giovedì, ottobre 31, 2019

Brividi e sussurri:la paura travestita di bianco e nero

La notte di Halloween, come del resto ogni anno, mi vedrà sicuramente sdraiata sul divano del mio salotto, in compagnia della famiglia più eccentrica e bizzarra di tutti i tempi: la famiglia Addams.
Ecco quello che farò anche questo ultimo giorno di ottobre. E non credo che i miei piani subiranno delle modifiche, una spericolata invasione in discoteche o locali dalle luci stroboscopiche non fanno per me 😊 Se prima non avevo pensato a realizzare un post interamente dedico a questa festa è semplicemente perché, da grande estimatrice della letteratura americana, vittoriana o contemporanea ( se non avessi affrontato decisamente la questione che Sogni d’inchiostro, da quant’è che è in vita, non ha mai parlato di questa festività) adesso non potrei parlarvi di quei romanzi incentrati su storie di fantasmi, vampiri o licantropi. Queste parole, questo mio post, dovrebbe essere l’equivalente per una forma di innovazione. Stanca nel pubblicare esclusivamente recensioni, ho deciso di dare una scossa a questo mio piccolo angolo di Paradiso! E, pian pianino, a seconda di ciò che mi concederà la vita – o meglio, le case editrici -, mi premurò ad essere presente anche in un altro tipo di partecipazione letteraria.
Quest’oggi, dunque, è la volta di libri che hanno come elemento scatenante la paura. Mucchi di carne e ossa che vagano lungo la riva dell’assurdo, ciance ampollose o situazioni ed effetti stravaganti la cui eccentricità avrebbero coperto di vergogna persino il più coriaceo, non soltanto agli occhi di chi legge ma anche di scrive. Si, è un’idea incredibilmente assurda ma che non nasconde un certo fascino. Se ci penso, è bello avvertire ogni tanto qualcosa di nuovo.
Questo post non espugna nulla di nuovo dagli altri blogger, altri post o videorecensioni effettuate. Eppure, sebbene avrei dovuto pensarci prima, quest’anno ho sentito l’esigenza di far sentire anche la mia voce. Come? Consigliandovi alcune letture che, a mio avviso, sono un brivido che scorre lungo il corpo. Alcune letture che io medesima non ho ancora effettuato, ma che rivelano, ancora una volta, la mia insaziabile curiosità nel mondo di carta e inchiostro.


Romanzo che desidero leggere da un mucchio di tempo, e che mi affascina per il suo essere crudele, cruento e orribilante. La copertina poi espugna perfettamente questa sua particolarità, e l'aura di mistero e oppressione che aleggia attorno conferiscono a mio avviso un messaggio piuttosto significativo per la visione pessimistica dell'autore. 












martedì, ottobre 29, 2019

Gocce d'inchiostro: L'incubo di Hill House - Shirley Jackson

Non era prevista questa lettura, penso. Ecco come inizia il prologo di questa recensione che, fra l'altro, non mi vede assolutamente entusiasta. Ed è così che disgraziatamente è andata a finire. Con una banalissima storia di fantasmi. E non sarebbe dovuto andare così. Ecco quello che penso: la Jackson scrive molto bene, ma fra me e lei non ci potrà mai essere alcun legame. L'anno scorso ci avevo provato con il suo romanzo più celebre. Quest'anno, nello stesso periodo, con un opera alquanto affine per temi e stili ad Abbiamo sempre vissuto nel castello ma che mi aveva lasciato incerta se proseguire e concedere un'altra chance alla sua autrice o meno. Questo adesso l'ho compreso, ma tardi. Ma sempre meglio tardi che mai! Ed è stato un vero dispiacere. Perché non si può più tornare indietro, e ciò che è fatto è fatto. E c'è qualcosa di peggio che insistere, persino quando noti le poco robuste fondamenta, e nonostante tutto il bruciore dell'insoddisfazione brucia come una ferita aperta?
Titolo: L'incubo di Hill House
Autore: Shirley Jackson
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 12€
N°di pagine: 233
Trama: << In questo autentico classico del genere gotico, Eleanor Vance, giovane e tormentata donna che non ricorda di essere mai stata felice in tutta la sua vita, viene assoldata dal sinistro professor Montague, aspirante cacciatore di fantasmi, per un soggiorno sperimentale a Hill House... Giunta a destinazione, Eleanor si trova davanti a una casa "che sembrava aver preso forma da sola, assemblandosi in quel suo possente schema indipendentemente dai muratori", un edificio che "drizzava la testa imponente contro il cielo senza concessioni all'unanimità", una costruzione immune da ogni esorcismo: "un luogo non adatto agli uomini, né all'amore, né alla speranza", una casa che si rifiuta di essere una dimora accogliente così come Eleanor vorrebbe sfuggire a un sistema di vita che le ha portato soltanto infelicità >>. 

lunedì, ottobre 28, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. La scivolosa scarpata; L'altro antro; Il penultimo pericolo; La fine - Lemony Snicket

Ancora una volta, dopo l'ennesimo disgraziato evento, vidi Sunny, Violet e Klaus vivi.
Personalmente non mi sorprende più questa cosa, altrimenti non ci sarebbero 13 libri incentrati su di loro, tanto quanto delle mie frequenti e ossessive visite in luoghi inimmaginabili, insoliti, che accennano quasi sempre al fatto che il conte Olaf è nei paraggi, acquattato nell'ombra, nascosto, in apparenza, per motivi che ci verranno alla fine spiegati. Sebbene alla conclusione manchi davvero pochissimo, questa ennesima recensione non dice nulla di nuovo che non sia stato detto in passato. Ma è proprio mediante questi ragazzi che apprenderemo la loro nascita, la loro maturità, il loro stare nel mondo, con una raffica di ingiurie e ingiustizie... 
E adesso? Adesso eccomi pronta all'ultimo atto, l'epilogo, la fine, prorompente e sorprendente che durerà poco ma il cui eco sarà potente e profondo.


