Com’è che i romanzi belli,
quelli indimenticabili, sono sempre quelli più tristi? Com’è che alla fine mi
ritrovo sempre con l’anima ridotta in minuscoli pezzettini? E anche questa
volta fu così, in cui presento un discreto numero di pagine in cui mi sono
persa, per un istante avevo confidato in qualcosa di straordinario che non sfociasse
in tragedia. Ma non sarei la lettrice che sono adesso, se non amassi questo tipo
di letteratura, no? Strizzando gli occhi a quei compagni fidati che mi hanno
accompagnato per un certo periodo della mia vita, ecco come queste letture
hanno avuto una voce tutta loro, e, nel mio cammino, penetrando a tal punto da
non lasciarmi alcun via d’uscita. Alcuna impossibilità di giudicarli ciò che
sono: meravigliosi sospiri dell’anima che allo stesso tempo la risucchiano
completamente.
Autore: George Eliot
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 9 €
N° di pagine: 216
Trama: Abbandonato dagli amici, dalla fidanzata, e allontanato dalla comunità a cui apparteneva fin dalla nascita a causa di un'accusa ingiusta, a Silas Marner, povero tessitore e uomo semplice, non resta altro a cui attaccarsi se non il denaro. Un bel giorno, però, dopo essere stato derubato, e aver perso quindi ogni interesse per la vita, Silas si trova costretto a fare i conti con un'inattesa novità: davanti al suo caminetto, infatti, sola e tremante per il freddo, ecco spuntare una bimba di pochi anni...
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Ho contemplato questo romanzo sollevando un velo invisibile, con le sue oscillazioni, le sue preoccupazioni, i suoi gesti << arditi >>, che scritto con una certa genuità, mi ha indotto ad addentrarmi in massime di letteratura e nozioni di vita in cui sono stati scoperchiati lenzuoli intrisi di desiderio, affetto, lacrime per dimostrarci che il nostro soccorso immediato, la nostra partecipazione, avrebbe costituito un atto di solidarietà. Un vascello di soccorso dinanzi un mare in tempesta.
Autore: Charlotte Bronte
Casa editrice: Fazi
Prezzo:18 €
N° di pagine: 298
Trama: Il protagonista è William Crimsworth, primo e unico narratore maschile da lei utilizzato, il quale racconta in prima persona la sua storia: un uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrispoto. Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.
Autore: Elizabeth Gaskell
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 22 €
N° di pagine: 476
Trama: Autrice di romanzi di successo, amica di Charlotte Brontë e di molti altri scrittori della sua epoca, Elizabeth Gaskell ha da sempre occupato un posto d'onore all'interno della letteratura femminile vittoriana. In questo romanzo, la scrittrice narra la vita di Ruth, una giovane orfana che lavora come sarta. Quando la ragazza conosce l'aristocratico Henry Bellingham, la sua vita cambia: da lavoratrice umile e onesta si trasforma, agli occhi della società, in una fallen woman, una donna perduta, sconveniente e compromessa, che qualche tempo dopo darà alla luce un figlio illegittimo, avuto proprio dalla relazione con Bellingham. Inizia così un percorso di espiazione e perdita, di difficoltà e rinunce, di fragilità e forza. Perché Ruth vuole dare a suo figlio una vita migliore e non si scoraggia, nonostante il passato la perseguiti ovunque vada. Ruth è un romanzo commovente e di grande impegno sociale, attraverso cui l'autrice di "Cranford. Il paese delle nobili signore" si confronta con i temi complessi della condizione femminile e della perdita di status, che costringeva molte donne a vivere ai margini della società. Introduzione di Francesco Marroni.
Titolo: Uomini e topi
Autore: John Steinbeck
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 139
Trama: George Milton si occupa da sempre con ferma dolcezza di Lennie Small, un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Il loro progetto, mentre vagano di ranch in ranch, è trovare un posto tutto per loro a Hill Country, odve la terra costa poco: un posto piccolo, giusto qualche acro da coltivare, e poi qualche pollo, maiali, conigli. Ma le loro speranze, come “ i migliori progetti predisposti da uomini e topi” ( è un verso di Burns), sono destinate a sbriciolarsi.
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Una lettura che fa trattenere il fiato, appassionante e un po' tesa e romantica che ha vasti richiami alla letteratura vittoriana. Un dramma inglese che arriva in sordina, e ci rende protagonisti di una vicenda sconvolgente come quella di Grace e Hannah. In un mare di ricordi che fluttuano nel tempo sempre più remoto.
