Secondo il calendario, il 23 settembre le foglie dovrebbero tingersi di arancione, le temperature si abbassano repentinamente, il cielo ingrigirsi e preannunciare temporali e acquazzoni incessanti. Il 23 settembre nel calendario gregoriano sopraggiunge l’autunno in cui le liste di letture, di per sé lunghe e svariate, avrebbero previsto romanzi di svariato genere. Perlopiù quei testi che a me teneramente piace definire mattonazzi, determinare un carosello di anime che conoscono bene la natura e l'influenza di altri fattori, utili per la costruzione di una storia che ha un chè di speciale. Questo ennesimo post non toglie né aggiunge niente che sia stato scritto, letto o sussurrato alla fievole luce di una candela, quanto accresce le vostre liste librose :) Protagonisti questa volta i romanzi, come sempre, ma autunnali. Quelli protratti lungo una strada che, metaforicamente parlando o meno, è preludio di vita e morte.
Una storia carina e suggestiva che lascia un impronta del suo passaggio, personaggi il cui animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde il piacere con la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia malvagio.
Avvincente, ma silenzioso come la solitudine, alla fine, il bello della sua lettura, sta nella tangibilità di Londra che come una sentinella vigilia silenziosamente su di noi. In un mondo senza armonia ne amore, che ha segnato i momenti più belli della sua lettura.
Titolo: Shades. Jack lo squartatore è tornato
Autore: Maureen Johnson
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 16 €
N° di pagine: 396
Trama: Quello in cui Rory Deveaux arriva a Londra dalla Louisiana è un giorno memorabile. Per Rory è l'inizio di una nuova vita in un collegio privato della capitale inglese. Ma molti se ne ricorderanno a causa di una serie di brutali omicidi avvenuti in tutta la città, assassinii raccapriccianti che riproducono gli efferati crimini commessi da Jack lo Squartatore oltre un secolo prima, nell'autunno del 1888.
Basta poco perché la "Squartatore - mania", si diffonda, ma la polizia ha in mano solo pochi indizi e nessun testimone. Tranne uno. Rory ha intravisto sul luogo del delitto l'uomo che la polizia considera il principale sospettato. Ma è l'unica. Neppure la sua compagna di stanza, che era con lei in quel momento, ha notato l'uomo misterioso. Perché solo Rory può vederlo? E, questione assai più impellente, che cos'ha in mente di farle, costui?
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Un romanzo innaturale e sbagliato in cui il bello della sua lettura sta proprio in questo suo essere sbagliato. Estraneo ed erroneo, probabilmente agli occhi di molti. Un accozzaglia di circostanze e avvenimenti assurdi che si verificano spesso senza motivo, e che non trovano una sua collocazione esatta: interpretare le cose nella maniera più conveniente aiuta a capirne la natura.
Un cosmo letterario di stupefacente bellezza oscurato da strambe ombre, misteri inspiegabili del cuore umano, sprazzi di dolore che altri non sono che il riflesso senza luce dell'amore.
Titolo: La fine del mondo e il paese delle meraviglie
Autore: Murakami Haruki
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 515
Trama: In una piccola e spettrale città, che mura insormontabili separano dal resto del mondo, gli abitanti, privi di ombra e di sentimenti, vivono al riparo da qualunque emozione. Un nuovo arrivato ha il compito di leggere i vecchi sogni nel teschio degli unicorni, i soli animali del luogo, cogliendo frammenti di memorie e di un'altra vita o dimensione. Parallelemente, in una Tokyo futuribile e disumana, un uomo viene coinvolto da uno scienziato, geniale ma sconsiderato, in un esperimento a rischio della vita che lo porterà a calarsi nei sottosuoli della città, in lugubri voragini animate da creature mostruose e maligne, metafora delle paure che agitano le coscienze. Proprio nel buio fitto della mente si troverà la situazione che lega i personaggi dei due mondi, in realtà l'uno il riflesso dell'altro. Sarà possibile lo scambio tra le due dimensioni? O il viaggio rimarrà senza ritorno?
