Le prime impressioni se pubblicare o meno un post riguardante i miei consigli autunnali mi diedero molto da pensare. Avevo tralasciato l’idea; avevo creduto fermamente che i brevi consigli dell’anno scorso potessero essere efficienti. In fondo in poco più di un anno non accade niente di eclatante …. Mai fui più cieca! Come nella vita di tutti i giorni, anche i libri sono reliquie sacre che, in un momento imprecisato della vita, ti inducono ad esplorarle, assaggiarle e magari amarle.
Fra questi, in trecentosessantacinque giorni, ce ne sono stati qualcuno che io definisco autunnali per il loro essere malinconici, intimi ma devastanti. Sortiscono quel tipo di emozioni che francamente mi piace riscontrare in lettura, e poiché l’autunno è anche assioma di caducità, brevità della vita in se, come non presentare questi libri come quella constatazione attendibile? Ognuno di loro pronti a raccogliere le nostre fragili membra, devastata da eventi appena vissuti o subiti.
Un
lungo esame sulla libertà individuale e d'espressione, ponderando quello che
nei secoli passati è sempre stato visto come una specie di tabù, riconosce la
capacità del romanzo di spiegare cosa significhi appartenere al terzo
sesso.
Intriso
di una sottilissima vena di drammaticità, un romanzo di un intensità
disarmante: un manipolo di pensieri, acute riflessioni che provengono dai posti
più sperduti del mondo. Splendido, particolare. Una lettura che resta bloccata
nell'eternità del tempo, ma resiste a qualunque idea di modernità.
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La Plath ha
proiettato la sua aura profetica su di me. A fine lettura, col forte desiderio
di leggere ancora di lei, << corteggiarla >> come si deve, di
stabilire chiaro e tondo i motivi imprescindibili per cui è necessario non
smorzare questa nostra conoscenza. Con pagine di diario che mi hanno
sconcertato, incantato, manovrato ed interessato invariabilmente al passato.
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Una storia che non esiste naturalmente per essere una semplice storia a se stessa, ma una specie di mezzo verso il cuore di una creatura umana.
Una fiaccola da cui scintillano le valorose gesta di un entità
pronta ad amalgamarsi e ad implodere, che ci parla di solitudine, malinconia,
il dolore di chi è desideroso d'amore, di essere compreso.
Un uomo oramai adulto mi aveva trascinato fra le braccia della
sua storia, per certi versi privata, in cui il trionfo della parola scritta è
maggiormente efficace dinanzi alla sorpresa noiosa e impolverata della realtà.
Un romanzo genuino, scorrevole, nonché tentativo di un cuore fragile incline
alla malinconia, che ci mostra i suoi pensieri, i suoi sentimenti riposti su
carta come slanci di puro amore.
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Un romanzo che è un sentimento di natura sconosciuta. Un sentimento in cui, il senso di colpa, si mescola indissolubilmente all'attrazione. E che, come uno sfuggente miscuglio di realtà e irrealtà, nasce cresce e poi muore da un luogo scuro, quasi inaccessibile per tutti.
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Racconto di un ragazzo forte ma fragile, solo, timoroso del futuro e del senso della vita, trascinante, formativo, affascinante e piuttosto triste, Oliver Twist è uno straordinario intreccio di cattiveria, affetti, malessere e benessere, ma anche un meraviglioso dono per aver permesso ad Oliver di cercare una strada, quando non aveva la certezza di arrivare a una meta.
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Non più lieve di un
sussurro, ma capace di penetrare così piano nella testa da non avere una sua
forma, quasi che il romanzo stesso fosse fatto di aria e malinconia.
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Consigli interessanti, grazie
RispondiEliminaA te :)
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