Autore: Kate Morton
Casa editrice: Sonzogno
Prezzo: 19, 90 €
N° di pagine: 484
Trama: Nella scena del suo film, la giovane regista Ursula Ryan immagina uno dei momenti più drammatici della storia letteraria inglese, uno scandalo da sempre circondata da un'aura di mistero, predizione e genio maledetto. Era l'estate del 1924 e i sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra si ritrovano a divorare la vita come se non ci fosse un futuro, come se dovessero rimanere per sempre giovani. Tra le feste alla Grande Gatsby, fiumi di alcol, amori che duravano lo spazio di una notte, quei ragazzi creavano il mito dei ruggenti anni Venti. Tra loro, era Lord Robert Hunter, astro nascente della poesia, ammirato e celebrato da tutti. Eppure, proprio quell'estate, proprio a una delle feste più belle, quella di Riverton Manor, Robert si allontanò da solo. E stringendo una pistola con mano tremante, si tolse la vita. Per Ursula, settantacinque anni dopo, quel poeta è diventato leggenda. Almeno fino a quando scopre che è rimasta una testimone degli eventi. E' Grace, custode quasi centenaria di un terribile segreto. Un segreto che ora non può più tenere per sé.
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 381
Trama: Pubblicato inizialmente a puntate e poi in volume nel 1895, "Jude l'oscuro" fu l'ultimo romanzo di Hardy e fu stroncato senza riserve dalla critica e dal pubblico vittoriano del tempo, a tal punto che Hardy ritenne conclusa la propria carriera di romanziere. Il libro, ribattezzato dalla critica "Jude the Obscene" (Jude l'Indecente), venne inoltre bruciato pubblicamente dal vescovo di Exeter lo stesso anno. Il protagonista della storia è Jude Fawley, un giovane uomo appartenente alla classe più umile della società, il cui sogno nella vita è divenire letterato. Altri due personaggi cruciali del racconto sono la volgare prima moglie di Jude, Arabella, e Sue, la cugina di cui si innamora perdutamente. Opera cupa e pessimista, ha avuto un'efficace trasposizione cinematografica nel 1996, per la regia di Michael Winterbottom, con Christopher Eccleston e Kate Winslet nei panni di Jude e Sue.
Una pietra preziosa,
bellissima, realizzata su uno sfondo impressionistico, sudicio, che altri non è
che un estrema conseguenza su quello che ha riservato il tempo a un uomo di
lettere come William Stoner. Una gioia incontenibile e inspiegabile per la parola
scritta che indica una mia predilezione, ogni qualvolta vedo Stoner siedere comodamente sul ripiano della mia libreria, che ha
sprigionato una musica da cui ho letteralmente attinto dalla sua fonte. Mi sono
accaparrata di quello che volevo e lasciarlo andare quando sarebbe arrivato il
momento giusto.
Autore: John Williams
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 332
Trama: William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarant'anni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù.
Una
lettura che si divora in pochissimo tempo, che traccia il labile confine fra
presente e passato, in una realtà in cui si instaura nell'immediato una certa
intesa.
Autore: Paul Auster
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 184
Trama: << Piaceri fisici e dolori fisici. Ipiaceri del sesso innanzitutto, ma anche quelli del mangiare e del bere, di stare nudo in un bagno caldo, di grattarti un prurito, di starnutire e di scoreggiare, di stare a letto un'ora in più, di voltare la faccia verso il sole in un mite pomeriggio di tarda primavera o d'inizio estate a sentire il tepore posarsi sulla pelle >>. Quando sei perso, guardati intorno. Dubita di tutto e cancellalo. Hai una sola certezza: tu sei lì. Lo sei perché c'è il tuo corpo e tu sei il corpo. Il tuo corpo è lo spazio che hai attraversato, ma anche il tempo che ti ha reso ciò che sei. Il tempo te lo porti scritto addosso: le cicatrici sono parole ( questa racconta di quando bambino scivolasti così vicino a un chiodo da poterne rimanere cieco, quest'altra ti ricorda di quando quasi uccidesti tua moglie e tua figlia) e le parole sono cicatrici ( quelle che ti disse tua madre dopo che la sentisti parlare al telefono con un uomo che non era tua tuo padre ). Ma non c'è il solo dolore. C'è il piacere, tutto il piacere che hai vissuto, che ti ha travolto in questi sessantaquattro anni: da quello che provi guardando il collo di tua moglie al mattino, a quello che ti insegnerò una prostituita nel Quartiere Latino quando tu, ventenne solitario e senza un soldo a Parigi, l'ascoltasti sbalordito recita a memoria una poesia di Bodelauire. E infine il corpo da cui il tuo corpo ha iniziato a esistere, quello di tua madre. La sua storia e il tuo rapporto con lei sono il cuore pulsante di questo libro (una sorta di doppio, di gemello segreto del tuo L'invenzione della solitudine, dov'era il padre il fulcro dell'ossessione ). Hai capito dal silenzio con cui hai accolto la notizia della sua morte e dalla crisi di panico che ne è seguita - fu come sentire il tuo stesso corpo fuggire da te - che qualcosa era cambiato, che dovevi fermarti a ricapitolare. Che eri entrato nell'inverno della vita.
