sabato, dicembre 31, 2022

The lost review: ultime letture dell'anno parte 2

Il momento di parlarvi della seconda carrellata di romanzi letti in questo 2022 oramai concluso prosegue imerpeterrito lungo il suo cammino, sul finire di un altro anno, cui giunsi inaspettatamente ma con una carrozza sferragliante e rumorosa che trainata da simpatici uomini e amici, abbracciai la vita e queste nuove creature di penna - nuove per me - con la consapevolezza di recitare una parte o farne parte, addirittura. Non accontentandomi più in seguito di osservare ciò che ci circonda senza andare avanti e compiere qualche passo in più ma mantenendo viva quell'attenzione, quell'emozione, quei sentimenti che fagocitano irrimediabilmente in un viaggio picaresco i cui episodi snocciolati avvengono gradulamente come un racconto d'appendice. Apparentemente complessi, romanzi beli da tenere in considerazione ma costellati da innumerevoli personaggi che hanno accresciuto il tono sarcastico e ilare, dagli archetipi miei famigliari.

 Titolo: La famiglia Karnowski
Autore: I J Singer
Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 12 €
N° di pagine: 500
Trama: «... Un capolavoro, al quale auguro un grande successo. "La famiglia Karnowski" è un grandioso romanzo che racconta la storia di tre generazioni ebraiche, dal 1860 al 1940. Gli eventi trascorrono: i personaggi crescono, maturano, si avvicinano alla morte; tutto è corposo e robusto, mentre dall'alto Israel Singer guarda le cose con uno sguardo sovrano e imperturbabile». (Pietro Citati)


giovedì, dicembre 29, 2022

Booktag: nel cuore dei sogni

Non che ami particolarmente i booktag, ma, confesso, che delle volte sono una bella distrazione. In che senso? Nel senso che, da lettrice forte e avida di storie, delle volte mi capita di avvertire l’esigenza di rileggere qualcosa che ho già ospitato e parlato abbondantemente in questo salotto virtuale. E per non lasciarvi a bocca asciutta, vedo in questi splendidi giochini delle piacevoli distrazioni. Un modo carino e gentile per non lasciare il blog senza alcuna pubblicazione un giorno più del previsto. Questa volta, con un sacco di materiale relativo all’anno appena trascorso, qualche curiosità su di me e… beh, se siete curiosi leggete fino in fondo. Rispondete anche voi a questo piacevole booktag e, se vi va, taggatemi :D


1)     Libri per ogni iniziale del tuo nome.

GRESI

martedì, dicembre 27, 2022

The lost review: ultime letture dell'anno parte 1

Sul finire dell'anno, mi sorprendo a trovare una piccola pila di libri letti ma non ancora recensiti. Queste letture, che ho deciso suddividerò in due parti, riassumono mesi, settimane in compagni di romanzi che ho comprato a inizio anno, in un momento imprecisato della mia vita, ma, fra le innumerevoli tentazioni del marcheting editoriale, una scontistica allettante e sorprendente delle case editrici inducendomi a compiere un passo forse troppo frettolosamente ma che non mi ha mai indotta a pensarci con un certo rammarico. Ho amato ognuno di queste letture e i loro autori, e se non li avessi letti subito li avrei letti quando sarebbe giunto il loro momento. 

Titolo: Nord e sud
Autore: Elisabeth Gaskell
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 512
Trama: Classico della migliore letteratura inglese, Nord e Sud racconta la travagliata storia d’amore tra John Thornton e Margaret Hale, complicata da orgoglio e pregiudizi di sapore austeniano e dalle nuove istanze sociali di un’Inghilterra in piena industrializzazione. Lui è un facoltoso proprietario di fabbriche tessili, simbolo della nuova borghesia capitalista di una cupa cittadina nel Nord industriale. Lei è la figlia di un curato trasferitosi dal Sud rurale e tradizionalista, intriso di morale cristiana e ancora governato dall’aristocrazia dei proprietari terrieri. Due caratteri lontani per indole, estrazione e cultura, che da subito si attraggono e respingono tra continui scontri e fraintendimenti in un rapporto complesso, la cui evoluzione appassiona i suoi lettori da oltre un secolo e mezzo. Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista di Charles Dickens «Household Words» tra il 1854 e il 1855, il romanzo è stato trasposto in due serie televisive di successo della BBC.