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Pervaso da quell'inconfondibile senso di trionfo che assale, quando ci si sente liberi. Quando ci si imbatte in questa tipologia di romanzi in cui, a fine lettura, ci sembra ancora di vedere i personaggi passeggiare per le strade, abbracciati, anonimi, fra la folla. Immortalati in una fotografia che la si vede con gli occhi del cuore, un attimo prima di andare. Fra lo sfarfallio di luci, l'animazione della città, come un palloncino che sale e volteggia nell'aria e nel cuore di chi legge.
Titolo: Borderlife
Autore: Dorit Rabinyan
Casa editrice: Tea
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 373
Trama: E' autunno, a New York. Il secondo senza le Torri. Liat ha appena conosciuto Hilmi e gli cammina accanto nel pomeriggio che imbrunisce, mentre pensa: Non hai già abbastanza guai? Fermati, finché puoi! Ma fermarsi non può, perché, nonostante le ferite, la magia della Grande Mela è ancora intatta, e Hilmi ha gli occhi dolci e grandi, color cannella, riccioli neri e un sorriso infantile che spezza il cuore. Lei è di Tel Aviv, fa la traduttrice e si trova negli USA grazie v una borsa di studio. Ha servito nell'esercito e ama la sua famiglia.
Lui vive a Brooklyn e fa il pittore, e nei suoi quadri c'è sempre un bimbo che dorme e sogna il mare, quel mare di cui da ragazzo poteva cogliere appena un lembo, da lassù, al nono piano di un palazzo di Ramallah. Che quest'amore sia un isola nel tempo, si dice di lei. Un amore a cronometro, un amore a scadenza, la stessa indicata sul visto, la stessa impressa sul biglietto del volo di ritorno per Israele, verso la vita reale. Finché, mentre oscillano tra l'ebbrezza della libertà e il senso di colpa, scoprendosi accumunati dalla nostalgia per quello stesso sole e quello stesso cielo, la vita reale non bussa davvero alla loro porta …
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Ennesima prova in cui vi è rappresentato l’individuo come vittima prostata ad implorare perdono o ad ottenere libertà. Che spicca da bassorilievi talvolta grotteschi, da cui è davvero impossibile non potersi sentire coinvolti, fremente da certi pensieri pregni di dignità umana.
Titolo: Come le mosche d’autunno
Autore: Irène Nèmirovskij
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 99
Trama: E’ lei, Tat’jana Ivanovna, la vecchia nutrice, a preparare i bagagli di Jurij e di Kirill, i ragazzi che partono per la guerra; ed è lei a tracciare il segno della croce sopra la slitta che li porterà via nella notte gelata. Sarà ancora lei a rimanere di guardia alla grande tenuta dei Karin allorchè la famiglia dovrà, come tantiu, rifugiarsi a Odessa e ad accogliere Jurij quando tornerà, sfinito, braccato. Né si perderà d’animo, la vecchia nutrice, quando dovrà camminare tre mesi per raggiungere i padroni e consegnare loro i diamanti che ha cucito a uno a uno nell’orlo della gonna. Grazie a quelli potranno pagarsi il viaggio fino a Marsiglia, e proseguire poi per Parigi. Nel piccolo appartamento buio che hanno preso in affitto Tat’jana vede i Karin girare in tondo, dalla mattina alla sera, come fanno le mosche in autunno. Lei, che è stata testimone del loro splendore, che li ha visti crescere, che li ha curati e amati per due generazioni con fedeltà inesausta, li vedrà adesso vendere le posate, i pizzi, perfino le icone che hanno portato con sé. Sembra che nessuno di loro voglia ricordare ciò che è stato; solo lei. Tat’jana Ivanovna, ricorda: così una notte, quella della vigilia di Natale, mentre tutti sono fuori a festeggiare, si avvia da sola, avvolta nel suo scialle, verso la Senna.
