venerdì, settembre 26, 2025

Amori di carta: autori che non mi hanno mai deluso

L’altra mattina, in un momento di pura solitudine, tutt’a un tratto mi sono accorta che non ero più circondata dalle vecchie e ingrigite mura di casa mia, quanto mi trovavo in una terra avvolta quasi completamente dal silenzio. In una città in cui i volti vengono lavati ripetutamente, sporcati e imbrattati di sangue, zolfo, paura e polvere, ero circondata da figure che forse esistono solo nella mia testa ma che nel tempo hanno svolto un ruolo fondamentale. Come un sole spaventoso che si affacciava a malapena sull'orizzonte prima di affondare di nuovo. La solitudine rivestiva ogni cosa, mostrava un immagine talmente strana, originale, da darci l'impressione che il paesaggio sfoglio in cui mi trovo - con quel susseguirsi di corse a ostacoli, alberi frondosi e tappeti di neve che rivestono ogni cosa - assunse contorni sfocati e poco nitidi. Quante volte mi è capitato di vedere certi scenari? Eppure è in fondo a questa landa deserta che sguazzo inquieta come un pesciolino imprigionato in una vasca. L'aria che respiro non è più pesante e gelida. Perchè con la loro luminosa e potente luce, quelli che considero i miei autori preferiti hanno popolato la cittadella del mio cuore ma anche il mio spirito. Perchè grazie a loro non ho fatto alcuna fatica a prendere consapevolezza di cosa mi circondava. Lì, tutt'attorno, si vedeva solamente una porzione di cielo perfettamente vasta. Uno spiraglio di luce, nascosto nei cuori di chi vede, sente, diffondeva i suoi raggi pallidi come resti di memorie lontane. Stranamente tutto questo mi rassicura, mi sembrava del tutto naturale aggrapparmi ai miei autori preferiti: Philip Roth, Thomas Hardy, Zafon e tanti altri.Quello che mi sorprende maggiormente fu il non esserne mai rimasta delusa, se non insoddisfatta. Uno dei tanti io esistenti al mondo, in una delle tante dimensioni.

Un coro di voci bianche aveva emesso una melodia intensa e originale, con venature malinconiche, che ha avuto l'effetto di una barca d'oro su un fiume scuro, una profusione di armonie che ha trasfigurato su tutto, inoltrandomi in uno spazio freddo e silenzioso nel quale girano gli astri, fra un gioco di parole corte e spiegazzate, promesse di speranza sciolte e sbiadite.

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Elizabeth Jane Howard


La donna più stupefacente, che, quando parlava, ammaliava chiunque. E questo non fu poco. Lei che non sapeva nemmeno chi fosse e per quale motivo si trovasse al mondo, lei che aveva cercato nella letteratura quel magnifico conforto che egregiamente conferiscono le pagine bianche di un romanzo. Ed è da qui che si può definire la sua rinascita. O, meglio, la sua nascita. Il suo stare nel mondo, giorno dopo giorno così soffocante, insopportabile. 

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Charles Dickens


Dickens tendeva ad appoggiare il suo grande palmo sulla mia guancia, infondendo al mio animo una tenerezza che ogni tanto mi piace rievocare. Ogni cosa gli veniva registrato in silenzio, fino a quando non giungevo al culmine dell'eccitazione, la passione per la letteratura e la scrittura mi si abbattevano addosso come un temporale. Magari proprio quando non credevo di esserne così assuefatta.

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Carlos Ruiz Zafon

Ho una leggera dipendenza e nessun antidoto è mai riuscito a curarmi. 

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Jane Austen


Piccola ma grande donna, tranquilla signora nubile londinese, che ha avuto a diposizione nient'altro che carta e inchiostro. Una giovane autrice che fece delle sue opere un chiaro tentativo di difendere il senno e il ritegno per se stessa, rappresentandola in una sottilissima vena ironica.

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Irene Nemirovskij



Irène Nèmirovsky però fu quella che prese possesso di ogni parte, ogni fibra del mio animo, luminose e più grandi man mano si avvicinò inesorabilmente, in stanze adiacenti del mio cuore, che nel corso del tempo ha acquistato una certa forza. 

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Thomas Hardy

Thomas Hardy… Quanto lo amo! Si, me ne rendo conto. Amo un uomo che non esiste, anzi, che è esistito, parecchi anni fa, ma che, all’età di vent’anni. sconvolse il mio universo personale.

Si perchè a me le storie d’amore, soprattutto quelle tragiche, mi piacciono tantissimo e… l’importante è che il primo principio di idea di credere che così possa essere, senza però crederci del tutto. Vuol dire che, prima, avevo preso qualche bella batosta e di storie che promettevano amori sconfinati, forti, dinanzi a qualunque avversità, non ne credevo più della loro esistenza.

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Sorelle Bronte

Donne non propriamente belle, ma incastrate in quell’aura lucente e misteriosa che le contraddistinguono e che urlano e parlano alla mia anima con estrema cura. Mi tirano per le braccia, con il cuore, con il cervello, tentando di frantumare il mio spirito in minuscoli frammenti ed uscirne guasta. 