domenica, dicembre 25, 2022

Slanci del cuore: romanzi per Natale

Perché parlo sempre di libri? Perché non posso proprio farne a meno … è una cosa così strana? Per me, che divoro romanzi come fossero Nutella, assolutamente no! Non ho idea come possa apparire, dinanzi agli occhi del mondo, ma dare peso a ciò che pensano gli altri non ha mai avuto importanza. Ho sempre creduto in ciò che più amo, e questa filosofia mi ha condotta lontana e lontano. In poche parole, ho sempre nutrito un certo amore per la letteratura e le parole e checché pensino gli altri, non riesco mai ad averne abbastanza. Saziare quella sete di conoscenza..Poiché leggere la vita di altri mi ha sempre dato la possibilità di sentirmi parte di una storia, non nel mondo reale ma in un mondo molto simile ad esso. Amo le storie, e come tali confido sempre di leggerne delle altre. E non fingo che esse siano la linfa vitale della mia stessa esistenza. In un periodo come questo, con le strade illuminate da decorazioni e luminarie varie, i libri sono quel contrappeso che dona felicità, magia alla mia anima semplice e appassionata. E, divorata da un piacere inesprimibile, questi alcuni consigli che confido possiate tenere in considerazione se desiderate regalare libri a Natale. La magia, in questo periodo, si intensifica dalla luce intensa di un’atmosfera dai toni chiari, freddi, in cerca forse di qualcosa che ancora non so dare una sua forma ma che sono un porto sicuro per il mio spirito.

Titolo: Emma
Autore: Jane Austen
Casa editrice: Giunti
Prezzo: 8 €
N° di pagine: 608
Trama: Emma è una ragazza viziata, spregiudicata e vanitosa che ha un unico obiettivo: progettare matrimoni per gli altri, anche quando non c’è nessun presupposto. Lei, al contrario, dice di non volersi sposare, di non voler perdere la propria libertà. 





venerdì, dicembre 23, 2022

Gocce d'inchiostro: Caraval - Stephanie Garber

Mi sono appostata ai bordi dell’anima di questa storia inconsapevole di ciò che avrei vissuto fra le sue pagine, ma anche un po' diffidente per la strada che avrei dovuto presto percorrere in compagnia della sua protagonista, Rossella. Stephanie Garber tira fuori un asso dalla manica: le illusioni, i sogni hanno una loro validità? E mediante la scrittura, un’invisibile lente di ingrandimento, comincia a snocciolare una trama che sotto certi aspetti si è rivelata interessante, coinvolgente, che strizza l’occhio ad altri romanzi del genere. Risucchiata in una terra abbattuta dal sonno in cui il mio stato d’animo è stato parecchio ambivalente, quiete, in cui vigono elementi in cui l’estatica cozza con la realtà. Così crudele ed egoista, come una condanna che grava sulle nostre fragili membra.

Titolo: Caraval
Autore: Stephanie Garber
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 430
Trama: Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota tutta intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Tutto ciò che accade in Caraval sono solo trucchi e illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perderla per sempre...

mercoledì, dicembre 21, 2022

Nient'altro che libri e fiocchi di neve 3°

Non sono quel genere di lettrice che non dà mai nulla di scontato. Non ci pensa più di tanto ad organizzarsi e redigere l’ennesima sfida di lettura, pile e pile di libri – forse più grandi di me -, e difficilmente avviene il cosidetto effetto sorpresa. Caratterialmente sono quel genere di persona che sa come comportarsi, cosa vuole dalla vita, dalle letture. Perciò quando accolsi questo nuovo mese, questa nuova stagione, non ci pensai due volte a combinare ai libri la stagione fredda. Quei romanzi che li vedo proiettati in un ambiente domestico, col freddo pungente che pizzica le gote, persino le nostre membra piccole e fragili, osservando il mondo circostante come qualcosa di assoluto e necessario. Ed ecco dunque quest’oggi come mi soffermerò solo su ciò che per me è famigliare – non ha senso consigliare qualcosa che non ho ancora letto -, desiderosa di dare spazio non solo al mondo silenzioso e invisibile che popolano le mie nottate miti ma anche alle vaste e misteriose forze inosservate che si celano dentro questo mondo.

Titolo: Lasciami entrare
Autore: John Ajvie Linqvit
Casa editrice: Marsilio
Prezzo: 18,50 €
N° di pagine: 461
Trama: A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte... "Lasciami entrare" è una storia d'amore, vendetta e vampiri, un racconto sul dolore dell'infanzia e la forza dell'amicizia, dove sangue e orrore devono piegarsi alla potenza dell'amore e alla voglia di vivere.

lunedì, dicembre 19, 2022

Gocce d'inchiostro: Streghe - Ronald Hutton

Siamo in un calderone di magia e potere. Siamo nell’antichità, nel passato, nell’epoca moderna, e in compagnia di un autore di cui francamente non conoscevo nemmeno l’esistenza, rovistai fra la sua opera più celebre e mi immersi in una realtà che sembra nostra ma rivestita mediante una nuova identità. Quella di Ronald Hatton è un saggio antropologico in cui, sin dalle prime pagine, ho avvertito una certa intimità fra autore e questo scritto, una certa passione stimolata e alimentata nel tempo che sono garanzia di scissione, amore e determinazione. Un forte senso di solitudine attanaglia le nostre viscere, nonostante gli innumerevoli personaggi, e una certa rassegnazione che serpeggia nei cuori di chi legge poiché riflette l’anima dello scrittore, sospeso fra passato e presente, in forme insite nella sua esperienza personale. Qualcosa di assolutamente necessario e potente? No, niente di così sconvolgente ma, in definitiva, qualcosa di bello, trascinante, seducente il cui credo religioso si cela nella fede che si riserva a certe tradizioni, certi << paradigmi >> razionali che sottolineano l’importanza di svariate pratiche naturali e metodologie che confermano o qualificano la magia. Discernendo vertiginosamente nelle più oscure e antiche fantasie dell’umanità testimoniando come la paura è qualcosa di ignoto e sconfinato, operando su di noi come un modo per sconfiggere ogni avventatezza soprattutto dinanzi al Tempo.