L’ennesimo toccante
viaggio del cuore umano ma così dilaniante e logorante la cui melodia mi ha
permesso di assistere all’avanzata di ombre che corrono verso la supremazia, la
superiorità oscurando ogni cosa. Un’enorme quantità d’informazioni su ciò che
fu più caro per l’autrice che lentamente si stanno fissando sempre più nel mio
cuore, assetata di sapere e amore consapevole di quanto ancora non basti ciò
che ho conosciuto.
Autore: Irène Nèmirovsky
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 240
Trama: Le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amerà per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. A Kiev, la famiglia di Ada abita nella città bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Fra le due città sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l’invidia degli altri. Eppure, quando il ragazzino Harry si troverà di fronte la bambina Ada, ne sarà al tempo stesso inorridito e attratto: “come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l’ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi”. Molti anni dopo il destino li farà rincontrare a Parigi: e Harry cederà a quella misteriosa attrazione del sangue che Ada esercita su di lui.
Titolo: L’insostenibile leggerezza dell’essere
Autore: Milan Kundera
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 318
Trama: Protetto da un titolo enigmatico, che si imprime nella memoria come una frase musicale, questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di Hermann Broch: «Scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire». Questa scoperta romanzesca non si limita all’evocazione di alcuni personaggi e delle loro complicate storie d’amore, anche se qui Tomáš, Teresa, Sabina, Franz esistono per noi subito, dopo pochi tocchi, con una concretezza irriducibile e quasi dolorosa. Dare vita a un personaggio significa per Kundera «andare sino in fondo a certe situazioni, a certi motivi, magari a certe parole, che sono la materia stessa di cui è fatto». Entra allora in scena un ulteriore personaggio: l’autore. Il suo volto è in ombra, al centro del quadrilatero amoroso formato dai protagonisti del romanzo: e quei quattro vertici cambiano continuamente le loro posizioni intorno a lui, allontanati e riuniti dal caso e dalle persecuzioni della storia, oscillanti fra un libertinismo freddo e quella specie di compassione che è «la capacità massima di immaginazione affettiva, l’arte della telepatia, delle emozioni». All’interno di quel quadrilatero si intreccia una molteplicità di fili: un filo è un dettaglio fisiologico, un altro è una questione metafisica, un filo è un atroce aneddoto storico, un filo è un’immagine. Tutto è variazione, incessante esplorazione del possibile. Con diderotiana leggerezza, Kundera riesce a schiudere, dietro i singoli fatti, altrettante domande penetranti e le compone poi come voci polifoniche, fino a darci una vertigine che ci riconduce alla nostra esperienza costante e muta. Ritroviamo così certe cose che hanno invaso la nostra vita e tendono a passare innominate dalla letteratura, schiacciata dal loro peso: la trasformazione del mondo intero in una immensa «trappola», la cancellazione dell’esistenza come in quelle fotografie ritoccate dove i sovietici fanno sparire le facce dei personaggi caduti in disgrazia.
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Sobrio, sano, equilibrato, chiaro il cui effetto è talmente forte che diviene un coro altisonante e distinto, La donna di Gilles è un piccolo grande capolavoro di crudeltà intima e passionale. Proiettato in un tempo possibile e facilmente riscontrabile di assetti di vita quotidiana, in cui vi ho respirato, curato le ferite inferte al mio cuore, così devastante e bellissimo la cui potenza di resistere a tale ammaliamento è davvero insopportabile.
Titolo: La donna di GillesAutore: Madeleine Bourdouxhe
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 148
Trama: Elisa vorrebbe solo una cosa: annullarsi in Gilles. Vivere per e attraverso Gilles, non essere altro che sua moglie. Preparargli la cena, guardarlo mangiare, guardare i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli. Ma il giorno in cui Elisa capisce che Gilles, suo marito, è diventato l’amante di sua sorella, tutto crolla attorno a lei. Eppure sceglie di tacere, di sorridere, di sopportare in silenzio l’indifferenza di Gilles, perfino che Gilles le parli del suo amore per l’altra, della sua gelosia.
Pervaso da
quell'inconfondibile senso di trionfo che assale, quando ci si sente liberi.
Quando ci si imbatte in questa tipologia di romanzi in cui, a fine lettura, ci
sembra ancora di vedere i personaggi passeggiare per le strade, abbracciati,
anonimi, fra la folla. Immortalati in una fotografia che la si vede con gli
occhi del cuore, un attimo prima di andare. Fra lo sfarfallio di luci,
l'animazione della città, come un palloncino che sale e volteggia nell'aria e
nel cuore di chi legge.
Autore: Dorit Rabinyan
Casa editrice: Tea
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 373
Trama: E' autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella, riccioli neri e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie v una borsa di studio. Ha servito nell'esercito e ama la sua famiglia.
Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c'è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che quest'amore sia un isola nel tempo, si dice di lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l'ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accumunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta …
Steinbeck conosco, ma non ho letto uomini e topi, il resto non conosco; ottimo post, grazie
RispondiEliminaA te 🤗🤗
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