sabato, luglio 02, 2022

Gocce d'inchiostro: Lei, la donna eterna - Rider H Haggard

Il mese di maggio mi ha sorpresa vivere un numero spropositato di letture che, quasi animata da volontà propria, mi ha indotta a divorare romanzi su romanzi, senza che io me ne accorgessi. Questa fonte di ispirazione che in un certo senso mi tiene in vita, mette in moto un meccanismo d’azione da cui non posso non trarne conforto, ispirazione, vita, ospitano un insieme di capisaldi della letteratura che francamente non conoscevo. Pian pianino, sto valicando i cieli di ognuno, checchè esso sia conosciuto che sconosciuto, una fetta di romanzi che compone ancora quella modesta pila della vergogna, e che già a buon punto diminuisce a vista d’occhio. Ad accrescere il mio fascino nei riguardi di queste pagine è il mio essere immobile, sconcertata, sopraffatta da forti impeti di stupore e ammirazione riverenti che confinarono con la paura. Per quanto mi riguarda, non così spaventoso come dicevano ma sensazionale, straordinario, entusiasmante, appassionante, che proiettata a circumnavigare i cieli dell’Eternità, dell’Infinito, ti induce a stare alla larga da qualunque intento maligno, qualunque assetto disperato il futuro potrebbe riservarci. Vivendo invece giorno dopo giorno, godendo di ogni singolo istante che ci è stato dato, quasi ottenendo quel Fuoco Sacro che è il vero sangue del mondo.


Titolo: Lei, la donna eterna
Autore: Rider H Haggard
            Casa editrice: RBA
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 322
Trama: Che Lei non muoia mai è testimoniato non solo da questo omonimo romanzo di uno dei capostipiti del genere fantasy, scritto nel 1887, e che ha venduto ottantatré milioni di copie, tradotto in quarantaquattro lingue, e in italiano apparso per la prima volta nel 1928 con il significativo titolo La donna eterna. Lei non muore mai perché ha certamente ispirato tanti autori che si sono cimentati in opere di narrativa con caratteristiche analoghe e che godono di grandissimo successo ai giorni nostri; pensiamo per esempio alla saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Lei non muore mai perché "ce n'è sempre una sola ed è sempre la stessa, fuori dal tempo": da qui la sua contemporaneità, in culture e tempi radicalmente diversi. E non sorprende dunque che, come riferisce l'autore della postfazione, Freud ne parli raccontando un suo sogno, Henry Miller ne faccia il suo "monumento", e Carl Gustav Jung prenda la Regina Ayesha - Lei - come esempio della forma archetipica di anima: guida e mediatrice verso il mondo interiore. Ieri come oggi.


La recensione:

 

La vita in se è meravigliosa, non lo nego; ma nulla ha di meraviglioso nel fatto di riuscire a prolungarla alquanto.

 