Titolo: Streghe. Streghe. Una storia di terrore dall'antichità ai giorni nostri
Autore: Ronald Hutton
Casa editrice: Il Saggiatore
Prezzo: 28 €
N° di pagine: 424
Trama: Streghe che cavalcano lupi e iene, cortei notturni di morti senza riposo, uomini trasformati in animali, formule magiche in grado di controllare spiriti e divinità: ogni popolo e ogni cultura del mondo, dall'alba dei tempi fino a oggi, ha creduto nell'esistenza di individui capaci di nuocere agli altri attraverso poteri magici; personaggi che incutono paura o provocano repulsione, dai quali è necessario difendersi, le cui caratteristiche vanno a formare la sfaccettata figura della strega. Dall'Africa al Baltico, dall'antica Grecia alle Americhe, le streghe hanno tratti sorprendentemente simili: agiscono di notte, causano malattie e morte a distanza, sono particolarmente pericolose per i bambini, costituiscono una minaccia per l'ordine sociale. Il mondo antico teme e disprezza chi pratica la stregoneria perché considera i suoi poteri un tentativo di appropriarsi di prerogative divine, e nella Roma imperiale la magia è combattuta ferocemente in nome della religione ufficiale. Altre culture oppongono alla stregoneria figure specifiche dotate a loro volta di poteri straordinari, come esorcisti specializzati in Africa, i praticanti delle tradizioni sciamaniche in Siberia ed Europa settentrionale o i benandanti friulani. Nell'Europa continentale del Medioevo streghe e guaritori dai poteri innati convivono con maghi eruditi eredi di una tradizione di magia rituale che ha origine nell'antico Egitto. A partire dalla fine del XIV secolo la cultura cristiana produce lo stereotipo della strega diabolica, schierata con le forze del male nell'eterna battaglia contro la Chiesa, che è all'origine delle persecuzioni dell'età moderna. Dappertutto e in ogni tempo le persone etichettate come streghe sono il capro espiatorio di tensioni e invidie all'interno delle comunità. Ronald Hutton, studioso di magia e paganesimo, seguendo le orme di Carlo Ginzburg e Wolfgang Behringer esamina la credenza nelle streghe da ogni angolazione e in prospettiva globale, attraverso epoche e continenti, a caccia dei nessi tra le tradizioni folkloriche di svariati popoli e società. "Streghe" è una discesa vertiginosa nelle più oscure e antiche fantasie dell'umanità, che testimonia come la nostra fascinazione per la paura e l'ignoto non abbia confini di spazio e di tempo.

sabato, dicembre 17, 2022

Slanci del cuore: romanzi che desidero ricevere per Natale

Apro una pagina bianca di Word con un unico obiettivo: andare lontano? Come? Andare dove? Valicare la realtà, i limiti dell’immaginazione. Sorvolare cieli di imprescindibile stupore, ma anche nuvoloni grigi e minacciosi. Leggere ha sempre donato un certo entusiasmo, una felicità imprecisata alla mia anima semplice e romantica. Tendenzialmente incline ad accogliere e accettare il minimo indispensabile, i libri hanno funto da surrogato agli assetti negativi della vita. La me di adesso riderebbe nel pensare, a quando ero adolescente, mi struggevo per qualcuno che esisteva solo su carta o nella mia testa. La me di adesso, sorride nel riporre queste poche righe. È subentrato Halloween, è volato novembre. E ora è tempo di pensare ai regali: quale regalo se non quello di regalare a un lettore altri libri? Tanti libri… un bel mucchio. Ma pur quanto so che sarà impossibile, forse qualche libro riceverò ma non così tanti, non credo ci sia niente di male ad informare lettori di passaggio e non cosa mi aspetto di scartare, sotto l’albero, la notte di Natale. Per i più curiosi, consiglio di prendere carta e penne :D

Primo romanzo che desidero avere, è una tentazione bellissima che ho desiderato avere sin dal primo momento in cui ho scoperto la sua pubblicazione. La copertina poi è bellissima.