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La scivolosa scarpata
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 9,50 €
N°di pagine: 384
Trama: "Cari lettori, come le strette di mano, gli animali da compagnia e le carote crude, molte cose sono preferibili quando non sono scivolose. Sfortunatamente in questo infelice volume, temo che Violet, Klaus e Sunny Baudelaire Si imbattono in ben più della normale quota di scivolosità che spetterebbe loro, durante il viaggio impervio su ( e giù) per una catena di monti strani e inquietanti".


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. L'atro antro
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 9,50 €
N°di pagine: 269
Trama: "Il volume contiene svariate sgradevolezze, quali una pinza gigante, un uomo con una nuvola di fumo al posto della testa, un ipnotizzatore, un terribile incidente che provocherà diversi feriti, punizioni severe, muffe sgocciolanti, esami sterminati e saggi di violino. È inutile sperare che la serie vada migliorando, né, mi spiace dire, ci sono prospettive che essa migliori in un futuro anche lontano".



Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Il penultimo pericolo
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 10 €
N°di pagine: 300
Trama: "Se questo è il primo libro che avete trovato mentre cercavate la vostra prossima lettura, allora la prima cosa che dovete sapere che questo penultimo libro è la prima cosa che dovete mettere via. Purtroppo, questo volume contiene la penultima cronaca della vita degli orfani Bodelaieur, e non è penultimo a nessuno in quanto a tristezza, disperazione e spiacevolezza. Probabilmente la penultima cosa che avete voglia di leggere è una storia con un cannone sparafiocina, un solarium sul tetto, due iniziali misteriose, tre tigemini non identificati, un famigerato criminale e un curry insipido. Le penultime cose sono le prime da evitare, perciò consentimi di raccomandarvi di mettere via per prima cosa questo penultimo libro, e trovare qualcos'altro da leggere, come per esempio il penultimo libro di un'altra cronaca, o una cronaca che contenga altre penultime cose, in modo che questo penultimo libro non diventi l'ultimo libro che leggerete". 





Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La fine
Autore: Lemony Snicket 
Casa editrice: Salani 
Prezzo: 10€
N°di pagine: 300
Trama: "Cari lettori, presumibilmente state guardando il retro di questo libro, o la fine de" La fine". La fine de "La fine" è il posto migliore per iniziare "La fine", perché se leggete "La fine" dall'inizio dell'inizio de "La fine" alla fine della fine de "La fine", arriverete alla fine della vostra pazienza. Questo libro è l'ultimo di "Una serie di sfortunati eventi", e anche se avete affrontato i dodici volumi precedenti, probabilmente non potrete sopportare sgradevolezze tipo un'orribile tempesta, una bevanda sospetta, un gregge di pecore selvatiche, un'enorme gabbia per uccelli e un segreto davvero inquietanti sui genitori dei Bodelaieur. Completare la storia dei Baudelaire è stato il mio solenne compito, e finalmente ho terminato. È probabile che voi ne abbiate altri, perciò se fossi in voi lascerei perdere questo libro all'istante, così che "La fine" non sia anche la vostra. 

sabato, ottobre 26, 2019

Gocce d'inchiostro: Black Angel: L'inizio - Samantha Barbruni


Non dubito che esistano romanzi di letteratura fantastica, o, come si usa nel gergo della narrativa contemporanea, urban fantasy o paranormal fantasy, che colpiscono nell'immediato e ti fanno perdere il senso del tempo, la lucidità. Qualche tempo fa anche io mi lasciavo andare a queste fantasticherie. Seguivo con fermento e vigore le vicende di ragazzi problematici o innamorati dal bello di turno, e ti si attaccavano addosso prima che te ne accorgessi.
Ho accolto la proposta di questa giovane autrice italiana di vivere sulla pelle questo suo sogno d'amore concentrato su carta, non sapendo completamente niente di lei e del suo romanzo. Ho letto la trama, ne sono rimasta incuriosita, e ora che è tutto concluso non ne sono pentita. La storia della sua dolce protagonista, Stephany, e del suo amore segreto non rientra più in quelli che sono i miei gusti letterari. Personalmente amo cibarmi di letture più difficoltose, scritte col sangue, che lasciano un solco profondo nell'anima di chi legge. Tuttavia Black Angel: L'inizio è una piccola scoperta. E il motivo per cui scrivo questo sta nell'approccio che io ho avuto fra le sue pagine, e che, una volta iniziato, mi ha impedito di tirarmi indietro. 
Titolo: Black angel. L'inizio 
Autore: Samantha Barbruni 
Casa editrice: Selph publishing 
Prezzo: 23 €
N°di pagine: 420
Trama: Stephany non avrebbe mai immaginato un cambiamento così drastico della sua vita: più presenze, seduttrici ma ingannevoli, aleggiano su di lei, introducendola a numerose insidie e segreti. Questi esseri, schierati in due fazioni avverse, sono implicati in una battaglia lunga secoli. La più tetra fra le due, seppur a prima vista la più numerosa e avvantaggiata, sembra essere la più vacillante; i suoi componenti sono uniti a forza, per un fine comune; la vendetta; ma questa quest'ultima oltre ad unirli per ragioni differenti li spinge a rivaleggiare, ricattare e raggirare i propri compagni. Questi mezzi dovrebbero essere usati solamente contro i loro veri nemici. Dunque perché tutto questo odio? La risposta risiede nel passato, qualcosa che non si può dimenticare e perdonare dà vita a queste rivalità... Ma Stephany cosa c'entra con tutto questo? Perché sembra l'unico punto in comune fra le due fazioni apparentemente così diverse? Perché mai queste creature sembrano interessate a lei? Che vogliano servirsi della giovane per un qualche sconosciuto motivo?  Eperché, seppur in intensità differenti, lei sembra esser attratta da loro? Due presenze sembravano rivaleggiarsi, più delle altre, le attenzioni della fanciulla, ma solo l'essere più potente ed astuto, il più travolgente di tutti, sembra incarnare il vero punto debole della ragazza, seppur per ora farà parte marginalmente della sua vita.

