È alquanto strano inaugurare questo quarto mese dell'anno, quando buona parte di quello precedente è stato fuori dagli schemi, stabile e monotono, e ciò coincise con un periodo orribilante che confido di poter cancellare dalla mente il prima possibile. Nel mentre che scrivo questo ennesimo post, non ho idea di cosa ci riserverà il futuro. Ho accettato volentieri questa condizione, abbracciando il presupposto di divorare romanzi su romanzi, in particolare quelli che avevo dimenticato impunemente sullo scaffale. Consapevole che i libri sono un'attrazione troppo forte pur di resistervi, ecco dunque il frutto di quasi trenta giorni confinata a casa. Altre letture attendono il momento più redditizio. Ed io so già a chi concedere alacri attenzioni.
Ma questo terzo mese, che fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle, si prospettava già soggetto a innumerevoli cambiamenti, mutamenti, drammi del cuore. Eppure, la letteratura, la scrittura sono sempre un buon surrogato nel camuffare il male in strati e strati di bene. Ed ecco che, nel fondo, una piccola luce l'ho scorta anche io.
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Romanzi su misura in digitale:
Lamenta
come un fantasma annunciatore di dispiaceri, costrinzioni, racconto di una
generazione che attraversa un intero popolo. L’ambiente circostante evidenzia
la condizione degli stessi protagonisti, centellinati su un paesaggio
butterrato da ceppi, profondamente silenziosi ma solidali perché desiderosi nel
tenere compatti certi dogmi. E, dalle tonalità accese ma non complicate, storia
che mi è comparsa in una certa maniera ma alquanto diversamente dall’universo parallelo
che celano alcuni splendidi romanzi. Ma intrappolata nelle maglie di una storia
a cui ho dedicato del tempo, attenzione, scrupoli, che evidenzia la condizione
umana e il suo modo di sopravvivere.
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Ha una voce tutta sua e la
sua forza risiede nella straordinaria efficacia di richiamare il passato in un
contesto storico attualissimo, modernissimo in cui l’ambiente circostante
riflette il senso morale dei protagonisti, il loro stato d’animo, il loro stare
nel mondo.
Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo
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Fra quiete e sgomento, il cuore pulsante di amore e di affetto, un
addio in sordina a due giovani innamorati che rinasceranno nel momento in cui
si incontreranno, mentre i disegni prendevano vita ai miei occhi e le voci
nella mia testa si intensificavano, Jen Wang mi ha permesso di guardarmi dentro
e vedere che solo ancora in pochi comprendono certe nozioni di <<
diversità >> o << accettazione >>.
Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo
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Romanzo che non espugna niente di particolare o impressionistico da esigere qualcosa di più di un semplice ritratto di una istitutrice, figura sospesa fra sogni, fiabe, filastrocche e fantasie basati su principi piuttosto solidi, ma io non ho avuto la possibilità di riconoscere la medesima persona che aveva impersonato la Andrew sul finire degli anni ’50.
Valutazione d’inchiostro: 3
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Piatto ma ricco di significati, come certe storie dipinte in
maniera alquanto semplice e che non perdono mai il loro smalto, qui, tuttavia
sembra non averne poiché saldamente ancorato al mondo dell’arte in cui è la
fantasia ad esaltarne le sue emozioni. Non l’immagine in se, ma ciò che vi si
cela dietro tale immagine. E questo fattore è certamente legato alle modalità
con le quali l’autrice ha scritto questa storia: il suo è un eco, una
dichiarazione d’amore ai ruggenti anni ’30 e il suo personalissimo pensiero, a
cui dà una foma ma non una sostanza.
Valutazione d’inchiostro: 3 e mezzo
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Romanzi su misura in carta e inchiostro:
La storia del gobbo Quasimodo e della bella Esmeralda risuonerà
nelle mie orecchie per tanto tempo, sulla soglia di un epoca che si sta
avviando verso la distruzione. Una tempesta emotiva, visiva che alla fine è
solo un rumoreggiare che alita dolcemente sul nostro collo. Contemplazione
estatica con la quale il lettore vede i suoi più reconditi desideri realizzarsi
nel silenzio di un vasto uditorio. Viaggiatrice, osservatrice, esploratrice che
ha ascoltato ogni singola parola di questa storia, persa nel bel mezzo della
folla nascosta dagli sguardi furtivi di gente curiosa e avida.
Valutazione d’inchiostro: 5
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Non è solo il viaggio di un uomo contrito e piuttosto
ottimista, scaraventato nel proprio abisso scuro e angosciato per il passato. E'
anche un piccolo miracolo per il semplice fatto di aver permesso a Harold, di
cercare una strada, quando non aveva la certezza di arrivare a una meta. Il
pellegrinaggio di un uomo che, solo una volta giunto alla fine, gli permetterà di trovare la propria identità.
Selvaggia immersione nell’anima, tuffo di
colori in un’unica tinta scura, sullo sfondo di un crepuscolo grigiastro, in
una Parigi un po’ vuota e un po’ stantia, romanzo che dà la sensazione perenne
di essere soli nell’universo, sfamato da una miriade di parole, scaldato da
un'unica luce al mondo. Quella che tuttavia David Golder non vedrà mai. Mai
più.