Titolo: Anne di Green Gables
Autore: Lucy Moud Montgomery
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 28 €
N° di pagine: 816
Trama: È dura per Matthew e Marilla, fratello e sorella di mezza età, gestire una fattoria sull'Isola del Principe Edoardo, in Canada. Così decidono di adottare un orfano che li aiuti nel lavoro dei campi ma al posto di un robusto ragazzo l'istituto invia loro una gracile ragazzina dai capelli rossi. Inizia così la vita di Anne a Green Gables, al centro di una serie amatissima di romanzi che la accompagneranno dall'infanzia fino all'età adulta.

giovedì, dicembre 15, 2022

Gocce d'inchiostro: Pippi calzelunghe - Astrid Lindgren

Non ci sono mosche né zanzare fra le pagine di Pippi calzelunghe, l’aria magica, surreale e malinconica che si respira odora di fiabesco, come piccole pastiglie dolci/amare al gusto di eucalipto perché riposto in un unico luogo, una casa deformata sulla cima di una collina, il cui profumo penetrante pulì le mie cavità nasali ogni volta che inspiravo. Pippi Calzelunghe, stabilitasi sulle fronde di questo albero maestro nel bel mezzo della campagna di un piccolo luogo immaginario, fu l’unica ad aver discosto una tendina invisibile che mediante affetti o legami osserva il mondo circostante.
Il mondo ritratto dall’autrice in questo splendido romanzo, mi è sembrato bizzarro non tanto quanto un posto assurdo quanto un posto reale, un presidio urbano che accolse migliaia di lettori di qualunque sesso o età, progettato da una mente acuta e perspicace che non tollerava il fatto che i bambini non potessero essere tali, cosa che invece rese questa lettura magnifica e indimenticabile. Un pittoresco viaggio << da poltrona >> i cui svariati episodi delineano la vera e propria identità di una piccola grande donna, mediante la quale è stato possibile tendere l’orecchio. Ascoltare un frastagliato respiro, in cui si cerca di immaginarla protetta nella sua amata Villa conchiglia osservando minuscole scenografie di una galleria di immagini, suoni e colori che riesumeranno un frammento di vita che si credeva perduto.

Titolo: Pippi Calzelunghe
Autore: Astrid Lindgren
Casa editrice: Salani
Prezzo: 15, 90 €
N° di pagine: 316
Trama: "Un tempo avevo paura di rimanere in casa da sola, ma ora non più, perché Pippi è con me" ha scritto ad Astrid Lindgren una bambina giapponese. "Pippi Calzelunghe" è un libro conosciuto in tutto il mondo e tradotto in 54 lingue, di cui l'ultima dell'elenco è lo zulù. Anche voi troverete in Pippi una compagna forte, allegra, furba e ricchissima; vive sola a Villa Villacolle e non ha paura di niente: sta benissimo anche senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere, che non servono a nulla se non si è veramente generosi. E Pippi, appunto, lo è. Leggete le sue avventure e vi sentirete, come lei, tanto forti da sollevare un cavallo. 

martedì, dicembre 13, 2022

The End of Year booktag

Mamma mia come vola il tempo! Nel giro di una mangiata di giorni è volato un anno… ma è davvero possibile? Nel mentre ripongo queste poche righe penso che il tempo lo si valuta a seconda di come lo si vive: c’è chi lo ha vissuto in maniera frettolosa, chi invece con la lentezza e la densità dei sogni. Per me che sono una lettrice che ama fare tante cose è davvero volato, ed oggi ripongo in questo booktag, divertente e carino, alcune curiosità relative a questo anno che ci stiamo per lasciare alle spalle. Faccia a faccia con la realtà, senza alcuna remora, offrendomi la bellezza di un paesaggio quieto ma anche altalenante in cui tuttavia ho vissuto nel complesso bellissime storie.

1)     Quest’anno hai iniziato dei libri e li hai messi da parte?

No. Se inizio un libro debbo assolutamente portare a termine la sua lettura.

domenica, dicembre 11, 2022

Gocce d'inchiostro: Invito a una decapitazione - Vladimir Nabokov

I romanzi di Vladimir Nabokov hanno sin da sempre destato un certo fascino in me. Sono sempre stati un polo d’attrazione, e quindi la migliore soluzione per accrescere questo interesse è ridurre la distanza e leggere qualche altro romanzo, uno dei tanti nella lunga lista dei libri ancora da leggere, la migliore che potessi mai sperare, così bello che non va inteso come facile, perché è destino a volte attribuire alle parole una certa semplicità, ma anche nelle circostanze più positive, soprattutto in un posto come la Russia stanliana, dove la vita sembra quasi per lasciare lo spirito di un uomo comune, dove una lunga e attenta riflessione sul senso del tempo e della conoscenza causarono sconquassi alla salute – alla mia -, senza contare il manipolo di sensazioni constatate …. Chi l’avrebbe mai detto che questo romanzo fosse così potente? Tutto ciò che lessi nel giro di una manciata di giorni subì un certo effetto, molte delle quali riconducibili a quello che esprimerò in questa recensione, anche se le parole, in questo caso, servono ben poco. Ma inevitabili, poiché coscienzioso e consapevole, vergato da parole che sono il massimo della fiducia, della bellezza dell’arte, in una transitoria perdita di coscienza che colpisce forte, col suo ammaliante carisma, evidenziando con semplicità il Bene perfetto e illusorio.

