Durante i lunghi anni della mia carriera di lettrice è capitato di leggere romanzi, perlopiù classici, in cui il mio stato d’animo si può definire ambivalente e incuriosito. In un primo momento destabilizzata, in un altro in armonia con l’autore e l’anima del romanzo, così naturalmente fusa alla mia, che contro ogni previsione amai moltissimo, ma che mi fecero prendere consapevolezza come alla maggior parte fossero del tutto sconosciuti. Basta guardarsi attorno: quante volte, quando dobbiamo consigliare dei classici, citiamo sempre << i soliti? >> passano i giorni, gli anni, ma di classici mai sentiti non ne sento effettivamente mai. Ne qui, ne su altre lande deserte di internet. Perciò ho come avvertito il desiderio di partire per una spedizione solitaria, l’ennesima, sapendo benissimo che il mondo non avrà bisogno di questo mio ennesimo post. Molto probabilmente nessuno mi leggerà, ma non mi importa niente. È qualcosa che sento di fare. Ed ecco che, suddiviso in due parti, propongo una carrellata di romanzi classici per la maggior parte sconosciuti ma che detengono il mio amore per l’ambiente vittoriano.
Primo di questa lista, un romanzo che è la proiezione
drastica di un assetto biografico e intellettuale dell’autore che ha più forza
di quel che si crede.
Titolo: Martin Chuzzlewit
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 1289
Trama: “Voi sapere con altrettanta sicurezza di me, che io giudico il “Chuzzlewit” la mia opera senza confronti migliore, sotto infiniti aspetti. Che io sono cosciente delle mie forze come mai prima d’ora. Che io so che, se la salute mi assisterà, potrò conservare il mio posto nell’animo degli uomini pensanti, anche se cinquanta romanzieri cominciassero a scrivere domani stesso”.
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Un inno all'amore,
alle ossessioni e alle possessioni dei due amanti, violenti come scariche
elettrice. Capaci di renderci prigionieri dei loro stessi peccati,
costantemente punteggiato da riferimenti scespiriani che ne accentuano il tono
elegiaco. Il titolo è una sorta di omaggio alla bella Ariane che, fiera di
essere l'amata del suo Solal, come una tragica eroina, si sente condannata
dalla commedia della nobiltà, per il suo pietoso bisogno di essere distinta. Un
quadro raffinato che non lo fa sembrare un romanzo, piuttosto una proiezione in
cui si provano gioie e sofferenze.
Titolo:
Bella del signore
Autore: Albert Cohen
Casa editrice: Bur
Prezzo: 11, 50 €
N° di pagine:
Trama: Ariane e Solal, lei nobile di nascita, lui altissimo dirigente della
Società delle Nazioni, entrambi alteri ma irrequieti, si incontrano, si amano e
fuggono via alla ricerca di una passione assoluta ed esteticamente perfetta. La
perfezione formale, però, non esiste, l’amore a poco a poco si illanguidisce e
viene sostituito dalla noia, fino alle estreme conseguenze.
Una
miriade di situazioni forti, passionali, che trascinano in un turbinio di
emozioni inspiegabili, attraverso una sorta di monologo interiore che mette a
nudo l'anima dei protagonisti. Un harem fatto di lettere che tuttavia prende
vita, ci divora da dentro anche solo per poco tempo, pochi secondi. Impressi
nella nostra anima, e già conoscerlo a memoria.
Autore: Anais Nin
Prezzo: 12, 00 €
Casa editrice: Bompiani
Trama: Un misterioso collezionista di libri nel 1940 offrì a Henry Miller cento dollari al mese per scrivere dei racconti erotici. Miller cominciò entusiasta, ma si stancò presto e passò l'incarico all'amica Anais Nin che aveva bisogno di soldi. "Cominciai a scrivere ironicamente, divenendo così improbabile, bizzarra ed esagerata che pensai che il vecchio si sarebbe accorto che stavo facendo una caricatura della sessualità" ricorda Anais Nin. "Passavo giorni in biblioteca a studiare il Kama Sutra, ascoltavo le avventure più spinte degli amici.. Tutte le mattine, dopo colazione, mi sedevo a scrivere la mia dose di pornografia..." Solo ogni tanto riceveva una telefonata dal mandante. Una voce diceva: "Va bene. Ma lasci perdere la poesia e le descrizioni di tutto quello che non è sesso. Si concentri sul sesso." Nacquero così questi racconti erotici che si possono meritatamente annoverare tra le opere della letteratura erotica di maggior successo.
Landa desolata ma
bellissima, una donna straordinariamente magnetica e seducente, la cui verve si
cela in forme di sistema politico apparentemente democratico che non lascia
adito a dubbi che il suo potere è estremamente superiore a qualunque serie di
romanzi del genere abbia mai letto. Servendosi di ogni forma possibile,
distruggendo ogni cosa, ogni rimasuglio non avendo alcuna possibilità di
sfogare e sfidare il loro potere. Soffocando sul nascere qualunque dissenso,
assumendo il controllo cercando di riscrivere una storia in cui non si dimentica
il passato ma lo si evoca in forme più potenti.