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Con questo romanzo non ho potuto neanche lontanamente pensare di non leggere ciò che contiene, specialmente in questa nuova grafica targata Oscar Mondadori, e tutti i racconti o storie che restano sepolti sotto strati e strati di paura, terrore, sensazioni ed emozioni che si agitano dentro ogni individuo, in una terra che è stata costruita mediante carta e cuio o deserti sconosciuti ricchi di misteri e segreti. È bastata una sola parola, e se non fossi stata lì non credo avrei potuto vedere come sono andate le cose, e ora che le ho viste sono contenta. Poco ma sicuro.
Titolo: Halloween
Autore: Ray Bradbury
Casa editrice: Mondadori Oscar Draghi
Prezzo: 28 €
N°di pagine: 903
Trama: Il meglio della narrativa weird di Ray Bradbury: "Il popolo dell'autunno", "L'albero di Halloween", "Il cimitero dei folli", "Ritornati dalla polvere" e decine di racconti da perderci il sonno.
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Ritratto di anime inquiete dai cuori algidi e scostanti il cui amore sfocerà in qualcosa di atroce, in un vaneggiamento dei sensi nel quale la pietà, la compassione saranno quegli unici moti perpetui che una lettrice romantica come me ha dovuto sorbirsi. Così felice, così << orgogliosa >> di aver compiuto nuovamente questo passo, nonostante il mio – mi rendo conto – possa apparire come un’intento a dir poco folle, insensato, attraverso il quale ho potuto scandagliare non solo l’anima di Heatchcliff e Catherine ma anche la mia.
Titolo: Cime tempestose
Autore: Emily Brontë
Editore: Feltrinelli
N° di pagine: 428
Prezzo: € 9, 50
Trama: “Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.”
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Una delle più belle celebrazioni d'amore che compongono gli scaffali della mia strapiena libreria è per me il terzo capitolo di una delle saghe letterarie più amate, negli ultimi tempi. Un amore in cui ho visto la bellezza di tante cose, che si sprigiona nella semplicità dei piccoli gesti, in cui si cerca sempre di mettere a tacere la malinconia, il senso di sconforto e il segreto rituale della protagonista di coronare il suo più grande sogno: diventare una vampira.
Titolo: The twilight saga
Autore: Stephenie Meyer
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 50 €
N° di pagine: 2752
Trama: Questo fantastico set, completo di cinque edizioni di Twilight, New Moon, Eclipse,
Breaking Dawn
e The Short Second Life of Bree Tanner: An Eclipse
Novella, è il regalo perfetto per i fan della storia d'amore di vampiri più venduta.
Profondamente romantico e
straordinariamente pieno di suspense, The Twilight Saga cattura la lotta tra
sfidare i nostri istinti e soddisfare i nostri desideri.
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Complicata emozione che custodisce gelosamente due fratelli nella sfera insondabile della natura, dimensione in cui è stato semplicissimo perdersi, una storia che è stata raccontata con la consapevolezza di trasmettere qualcosa, un messaggio, un emozione, capace di logorarci dall'interno. Un dramma realistico e piuttosto intenso che non lo fa sembrare un romanzo, piuttosto una proiezione in cui si vivono le gioie e i dolori dei due protagonisti, emergendo dal passato come una figura definita nell'immediato.
Titolo: Elmet
Autore: Fiona Mozley
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 276
Trama: Elmet, l'ultimo regno celtico indipendente in Inghilterra, terra di nessuno e santuario di fuorilegge, rifugio ma allo stesso tempo trappola, è il lembo sperduto dello Yorkshire che oggi fa da sfondo a questa storia. Vi abitano Daniel e Cathy, fratello e sorella adolescenti. Sono stati abbandonati dalla madre, che sembra essere sparita nel nulla, e vivono, senza regole e senza contratti col mondo esterno, col padre John, un pugile di strada burbero e solitario, nella casa in mezzo ai boschi che lui ha costruito con le sue mani, dormento all'addiaccio nei primi giorni, sostenendosi di caccia e raccolta. Un vero e proprio nido, in cui i tre trovano la serenità, finché non compare il signor Price, ricco proprietario terriero senza scrupoli, padrone di gran parte degli alloggi e dei terreni locali e sfruttatore dei suoi lavoratori, che reclama il terreno dove John ha costruito la sua casa, affermando di possederlo legalmente. E con le stesse mani con cui ha ricreato una serenità perduta, John sarà pronto a difenderla …
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Ugualmente conosciuto fin dall’antichità che è il valore in se dell’intero romanzo. Una prassi in cui si racconta la vita in se, ma dipinta in una tela raffinata ed esaudiente che è un frammento di veridicità, consapevolezza di una realtà politica, sociale in cui non bisogna lasciarsi contagiare.