Titolo: Invito a una decapitazione
Autore: Vladimir Nabokov
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 222
Trama: Il protagonista di questo romanzo, Cincinnatus C., ha un difetto: è opaco, nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano, perciò produce "un'impressione bizzarra, come di un ostacolo oscuro e solitario in un mondo di anime trasperenti le une alle altre". In quel mondo, che non è un paradiso, come gli altri sarebbero inclini a pensare, ma il suo beffardo capovolgimento, l'opacità non è solo un difetto, ma una grave colpa, forse la più grave: è segno che rivela la "turpitudine gnostica" del singolo. In quel mondo si viene condannati a morte non per ciò che si fa, ma per ciò che si è. Scritto nel 1934 a Berlino un romanzo chiaroveggente che ha per oggetto la società totalitaria.

venerdì, dicembre 09, 2022

Slanci del cuore: romanzi letti in passato a cui concederò una seconda possibilità

Ci penso sempre, quando un romanzo non mi soddisfa completamente. Ci penso a tal punto, che durante il processo di lettura – nonostante gli innumerevoli tentativi ed opportunità di abbandonarne la lettura -, insisto. Confido sempre che qualcosa possa cambiare. Ed insisto, vado avanti. La situazione però si rivela poi esattamente come l’avevo immaginata. Cosa ricavo io da tutto ciò? Semplice. Vantaggio, perché intanto la curiosità nei riguardi di quel romanzo è stata soddisfatta.


Negli anni, nel tempo, ho sempre concesso delle seconde possibilità. Immemore della bruttezza che nasconde quel romanzo o desiderosa di scoprirne i motivi per cui tanti anni fa non riuscì a parlare alla mia anima semplice. Ma il bello in tutto questo è che non ho nulla da perdere: voglio dire, se un romanzo non mi piace posso sempre regalarlo. Donarlo a qualcuno che lo apprezzi maggiormente. Da questa riflessione, tuttavia, è nato questo post, che coincise col desiderio ardente di rivivere sulla pelle storie che qualche anno fa non mi soddisfecero completamente o relegai in una zona anonima della memoria. E quale miglior modo, se non quelli di rileggerli. Quando? Non so dirlo! Magari fra una sfida di lettura e un’altra, un classico e un romanzo di narrativa… Chi può dirlo? Certamente impressi nella sabbia del tempo e nel mio bagaglio culturale.


Primo di questa carrellata, romanzo che ha un carattere decisamente suo. Costellato da incisivi e sempre più intensi flashback, è una storia che solleva un polverone di domande… senza ancora alcuna risposta.

Titolo: Chi è Mara Dyer
Autore: Michelle Hodkin
Casa editrice: Mondadori (collana Chrysalide )
N° di pagine: 430
Prezzo: 16 €
Trama: Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?

mercoledì, dicembre 07, 2022

Gocce d'inchiostro: L'incendiaria - Stephen King

Una manciata di giorni dopo l’ultima lettura del maestro dell’horror, Stephen King, cui mi sto appassionando giorno dopo giorno sempre più, mi trovai dinanzi a una copia digitale di L’incendiaria. Romanzo inerente all’ennesima sfida di lettura indetta su Facebook, a cui partecipo da qualche anno a questa parte, e lì per lì incuriosita da questa nuova – nuova per me -, opera dell’autore. Pensai addirittura trattasi di una sorta di messaggio, quasi l’autore volesse mandarmi qualche segnale, un barlume di conoscenza o verità che avrebbe cambiato le cose. Quali cose? Questo salotto letterario vedrà sicuramente qualche altro romanzo dell’autore, comparire qui, sporadicamente e non. Sebbene di romanzi che desidero leggere ce ne sono a bizzeffe, sebbene la mia bella pila della vergogna è quasi del tutto scomparsa. È una situazione assai comune, che è avvenuta tante altre volte in passato. Anche questa volta ho percorso una strada che sulle prime mi ha impedito di scorgere la luce. E poi…. Poi mi ha indotta a calarmi del tutto nel presente, in un meccanismo costante di necessità abbracciando il Male quasi come un tentativo da cui scovare una via di fuga, con la mera consapevolezza tuttavia si possa incappare in qualcosa di oscuro e ignoto.

