione sul rapporto tra fantasia e realtà, e sulla natura della felicità umana.

2 commenti:

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