domenica, gennaio 31, 2016

Il sogno di Brandon - Salvatore Dolmetti

Buona domenica, lettori! Nel mese di dicembre, Sogni d'inchiostro ha ospitato Salvatore Dolmetti e il suo indimenticabile Sogno di Brandon (qui). Quest'oggi, con un post che è un'eccezione per lo stesso autore, lascio spazio alla mia cara amica Elisa che, come me, ha letto il romanzo e a suo dire l'ha piacevolmente conquistata. L'ha indotta a fiondarsi fra le sue pagine, con Febbraio oramai alle porte. Alla luce accecante e brillante di un orizzonte che ammanta il cielo della città in cui è ambientata questa storia, nell'anima di un giovane che, fra le melodie di una canzone, trova insieme, quasi a braccetto, vita e morte.


Titolo: Il sogno di Brandon
Autore: Salvatore Dolmetti
Prezzo: 19,10 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Casa editrice: BookSprint
N° di pagine: 335

Trama: Brandon, il cui nome è un tributo all'indimenticabile Brandon Lee, è un ragazzo con un sogno nel cassetto: vuole diventare una rock star. Ha imparato da autodidatta, fin da bambino, a suonare la chitarra. Egli vive a Grey Land, un quartiere malfamato, dove domina la criminalità. Nonostante tutto, Brandon è riuscito a mantenere il suo buon cuore. Forse troppo, e non ha smesso di credere nei suoi sogni. E' un ragazzo dal carattere forte, ribelle e sicuro di sé. Da sempre, il suo cuore batte per la sua compagna di banco Isabelle, ma è fidanzato con Michelle, la ragazza più bella e ricca di Heaven Town, la sua città, e di conseguenza non gli sarà facile conquistare il cuore della sua amata. Questo porterà Isabell ad allontanarsi da lui, ma, allo stesso tempo, Brandon comincerà a vedere il suo sogno più vicino, raggiungendo il successo. Come spesso accade ai giovani, venuti dalla strada, comincerà a essere schiavo del denaro e a perdere se stesso. Durante la sua carriera da rock star, però, Brandon rivelerà di avere un altro sogno da realizzare, ancora più grande e importante di quello iniziale, e, con l'aiuto del suo inseparabile e migliore amico Morgan, tornerà sui suoi passi, riconquistando tutto ciò che gli appartiene, ma a tutto c'è un prezzo.

Il pensiero di Elisa:

"Siamo tutti come vasi rotti"[...] "Ci hanno lasciato cadere su questa Terra e siamo come andati in pezzi, ora tocca a noi ciò che manca per completarci e tenerlo stretto."

giovedì, gennaio 28, 2016

Gocce d'inchiostro: Un amore - Dino Buzzati

Come una figura titanica, Un amore si è alzato lentamente e ha dispiegato le sue ali. Pian piano ha appoggiato i piedi a terra, e messo radici nel mio cuore. Graffiato la superficie del mio animo, lasciandovi un segno.
Fluttuando nell'aria mi ha catturato nella spirale dell'amore che sprigionano le sue pagine e, come un meraviglioso compagno di viaggio, disegnato la sua orbita. Prigionieri ognuno confinati nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte.


Titolo: Un amore
Autore: Dino Buzzati
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 12 € 
N° di pagine: 262
Trama: Una Milano che, con i suoi inferno vecchi e nuovi, i suoi falansteri giganteschi, certi suoi grovigli di vicoli, è insieme ritratto della metropoli in un preciso momento storico e simbolo della babele d'ogni tempo. E' questo lo sfondo su cui si muove il protagonista di Un amore: un professionista maturo, un uomo che ha atteso troppo, senza saperlo; è rimasto nell'intimo un giovane, crede che il sentimento sia capace di compiere tutti i miracoli. E si innamora perdutamente di una donna giovanissima d'anni, ma già carica della cinica spregiudicatezza, della stanchezza morale di un'epoca. Primo e unico romanzo erotico dello scrittore bellunese, Un amore continua l'indagine buzzatiana nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo, esplorandone una dimensione, quella del sentimento, di primaria importanza e descrivendo con ineguagliabile finezza la parabola di un amore vero, di una limpidezza esemplare, ma destinato a smarrirsi nella menzogna, come in un labirinto.

