Un piede di metallo che scintilla tra il manto della
notte. Una tenue luce che disegna i bordi di una città luminosa e sfavillante.
Una ragazza, sotto certi aspetti comuni, ma affetta da una brutta "condizione"
. La storia della Meyre mi ha portata lontana. Fra i quartieri vecchi di una
città futuristica, e una massa indistinta di forme e figure che si sono confusi
alla mia. Con quest'ennesima recensione, quest'oggi, anch'io desidero portarvi
lontano. Alle soglie di un sanguinoso e violento conflitto mondiale, con un
manipolo di potenti cavalieri e l'occhio vigile di una potente regina, che ha
legato la mia anima a quella di questi personaggi senza che io me ne
accorgessi.
Titolo: Cinder. Cronache lunari
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 394
Trama: Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che
la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto
sia brava come meccanico al mercato settimane di Nuova Pechino o quanto cerchi
di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe
Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un
cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le
dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin
troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una
corsa per salvare il mondo dall'orribile
epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il
desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita
migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio
oscuro passato.
La
recensione:
La
storia della mia vita non ha goduto più della presenza dei personaggi della
Meyer. Vulnerabile agli attacchi esterni e d'ombra, mi sono inerpicata fra le
fantastiche pagine di questo romanzo in
una lunga ammaliante danza. Avevo preso del tempo prezioso fra le sue pagine.
Cinder, Kai, il Professore mi avevano reso entusiasta, avventurosa, bramosa. E
tornare repentinamente alla mia scialba vita, così come l'avevo lasciata, i
ricordi che ho pescato e mi sto portando dentro mi sostennero, ma non senza una
certa sofferenza. Troppo spesso, a lettura terminata, i personaggi hanno richiamato
alla mia memoria il luogo dove mi ero trovata l'ultima volta che li avevo
incontrati. Giacevano al fondo di una vasta piattaforma terrosa, fra i
quartieri vecchi di una Nuova Pechino futuristica, con i suoi uffici imponenti,
centri commerciali che si sono confusi con una massa disordinata di condomini e
mediaschermi che filtrano sotto porte di legno. Anni luce dalla vecchia
Cenerentola che conosciamo, prima che la vista di raggi o laser diventassero di
ordinaria comunicazione.
E
simili procedure ci sono state fra le pagine di Cinder. L'esordio di una
giovane autrice americana che rese questa sua coraggiosa eroina oggetto di
ammaliamento e stupore. Un elemento nuovo da annoverare fra le nuove e vecchie
eroine della narrativa fantastica. Elemento primordiale su cui ruota l'intero
romanzo, nonché causa ed effetto di una dinastia che si sta lentamente avviando
verso il nulla. Il suo stile di vita, o, semplicemente, il suo essere
semplicemente ciò che effettivamente è, un cyborg meccanico che lavora al
mercato settimanale della sua città, con la prospettiva di una nuova rinascita, di
un nuovo avvvenire. Avrebbe potuto declamare la sua libertà di pensiero, la sua
individualità, se non fosse oramai così avvezza alle occhiate sprezzanti della
gente, schiava di una matrigna arcigna e spigolosa e di una sorellastra viziata
e lamentosa. Avrebbe potuto ridiventare la donna che ha da sempre voluto
essere, nella sua amata città, fra le braccia della sua vera famiglia,
contrastando il volere di tutti con la sua sferragliante macchina, con addosso
il vestito buono, spavalda e soddisfatta delle promesse dell'esistenza. Il
principe Kai sarebbe entrato definitivamente nella sua vita e, con la purezza della
passione, avrebbe fatto di Cinder la regina che doveva essere.
La
storia poteva terminare così, la stessa storia che ero andata a progettare nel
corso della mia permanenza fra le pagine di Cinder. Non avrei più dovuto vedere
calde lacrime scorrerle dal viso. La sua forza, la sua voce avrebbe avuto spazio
di innalzarsi fra un coro di voci e suoni, in un mondo ingiusto e un po'
crudele, decisa ad evitarlo una volta per tutte. Sapevo esattamente io come mi
sarei comportata. Una volta ripulita la fedina penale, avrei potuto, a guerra
finita, riconquistare il mio amato principe e, con un po' di fortuna, ambire al
ruolo di Regina. Se Cinder avesse agito così, tante cose non sarebbero
successe, senza mostrare alcuna amarezza.