Titolo: Lei, la donna eterna
Autore: Rider H Haggard
Casa editrice: RBA
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 322
Trama: Che Lei non muoia mai è testimoniato non solo da questo omonimo romanzo di uno dei capostipiti del genere fantasy, scritto nel 1887, e che ha venduto ottantatré milioni di copie, tradotto in quarantaquattro lingue, e in italiano apparso per la prima volta nel 1928 con il significativo titolo La donna eterna. Lei non muore mai perché ha certamente ispirato tanti autori che si sono cimentati in opere di narrativa con caratteristiche analoghe e che godono di grandissimo successo ai giorni nostri; pensiamo per esempio alla saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Lei non muore mai perché "ce n'è sempre una sola ed è sempre la stessa, fuori dal tempo": da qui la sua contemporaneità, in culture e tempi radicalmente diversi. E non sorprende dunque che, come riferisce l'autore della postfazione, Freud ne parli raccontando un suo sogno, Henry Miller ne faccia il suo "monumento", e Carl Gustav Jung prenda la Regina Ayesha - Lei - come esempio della forma archetipica di anima: guida e mediatrice verso il mondo interiore. Ieri come oggi.
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Tentativo di cucire due lembi rossi che strisciano verso l'alto, lama incandescente e infuocata che recide un segno nella sabbia nel tempo, sentimenti che non hanno mai avuto una sua collocazione, una lettura sublime, ostica, fatta di alchimia, pozioni, muscoli, pelle e ossa, in cui ci si sente continuamente assetati di potere, di follia sino a quando questo misterioso arcano non verrà ritrovato.
Autore: Gaston Laroux
Casa editrice: RBA
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 300
Trama: Christine Norbert, figlia di un orologiaio e fidanzata dello studioso Jacques Cotentin, trova solo un difetto al suo affascinante automa Gabriel: l’assenza della sua anima. La fanciulla vorrebbe che avesse l’anima del suo vicino e poeta Bénédict Masson, un rilegatore d’arte dallo spirito raffinato e sensibile, sfortunatamente afflitto da una bruttezza tale da non riuscire ad avvicinarsi a nessuna donna, compresa la sua tanto amata Christine. Bénédict Masson non capisce la provenienza di quell’affascinante giovane dall’aspetto così perfetto; decide di osservare la famiglia Norbert dall’abbaino della sua soffitta ed ecco che una sera è testimone di una lite tra la fanciulla e il padre: Christine lo supplica di non ucciderlo. Di chi sta parlando?
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Un piccolo grande tesoro di immaginazione letteraria che
spicca il volo verso un orizzonte irraggiungibile, covo di paure e di forme di
inquietudini varie. Accresciuto dalla densità di uno stile a tratti semplice a
tratti prolisso, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo.
Autore: Matthew G Lewis
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 496
Trama: Ambrosio, monaco dell’ordine dei Cappuccini di Madrid, è conosciuto in città per la sua saggezza e la condotta virtuosa. Fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame è in realtà una fanciulla. Matilda. Caduto in tentazioni sempre più profonde, Ambrosio ricorrerà alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all’Inquisizione.
Una tematica piuttosto peccaminosa, moderna, incurabile, in
una struttura a specchio è la testimonianza diretta delle problematiche che
attanagliano l’individuo in relazione con altri individui. Il tutto in un
capolavoro assolutamente indimenticabile, nonché frammento etico e biblico in
cui ognuno di noi può rispecchiarsi, in cui l’individuo è quella massa informe,
compatta, solidificato in un unico recipiente.
Autore: Gustav Meyrinch
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 320
Trama: Un uomo scambia il suo cappello, nel Duomo di Praga, con quello di un certo Athanasius Pernath, e rivive come in un sogno l’esistenza di costui. A questo inizio casuale si aggancia la vicenda del Golem, il robot avanti lettera cui una parola infilata tra i denti conferisce una vita provvisoria, tanto più violenta perché in lui si concentra una forza che ha solo poche ore per scatenarsi.
Romanzo
che devo ancora leggere, ma che mi incuriosisce moltissimo per il tema che
tratta: quello cioè dell’uomo come essere assoluto e infinito.
Autore: Mary Shelley
Casa editrice: Jouvence
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 592
Trama: Ventunesimo secolo: il destino dell’umanità è segnato e la sua fine ormai prossima a causa della peste. Che sia una tragica condanna senza possibilità d’appello?
Autore: Louisa May Alcott
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 320
Trama: Philp Tempest, un avventuriero giovane, ricco e scapestrato; la bella Rosamond che vive in un'isola solitaria al largo delle coste inglesi sotto la tutela del vecchio nonno. Ecco i protagonisti di questo romanzo di Louisa Alcott. Una storia torbida e sensuale, fatta di fughe, passioni lecite e illecite, di cupi misteri, di sospetti inquietanti. Una vicenda che sembra precipitare per l'eroina quand'ecco nel finale sarà soccorsa da un personaggio insospettabile. superare gli immancabili "filtri" a come stringere il momento della vendita, da come mantenere i rapporti con i clienti, fino al galateo internazionale della vendita.
Autore: Emilia Pardo Bàlzan
Casa editrice: 12 €
Prezzo: ETS
N° di pagine: 130
Trama: Colpo di sole o «colpo di fulmine»? Che cosa spinge una giovane vedova galiziana dell'alta società a infrangere l'etichetta, partecipando alla chiassosa e popolana festa di San Isidro, sotto il sole cocente del maggio madrileno, tra vino, zingare e zuffe di strada, in compagnia di uno scapestrato giovane andaluso? Un romanzo femminista che mette in campo le disparità tra i due sessi e l'assurdità di certi clichés maschilisti; ma anche un'opera che riscopre i costumi popolari e tradizionali spagnoli in modo ironico e divertente.
Non ne ho letto manco uno; ottimo post, grazie
RispondiEliminaA te :)
EliminaNon ne ho letto nemmeno uno ma in compenso ho messo in wishlist questi tutto il post. Menomale che ci sei tu che con questi post mi fai scoprire letture poco conosciute ma che sicuramente meritano tantissimo ❤️
RispondiEliminaGrazie mille <3
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