venerdì, ottobre 25, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. L'ostile ospedale e Il carosello carnivoro - Lemony Snicket

Lettrice temporanea ma attenta delle disgraziate vicende degli orfani Bodelaieur? Forse sembrerà una follia, vedermi così alacremente impegnata in questo viaggio che sembra non avere più fine. Ma invece di fine, come del resto ogni cosa, pian pianino ne vedo sempre più la parvenza che, come una studiosa diligente, ho divorato ogni romanzo di questa serie come non mi succedeva da un mucchio di tempo. Forse il mio temperamento, il mio essere così testarda e caparbia non è preferibilmente ben visto. Molti potrebbero annoiarsi a leggere quasi sempre le stesse cose. Ma per quanto riconosca la natura del mio essere, non riesco a fare a meno di essere sempre più affascinata da qualcosa che mi convince a non fermarmi, se non quando giungeró alla fine. Principio e fine. Vita e morte. Intime contraddizioni dell'animo umano di un uomo che fece delle parole uno stile di vita, e di questi poveri orfani, figli sfortunati che certamente chiunque ricorderà calorosamente.

Titolo: Una serie di sfortunati eventi. L'ostile ospedale
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 8,50 €
N°di pagine: 214
Trama: Se state per gettare via questo libro è scappare il più lontano possibile, vuol dire che lo sapete già: questo volume descrive in ogni dettaglio la penosa permanenza dei fratelli Bodelaieur allo Heimlich Hospital. Ci sono tante storie piacevoli da leggere, ma questa non lo è. Contiene particolari davvero pesanti, come un negoziante sospettoso, operazioni chirurgiche non necessarie, un sistema di interfono, anestesie, palloncini a forma di cuore e alcune notizie davvero sbalorditive su un certo incendio. Chiaramente voi non avete alcuna intenzione di leggere roba simile. Ho giurato di fare accurate ricerche su questa vicenda e di scriverla meglio che posso. 

 Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Il carosello carnivoro
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 8€
N°di pagine: 238
Trama: Caro lettore, la parola "carnivoro", che appare nel titolo di questo libro, significa "mangiatore di carni", e una volta letta questa parola sanguinaria, non c'è ragione che tu vada oltre. Questo carnivoro volume racconta una storia talmente angosciante che ingerire uno solo dei suoi ingredienti potrebbe risultare molto più rivoltante del più indigesto dei pasti..




La recensione:
Seguii gli orfani Bodelaieur, ancora una volta. Se non l'avessi fatto, mi sarei sentita in colpa. Lemony Snicket aveva calcolato ogni cosa: mi sarei diretta lungo la corsia luminosa di una sala d'ospedale o in una piccola tribù, per fare la conoscenza di 'nuovi' acerrimi nemici che contrastavano l'ascesa di questi ragazzi disgraziati. In disgrazie che non hanno mai fine perché continuano oltre la carta, formidabili vantaggi della lettura che mi hanno proiettato nel cuore pulsante dell'anima della saga, facendo di me una lettrice sempre più appassionata di cose ed eventi che hanno dell'assurdo. E prima che me ne rendessi conto, prima di essere consapevole che questi altri due volumi erano conclusi, feci tappa su un altura dimora, rocciosa e rumorosa sentendomi ancor più incuriosita di prima. Incapace di fermarmi, senza un vero e proprio motivo per cui questa saga, questi ragazzi, occuperanno un posto speciale nel mio cuore. 
Nei romanzi di Lemony Snicket non vi sono identità separate, ma segrete, e forse nemmeno l'autore stesso sa dare un senso a ciò che vi accade intorno. Queste sottigliezze fanno il tutto qualcosa di estremamente appassionante, intrigante e avvolgente da cui non sfugge niente. Non ci si accontenta di niente, se non che la nostra anima si senta appagata come si deve. E sapendo e prevedendo il momento in cui ciò accadrà, dovrò pazientare per qualche altro romanzo pur di avere un trattamento di gran lunga più coinvolgente delle piccole svolte di cui dovranno fare a carico i Bodelaieur. Entusiasta e spumeggiante di sapere la verità più assoluta. 
Valutazione d’inchiostro: 5

