E' incredibile come, nel palcoscenico
illuminato artificialmente della vita, in un caos fantasmagorico di voci e
volti, si intrecciano e si sovrappongono le azioni di entità semplici ma creati
altrove che determinano il nostro personale destino. Io e Dorn probabilmente
eravamo destinati ad incontrarci, e adesso che sono trascorsi già due anni dal
nostro primo incontro mi rendo conto che non farlo sarebbe stata un'occasione
perduta.
La psichiatra è un romanzo originale, semplice e
avvincente la cui bellezza, al termine della sua lettura, sta nel domandarsi
come faccia un romanzo apparentemente semplice a nascondere una così avvincente
avventura. E questa recensione ne dimostra il mio totale appagamento, come un
raggio di sole che filtra in una coltre di nuvole grigie e minacciose. Dolore,
felicità, comprensione, apprensione: sensazioni particolari e contrastanti che,
nonostante la semplicità della storia, ti scombussolano da dentro e ti inducono
a compiere profonde riflessioni sulla mescolanza fra buono e cattivo.
Titolo: La psichiatra
Autore: Wulf Dorn
Casa Editrice: Teatro
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 398
Trama: Lavorare in un ospedale
psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con
un'umanità resetta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente.
Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di
terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È
chiusa in se stessa, mugolaparole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta
crescendo. E quando il giorno dopo la paziente scompare all'ospedale senza
lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo.
La recensione:
Surreale. Si, è la definizione migliore.
Tutto ora sembra surreale. Ma, in fondo, chi può dire che cosa è vero e che
cosa non lo è.
Sono tanti i
pensieri che predomino nel palazzo a volte oscuro a volte luminoso della mente
umana dove l'individuo è signore e padrone di tutto ciò che vede o immagina.
Talmente forti da trasmettere quasi un senso di malessere, in cui il centro del
nostro corpo si intorpidisce come quando un treno in corsa si arresta a una
stazione. Sono tante le immagini che camminano da sole come in un sogno e che,
come un pinnacolo in un paese sommerso da un'inondazione, si stagliano
solitarie sporgendosi oltre la superficie torbida dell'acqua. La mente ama
l'ignoto. Immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato
della mente stessa è sconosciuto. I nostri occhi bevono di queste immagini, e
talvolta distinguere la realtà dalla finzione sembra un’impresa.
In prossimità
del weekend, in una rapida discesa, La psichiatra mi ha portato fra le vecchie
mura di un istituto psichiatrico. In un mondo squilibrato come il vento che
soffia fuori dalla finestra che non si può sentire fra le mani, non se ne
percepisce l'odore e li quietamente si ferma. Circondato da un muro che avanza
verso la distruzione.
In compagnia di
una viaggiatrice lasciata sola nell'immensità del cosmo, in una trama
impenetrabile che scivola nei recessi della psiche umana, ergendo un muro di
dubbi, paure e perplessità che inquinano lo spirito, il romanzo d'esordio del
maestro del thriller più amato da tutti, affronta una tematica davvero assurda,
affascinante e sinistra che, elaborata minuziosamente, claustrofobica e dal ritmo
rapido, riesce a mantenere maggiormente viva l'attenzione del lettore: la mente
umana.
Identità
represse che come bestie ringhiano e agognano la libertà; realtà distorte dove
non esistono la compassione, il conforto, la felicità; amori segreti sopiti dal
tempo. Un fazzoletto di stoffa azzurro su uno sfondo di montagna; grossi
ematomi che ricoprono il colore della pelle e delle tenebre di una mente
inconsapevole.
L'ingegno
dell'autore sta nel sprofondare abilmente nel sotterraneo buio della psiche
umana di cui non si trovano limiti, non si conosce la fine e che forse non dà
alcuna via d'uscita. Ci invita a percorrere questo cammino tenebroso
avvicinandoci a tentoni verso suoni confusi. Rumori, voci, grida...
Qualunque cosa, qualunque sia la voce che ci sussurra il nostro cuore, che ci
porta dritto all'isolamento. Ha uno stile asciutto e scorrevole, scattante e
ricco di dialoghi. Capitoli che scorrono velocemente da indurci a confondere la
realtà con la fantasia che, tra un colpo di scena un altro, un'indagine
sconvolgente e rivelazioni macabre racchiude un impasto di pensieri, sogni,
speranze e delusioni, sospesi nell'aria stagnante impossibili da annullare del
tutto, in tutto il loro incredibile terrore. L'infanzia ormai perduta della
giovane Ellen, astratta come un oggetto inanimato.
Dall'angolazione
incerta ma al centro esatto della realtà, La psichiatra è un thriller
avvincente e di sconvolgente umanità. In una giostra di gesti sconsiderati e
folli che tormentano il nostro animo di un angoscia crescente, la storia
fluttua silenziosa in un paesaggio rurale in cui spicca la figura evanescente
di una donna che cammina inconsapevolmente e senza fermarsi lungo il tragitto
della morte; un giovane medico segretamente innamorato di lei, un'ambiziosa
dottoressa tormentata dai dubbi e dalle insicurezze.
La sua
professione la fa apparire forte e determinata, ma la sua vita privata è piena
di solitudine e perplessità - perennemente in attesa della chiamata di un
fidanzato che crede di amarla come fa lei e legata indissolubilmente alle sorti
di una psicopatica il cui corpo è una carcassa di detriti e putrefazione.
Descrivendocela in tutto ciò che la fa essere qualcosa di più di una semplice
statua di fango, Dorn ce la presente forte, ribelle, tormentata dai demoni del
suo passato. Con un identità, circondata da una spessa coltre grigia, che
induce a ricordi vaghi che assumono poi contorni precisi, colori nitidi. Così
ambigua, vicina ma inviolabile.
La copertina
del romanzo non designa nulla di così speciale da vedere quando si guarda.
Dorn, tuttavia, è un artista che ha ritratto immagini, figure recise i cui
messaggi senza codice sono verità che salvano. L'unica cosa vera che forse ci
salverà, presto o tardi.
Valutazione d'inchiostro: 4
Ciao Gresi, conosco l'autore ma non ho ancora letto nulla di suo... non ti nascondo che mi piacerebbe farlo! Buona giornata :-)
RispondiEliminaAspetterò il tuo parere ☺ non posso non consigliartelo ☺
EliminaHo sentito parlare tantissimo di questo libro, credo di essere l'unica a non averlo ancora letto. Sono contenta ti sia piaciuto e spero di poter dire la mia al riguardo al più presto.
RispondiEliminaÉ già la seconda volta che lo leggo, Beth! E come la prima ti assicuro non si può non rimanerne affascinati ☺ attenderó il tuo parere 😘
EliminaSemplice, ma avvincente! Due parole che mi spingono a voler leggere questo libro che riposa da molto tempo nella mia libreria. Non vedo l'ora :)
RispondiEliminaFammi sapere, allora ☺ spero ti piacerà ☺
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