I primi giorni di aprile si aprirono su uno scenario particolare, strambo, che mi indusse a compiere un gesto che francamente non avevo mai compiuto. Stilare una TBR. Sono giunta alla conclusione, ora che è trascorso un certo lasso di tempo da quant’è che ho pubblicato questo post, che quello del programmare le letture è una modalità di approccio che ti allontanano dalla routine, dalla monotonia in generale, approfittano del nostro poco tempo libero a disposizione per sopraffarci da ciò che è più giusto leggere o meno. Un tempo non ci pensavo due volte ad ascoltare la voce del mio cuore; ora, la penso diversamente. Credo che le TBR siano delle buone programmazioni di letture, per chi vive giornate intense e anela a scovare qualcosa che possa non deluderlo.
1)
Libro popolare che è stato amato da
molti, ma che non ti attrae
Questa
saga narra di un mondo fantasy di cui molti lettori desidererebbero voler viverci. Tolkien,
tuttavia, non mi ha mai attirato. E la sua immancabile assenza credo che sia
una risposta a quel naturale desiderio di non voler averci niente a che fare. Un
pregiudizio che, mi rendo conto, un giorno, forse, mi pentirò anche solo di
aver formulato J
2) Autore della letteratura classica che
non hai intenzione di leggere.
Domanda
alquanto difficile per un’amante della letteratura classica, come me. Non è
facile credere di poter imbattersi nella lettura di un classico il cui processo
di lettura possa non soddisfarmi, ma se devo azzardare credo che al momento non
mi approccerò a Antonio Fogazzaro. Tantissimi anni fa lessi un breve trafiletto
de Piccolo mondo antico, ma lo stile popolano e satirico, pregno del dialetto
siciliano dell’epoca, non mi piacque per niente.
3) Autore che non ho mai letto e che non sono interessata a
leggere
Altro
pregiudizio, mi rendo conto quanto possa sembrare inutile, giunge proprio dal
nostro paese. La nostra amata Italia. Purtroppo non amo la letteratura
italiana odierna. Quella classica, tuttavia, conta pochi autori. Ma quella italiana, proprio no. Credo lo si sia compreso dalle letture che compio, gli autori che
ospito. Gli autori italiani sino ad oggi non hanno placato la mia sete di
conoscenza né aperto alcuno spiraglio di lucentezza o bellezza da indurmi a
divorarne le opere come se animate da volontà propria… confido sempre di
ricredermi, un giorno.
4)Autore di cui ho letto qualche libro
e ho compreso non fa per me.
Negli
anni ho letto qualche altro suo romanzo, - per citarne qualcuno, Il lago -, ma
non ho più nutrito alcun interesse a leggere altro dell’autrice. Non una
scrittura malvagia o non adempiente al mio spirito. Solo un semplice faro la
cui luce non è giunta sino a me.
5) Genere di cui non sei interessata
I gialli. Mi annoiano tantissimo e particolarmente. Questo però, a differenza delle risposte precedenti, non è un pregiudizio. Negli anni ho letto Il Natale di Poirot, e mi ha tediato molto :D La Christie esplora territori inestimabili del cuore umano, dell'immaginazione, mostrando facce di cui non ci saremmo mai immaginati. Ma io non amo leggere queste cose, non amo essere rivoltata, purchè straordinario e sensazionale.
6) Serie di cui non sei interessata
Una serie di libri amata, chiacchieratissima, ma che a me non ha mai attirato particolarmente. All’età di sedici anni divorai i primi tre volumi, ma con gli anni l’interesse che avevo riservato a queste pagine scemò nettamente. Convinta? Assolutamente si e non mi pento della scelta che ho compiuto. La letteratura vanta svariate voci ancora per me sconosciute, raccontando niente di particolare da ciò che si desidera scovare in un fantasy.
7) Novità che non ti attrae
L’anno scorso ho letto il famosissimo Ninfee nere, ma ho compreso che pur quanto l’autore sia bravo la sua è una scrittura, una tipologia di romanzi che non mi attira per niente. Se il Fato mi indurrà ad essere scelta e leggerlo, questo non lo so. Quello che so che questo momento, il presente, non è quello adatto.
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