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Cornelia Funke



Cornelia Funke fu quell’autrice tedesca, naturalizzata statunintense, che come tanti altri autori, ha segnato la mia infanzia, e gran parte della mia adolescenza, nonostante quelle ritratte nei suoi romanzi sono storie che se fossi stata un po’ meno grande avrei apprezzato molto di più dell’entusiasmo che riservo ogni qualvolta mi ci imbatto, ma il Mondo d’inchiostro che amo tanto è perfetto così com’è. Quante volte ho immaginato viverci? Incontrare Maggie, Mo, Dita di Polvere, quel meraviglioso mondo in cui i libri hanno un importanza fondamentale. Tanto fondamentale quanto pericolosi.

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Donna Tartt

fu colei con la quale avanzai  a tentoni, con cautela ma ammaliamento che una volta approdata nella sua terra, nel suo mondo, mi entusiasmi fra le sue pagine finchè non compresi ciò che esse vogliono dirci, finchè non colsi i suoi messaggi, contorti, enigmatici, spesso inspiegabili che con una certa difficoltà ti impediscono di proseguire spedita fra le pagine.

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Edward Carey 

Aveva insistentemente bussato alla mia porta col desiderio imprescindibile di essere evocato, citato, qui, nel mio piccolo salotto virtuale. E cristallizzandosi con la lettura del terzo volume degli Iremonger, presentarvelo adesso pareva il risultato ottenuto dopo aver bevuto avidamente i suoi libri che impressionatamente avevano emesso un battito.

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George Eliot



La prosa magica e impetuosa della Eliot, i suoi figli d'inchiostro - figure che quasi sempre vivono in posti in cui l'irruenza della natura lascia destabilizzati e tramortiti, il rimbombo di una voce che in poche ma salienti pagine era divenuta persona, mi avevano colto di sorpresa e la sua autrice, dopo una fervida lettura di uno dei suoi innumerevoli romanzi in qualche giorno, era divenuta un'altra di quelle figure da annoverare nel panorama di quegli autori a cui io attribuisco l'umoristico aggettivo di preferiti. 

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Anais Nin

Tutto ha visto come protagonista una donna dal temperamento dolce, indiretto, delicatamente insinuante, creativa, tenera e femminile. Giunta, inaspettatamente, da strade, vialetti, emersa da gruppi di persone cupe e senza volto. Una folla immaginaria si apre al suo cospetto. Risplendente, incredibile, venuta apposta per me. 

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Dino Buzzati


Dino Buzzati è sempre stata quella figura letteraria il cui genere si intrinseca in diverse direzioni. La fiaba si sposa con l'angoscia, la paura con la morte, la magia e il mistero con la ricerca dell'assoluto e la trascendenza, per poi sfociare in una disperata attesa di agognare un riscatto da un'esistenza mediocre. Protagonista indiscusso, il destino, onnipotente e imperscrutabile, spesso beffardo, che è diverso da tutto ciò che credevamo di aver letto o pensavamo di conoscere.

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Marissa Meyer


Marissa Meyer, le cui opere avevo già letto qualche anno fa, la cui figura si stanziava silenziosa come un ombra che incombeva sopra la mia testa. Una saga fantasy davvero avvincente, deliziosa e ammaliante aveva scrosciato ai bordi della mia anima, rendendo il mio intento di rileggere le Cronache lunari un tentativo in cui poter viaggiare inconsapevolmente, spensierata, impedendo così qualunque attacco esterno.

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Libba Bray

in un coro di voci e suoni, una voce in particolare si è trattenuta più del dovuto. Una garrula signora che ho conosciuto qualche anno fa, e che oggi accolgo nuovamente con una certa adorazione nel mio cantuccio personale.

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Kate Morton


Kate Morton è una di quelle autrici i cui romanzi, in una libreria zeppa di romanzi di narrativa straniera, non possono di certo passare inosservati. Per questo ed altri motivi non sopportavo l'idea di dovermi separare repentinamente, così ho stipulato questa specie di scaletta letteraria.

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J K Rowling



 Le sue storie comportano quasi sempre una strana anestesia dalla quale spesso e non poche volte mi sono risvegliata senza comprendere appieno quel che mi circondava per almeno qualche ora. Per questo e altri motivi la Rowling è in lizza degli autori di cui apprezzo particolarmente il talento letterario che, amata da gran parte della mia generazione, in certi periodi della mia vita, soprattutto in questo, mi ha accompagnato fedelmente dinanzi alla soglia di un mondo caotico e crudele, come un simbolo per la mia anima romantica e sognatrice in cui ho giocato a essere in grande intimità.

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Murakami Haruki

Un giovane ambizioso, intrappolato nel corpo di un adulto, che ha il temperamento complicato di mettere le cose nero su bianco per riflettere sul significato che ha la vita. E che su di me ha un effetto devastante: mette a nudo la mia anima.

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