Titolo: L’incendiaria
Autore: Stephen King
Casa editrice: Pickwick
Prezzo: 10, 90 €
N° di pagine: 480
Trama: «Tu sei un'incendiaria, tesoro. Proprio come un grosso accendino Zippo.» E quella volta le era sembrato così divertente che aveva riso. Adesso, però, non sembrava più tanto divertente. Un uomo alto dalle spalle larghe e una bambina dai capelli biondi si tengono per mano nell'oscurità: padre e figlia in fuga nella notte. Sulle loro tracce c'è una macchina verde, con a bordo degli sconosciuti disposti a qualunque cosa pur di catturarli. Dodici anni prima, quell'uomo alto, Andy McGee, era ancora ventenne, uno studente squattrinato del college che si era offerto per un misterioso esprimento psicologico che gli avrebbe fruttato duecento dollari. Non sapeva che in quell'occasione avrebbe conosciuto Vicky Tomlison, l'amore della sua vita, anche lei prestatasi come cavia. Non immaginava che quella sperimentazione, orchestrata da un'organizzazione governativa chiamata «La Bottega», avrebbe scatenato in lui e in Vicky facoltà paranormali latenti. E nessuno dei due credette poi ai propri occhi quando Charlie, la loro bambina, diede fuoco al suo orsetto con un semplice sguardo: il frutto del loro amore era dotato di una forza straordinaria e incontrollabile, la pirocinesi, ossia la capacità di incendiare oggetti - e persone - con il pensiero. Ora Charlie ha otto anni e i suoi genitori le hanno insegnato a controllare quel potere distruttivo. Ma gli agenti senza scrupoli della Bottega, venuti a conoscenza del suo «talento», vogliono orientarlo verso il male, usando la bambina come un'arma, con conseguenze potenzialmente disastrose per l'umanità. Non hanno fatto i conti con il coraggio di un padre, pronto a tutto pur di salvare sua figlia. Né hanno calcolato che anche una bambina può provare la sottile soddisfazione della vendetta.

lunedì, dicembre 05, 2022

Le TBR: richiami dell'anima 20 °

Probabilmente quello che avevo immaginato era che questo ultimo mese di dicembre sarebbe stato semplice smaltire gli ultimi romanzi della pila della vergogna. Checchè la mia vita si rifacesse a qualcosa in particolare, proiettato in epoche lontane anni luce. Queste ultime letture, se Dio vorrà, saranno quell’esperienze personali con cui desidero salutare l’anno, Intestardirsi a voler concludere qualcosa che già, in partenza, evidenzia aspetti che coincidono con la tua anima, i tuoi gusti personali, sono piccoli dettagli che rivelano una certa importanza sull’impatto emotivo che quel genere di lettura suscita su di te. La complessità stessa dei miei sentimenti consolidó nella certezza di trovarmi dinanzi a storie che confido possano soddisfarmi a pieno. Sulla soglia di un teatro di emozioni adulte e di segreti la quale la scrittura non terrà completamente giustizia. Se si pensa già solo al termine << divoratrice di libri >> lo si interpreta e lo si accosta a qualche nozione religiosa, profana, esseri sacrificati e sacrificabili, contraddistinti da un segno sull’anima. Ombre deformate o parodie di qualcosa, che inevitabilmente imboccheranno una strada da cui non se ne scorge la luce.

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Titolo: Nord e sud
Autore: Elizabeth Gaskell
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 512
Trama: Nord e sud racconta la travagliata storia d’amore tra John Thornton e Margaret Hale, complicata da orgoglio e pregiudizi di sapore austeniano e dalle nuove istanze sociali di un’Inghilterra in piena industrializazzione. Lui è un facoltoso proprietario di fabbriche tessili, simbolo della nuova borghesia capitalista di una cupa cittadina nel Nord industriale. Lei è la figlia di un curato trasferitosi dal Sud rurale e tradizionalista, intriso di morale cristiana e ancora governato dall’aristocrazia dei proprietari terrieri. Due caratteri lontani per indole, estrazione e cultura, che da subito si attraggono e respingono tra continui scontri e franteindimenti in un rapporto complesso, la cui evoluzione appassiona i suoi lettori da oltre un secolo e mezzo.

sabato, dicembre 03, 2022

Gocce d'inchiostro: Una donna - Annie Ernaux e Nadja - Andrè Breton

 Fu la prima cosa che feci, quando seppi dell'esistenza di Annie Ernaux e André Breton, scrittori francesi amata da molti lettori ma che io non conoscevo affatto fu una bellissima esperienza che mi indusse a guardarmi con gli occhi di un altro, un’altra, il cui sentore era molto simile a quello di altri romanzi letti e vissuti, forse non migliore ma comunque profumato, << accettabile >>, non solo per il tema trattato, ma anche per le viscere profonde in cui mi ha risucchiata, intrappolata, costretta a restarvi sin dal primo momento in cui vi misi piede, dove l’amore per la scrittura funse da surrogato per l’anima semplice ma appassionata dell’autrice. La morte di una persona cara, il movimento costante dei ricordi e la loro risacca disomogenea, mentre l’aria diveniva sempre più oppressiva, spesso irrespirabile, e i miei sentimenti che vacillavano continuamente fra estatico e surreale, con pensieri che si annidavano nella mia coscienza e si squarciavano come nuvoloni grigi e ingombranti di continuo, creando una luce sfolgorante, cangiante, così accogliente e allo stesso tempo morbida di sorprese. Né romanzo né antiromanzo piuttosto arti finzione che riferisce solo fatti e sfugge a qualunque continuità, opere che riportano incontri casuali, aneddoti  in luoghi di passaggio, in un marasma di emozioni. Relativi alla scrittura come paradosso del senso, il divenire e l’rimediabile paradosso di un libro che non vuol essere un libro. Perché l’atto dello scrivere, seppur ardente, manca di spirito. Ma non i protagonisti, che assumono aspetti di esaltazione e caduta, uno spostamento remoto nel vuoto, privo di caratteristiche fisiche e morali, che regalano molto di più di quel che sembra, in un intreccio sapiente di apparenza, giustificazione di finali commoventi e rassicuranti.