Ma
nulla di tutto questo accadde. E la storia che la Meyer si porta dentro mi è
sembrata così bella, sorprendente e straordinaria che ha ricoperto così bene la
mia pelle proprio come gli strati di silicone che ricoprono ogni parte del
corpo di Cinder. Dalla pelle così gelida e metallica, ricoperta di ingranaggi e
bulloni, ma con un cuore funzionante che palpita come quello di un normalissimo
essere umano che nemmeno lei può comandare. Non riesce ad averne il pieno
controllo premendo semplicemente un interruttore, ma sussulta quando non
dovrebbe. Specie se, nei paraggi, c'è il principe Kai. Il frutto proibito che
tutte le ragazze del regno vorrebbero pregustare. L'uomo dei sogni, con un
manipolo di potenti cavalieri, pronti a combattere e impugnare le loro
scintillanti armi per difendere il genere umano dalle minacce che devastano il
paese.
Dando vita ad un mondo visionario e affascinante, In Cinder la fantascienza incontra la più
bella manifestazione popolare, sin da sempre amata da tutti: la favola. Allo
scoccare della mezzanotte, la protagonista non perde la scarpetta di cristallo
ma un arto imperfetto del suo corpo da robot; al posto della fata Smemorina,
con la ciccia e tutto il resto, abbiamo un simpatico dottore dall'aspetto
eccentrico e stravagante; anziché di una zucca color arancio, Cinder arriva al
ballo con un catorcio.
Trascinante, romantico, fiabesco,
a tratti intenso e drammatico, Cinder
è una favola moderna talmente carina che promette molto di più di quello che
riporta la quarta di copertina. Apparentemente indirizzato ad un pubblico
giovanissimo, è un libro valido sia per i giovani adulti sia per gli adulti
veri e propri. Che fanno di queste storie il loro cantuccio personale e amano
immergersi al punto tale da non saper distinguere la realtà dalla finzione.
Semplice ed emozionante, il romanzo funge come una sorta di omaggio alle favole
di Perrault ed, efficace e fantasioso, traccia una linea invisibile tra
presente e passato. Ritagliando un posto speciale persino nei cuori di coloro
che credono che leggere questo genere di storie non sia altro che una perdita
di tempo.
Valutazione
d'inchiostro: 4 +
Penso che mi hai spinta a leggere finalmente questo libro😀
RispondiEliminaGrazie mille! Spero allora possa piacerti ☺☺
EliminaLeggere la tua recensione mi ha quasi fatto venir voglia di dare a questo libro un'altra possibilità perché lo lessi appena uscito, ma non mi entusiasmò per niente. Mi piacque l'ambientazione, ma la storia non mi ha coinvolta così come i personaggi, e non ho sono andata avanti con la serie.
RispondiEliminaBeth, ti capisco! Questa per me è la quarta volta che leggo questo romanzo, e questa volta mi è piaciuto molto più di prima. Lo lessi non appena fuori pubblicato, e le aspettative non furono vane, in parte. Adesso ho scelto di rileggerlo in quanto ho acquistato Winter, l'ultimo capitolo, e poiché ricordo poco e niente ho deciso di rileggere l'intera saga ☺
Eliminaho adorato Cinder *-* devo ancora recuperare gli altri romanzi della serie =(
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto un sacco! :)
EliminaReview is interesting, make me curious to read . :)
RispondiEliminahttps://clickbystyle.blogspot.in/
Thank you! :)
EliminaCiao Gresi! Ho questo libro in wish list da tempo, mi sembra davvero una bella e intensa favola moderna. Come sempre mi incuriosisci e convinci con le tue bellissime recensioni. Ora non vedo l'ora di leggerlo :)
RispondiEliminaGrazie, Maria! Spero allora lo leggerai presto :)
Eliminaho amato tantissimo questo libro, tutta la serie in realtà. La Meyer per me è un genio
RispondiEliminaSono d'accordo, Chiara! Io sto rileggendo la serie semplicemente perchè ho acquistato l'ultimo volume, Winter, e desideravo rinfrescarmi le idee :)
EliminaUna recensione interessante, come al solito!
RispondiEliminaQuando si tratta di romanzi che sono rivisitazioni di favole ho sempre paura che risultino scontate o troppo sdolcinate, questo però m’incuriosisce molto!
Spero che andando avanti con la serie non perda della magia che sembra trasudare da questo!
Buone letture!
Grazie, Sabri! E, no. Non perde assolutamente questa magia ☺☺
EliminaWoW che recensione, sei bravissima... mi hai ipnotizzata e ammaliata con le tue parole.
RispondiEliminaSono sempre stata titubante a leggere questa trilogia perchè una storia con i robot o cyborg non mi ha mai incuriosito, ma le tue parole mi hanno fatto cambiare idea... Grazie :D
Oh, ma grazie a te!!! ☺☺
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