mercoledì, ottobre 23, 2019

Gocce d'inchiostro: David Copperfield - Charles Dickens

In questi giorni di ottobre ho abitato in una piccola misera dimora di fine XIX secolo, l'anno in cui Charles Dickens mise al mondo il suo preziosissimo David Copperfield. Quando si giunge in certi posti, ci si sente accolti nell'immediato. Ma nessuno, meglio di Dickens, all'epoca, sapeva parlare così bene all'anima di chiunque. Ben disposta a questo tipo di inclinazione, sono scappata via dalla routine, dalla solitudine guardandomi intorno, ma consapevole che all'interno delle sue pagine vi avrei riscontrato solo cose dispiacevoli... Ed infatti così è stato. Poiché, pur quanto David Copperfield sia meraviglioso, un ritratto estremamente appassionato e realistico di uno squarcio di vita del suo creatore, il mio cuore è colmo di una sinfonia estremamente potente. Qualcosa che ha colpito più il cuore che la mente, e che spiega le vere ragioni per cui ho accolto il piccolo David, a qualche anno di distanza dalla sua ultima lettura.
Entro quindici giorni di propositi e false speranze, eccomi qui a farmi strada in mezzo a gruppi di classe sociale, recisi dalla rivoluzione industriale e dalla miseria, che fecero della popolazione delle rigide classificazioni fra classe e razze. Ed in questa traversata non ho potuto fare a meno di sentirmi responsabile, a comprendere la vocazione di mantenere intatta la comunità umana, immune dalla impurità, ma così vicini.
Titolo: David Copperfield
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Bur
Prezzo: 15 €
N°di pagine: 930
Trama: "Non permetteró mai a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita", scriveva Paul Nizan riferendosi ai suoi vent'anni e in generale al tempo della sua adolescenza. Perché quel tempo, quello durante il quale si varca il confine che separa la giovinezza dall'età adulta, è spesso feroce e terribile. Di tutto questo si rese conto Dickens quando scrisse la storia di David Copperfield, un vero e proprio inno alla dolcezza e alle amarezze intrinseche al crescere e al formarsi. Quello del protagonista è un percorso di apprendistato prima di tutto umano, a confronto con personaggi di ogni tipo, dalla stramba zia Betsey a Uriah Heep, sullo sfondo di una Londra plumbea e sulfurea.

lunedì, ottobre 21, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. L'ascensore ansiogeno e Il vile villaggio - Lemony Snicket

Ed eccomi nuovamente qui a parlarvi di due nuovi libri della saga di Lemony Snicket. Questo mese mi ha vista parecchi pomeriggi in solitudine, in compagnia esclusivamente di personaggi fatti di carta e inchiostro, ad assistere al lieto o funesto fine di una composizione di opere che ho amato e di cui serberó un ricordo speciale. Certamente sentirò la mancanza di ognuno di loro, persino del conte Olaf, e così ecco che ci si avvicina lentamente alla fine aggregandomi all'idea che, sebbene dopo non ci sarà più niente, potrò tornarci quando mi pare e piace.
Questo piccolo grande gruppo di ragazzini che hanno riempito il mio animo con la loro sfortunata storia, hanno aperto uno squarcio nel mio cuore, e lì ci sono rimasti. Per sempre. 

Titolo: Una serie di sfortunati eventi. L'ascensore ansiogeno
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 12€
N°di pagine: 218
Trama: In questo senso disperato episodio i fratelli Baudelaire devono vedersela con un aringa rossa, un passaggio segreto e della gazzosa al prezzemolo. Hanno pure degli amici, ahimè, e c'è un losco individuo bugiardo che complotta contro di loro. Anche se avete preso in mano questo libro, potete sempre rimetterlo giù...


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Il vile villaggio
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 12€
N°di pagine: 192
Trama: "Egregio lettore, sono dolente che questa carta sia umida, ma Le scrivo dal luogo in cui erano tenuti nascosti o trigemini Pantano. La prossima volta che resterà senza latte, ne compri un cartone alla cassa n°19 del Non Tanto Super Mercato. Quando arriverà a casa, troverà che la descrizione delle recenti esperienze dei Baudelaire in questa terrificante città, intitolata "Il vile villaggio", è stata introdotta nella sua busta della spesa, insieme a una fiaccola spenta, la punta di un arpione, e un grafico dei percorsi migratori dei corvi di V. F. " (Lemony Snicket)

sabato, ottobre 19, 2019

Gocce d'inchiostro: La musa degli incubi - Lainy Taylor

Che cosa spregevole aver procrastinato per così tanto tempo il secondo volume di una saga che, qualche mese fa, avevo amato profondamente. L'attesa della sua pubblicazione è stata alquanto brutta, ma capita che talvolta non si può proprio fare nulla. Pur crudele e dolorosa che possa essere un simile avvento, il segreto è che talvolta pazientare non è sempre brutto.
Ecco perché La musa degli incubi giunse tardi, ed ecco perché non mi ci tuffai nell'immediato. La mia copia fluorescente languiva sullo scaffale dal mese di giugno, ma il mio animo non era predisposto ad accoglierlo... Non ho potuto farci niente! Che questo lo dovevo interpretare come il segno nefasto di un rinvio, a data da destinarsi?
Ecco però che la mia risposta è giunta quando meno me lo aspettavo. Ed ecco come ho scoperto il suo epilogo come nascosta sotto una carcassa informe di pelle e ossa. Angeli e demoni, che nell'insieme sono la linfa vitale di queste pagine. 
Titolo: La musa degli incubi
Autore: Lainy Taylor
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 15 €
N°di pagine: 523
Trama: La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dei sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l'unico capace di fronteggiare l'oscura Minya, animata dall'implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrano la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dei e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l'esperienza le ha insegnato che l'odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l'odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli? 

giovedì, ottobre 17, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. La sinistra segheria e L'atroce accademia - Lemony Snicket

Ci sono degli interludi, fra un romanzo e un altro, una lettura sfortunata ed un altra. E il motivo è semplice: Sogni d'inchiostro non può ospitare 13 libri di una saga, così, tutti in una volta! Ci sarebbe il rischio che qualcuno si annoi, non si sentisse più accolto, e con un mucchio di libri che aspettano di essere letti da un bel pó di tempo, superano in un certo senso quella linea divisoria tra adolescenza e maturità e le innumerevoli disgrazie degli orfani Bodelaieur, desidero aumentare l'attenzione anziché una diminuzione ridotta.
Non combino niente di nuovo con queste due recensioni, ma ora che è iniziato non posso più fermarmi. Perché, a Lemony Snicket e i suoi protagonisti, nessuno può resistere. Men che meno, io. 

Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La sinistra segheria
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 12€
N°di pagine: 158
Trama: La sinistra segheria è probabilmente quello che racconta le vicende più infelici degli orfani Bodelaieur. Violet, Klaus e Sunny sono spediti a lavorare i una segheria a Meschinopoli, dove incontrano sciagure e disgrazie dietro ogni tronco d'albero. Sono spiacente di informarvi che le pagine di questo libro contengono cose assai sgradevoli, come ad esempio una  gigantesca Sega circolare, una pentola assordante, un uomo con una nuvola di fumo al posto della testa, un ipnotizzatore, un terribile incidente con feriti, e tanti buoni sconto. Io ho giurato di scrivere l'intera storia di questi tre poveri ragazzi, ma voi non siete obbligati a leggerla, e se preferite storie più piacevoli, sentitevi liberi di sceglierne un'altra.

Titolo: Una serie di sfortunati eventi. L'atroce accademia
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 12€
N°di pagine: 186
Trama: In questo quinto spaventoso episodio di Violet, Klaus e Sunny vanno a scuola. Una scuola speciale, dove alle normali noie di tutte le scuole si aggiungono punizioni severissime, granchi poco simpatici e il famigerato programma di allenamento "CRAMPO". Volete iscrivervi anche voi? 

martedì, ottobre 15, 2019

Gocce d'inchiostro: La leggenda del trombettista bianco - Dorothy Baker

Il modo per cui è stata raccontata questa storia non esplica nulla di nuovo o innovativo: una narrazione semplice, utile a raccontarci la biografia di un uomo e il suo progredire in mezzo a una massa informe di neri. Nel romanzo di cui vi parlerò quest'oggi, ogni cosa è pregna di una certa dignità arcaica, sebbene si parla di povertà, di lente agonie dell'amore, delle conseguenze atroci dell'infedeltà, del bisogno di scappare in un posto che possa darci la felicità, trovando qualunque via di fuga.
Doris Baker, è evidente, fu parecchio legata a questo piccolo grande uomo. Ha dipinto un ritratto perfettamente fedele alla biografia dell'artista, e lo fece facendo della scrittura un modo per perpetuare nella memoria finché essa avrà una sua individualità. La leggenda del trombettista bianco ne è un piccolo esempio, e, come la musica, questo racconto avrebbe dovuto perpetuare nel tempo e nella memoria di chi legge. Il risultato è stato davvero molto carino, attinente ai bisogni di quest'uomo, innescando una sorta di conversazione segreta fra chi legge e chi si muove. 
Titolo: La leggenda del trombettista bianco
Autore: Dorothy Baker
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 16 €
N°di pagine: 236
Trama: New York, anni venti. Tra i club dalle insegne luminose e gli ampere degli studi di registrazione, quello di Rick Martin è un nome che viene pronunciato con rispetto, quasi sottovoce. Degli altri musicisti si dice che si, sono bravi, ma non sono certo lui, come se il suo talento fosse il metro di paragone per quello degli altri. Sul suo conto girano tante storie: fin da giovanissimo ha sempre frequentato i neri, anche se è bianco, per questo è così indisciplinato; per imparare a suonare marinava la scuola e andava a esercitarsi in una chiesa abbandonata. È stato nientemeno che il grande Art Hazard a insegnargli i segreti della tromba. Voci, dicerie, leggende. Ma chi è davvero Rick Martin? 

domenica, ottobre 13, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. La stanza delle serpi e La funesta finestra - Lemony Snicket

Non riesco a spiegare la stramba affinità che lega me e i personaggi immaginari ma estremamente realistici dell'acclamato Lemony Snicket. Mi domando, oramai da tanti anni, da dove provenga. Non lo so ancora, e non penso lo saprò mai. In confronto alle favole per bambini, queste narrate sono certamente storie propense e indirizzate ad un pubblico giovanissimo, eppure possiedono una straordinaria maestosità. Camminano come se fossero sopra un trampolino, ma dotati di una volontà tutta loro. È davvero bellissimo.
E, come se spinta da un magnete, ho così accolto la lettura dei due volumi successivi della saga con acerrimo interesse, frenesia, trepidazione, con la certezza che questo blog e i suoi lettori vedranno Lemony Snicket ancora per qualche tempo. 


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La stanza delle serpi 
Autore: Lemony Snicket 
Casa editrice: Salani 
Prezzo: 13€
N°di pagine: 167
Trama: In questo sciagurato secondo episodio i fratelli Baudelaire vi sembreranno quasi sereni, in compagnia di alcuni rettili molto interessanti e di uno zio svampito. Ma non temete, presto si imbatteranno in un incidente d'auto un serpente letale, un lungo coltello e saranno di nuovo disperati. 

 Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La funesta finestra
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 13€
N°di pagine: 190
Trama: In questo terzo orribile episodio fin dall'inizio capiamo come andrà a finire. Immaginate di abitare presso una vecchia zia fissata con la grammatica che vi propina cene disgustose e vive in una casa diroccata a picco su un lago infestato di mignatte feroci... Bello vero?

venerdì, ottobre 11, 2019

Gocce d'inchiostro: Company parade - Margaret Storm Jameson

Quando si vive e si cresce in un contesto storico che inevitabilmente ti cambia, ti fa maturare, invecchiare, porsi delle domande che oscillano continuamente fra il buono e il giusto, esso influenza te e tutto ciò che ti circonda. Il passato lascia un impronta, una traccia di impurità, crudeltà, errore, e per spiegarne le motivazioni della nostra esistenza non c'è altra ragione che vivere. Niente a che vedere col temperamento. Nulla a che fare con la grazia o la redenzione. È insita in ognuno di noi. Essa esiste prima di noi. 
La recensione che prevede il post di oggi, comprende l'incomprensione, una frustrata di spiegazioni e incomprensioni, ma, soprattutto, esplica come l'atto dell'essere liberi è uno scherzo crudele a cui non crede nessuno. Company Parade è la rappresentazione perfetta di una fantasia pura e terrificante. Uno spaccato sociale che è in netto contrasto alle ideologie romantiche della Howard, i cui personaggi sono combattenti che alienano nient'altro che di fuoriuscire dall'ineluttabilità della guerra. Assieme a questo, ovviamente, un amore profondo e cocente per la scrittura, valvola di sfogo o di rivolta contro gli ideali raggiunti. Come un credo religioso. 
Non c'è abbastanza crudeltà per chi si avvale di una certa supremazia, e neppure sufficiente calma. Tutto quello che esplica questo romanzo, le dissolutezze, le depravazioni, i piaceri più efferati, sono qui estremamente incisi su carta, maniacalmente descritti, poiché la Guerra esiste, è esistita e sempre esisterà. 
Titolo: Company Parade
Autore: Margaret Storm Jameson
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N°di pagine: 403
Trama: Nel 1918 la giovane Hervey Russell si trasferisce a Londra lasciandosi alle spalle il marito, ufficiale di terra dell'Air Force impiegato a Canterbury, e il figlio piccolo, che viene affidato alle cure di una nutrice. Hervey è forte e vulnerabile al tempo stesso, a muoverla è la voglia di affermarsi, ma anche il desiderio di dare al figlio le migliori condizioni di vita. Viene assunta come assistente copywriter presso un agenzia pubblicitaria, dove lavora per David Renn, solitario e disilluso veterano di guerra; ha due amici storici, Philip e T. S, due ex soldati che hanno in mente di dare vita a un nuovo giornale; Philip è innamorato dell'amica mentre T. S. è sposato con Evelyn Lamb, direttrice e editor del << London Review >>. Mentre scopre la vivace scena culturale londinese, popolata da scrittori presuntuosi, intellettuali salottieri e spregiudicati uomini d'affari, Hervey è tormentata dalle sue vicende sentimentali. Il rapporto con il marito Penn non è affatto semplice: Hervey non è più innamorata di lui e ha una relazione con 'l' americano'. Dal canto suo, anche Penn tradisce la moglie con la giovane Len Hammond, e la scoperta da parte di Hervey della relazione del marito accresce i problemi nella coppia. Il mondo va avanti, ma la guerra ha lasciato un segno indelebile nelle vite di tutti e ognuno, guardandosi dentro, non può fare a meno di scontrarsi con un grande buio. 

mercoledì, ottobre 09, 2019

Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. Un infausto inizio - Lemony Snicket

E’ da qualche settimana, mentre dal lavoro o svolgo qualche faccenda, assediata dal
poco tempo, che desidero leggere la saga per ragazzi più bella della mia infanzia (la nascita del maghetto più famoso dell'intero universo, l'allegra fin troppa eccitazione per il mondo magico non distrussero questa inclinazione), ricordo come la serie più vista e chiacchierata nel web. All'età di ventisettenne anni, mi rendo conto, giungo tardi nell'accogliere la lettura di questo romanzo che, solo adesso, mi butta giù dal mondo odierno. I posti che fanno per me vertono storie con protagonisti romantici, scapitolati, complicati ed enigmatici che vanno a sbattere contro i miei ideali di bontà e tranquillità. Fu così che questo primo volume, a cui faranno seguito i successivi, ebbe il coraggio di farsi strada impunemente, in un momento di brusca malinconia. Una sferzata di calore e colore era tutto ciò per cui avevo bisogno. Ed è qui che ho accolto le notizie che ho imparato nelle trasposizioni cinematografiche..







Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Un infausto inizio
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 12€
N°di pagine: 140
Trama: in questo primo tremendo episodio i tre fratelli diventano subito tre orfani, incontrano l'individuo più viscido e malvagio del mondo, rischiano di perdere tutta l'eredità e sono guardati a vista da un uomo con due uncini al posto delle mani. Siete sicuri di volerlo leggere?