Titolo: Una donna
Autore: Annie Ernaux
Casa editrice: L’orma
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 99
Trama: Pochi giorni dopo la morte della madre, Annie Ernaux traccia su un foglio la frase che diventerà l’incipit di questo libro. Le vicende personali emergono allora dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del Novecento. La miseria contadina, il lavoro da operaia, il riscatto come piccola commerciante, lo sprofondare nel buio della malattia, e tutt’attorno la talvolta incomprensibile evoluzione del mondo, degli orizzonti, dei desideri. Scritte nella lingua «più neutra possibile» eppure sostanziate dalle mille sfumature di un lessico personale, famigliare e sociale, queste pagine implacabili si collocano nella luminosa intersezione tra Storia e affetto, indagano con un secco dolore – che sconvolge più di un pianto a dirotto – le contraddizioni e l’opacità dei sentimenti per restituire in maniera universale l’irripetibile realtà di un percorso di vita.

giovedì, dicembre 01, 2022

Romanzi su misura: Novembre

Per me è facile capire la solitudine. C'è stato un tempo in cui io e la solitudine eravamo fidate compagne di viaggio, amiche che non si separavano per nulla al mondo. Una situazione questa in cui nemmeno i miei figli d'inchiostro, i miei amati libri, potevano trarne beneficio. Datemi un pomeriggio freddo ma mite, una coperta morbida e accogliente, una tazza fumante e un buon libro e questo è il mio angolo di paradiso. O, quantomeno, quello che mi piace definire luogo di pace. Ristoro, serenità e spensieratezza in cui il mondo acquisisce una sua importanza; i colori si fanno più evidenti e marcati. I libri, così come la scrittura, hanno sempre funto come espediente per combattere gli assalti esterni. Ecco forse da cosa deriva questo ennesimo wraup up, anche se questa volta un po' meno esile a dispetto dei miei propositi, le sconosciute motivazioni per cui mi hanno indotta a lasciarvi un segno del mio passaggio, o, nel finale, l'emissione di un tacito entusiasmo! Com'è assurda talvolta la vita! Com'è stato straordinariamente indimenticabile il mio incontro con ognuno di questi autori e i loro figli d'inchiostro. Spuntati dal nulla un banalissimo giorno di fine ottobre, senza un ma né un perché, cornice di una melodia che non ha effettivamente una sua collocazione, seppur la vita quasi sempre si premura a tenerci ancorate a quelle note che rivelano una parte fragile e precaria della nostra anima.
E così che ho vissuto storie meravigliose e intense. Con la sensazione che il fragile legame che prima o poi si è instaurato si sarebbe rafforzato man mano procedevo con la lettura, unendo così la mia voce a quella baritonale dei loro autori come un frammento che sarebbe svanito per sempre. Disseminato nel vento come le ultime foglie di un albero invernale.

Romanzi su misura in carta  e inchiostro:

Ci pone dinanzi a una storia che dà spazio non solo al mondo visibile degli esseri senzienti e degli oggetti inanimati ma anche vaste e misteriose forze inosservate che si celano dentro questo mondo. Dickens a modo suo ha ritratto qualcosa che ancora non era stato visto, nonostante fosse costantemente sotto gli occhi, facendo riflettere e ribaltando qualunque forma di evoluzione, sabotando le menti e facendo danzare gruppi di figure intrappolati in un vortice di corruzione a cui disgraziatamente non ci sarà fine.
Valutazione d’inchiostro: 5

martedì, novembre 29, 2022

Gocce d'inchiostro: Il mistero di Paradise Road - Pietro De Angelis

Le letture inaspettate, quelle che ti colgono alla sprovvista col loro clamore, non mi entusiasmano mai di primo achito come solitamente accade con l’approccio di opere che conosco e desidero leggere da tempo. Ma abbastanza validi, per inserirsi nella lunga TBR del mese e il mio entusiasmo nell’abbracciare tutto questo, tra cui gli immancabili classici e qualche acquisto compulsivo. Di questo romanzo non sapevo assolutamente niente, tanto meno la sua esistenza e l’unico modo per conoscerlo era leggerlo: inutile cincischiare in quinsquiglie varie. Era ora di cogliere l’occasione al volo! Molti lettori, prima di me, hanno valicato i cieli celesti di questo luogo, che in effetti di celestiale possiede ben poco, ma con una trama che strizzava l’occhio ai romanzi del mio amato Dickens non potevo assolutamente esimermi. Il risultato non è stato così esilarante come credevo. In parte ha frantumato quella barriera di forte interesse che avevo riservato a queste pagine, ma, il suo risiedere fra le sue pagine tutto sommato è stato << comodo >>. Poiché fautore di un qualcosa che disgraziatamente nessuno eguaglierà mai, quello cioè di valicare l’intento dickensiano, è un romanzo gotico italiano che mi ha affascinata per la visione personalissima che l’autore riversa per la poesia, e, di questo fantomatico mistero, solo l’ombra. Rinchiuso in una zona remota della nostra coscienza, e forse anche di Londra, metafora di un regime totalitario in cui l’uomo non è essenzialmente libero poiché incompreso e non considerato. Non così fascinoso come sembra, giallo che ha una visione claudicante e attiva di una società che c’è stata.


