domenica, settembre 13, 2015

Gocce d'inchiostro: Il piacere degli uomini - Kate Williams

Buona domenica, amici lettori! Dopo qualche giorno d'assenza, quest'oggi, la recensione di un romanzo particolare, inapagante, ma molto suggestivo: Il piacere degli uomini che, qualunque cosa si riferisca il titolo, è una storia che inganna facilmente. E quando si serbano grandi aspettative, quasi sempre siamo destinati a rimanere segnati dalla ferita della delusione.


Titolo: Il piacere degli uomini
Autore: Kate Williams
Prezzo: 16, 00 €
Casa editrice: Mondadori
Trama: Londra, 1840. Catherine Sorgeiul, una ragazza di diciannove anni, fragile e con un passato familiare e misterioso, vive in totale isolamento e solitudine con uno zio eccentrico nel quartiere popolare e degradato di Spitalfields. Quando una serie di orribili delitti di giovani donne travolge l'East End, a due passi da casa sua, Catherine inizia a interessarsi in modo morboso a questa tragica vicenda. Spinta dalla sua fervida immaginazione, e sempre più prigioniera delle ossessioni che la tormentano sin da quando era bambina, inizia ad indagare di nascosto sugli omicidi e sul loro autore, soprannominato dai giornali l'Uomo dei Corvi. E' infatti convinta di avere la chiave per risolvere il mistero e scoprire l'identità del terribile assassino. Mentre le morti si susseguono secondo un macabro rituale e la città precipita nel panico, Catherine si rende conto che il cerchio intorno a lei si sta stringendo e l'Uomo dei Corvi è ormai vicinissimo. La sua presenza inquietante aleggia ovunque, trascinandola in una spirale di inganni e terrore che rischiano di travolgerla e chi le è vicino...

La recensione:
La storia che ho letto fra le pagine di Il piacere degli uomini è stata davvero utilissima, seppur inappagante. Io mi ero fatta un'idea di Jack lo Squartatore - ha sempre suscitato un certo fascino in me, ma mi rattrista leggere di efferati quanto ingiusti omicidi - e l'autrice, Kate Williams, se n'e fatta una di lui. Un'idea giusta, mi è parso di capire fra le pagine del suo romanzo d'esordio, perché quando la sera mi mossi agile sotto la luce di lampioni a gas che si facevano sempre più tenui, strade buie e ombrose e un cielo luminoso, fulgido di stelle, scorsi una parte di me stessa, catapultata in una Londra toccante, magica, oscura, la cui energia è celata nella cosa in se. Con la quale è dipinta, è caratterizzata, tetra come un fiore smorto.
Meraviglioso. Ma come tornarci indietro? Qual'era la sua vera essenza?

Innanzitutto, procedo spedita in una città che pullula di terrore persino di giorno. Mi scopro sbalordita nel fissare magnifiche carrozze che sovente arrivano in città e la finezza di uomini ben vestiti, in una dimensione affascinante come un dipinto, in cui le notti si rivelano spettacolo di grandi sofferenze, così spaventose che indugiano persino nella testa. Dissolvendo la tranquillità, la pace dei sensi, spingendo all'angoscia, alla paura nel cuore, afferrandolo e stringendolo nella presa salda del terrore.
Speranzosa della lettura, per qualche giorno, mi sono lasciata "cullare" da una certa malinconia e uno strano senso di sconforto che hanno svuotato la mia anima. Silenziosamente, col cuore che batteva forte, e nelle orecchie la voce poco armoniosa di una donna oppressa dalla noia e dalla prigionia. Costretta a vivere in una gabbia dorata, agghindata ma ribelle, come un uccello esotico che può solamente saltellare da un trespolo all'altro. Protagonista di un mondo fatto di figurine di vetro e di maschere mortuarie, nel richiamo costante di un passato irrecuperabile, che la costringe a vagare come un ombra, scialba e priva di vita, senza alcuna volontà o necessità, ingenua e un po' bigotta, per le strade di questa magica capitale inglese. Così terribilmente veritiero, naturale, quanto fiabesco e luminoso.
La storia che la Williams si porta dentro, l'eco di parole che credo di poter un giorno dimenticare, si intrufolarono repentinamente nelle stanze remote della mia coscienza. Aprendo un varco nei recessi più reconditi, erigendo un castello di parole al quale in questi primi giorni di settembre, fra i duri ritmi di una vita frenetica e non proprio appagante,  non ho sentito come mie. Nella vana speranza di rivivere gli orripilanti omicidi di questo spregevole serial killer in prima persona, e tutto ciò cui credo di essermi persa. Frugando in mezzo a vicoli bui e orripilanti, come un animale selvatico, per trovarci qualcosa. La misteriosa e inspiegabile identità di un uomo, il cui soprannome - nel romanzo denominato Uomo dei corvi - reca il presagio di una lenta sofferenza. Mentre la clessidra del tempo continua a scorrere, l'anima chiede risposte a domande la cui natura è sconosciuta. Schiva dal reale e dal possibile, come la lucentezza di una stella.
Un'autrice che ha studiato il soggetto con un certo interesse, immaginandosi nei panni delle vittime; una storia in cui il male non è un miraggio, un inganno o una fantasia ma qualcosa di tangibile, effettivamente reale, autentico; un mondo oppresso e oscuro come la notte, Il piacere degli uomini è un romanzo che non ha illuminato le stanze buie del mio animo, come avrei voluto. Tuttavia, è un opera che mi ha permesso di vestire i panni di una donna dall'animo coraggioso e sensibile, curiosa e consapevole di essere entrata in un nuovo cielo di persecuzione, nipote remissiva, nobile ma indegna di ciò che possiede. Una storia oscura e suggestiva che avrebbe potuto essere raccontata diversamente, personaggi il cui animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde il piacere con la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia malvagio.
Freddo e silenzioso come la solitudine, alla fine, il bello della sua lettura, sta nell'epoca in cui è ambientato. In un mondo senza armonia ne amore, che ha segnato i momenti più belli della sua lettura. Connettendomi a un livello così intimo da esserne poi travolta.
Valutazione d'inchiostro: 2 e mezzo

4 commenti:

  1. Mi dispiace non ti abbia convinta, anche io ho questo libro da un po' ma devo ancora leggerlo.

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    1. No, purtroppo no. Ed è stato un vero peccato perché le basi c'erano :(

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  2. Adoro scoprire nuovi blog e leggere recensioni sempre diverse, anche se negative.
    Mi sono unita ai lettori fissi, se ti va di ricambiare il mio piccolo blog è qui

    http://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/

    Ti aspetto!

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    1. Grazie mille, Viviana! Mi fa sempre piacere, quando un lettore - anche se solo di passaggio - si unisce alla mia piccola cerchia :) Grazie, e benvenuta! Verrò a trovarti con piacere :)

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