Alla fine, l'unica cosa che mi è stata
chiara in questi giorni è stata: io amo Baricco. Mi è sempre piaciuto
immergermi fra le pagine bianche delle sue storie. Non molti lo amano, me ne
rendo conto. Ma una strana luce, un certo riverbero si cela nelle poche lettere
che ne compongono il nome.
Leggere Baricco mi fa sempre credere di
cercare qualcosa di speciale. Segretezza, pazienza, sobrietà nel modo in cui
Baricco si racconta. Un impasto di modestia e solennità. E quando chiedo che il
sole penetri in un banco di nuvole so di poterlo cercare benissimo.
Titolo: Mr Gwyn
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 7, 50 €
N° di pagine: 158
Trama: Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a
Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia
di smettere. Forse smettere di scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge
gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn sembra voler cambiare prospettiva,
arrivare al nocciolo di una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente
una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente
diventa il mistero di Mr Gwyn.
La recensione:
Così finì per capire che si trovava in una
situazione nota a molti umani, ma non per questo meno dolorosa: ciò che solo,
li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad
ammazzarli. Scrivere libri, per Jasper Gwyn.
In questa settimana, ho dedicato gran
parte del mio tempo ad Alessandro Baricco. Leggendo in silenzio quelle parole
fluttuanti e sparse in mezzo ombre che si prendono in mano; immagini vaghe,
sfocate e incomprensibili; personaggi privi d'identità; acute riflessioni sulla
vita o profonde concezioni che trasmettono una certa malinconia. Sprofondata
nel divano, con gli occhi che seguivano febbrilmente i caratteri stampati, nel
cuore della notte, con la voce armoniosa di un giovane disilluso scrittore la
cui storia inquinò il mio sorriso. Protagonista di una vita semplice e
monotona, dai ritmi cadenzati e senza ombra.
Trascorreva il suo tempo libero dilettandosi
a creare nuovi mondi, inventando nuove parole, e per quanto ne sapevo io,
concepì il proposito di scrivere romanzi in un momento imprecisato della sua
vita. La nobile arte di mettere in fila le parole, incastrare frasi, come
scrocchiare fragorosamente le nocche, gli aveva lasciato un segno indelebile
sul cuore, nel silenzio delle sue riflessioni. Dalla mattina alla sera non si
stancava mai di comporre melodie sconosciute, dare voce a persone che
esistevano esclusivamente nella sua testa. Avvolto da un enorme impermeabile
che aveva tasche dalle più svariate forme. Eppure, nell'eccentricità della sua
vita, esaminando a fondo ogni cosa, riconoscendo l'origine naturale delle cose,
e una precisione negli oggetti che era stato dimenticato, sarà catapultato in
un tempo in cui avrebbe dovuto imparare tutto. Alla ricerca di un fondale
sonoro in grado di mutare con la luce durante il giorno, in maniera
impercettibile e continua, o qualcosa di così elegante che riempisse il suo
animo. Sospendesse il tempo. Immobile e vecchio. Beneficio per la sua integrità
interiore, frutto imprevedibile di un rito domestico e privato, non destinato a
risalire sulla superficie del mondo, poiché sottratto alla miseria della vita.
Scrutando una parte della sua anima, così
abilmente nascosta, ho scoperto Jasper infondere vita alle cose inanimate. Il
linguaggio complicato che adopera per mettere su qualche frase che abbia del
senso compiuto non solo per se stesso deve avere il potere di realizzare
qualcosa che esista.
E' un impresa ardua. Eppure, talvolta è
necessario scivolare nei sentieri insidiosi delle parole per creare qualcosa di
vivo. Indimenticabile, solenne, che ci spingano ad abbagliare la nostra anima
con estrema cura. E per Jasper Gwyn, custode di desideri nonché riparo alla paura
stessa, le parole sono state beneficio per la sua anima stagliata dinanzi al
nulla. Alle vuote tenebre del cosmo. Ritraendo se stesso, tutto quello che lo
circonda, sulla sua tela, con un pennello che abbia il potere di scrivere ritratti. Pezzi di storia. Frammenti
di vita. La percezione del noi stessi, abbozzata e confusa, che induce ad avere
un'idea sull'animo, e che getta una particolare luce sulla verità che coincide
con un personaggio immaginario. Collegando il ricordo del tempo a un momento particolare
della sua vita, costruendo un'impressionante galleria di fantocci animati,
magistralmente disegnati in pochissimi ma salienti tratti. Un affascinante
mosaico di vita reale e perduta, come sostiene l'affascinante Klarisa Rode.
Spiegare, in modo sintetico ma esplicito,
le ragioni per cui ami Baricco sarebbe a dir poco riduttivo. In una manciata di
giorni, ho percepito qualcosa di anomalo che abbia riempito e acquietato la mia
anima di lettrice. La generale malinconia che si respira fra le sue pagine, così
come il senso di vuoto che opprime gli animi dei protagonisti, si fusero al
dolce senso d'attesa che qualcosa di magico dovesse accadere. Detto ancora più
chiaro, qualcosa che avrei voluto ricevere e che Baricco riesce a dare.
Mr Gwyn cede il posto a situazioni assurde,
inverosimili, che tuttavia coincidono col senso di smarrimento e alcune
riflessioni sul flusso insinuoso del tempo. E, seppur difficile da collocare,
prende vita lentamente testimoniando la passione dell'autore per il mistero
della scrittura.
Diversamente da Castelli di rabbia, in una
notte, ho riconosciuto la provenienza di questa storia. Seguendo di pari passo
un uomo solo e insoddisfatto della vita, non mollandolo per un secondo se non
quando non seppi più niente di lui. Con un anima, un passato, un identità,
circondato da un muro di riflessioni e insicurezze. Immagini nitide,
nette, conferiscono un quadro significativo su quello che si avverte fra le
pagine di Mr Gwyn tutti
noi abbiamo una certa idea di noi stessi, e la verità è che spesso quest'idea
la facciamo coincidere con qualcosa in cui ci riconosciamo.
Una storia a tinta unica che, nonostante
tutto, riesce a trasmetterci un certo dolore. Qualcosa di traverso. Un saggio
sull'importanza delle storie, un sentiero impervio di immagini e parole che ci
catapulta in un unico emozionante viaggio. Una nave diretta verso l'ignoto,
guidata da un poeta romantico che fa il suo mestiere una moltitudine di eventi
che prolunghino indefinitamente la vita.
Jasper Gwyn diceva che tutti siamo qualche
pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invece
cerchiamo negli scaffali della nostra mente.
Valutazione d'inchiostro: 4 e mezzo
Ciao! Io faccio parte di quella cerchia che non ama Baricco ma giuro che prima o poi gli darò un'altra possibilità :)
RispondiEliminaCiao, Viola! Attendo allora tue notizie ☺
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