E così le
nostre rispettive strade, che presto o tardi hanno trovato un punto d'incontro
nelle settimane e giorni a venire e che, come demoni, sarebbero state le
principali divergenti per buona parte del mese di ottobre, si formalizzano oggi
con la recensione unica di ben 4 volumi
di un avvincente e straordinaria saga, con la certezza di buoni propositi e
aspettative che man mano avanzavo nella lettura Victoria, Sebastian, Lilith,
Max, dichiaravano la mia imminente presenza. In seguito mi sono chiesta se una
lettura fervida, quasi febbricitante di 5 volumi in meno di due settimane
riesca a dimostrare l'effetto che i Gardella hanno avuto su di me, in cui mi
sono pazientemente mossa fra i nodi di una matassa che alla fine verrà
sbrigiliata, circondata dall'odio, dall'amore, dal senso di colpa di tutti i
personaggi di questa storia che ha attanagliato la mia e la loro vita.
Titolo: I cacciatori di vampiri. La saga completa dei Gardella
Autore: Collen Gleason
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 1073
Trama: Da generazioni i
Gardella sono cacciatori di vampiri: al compimento della maggiore età i
discendenti sono chiamati ad accettare il destino della famiglia. Questa volta
la prescelta è Victoria. Mentre la sua vita scorre tra sontuose sale da ballo e
vicoli solitari illuminati dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito
scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato,
Sebastian Vioget. Ma quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente
vampiro mai esistito, Victoria dovrà compiere la scelta estrema tra amore e
dovere…
La recensione:
Questa
lettura, a molti innocue stupidaggini, di gran lunga preferibile a un giallo
lungo e tedioso, mi permisero di ritirarmi dietro una bolla di solitudine,
attenzione e ammirazione. Per due settimane, ogni pomeriggio, dopo un pasto
frugale e ricco, tenevo il Kobo appoggiato sulle coscie a mo di leggio,
probabilmente per sentirmi più "vicina" al dolore che la dolce
Victoria si portava dentro. Fingendo di continuare a condurre una vita normale
e banalissima, che al momento a essere completamente onesta me ne importava
davvero poco, non fui in grado di contemplare il paesaggio che la Gleason mi
aveva posto davanti, e di pensare che forse i suoi personaggi potevano
sentirmi, avvertire il mio fiato caldo alle loro spalle, un'idea che mi ha
allietato moltissimo sino a quando ogni cosa giunse disgraziatamente al
termine. In cima ai miei propositi, prima che Victoria, Sebastian, Max mi
attanagliassero nella loro morsa, c'è il proposito di dedicare il mio tempo a
letture più impegnative, più mature, infilate in ossa che lentamente si sono
costruite nel tempo, o sospesa fra due mondi, e ombreggiata da preferenze e
gusti diversi. La mia coscienza, eppure, avrebbe di lì a poco scoperto un mondo
nuovo che, come tutte le cose, sarebbe poi scomparso. La mia eccitazione
infatti aveva raggiunto livelli insommortabili, quasi folli, e mi sentivo
esaltata di avvicinarmi a qualcosa o qualcuno con una certa urgenza. Collean
Gleason non mi era del tutto nota, piuttosto una sconosciuta come scrittrice. E
adesso che tutto è finito mi sembra di conoscerla da sempre, ma non penso a lei
come una scrittrice per cui darei tutta la mia vita per lei, bensì come una
donna eccezionale, in gamba, che con una certa disinvoltura mi aveva incastrato
nella sua morsa.
Presto
mi sarei pentita di queste due settimane di intensa e fuorviante lettura,
lontana dai dolori e dai dispiaceri del giorno, avvolta dalla seta delle
tenebre e dal forte e pungente odore del sangue. Si trattano di pure e vane
fantasticherie, nel quale mi sono mossa agile e determinata, le cui speranze si
sono contrapposte a quelle della protagonista.
Per
mettere il punto a questo mio straordinario viaggio, sebbene di Victoria e
della sua complicata storia serberò penso un ricordo particolare, non penso sia
necessario invitare qualunque lettore - diffidente e non - a recarsi nella
Londra vittoriana del secondo Ottocento, e lasciarsi sedurre da qualcosa dotata
di vita propria. Un quadro fantastico e reprensibile che trasmette tantissimo,
un infinità di sensazioni, semplice, scorrevole, appassionante e perfetta in
cui ogni cosa alla fine apparre splendido o esattamente come se l'era
immaginato. Intrecciato in un bellissimo arazzo, realizzato mediante un cordone
che si è sbrigliato man mano che si avanzava, su una vasta stanza piena di
vampiri o un cielo plumbeo, o un oscuro cimitero i cui non morti brulicavano
nella notte.
Una
splendida epopea di vampiri, donzelle svampite e in pericolo che, fra sacro e
profano, reale e irreale, è un pezzo d'arte in cui l'autrice ha scritto la
storia di una ragazza che necessita di sentirsi libera, forte e indipendente.
Un
meraviglioso viaggio che si è protratto molto meno di quel che credevo, in cui
ho potuto vedere quel mondo di magia, esoterismo, passioni, dolori, gioie e
sofferenze che la giovane Victoria si porta dentro. Giovane combattente
disgraziatamente e involontariamente risucchiata in un vortice di emozioni da
cui non mi sarei sottratta, ne ci ho minimamente pensato, e assieme a lei di
aver imboccato inconsapevolmente una strada che ci ha condotte verso la luce.
Una rinascita, un nuovo inizio.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ciao,a me è piaciuta molto e ho letto anche la saga successiva con protagonista la figlia di Victoria;bella recensione
RispondiEliminaGrazie mille!! Anche a me è piaciuta davvero moltissima, e infatti la consiglio a chiunque nutre ancora qualche diffidenza per questo genere di letture ☺
Eliminaamo il genere, non lo considero una stupidaggine ma ho provato a leggere il primo libro (ho acquistato l'ebook che li racchiude tutti) ma a metà ho desistito, non riuscivo a farmelo piacere, la storia non mi appassionava. Forse dovrei ridargli una possibilità
RispondiEliminaSai, Chiara, non è il primo commento del genere che leggo... Posso solo invitarti a provare. A me è piaciuto davvero tanto tanto, e sono contenta di aver vissuto questa esperienza ☺
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