La recensione:
Non mi avrebbe indisposto se, per una manciata di ore, avrei appreso qualcosa che quando ero bambina adoravo compulsivamente e dunque identificarmi come clandestina a bordo di una nave di cui conosco molto bene la sua rotta. Per quasi tutta la vita, la storia degli orfani Bodelaieur serbó il ricordo nonché l'esaltazione ad un mondo in cui ho desiderato viverci. Sebbene quello ritratto da Lemony Snicket non è estremamente buono, non vi da posto alla felicità o alla tranquillità d'animo poichè la comprensione o la bontà non è una delle caratteristiche principali di questa serie. Per me la magia che racchiudono queste pagine è ciò per cui si uniforma ai miei standard di romanzo d'appendice. Predisposto ad una narrazione tipica dell'epoca vittoriana, conforme però a qualunque cosa. Camminare per le strade senza alcun aiuto, una famiglia che si prenda cura di te o un famigliare che ti rimbocchi le coperte, non essere né giusti né sbagliati ma qualcosa di intermedi non è niente di più pauroso di piccole deformità dell'animo. La larghezza di vedute di Klaus, o l'acerrima curiosità di Violet colpiscono nell'immediato: effettivamente, ai giorni nostri, è un qualcosa che ha a che fare col l'improbabile. I romanzi di Lemony Snicket però sono estremamente belli proprio per questo loro essere 'normali' in un mondo che di normalità ha ben poco, ma che è intrinseca all'esistenza. Al modo per cui questi poveri ragazzi si approcciano al mondo.
Ebbene è questo ciò che questi romanzi esplicano così bene, essendo le sfortunate vicende una metafora di quello che altri non è che la vita e il suo modo di essere impostata. Porta persino i segni di un amore profondo per le letture dickensiane, vittoriane, il tanfo putrescente dell'abbandono e della miseria. Ciò che infatti sorge nell'immediato e spontaneamente è una sensazione di disagio, di apprensione, il desiderio insopprimibile di donare conforto, solidarietà, presentati con una buona e coerente versione della società, in cui non basta fare domande perché le vicende degli orfani, nel romanzo, divengono risposta. Dalle mie letture si può ampiamente supporre come si tratti di una favola per bambini che rivela un ché di drammaticità già dalla dedica posta a inizio pagina, ma poiché da qui derivano innumerevoli momenti di avanguardia postbellica dell'epilogo dell'ultimo romanzo, un momento in cui la fine decreterà l'incontrollabile importanza culturale emanata in poche pagine.
Che idea ingegnosa ha avuto Lemony Snicket quando ha ideato la realizzazione di questo splendido mondo! Se è mai esistita una storia per bambini così unica e indimenticabile, la singolarità è uno dei tratti distinti di queste letture.
In soldoni, è da qui che traggo l'ebro, selvaggio diletto col quale cibarmi, allietare la mia anima, preparandomi a vestire alcun ruolo che renda ogni singola avventura più bella, più avvincente del previsto.
Valutazione d’inchiostro: 4

lunedì, ottobre 07, 2019

Gocce d'inchiostro: Rossovermiglio - Benedetta Cibrario

Come può essere l'andamento di una storia, quando la si dimentica completamente? Ecco l'unica cosa a cui riesco a pensare. Impensierita da quanto poco l'avevo ricordata e da quanto poco lei ricordasse di me, tornai nella Torino del 1928 rendendomi conto delle difficoltà con cui la vita può essere una cosa piuttosto che un'altra e della casualità con cui si crea il destino...
E anche come e quanto può sembrare accidentale quando le cose non vanno a finire come si desiderava.
Ho accolto così questa lettura consapevole di non dover aspettarmi niente, sebbene il linguaggio sofisticato, delicato, ammaliante. Ma con l'illusione che questa volta non mi ci sarei persa completamente con la testarda convinzione di non poter abbeverarmi di qualcosa che ho sentito come mio solo a metà.




Titolo: Rossovermiglio
Autore: Benedetta Cibrario
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 7,50 €
N°di pagine: 213
Trama: La protagonista del romanzo è una giovane donna appassionata e ribelle, ma è cresciuta in una famiglia - e in un ambiente - dove l’eleganza, la compostezza, la sobrietà e il rigore sono più che dei valori, sono l'unica forma di vita concepibile. Appena ventenne, accetta dunque un matrimonio combinato per lei dal padre. Non sarà una scelta felice, probabilmente anche perché il destino ha messo sulla strada l'affascinante ed enigmatico Trott, che nell'arco di un decennio, con tre impreviste apparizioni, comprometterà definitivamente il precario equilibrio del suo matrimonio. La protagonista infatti incarna un momento di trasformazione di un'intera società: troppo moderna per adattarsi docilmente a proseguire nel solco tracciato dalle altre donne di famiglia e al tempo stesso troppo fragile e sopratutto troppo poco abituata a  dare ascolto ai sentimenti e alle emozioni, per vivere la propria ribellione sino alle estreme conseguenze. Ma è come se Trott l'avesse risvegliata da un incantesimo e fin dal primo incontro avesse innescato in lei un processo di cambiamento che non può più essere arrestato. Da qui la scelta di trasferirsi da sola nella campagna senese, a San Biagio, abbandonando una città, Torino, che sta rapidamente cambiando sotto l'impulso della nascente industria, e un marito che ha sempre sentito estraneo e che la tradisce sfacciatamente.