venerdì, gennaio 22, 2016

Una goccia, mille parole: Scrivimi ancora - Cecilia Ahern

Considerando i miei dubbi, le mie perplessità, ero certissima che Scrivimi ancora si rivelasse un gigantesco buco nell'acqua. Constatare quanto invece la storia di Rosie e Alex fosse quel genere di storia che solitamente leggo, per cui non rinuncerei tanto facilmente, è stata una benedizione dal cielo.
Era già predestinato: prima o poi la sorte doveva sorridermi. E il destino aveva deciso che accadesse mediante una sfida indetta dalla mia amica Claudia, autrice del blog Toglietemi tutto, ma non i miei libri (qui)
Per la prima volta dopo molto tempo, ho ascoltato con piacere la storia che si portava dentro la Ahern in cui ho colto una sincera corrente di simpatia verso di lei e i suoi personaggi.
La recensione di oggi, tuttavia, una novità dell'anno, rappresenta un mio riconoscimento per l'immensa intimità che sembra circondare l'aura del romanzo. Una sorta di monologo interiore che, anche se per poco, ha fatto coincidere la mia anima con quella dei personaggi. Riconoscendo nelle pene d'amore di Alex e Rose, tracce di anni di solitudine, incomprensioni. Ombre che conosce bene.


Titolo: Scrivimi ancora
Autore: Cecilia Ahern
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 9, 90 €
Trama: Rosie e Alex si conoscono sui banchi di scuola di Dublino e iniziano a scriversi messaggi su biglietti di carta. A poco a poco diventano inseparabili fino a quando quelle lettere tradiscono un sentimento nuovo, che li confonde e li appassiona. Un amore impossibile da esprimere, con tutte le contraddizioni tipiche di quell'età. Ma quando i due prendono coscienza di ciò che li lega veramente, Alex deve abbandonare Rosie e trasferirsi con la sua famiglia negli Stati Uniti. Straordinario collage di lettere, e-mail, bigliettini, sms e cartoline, Scrivimi ancora è un romanzo delicato e indimenticabile che a ogni pagina commuove e fa sorridere al tempo stesso. Una storia sugli scherzi del destino e sulla forza del vero amore.

Una goccia, mille parole:

sabato, gennaio 16, 2016

Gocce d'inchiostro: Tutti i figli di Dio danzano - Murakami Haruki

Una recensione breve, concisa e diversa dal solito, quella di questa sera. Un romanzo semplice, ma significativo che ho deciso di leggere in un periodo decisamente frenetico.
Risucchiata da un vortice di emozioni e parole da cui non credevo di avere scampo. Frettoloso e piuttosto semplice, quest'ennesimo capolavoro dello scrittore giapponese più acclamato negli ultimi tempi è una raccolta di racconti non del tutto compiuti che tuttavia lasciano un segno del loro passaggio. Una traccia d'inchiostro, una macchia d'olio. Storie che, inconsapevolmente, attanagliano con le sue parole.
Titolo: Tutti i figli di Dio danzano
Autore: Murakami Haruki
Prezzo: 12 €
Casa editrice: Einaudi
N° di pagine: 155
Trama: Sei incontri che possono cambiare il corso di un'esistenza, o che promettono una via d'uscita dal dolore, la cura di una ferita, la decifrazione di un mistero, o addirittura la salvezza di una città intera. Un uomo abbandonato dalla moglie parte per l'isola di Hokkaido per consegnare un pacchetto alla sorella di un collega. Cosa contiene il pacchetto? Forse il vuoto che sente dentro, quella "bolla d'aria" per cui la moglie lo ha lasciato. In una località di mare una ragazza stringe amicizia con un pittore la cui unica vera passione è accendere falò sulla spiaggia. Qual'è la forma del fuoco? Quale il modo di ottenere un fuoco veramente libero?

La recensione:
Era il 18 febbraio del 1995 quando, nella caotica città di Tokyo, una violenta scossa di terremoto dalle proporzioni gigantesche, s'imperversò sulla città e causò incidenti e morti nei trasporti urbani più affollati.
Attanagliati dal dolore e dalla paura gran parte della popolazione giapponese, fu costretta ad abbandonare Tokyo per trasferirsi in zone del tutto nuove e sconosciute. Luoghi che, alla maggior parte, avrebbero garantito una nuova vita. Un lavoro. Nuove opportunità di poter mettere su famiglia, o realizzarsi all'interno della società.
E' in quest'ambiente di caos e sconvolgimento, che la vita di alcuni personaggi di sei splendidi racconti, s'incroceranno e cambieranno il corso di un'intera esistenza, o prometteranno una via d'uscita dal dolore alla salvezza di una città intera.
E' mediante la loro storia che riusciremo così a decifrare misteri irrisolti, a curare ferite ancora pulsanti, o a scovare quell'unica strada che riesca ad appagarli una volta per tutte.
Strada che, per gran parte di loro, sarà difficile da trovare.
Avvolti come in una bolla di mistero, imperscrutabili, vuoti, ma molto simili fra loro, in veste di carta e inchiostro appaiono come una sorta di alter ego dello stesso Murakami: bellissimi, piuttosto eccentrici e insoddisfatti, con la costante ricerca di scovare la propria identità o di qualcuno che possa aiutarli a trarre "conforto" o "rimedio", per alleviare il dolore dalla terribile malattia della solitudine. 
Come in gran parte dei suoi romanzi il titolo, è un omaggio alla letteratura o alla musica. Alle capacità degli uomini di saper misurarsi con Dio o, alla pari di Dance dance dance, all'importanza della danza come rifocillazione dell'anima.
Esaltazione del sesso e della musica, trascrizione di scenari onirici magistralmente ideati e costruiti, ricerca interiore del proprio io, e molto altro, Tutti i figli di Dio danzano è una lettura semplice e veloce, utile a riempire una tediosa serata di fine gennaio. Realistico, sensuale, romantico, triste, inconsueto, è un mix di tante cose.
Racconti diversi da quelli scritti finora. Racconti come quello di qualcuno che attende impaziente la fine della notte, il rischiararsi del cielo, per stringere forte nella luce persone che amano, storie come queste.