Un opera straordinaria e indimenticabile sull’importanza che dietro
ogni finzione, ogni illusione, ogni gesto non vi è alcuna verità, alcun
fondamento, sebbene da esso dipendono tante cose. Intrepretazione distorta,
sublime, immortale di cose, di credenze che dovrebbero resistere dinanzi alle
soglie del tempo. Parte di un tutto ombroso, immutabile, immobile, con una
certa continuità nella sua esistenza, dirompente, folle e imprevedibile che
altri non è che un sussurro velenoso nel mondo, doloroso, nocivo, che non ci
abbandonerà mai del tutto, nemmeno per un istante.
Valutazione d’inchiostro: 5
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Massima che compone il ciclo della produzione austeniana,
trasportata dalla corrente del tempo, spettatrice attenta dell’inutilità di un
mondo fatto di cose grandi e piccoli di ricchi signori acutamente consapevoli
del loro status sociale, protagonista di un destino incerto, Emma induce a scoprire la natura delle
nostre opinioni, a combattere affinchè essi siano valide, in contrasto alle
massime preferite, descritta in tutta la sua meravigliosa essenza, conferendo
un ritratto ricco della vita che c’è stata.
Impiega una tipologia di
immaginazione piuttosto caotica, antropologica, scomoda, che richiama certe inchieste poste sul campo in cui
l’individuo coglie la realtà circostante come metodologia di studio. Da ciò è
stato possibile cogliere quella magia di cui molti lettori consacravano questo
romanzo, dopo un lungo processo di lettura, constatato sulla mia pelle nel
momento in cui l’atto del sopravvivere diviene quel ponte magico che mette a
contatto due mondi bellissimi ma differenti fra loro. Non intesa nel senso più
stretto del termine, quanto come un dettaglio dal quale avranno vita tante
cose.
Valutazione d’inchiostro: 3
e mezzo
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Un finale un po’ inappagante ma intrigante calerà il sipario su un’analisi prettamente realistica sull’ideale romantico della protagonista, il cui ruolo fa da cornice all’intero romanzo. Nanà comunque è uno dei più clamorosi successi letterari francesi che, nella sua abbagliante grandezza, nella sua straordinaria suggestione mitica, non potrà non spostarsi per sempre nei miei ricordi.
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Un finale un po’ inappagante ma intrigante calerà il sipario su un’analisi prettamente realistica sull’ideale romantico della protagonista, il cui ruolo fa da cornice all’intero romanzo. Nanà comunque è uno dei più clamorosi successi letterari francesi che, nella sua abbagliante grandezza, nella sua straordinaria suggestione mitica, non potrà non spostarsi per sempre nei miei ricordi.
Valutazione d’inchiostro: 4 +
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Lettura estremamente appassionante per gli amanti del genere e non, la fine dell'opera è una rapida assimilazione del processo creativo dei due autori e una romantica constatazione di come la musica è parte integrante della nostra anima. Rivelatrice di segreti a cui è dato spazio e tempo, attanaglia per la sua natura estremamente metodica, ordinata, colorata, peculiare.
Valutazione d’inchiostro: 4
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Certamente non un vero e proprio prodigio, ma il fior fiore di una rappresentazione mera, talvolta crudele di una forma "nuova" di letteratura austeniana, ancora una volta eccelsa nel raccontare cosa si prova nel vedere come ci si sente quando il dolore, la gioia, la paura attanagliano le nostre viscere.
Valutazione d’inchiostro: 4
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Una saga per giovani adulti della crescita in sordina di una piccola grande donna che recita una parte di cui non è consapevole ma mediante il quale si guarderà dentro, nell'intervallo fra adolescenza ed età adulta, nel labile confine fra il reale e il possibile.
Valutazione d'inchiostro: 5
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Lettura estremamente appassionante per gli amanti del genere e non, la fine dell'opera è una rapida assimilazione del processo creativo dei due autori e una romantica constatazione di come la musica è parte integrante della nostra anima. Rivelatrice di segreti a cui è dato spazio e tempo, attanaglia per la sua natura estremamente metodica, ordinata, colorata, peculiare.
Valutazione d’inchiostro: 4
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Certamente non un vero e proprio prodigio, ma il fior fiore di una rappresentazione mera, talvolta crudele di una forma "nuova" di letteratura austeniana, ancora una volta eccelsa nel raccontare cosa si prova nel vedere come ci si sente quando il dolore, la gioia, la paura attanagliano le nostre viscere.
Valutazione d’inchiostro: 4
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Una saga per giovani adulti della crescita in sordina di una piccola grande donna che recita una parte di cui non è consapevole ma mediante il quale si guarderà dentro, nell'intervallo fra adolescenza ed età adulta, nel labile confine fra il reale e il possibile.
Valutazione d'inchiostro: 5
Teşekkürler paylaşım için Gresi 😊
RispondiElimina☺️❤️
EliminaNotre Dame De Paris l'ho letto, la Austen no, gli altri non li conosco; sembrano interessanti pero'
RispondiEliminaLo sono ☺️☺️❤️❤️
EliminaQuanti! Qualcuno mi ispira :)
RispondiEliminaSpero allora lo leggerai 😊😊
EliminaCiao Gresi!
RispondiEliminaVedo che anche tu hai letto molti libri a marzo. Io "Dio di illusioni" l'ho terminato stasera e quanto mi ha sconvolta il finale! È un libro meraviglioso!
Veramente bellissimo! ☺️
Eliminail principe e la sarta vorrei leggerlo pure io
RispondiEliminaDavvero molto bello ❤️☺️📖
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