sabato, ottobre 05, 2019

Gocce d'inchiostro: Un dolore così dolce - David Nicholls

Ciò che ho imparato, da quant'è che ho maturato una certa attitudine per la letteratura americana, è che se la tua anima si nutre di questo devi dargli nient'altro che questo; presentare, agli scaffali della tua libreria, nient'altro che un numero elevato di letture per adulti, e non più quegli young adult o fantasy i cui protagonisti sono degli adolescenti che si pongono domande a cui nessuno darà mai una risposta effettiva.
I miei gusti, le mie preferenze, mi hanno condotta dunque ad imbattermi nella lettura dell'ultima fatica di David Nicholls, e che si trattasse di un giovane protagonista o di uno anziano per me non avrebbe fatto differenza... O così avevo creduto. Poiché quella in cui confidavo si rivelasse una lettura speciale, altro non è stato che il culmine dell'auto distruzione morale di un giovane diciassettenne. Le sue ansie, le sue paure che mi sono sembrate infantili, poco stimolanti, incontrollabili che non rivelano quella certa importanza in cui avevo confidato. Le nostre anime completamente in disaccordo, rivendicarono un tipo di narrazione che a me non mi ha entusiasmata, sebbene i tentativi e le buone intenzioni di fingermi coinvolta non mi hanno convinta. 
Titolo: Un dolore così dolce
Autore: David Nicholls
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 18€
N°di pagine: 383
Trama: È l'estate del 1997 a Londra, l'estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d'occhio e suggellati dall'immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, I ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis Si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sino associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Ora, però, per Charlie è giunta l'ora di definire la propria personalità, il che alla sua età è come cambiare il modo di vestire e il taglio dei capelli. Un'impresa di non poco conto, visto che, dopo aver cominciato a lavorare in nero alla cassa di una stazione di servizio per circa dodici ore la settimana, Charlie non sa che farsene di quella lunga estate. Per giunta, a casa le cose non vanno per niente bene. Sua madre se ne è andata e suo padre, un uomo mite, cade spesso preda della malinconia. Un giorno, il giovane Lewis afferra Mattatoio n°5 di Kurt Vunnegut giusto perché c'è la parola mattatoio nel titolo e se ne va a leggere su un prato vicino casa. Qualche pagina letta e poi si addormenta all'aria aperta, per svegliarsi qualche tempo dopo intontito dal sole e dalla meravigliosa visione di una ragazza dalla carnagione pallida e i capelli neri. È Frances Fisher, detta Fran. Viene dalla Chatsborne, una scuola per ricchi che se la tirano da artisti e indossano vestiti e fiori vintage e magliette che si stampano da soli. Fran fa parte della cooperativa del Bardo, un gruppo teatrale di ragazzi come lei che vogliono mettere un scena << una storia di bande rivali e di violenza, di pregiudizio e amore >>: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Charlie non è felice né indaffarato, e dunque si innamora perdutamente di Fran. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida inproba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel.

giovedì, ottobre 03, 2019

Romanzi su misura: Settembre

Dalle letture effettuate in 30 giorni, che raccontano nel dettaglio ognuno il progresso e i viaggi intellettuali a cui sono protagonista, se ne ricava quasi sempre un quadro piuttosto ricco. Le mie credenziali, ogniqualvolta, sono piuttosto eccellenti. E tutto dà l'impressione purché lasci i libri a languire sugli scaffali per diverso tempo. Ci sono stati corvi, ragazze guerriere, poetesse dal cuore languido, ricchi scaltri ma immaturi, demoni dalle diverse sembianze e fattezze. Un'avventura sensazionale e impressionante vissute sulla pelle, come essenza di tutta una vita.
Da questo lungo e inutile prologo vi presento un nuovo riepilogo di letture straordinarie e bellissime, che, in ogni dove, mi hanno accolta e accettata. Sono arrivata quasi per caso, e da qui è partito il tutto.
Qual'è il miglior godimento letterario per un sognatore che si ciba esclusivamente di carta e inchiostro, se non questo?

Romanzi su misura in digitale:


Un quadro brillante, visionario, affascinante e introspettivo che si muove mediante i gesti impulsivi di due anime affini ma solitarie, irrimediabilmente insoddisfatte. Un labirinto di parole, confessioni dell'anima, passioni del cuore allestito dallo stesso Capote, alterego nella figura di Fred, in cui ci si appassiona a tal punto che ci si mostra compiacenti, desiderosi di elargire qualunque aiuto possibile. Qualunque scialuppa di salvataggio a cui ci si aggrappa fortemente, bandendo dai nostri pensieri i 'danni' per cui le figure capotiane sentono di essere responsabili.
Valutazione d’inchiostro: 4

martedì, ottobre 01, 2019

Gocce d'inchiostro: Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood

Ogni volta che osservavo questo romanzo, fra gli scaffali strapieni della libreria più vicina della mia città, l'istinto mi incoraggiava a spingermi ulteriormente. Inspiegabilmente tale forza non ha cessato di esistere, nemmeno per un istante. Il momento propizio in cui avrei potuto vivere così intensamente una storia come questa non era ancora giunto, ma adesso che ho abbracciato questa dottrina mi pento esclusivamente di non averlo fatto prima. Un altro sarebbe stato più furbo, e avrebbe letto Il racconto dell'ancella prima che questo polverone di domande e critiche si abbattesse sulla Atwood e, in primis, sul romanzo. Eppure acquistare e poi possedere una lettura di questo genere avrebbe equivalso camminare dirimpetto lungo una strada sconosciuta, ricca di ignoto. Ma la sera in cui tutto accadde, le chiacchiere che mi avvolgevano non mi penetrarono ne scalfirono come credevo, evocando piuttosto l'immagine di un mondo inespugnabile, inquietante ma bellissimo.




Titolo: Il racconto dell'ancella
Autore: Margaret Atwood
Casa editrice: Ponte delle grazie
Prezzo: 16,80€
N°di pagine: 400
Trama: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alle élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità è, forse, il successo di una ribellione.
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