Rider H Haggard. Chi era? Chi conosceva questo autore, prima di adesso? Inglese, americano, professore, scrittore, padre, figlio… chi era? Ancora per me sconosciuto, ma approdato nel mio personalissimo cerchio solo qualche giorno fa, perché una delle sue più celebri opere stanziava sugli scaffali delle mie strapiene librerie da un sacco di tempo. Non si trattava però di un semplice romanzo, una semplice lettura. A quanto pare questa Donna Eterna del titolo celava molto più di quel che sembrava. L’essere umano aspirava inconsapevolmente a qualcosa di più grande di lui, immergendosi fra le fiamme, partecipando all’esistenza stessa della natura vivendo della sua vita e diventando forte come essere insensibile dotato di perenne gioventù pressochè immortali. Non era qualcosa di semplice, lo confesso. La conoscenza, la visione del mondo apparentemente semplice e accessibile tengono su un meraviglioso componimento lirico, atroce, malinconico, romantico il cui ritmo frenetico e frettoloso è un magnifico archivio remoto il cui splendore supera ogni umana immaginazione in cui vi regna un silenzio profondo, un senso di solitudine assoluto, desolato che coincide con quella del cuore.
Quella di Lei, la donna eterna è un eco proveniente chissà da dove che narra le vicende remote di altri che, piangendo in un colloquio ultraterreno, la vita e la gloria sono spartiacque intrappolati negli abissi del tempo. Dedicandomi completamente, rapita e attratta dalla sua forza magnetica, mi resi conto che di lei e del suo << potere >> non ne conoscevo assolutamente l’esistenza, il tutto ambientato in un luogo che non giova solo alla salute ma anche allo spirito, lasciando la mia inutilissima vita, la mia casa, la mia famiglia, il mio cane. Da tutto a praticamente nulla, in questa landa desolata in cui l’amore avrebbe fortificato e abbellito ogni cosa. La bellezza avrebbe ossessionato la straordinaria magnificenza di questa divinità, la Provvidenza avrebbe vegliato sul mio destino e su quello dei personaggi, guidando le nostre scelte e quelle dell’umanità.
L’adattarsi a questo nuovo mondo non fu così difficile come credevo. La bellezza è una forma divina che avrebbe spinto alla sublimità, ma anche qualcosa di umanamente tragico, un’ombra indefinita ma profonda che fra linee e interlinee, tengono in vita lo splendore dell’immortale. La ragione che avrebbe sopravvalutato ogni pregiudizio.
L’onere di leggere questa storia avvenne per caso, nel proseguire imperterrito il progetto di smaltire più romanzi possibile, e una volta capitata in questa terra non seppi come adattarmi, come districarmi nel manto dell’Ignoto, dello Sconosciuto, ottenendo una libertà a tutto tondo in cui la speranza avrebbe prevalso su tutto. Il tempo trascorso in queste pagine come una folgorazione dell’anima da cui ho avuto alcune risposte, in cui ho potuto scorrazzare da un posto a un altro, un luogo a un altro.
Questo volume, quello riguardante le sorti di questa Dea, non fu quella che destò scalpore. Non mi attrasse particolarmente per le tematiche tratta, ma circumnavigò un gruppo di bevitori di sangue individualiste che mentono sulle proprie origini, tormentano rispettive prede mortali, tentano di tiranneggiare ciò che è impossibile conquistare in un modo che può disgraziatamente causare altri problemi. No. In questo volume ho trovato molto più di quel che cercavo, ma non sdegnò l’ennesimo passaggio a girare intorno alle sorti di creature, potenze o entità che avrebbero dovuto riportare in vita qualcuno di estremamente basilare.Questa Donna Eterna avrebbe comunque funto da paradiso per tutti, per turisti di qualunque sesso o razza che sebbene non cerchino niente di speciale trovano tutto  e lo trovano a minor prezzo che altrove, perché porto libero senza alcun vincolo: un legame forte e indissolubile, una congrega di uomini e donne avvenenti e bellissime, un oggetto prezioso. Perduti in una specie di estasi nella quale la nozione del giusto e dell’ingiusto scompare, annega miseramente in ogni barlume di energia, sentimenti feriti. Non destinati a morire quanto a mutare. Cambiare. Questo volume come dicevo, ha consumato la mia anima come non succedeva da tempo, non avendo bisogno di grandi paroloni per scandire il panorama di una città che è il centro della vita, punti di ritrovo, di riflessione, divertimento, svago, piacere. L’autore sciorina assetti psicologici in cui il dolore, la sofferenza, il risentimento non svaniscono né riescono ad innalzarsi verso il cielo per poi precipitare cancellando ogni risultato e qualunque consolazione dell’uomo. Differente da quegli esseri fatti di materia, indissolubili che si muovono ai bordi dando un certo peso, mescolando certe cose, proseguendo un viaggio che in un certo senso mi ha discostato dal resto del mondo. Come? Proiettandomi in quello strano posto da cui derivo. Infervorando la mia anima, accarezzando così bene il mio cuore destreggiandosi in un universo estremamente ampio, complesso che anche nel suo essere atipico ti porge un’attenzione particolare che toglie e aggiunge qualcosa. Trascinata nel centro della modernità, che ha rimodellato questo universo donandogli una forma che si è sposata con i miei gusti, messo in piedi l’amministrazione più efficiente e meno corrotta di sempre, pagando queste povere anime come dirigenti di un universo. Era questa Donna Eterna che aveva stabilito delle regole e i cui << spettatori >> non avrebbero dovuto fare nient’altro che adattarsi. Landa desolata ma bellissima, una donna straordinariamente magnetica e seducente, la cui verve si cela in forme di sistema politico apparentemente democratico che non lascia adito a dubbi che il suo potere è estremamente superiore a qualunque serie di romanzi del genere abbia mai letto. Servendosi di ogni forma possibile, distruggendo ogni cosa, ogni rimasuglio non avendo alcuna possibilità di sfogare e sfidare il loro potere. Soffocando sul nascere qualunque dissenso, assumendo il controllo cercando di riscrivere una storia in cui non si dimentica il passato ma lo si evoca in forme più potenti.
Valutazione d'inchiostro: 5

6 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro ma ne hai parlato così bene che adesso anche a me piacerebbe leggerlo. Sono felicissima anche per il tuo mese ricco di belle letture e di voglia di leggere! Da me ultimamente la voglia di leggere un po' manca e mi dispiace tantissimo ❤️

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