Valutazione d'inchiostro: 4

giovedì, gennaio 14, 2016

Gocce d'inchiostro: Nobody - Charlotte Link

Titolo: Nobody
Autore: Charlotte Link
Prezzo: 9,80 €
Casa editrice: Tea
N° di pagine: 522
Trama: A Scarborough, una località di mare dello Yorkshire, viene trovato il corpo di una studentessa brutalmente assassinata. Per mesi la polizia brancola nel buio alla ricerca non solo di un autore, ma anche di un movente. Fino a quando un nuovo omicidio scuote gli abitanti della cittadina. Questa volta la vittima è una donna anziana. Le modalità dell'assassinio, tuttavia, sono le stesse e la poliziotta incaricata delle indagini si convince che il nesso fra gli omicidi sia da ricercare nel passato delle due famiglie. E, con l'aiuto di un diario trovato per caso, si imbatte in una vicenda accaduta più di mezzo secolo prima, quando in paese era arrivato, insieme agli sfollati da Londra durante i bombardamenti, un bambino di cinque anni apparentemente orfano, ritardato e che si era subito attaccato a una ragazzina di poco maggiore. Brian era il suo nome: questo era tutto ciò che si sapeva di lui. Da tutti era stato "battezzato" Nobody e da tutti era stato maltrattato per anni, atrocemente. Che fine abbia fatto nessuno lo sa e a Scarborough tutti hanno cercato di dimenticare questa brutta storia. Ma ognuno in cuor suo sapeva che un giorno o l'altro sarebbe saltata fuori.

giovedì, gennaio 07, 2016

Un anno pieno di parole: Carta e inchiostro Anno 2015

In un anno pieno di racconti, dopo aver letto un numero spropositato di letture, possono accadere tante cose. Ci si vede recarsi in posti che ogni tanto si ama visitare, vaghiamo in casa come anime in pena, cerchiamo la storia giusta che faccia al caso nostro e alla fine ci accorgiamo che non sempre il tempo che dedichiamo a certi romanzi è così fruttuoso. Nell'aria che si respira non c'è alcuna allusione all'idea di qualcosa che possa soddisfarci, e ci si domanda cosa ci possa essere di speciale a trascorrere feste, cenoni, compleanni in compagnia di un amico che non riesce a capirci.
Quest'anno, come molti altri anni, sono stati numerosi i romanzi letti. Alcuni talmente belli, romantici, malinconici e struggenti, che hanno lasciato uno spazio vuoto che aveva la forma di una persona. Altri, invece, che per quanto ben scritti o di forte impatto, hanno accumulato un numero sproporzionato di critiche e lamentele. Liquidati con facilità per la natura poco infruttuosa della storia, o per fastidiose incongruenze che inducevano quasi sempre a farci storcere il naso.
Il post di quest'oggi - una novità da quant'è che il blog è in vita -, propone dunque una carrellata di romanzi composti incidendo graffi sulle pagine. Una sorta di riepilogo libroso, mio e della mia cara amica Elisa, che elogi e critichi alcune delle letture che ci hanno accompagnato in questo anno, oramai passato. Strutturati in due categorie ( la carta e l'inchiostro), che trascinano in un intero mondo di luce e ombre. Di bianco e nero. Di buono e cattivo. Fra canti celestiali all'ennesimo autore che abbia avuto la sorprendente capacità di farci battere il cuore, e parti invisibili che fioriscono e che tuttavia restano invisibili.

Carta:






Celeste 1872: una storia che ho ascoltato in tutta la sua meravigliosa essenza. In un irresistibile silenzio, in un mondo in cui si è completamente indifesi dove gli uomini, spettatori di una realtà a cui si adatteranno al più presto, sorvegliano silenziosamente l'azzurro del cielo. Una cornice in cui lo sguardo rimane intrappolato, si fissa come un'impronta nella mente.

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