Quando guardo gli scaffali
della mia libreria penso che ci sono ancora un mucchio di storie da leggere e
vivere. Sono la sola che le legge, il tempo scarseggia sempre più e il numero
di nuovi amici d'inchiostro da accogliere aumenta a dismisura. Eppure, capitano momenti in cui
cedo alla tentazione di tornare in posti che è davvero impossibile non
tornarci. Devo sempre cibarmi di qualcosa che in passato ho già assaporato,
guardando questa volta con occhi nuovi. Sotto una prospettiva completamente
diversa dal suo primo approccio. Io, che amo rileggere i romanzi, non ho così
potuto non rispondere alla chiamata di una vera e propria immersione nel mondo
di Harry Potter. Ci sono così tante storie ancora da leggere, eppure Harry mi
ha generosamente accolto in un pomeriggio soleggiato di inizio agosto con la
necessità di un successivo che ho deciso avverrà il mese successivo. L’impulso
di leggere difilato l’intera saga ho dovuto affievolirlo con la consapevolezza
che di Harry conosco il suo inizio e la sua fine, mentre di altri romanzi ben
poche informazioni per essere ancora capace di rivolgersi ed attirarmi
inevitabilmente. Se non imprevedibilmente, incoraggiata a dovermi muovere per
smaltire qualche lettura, prendendo però il mondo così come viene.
Titolo: Harry Potter e la
pietra filosofale
Autore: J K Rowling
Casa editrice: Salani
Prezzo: 9, 50 €
N° di pagine: 310
Trama: Tutto comincia da qui. Il
primo capitolo di uno dei più grandi fenomeni letterari internazionali, il
libro che ha fatto leggere milioni di ragazzi e ha unito genitori e figli nella
scoperta di un universo fantastico che è già parte dell’immaginario collettivo.
La recensione:
Come nella maggior parte dei
casi, riporre nero su bianco qualcosa che abbia a che fare con Harry Potter
suscita sempre qualche difficoltà. Vorrei mettere su carta ciò che ritengo più
importante, indispensabile, impadronirmi di qualunque aspetto magico o
surreale, facendo di Harry una persona in carne e ossa e non una semplice
figura di carta. Ma perché definire così il maghetto più famoso del mondo,
quando di Harry assurdamente fittizio
è davvero impossibile immaginarlo. Vorrei impadronirmi di qualunque forma
sofisticata di pensiero per dire che non è così, ma il piacere in certi casi
consiste nel definire reale qualcosa , o qualcuno in questo caso, che già lo è.
Il piacere è questo. Potrei scrivere e scrivere fino alla nausea, ma è
respirando, leggendo, che Harry ha avuto vita. È prevalso da un mondo di
tenebre, oscurità, meritando alla fine ciò che sarebbe stato giusto possedesse.
Queste non sono solo che parole
insensate. Uno sproloquio frivolo, forse inadatto, che principalmente consiste
nell’aver desiderato tornare ad Hogwarts. Non ci sono andata volontariamente,
ma quasi inconsapevolmente. Una mattina mi sono svegliata col desiderio
insopprimibile di leggere la storia di questo sfortunato ragazzo. E solo un
idiota avrebbe ignorato tutto questo. Ecco perché mi trovo nuovamente qui, a
scrivere, descrivere… ma ha davvero senso tutto questo? Cosa credo di voler
fare? Un semplice scarabocchio, semplici ghirigori, perché quando si parla di
Harry non si può presumere di scrivere una recensione. Questo è un campo minato
a cui però la vita stessa donerà a Harry molto più di quel che crede.
Il che significa che dopo tante
sofferenze, tante paure, sopportazioni, rancore, rimorsi, delusioni,
umiliazioni, un riscatto potrà esserci. Sebbene di far tornare in vita i propri
genitori è qualcosa di assolutamente assurdo. Se questo è il limite, è stata
dura, ma pazienza. Il bello in tutto ciò è stato l’aver trovato il coraggio di
affrontare qualunque avversità, qualunque maldicenza. Farmi stregare
completamente, per l’ennesima volta, da qualcosa di cui conosco perfettamente è
forse la cosa migliore che potesse accadermi in questo 2020. Cosa avrei dovuto
fare? Ignorarlo? Assolutamente! Ed è così che sono tornata ad Hogwarts, fra le
sue mura gigantesche e magiche. E lì sono rimasta. Stupidamente. E non c’è
nulla di più bello che tornare in un posto che si ama. L’amore perpetua nel
tempo, e restarci ha significato qualcosa.
Valutazione d’inchiostro: 4
Ciao Gresi, leggendo i post di vari blog noto come la saga di Harry Potter sia quella che più viene riletta! Io al momento ho letto solo i primi quattro volumi, ma ricordo con molto piacere il primo, pur non essendo il fantasy uno dei miei generi preferiti :-)
RispondiEliminaCapisco perfettamente. Harry non può piacere a tutti,ma tornare a Hogwarts è sempre bello 🤗🤗
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