venerdì, ottobre 24, 2025

Amori di carta: Moony Witcher

Se dovessi descrivere i romanzi di Moony Witcher mediante un immagine, penso la bellezza di un tramonto sarebbe quella perfetta. Così intima e speciale, in cui l'uomo si scopre a compiere profonde riflessioni su tutto ciò che riguarda la vita. Innumerevoli contrasti fra ciò che è giusto o non è giusto, fra ciò che offusca e ciò che rischiara, come prigionieri ognuno confinati nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte.

Nel momento in cui muovevo i primi passi verso l’adolescenza, di letteratura e di libri ne sapevo poco, molto poco, la storia della piccola Nina, così concentrata su di sé, mi diede l'impressione di leggere sprazzi della mia vita. All’epoca inconsapevole che sarei diventata ambiziosa e coraggiosa, ferma ai bordi della sua anima, come un brusco scarto di sensibilità che ha messo in luce una parte di sé. Cose che appartengono a me e a nessun altro, che possiede sotto la pelle, ma che quando ero bambina, non sapevo come esprimere. E, pur di scrollarsi addosso la tristezza dei suoi giorni, all’epoca ero una bambina parecchio incontentabile, vidi questi romanzi come i miei amici più fidati. 

All’età di trentatrè anni, mi chiedo ancora, quanto si può apprendere da certe storie, e quanto si può fantasticare sulle vite altrui dall'osservazione di un dettaglio o un piccolo gesto? Una canzone sussurrata  nel cuore della notte; frasi messe di traverso nella corrente di un fiume impetuoso e inarrestabile.

Essere vuoti come un guscio, desiderosi di essere riempiti da qualcosa, in una realtà che è un grande tuffo, è davvero logorante. Viaggiare, dunque, identificarsi e stabilire dei rapporti col prossimo è la linfa vitale dell'anima. E' la rinascita di un nuovo sole, come quello della Creazione, mentre alcune forme oscure escono da un'oscurità cosmica per svanire completamente come per dare speranza, sulla soglia della vita e della morte.

La storia di Nina, e, successivamente, tante altre, nel tempo mi hanno donato quella giusta cura per aiutarmi a guarire. Guarire da che cosa? Dalle nefandezze del mondo, dall’imprevedibilità del Caso, dalla Vita stessa che prima scalfire, lenisce, distrugge, ma non ci impossibilitato a reagire. E in tutto questo c'è stato un bel da dire. Perché ciò è dipeso dai loro autori, da chi ha riversato il sangue in cumuli di una storia che altri non è che un'esperienza ricca di sentimenti, pensieri ed emozioni che come una malattia hanno agito improvvisamente. Parte di un tutto dalle mille forme che è la vita, sentiero spesso accidentato irto di ostacoli e pericoli.

La vita di ognuno di noi è precaria; la certezza e l'incertezza divengono enormi masse congenite. Eppure, la storia di Nina e la sua autrice, mi trascinarono nel tempo in un luogo meraviglioso facile da immaginare, con la tangibilità di alcune immagini: migliaia di persone rivolte all'acqua, ai piedi delle scalinate, dei templi, in mezzo a canti, preghiere, suoni di campane. Il tutto e il niente, la luce e l'ombra, il suono e il silenzio. Con due viandanti che diverranno poi fiori. La loro anima cresce lentamente, dà frutti e i suoi vizi lavati via dalle innumerevoli delusioni, che reclama la nostra attenzione. E che la Witcher ha descritto discretamente e che vibrano di potenzialità simbolica.

Nell'ingarbugliata scoperta del piacere della lettura, come i desideri repressi di un'adolescente sopiti dal tempo,  ancora bambina, non potei non seguirla. In un mondo dove la vita è sempre più naturale, dove l'umanità e sempre più varia, dove il tempo sembra scorrere ininterrottamente. Il vecchio che sopraggiunge al nuovo, e la vita e la morte come ingredienti dello stesso impasto. E, nel tempo, interpretato ogni cosa, divenendo io stessa scrittrice di parole di cui è possibile sentirne ancora l'eco, come un racconto veritiero in cui questa giovane ma talentuosa giornalista italiana ha dipanato silenziosamente la storia della vita di chiunque come una confessione sussurrata dalla soglia morale della sua insoddisfazione. Una donna piena di desideri, amante dei libri e della buona letteratura, che lentamente è avanzato verso il lungo abisso della distruzione. Radicata nella vita, ma sognatrice, che pian piano galleggerà nell'aria come una piuma.

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