Titolo: Il mistero di Paradise Rohal
Autore: Pietro De Angelis
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 15€
N° di pagine: 316
Trama: Il 15 gennaio del 1875 a Paradise Road, una via di linde casette a schiera alla periferia di Londra, morirono nella stessa notte dodici persone. Né Scotland Yard né la scienza riuscirono mai ad appurare la causa di quei decessi. Soltanto alcuni decenni dopo viene alla luce il documento che svela finalmente la verità su quel caso, di cui fu protagonista Lionel Morpher, impiegato esemplare all’Ufficio Brevetti, la cui moglie Alphonsine fu “vittima” di una passione totalizzante per la poesia. In una Londra nebbiosa e carica di mistero, Lionel si imbarcherà in un’impresa per salvare la moglie dalla sua “follia”, entrando in un nuovo mondo, ricco di incredibili scoperte scientifiche che annunciano l’arrivo della modernità. Un romanzo avvincente e appassionante, un omaggio originalissimo alla letteratura del mistero e alle atmosfere vittoriane di autori come Wilkie Collins e R.L. Stevenson.

domenica, novembre 27, 2022

Classic booktag

Sciami di persone, checchè siano di carta e inchiostro o di carne e ossa non ha importanza, soggiornano nel mio salotto letterario per qualche tempo. È sempre bello vedere così tanta gente attorniarsi sulla soglia di casa tua: nel giro di un anno, ne ho incrociato e ospitato tantissime. Soprattutto gente di un’altra epoca, che indossavano vestiti dai colori sgargianti, lunghi abiti da sera, e soprattutto condividevano modalità di pensiero che naturalmente non coincidono con la mia filosofia di vita.

Nell’insieme hanno organizzato bellissime sorprese che ho vissuto con piacere. Perché le migliori avventure le vivo sempre nei romanzi d’altri tempi. Questo booktag in un certo senso esplica questa mia concezione, formando un cordone intorno a me che ci tiene legati, uniti affinchè qualunque legame intercorso nel tempo non si frantumi ma persista nel tempo.


Un classico celebre sopravvalutato che non ti è piaciuto

Sicuramente il capolavoro di Pirandello. Letto quando ero adolescente, riletto in età adulta. Romanzo che narra una vicenda interessante, ma che, a me, ha annoiato parecchio.




venerdì, novembre 25, 2022

Gocce d'inchiostro: Diego e Frida. Un amore assoluto e impossibile sullo sfondo del Messico rivoluzionario - Jean Marie G. Le Clèzio

Frida Kahlo e Diego Rivera. Più che altro la bellezza di questi due artisti non tanto quanto la magnificenza di opere per me ancora incomprensibili, quanto il trasporto dal tempo a i sensi, il piacere di un’insaziabile forma di autorealizzazione in cui è impossibile non nutrire tenerezza, strazio, estasi, sebbene qui proiettati in meno di duecento pagine, con una gita in un luogo straordinario che continua a mantenere intatto il suo fascino. La promessa mantenuta con una mia amica di leggere di loro per qualche tempo non mi parve più bella e straordinaria come questa, evitando ogni tentazione possibile, attaccandomi alla loro anima come una scialuppa di salvataggio dinanzi a un mare in tempesta. Attaccandosi perfettamente alla mia anima, leggendo solo di loro e lasciandomi inebriare dal profumo dolce e antico di poter studiare e comprendere opere che sono frutto di atti di comprensione dell’anima, specchi in cui si riflette la modernità, la storia, la religione così come la libertà degli uomini.


Titolo: Diego e Frida. Un amore assoluto e impossibile sullo sfondo del Messico rivoluzionario
Autore: Jean Marie G. Le Clèzio
Casa editrice: Il Saggiatore
Prezzo: 12, 50 €
N° di pagine: 192
Trama: Quando nel 1929 la giovane pittrice messicana Frida Kahlo annuncia le sue nozze con Diego Rivera, nessuno accetta il matrimonio tra questa ragazza vivace ma di salute precaria e il genio dei muralisti messicani che ha il doppio dei suoi anni, il triplo del suo peso e una reputazione di orco e seduttore. Il loro passato travagliato, il loro incontro, la fede nella rivoluzione, il viaggio in America e il fascino inaspettato del capitalista Henry Ford, i rapporti con Breton e Trotskij sono raccontati in queste pagine, in cui lo stile del grande romanziere francese fa rivivere due icone del Novecento. Quella di Diego e Frida è una storia d'amore fuori dall'ordinario, attraversata da tradimenti e fughe, vivida e intensa come i colori della loro pittura.
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