Oggi certi preconcetti sembrano quasi delle banalità e l’arte di far sentire la propria voce fra tante altre voci, come lo scrivere un romanzo, produrre un film con fini esclusivamente spirituali, divenuti atti fisici, centrati sul corpo e intrapresi solo per comprendere chi e cosa siamo.
Titolo: Middlemarch
Autore: George Eliot
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: €12
N° di pagine: 830
Trama: Al centro della storia è proprio l’immaginaria cittadina inglese di Middlemarch, all’interno della quale si articolano i destini di quattro personaggi e di due matrimoni infelici, indagati da George Eliot nel loro più impercettibili interstizi attraverso lo strumento chirurgico di uno stile espressivo sempre acuminato.
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Complesso perché composto come un poema religioso, filosofico e moralista, pone particolari distinzioni fra intelligenza e mediocrità, in cui le anime di questi poveri flagellanti non riescono ad opporsi ad alcunchè. Figurarsi al Diavolo! Un piccolo grande tesoro di immaginazione letteraria che spicca il volo verso un orizzonte irraggiungibile, covo di paure e di forme di inquietudini varie. Accresciuto dalla densità di uno stile a tratti semplice a tratti prolisso, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo.
Titolo: Il monaco
Autore: Matthew G Lewis
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 496
Trama: Ambrosio, monaco dell’ordine dei Cappuccini di Madrid, è conosciuto in città per la sua saggezza e la condotta virtuosa. Fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame è in realtà una fanciulla. Matilda. Caduto in tentazioni sempre più profonde, Ambrosio ricorrerà alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all’Inquisizione.
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Un giro di vite di personaggi potenti, impavidi, navigati, fini conoscitori, capaci di affrontare qualunque imprevisto. Una lettura bellissima, sorprendente, zeppo di rivelazioni toccanti, su cui predomina la forza e una certa malinconia. Popolato da anime inquiete che vagano lungo la riva dell'assurdo. Un'ora, un minuto del suo amore non valgono forse tutto il resto della vita, sia pure fra i tormenti del disonore? Andare da lei, solo da lei, guardarla, ascoltarla, senza pensare a nulla, dimenticare tutto il resto, anche solo per questa notte, per un'ora, per un istante.
Titolo: I fratelli Karamazov
Autore: Fedor Dostoeviskij
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 32 €
N° di pagine: 1080
Trama: << I fratelli Karamazov sono il romanzo più grandioso che mai sia stato scritto, l’episodio del Grande Inquisitore è uno dei vertici della letteratura universale, un capitolo di bellezza inestimabile … non è certo un caso che tre capolavori di tutti i tempi trattino lo stesso tema, il parricidio: alludiamo all’Edipo re di Sofocle, all’Amleto di Shakespeare e ai Fratelli Karamazov di Dostoevskij. In tutte e tre le opere è messo a nudo anche il motivo del misfatto: la rivalità sessuale per il possesso della donna … >>
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Un’opera non meravigliosa ne indimenticabile che ha macchiato la mia anima irrimediabilmente e irrecuperabilmente, in una traversata solitaria di parole labirintiche in cui battersi per gli affetti è una concezione idealista a cui si aggrappano i personaggi, pur di scoprire chi e cosa sono veramente, recuperando la memoria e lo spirito di marionette di carta e inchiostro che perpetuano nella memoria. La scrittura, linfa vitale di questa storia nonché elemento primordiale, testimonianza che possiede un'importanza tutta sua. Una favola dai toni gotici e dark in cui ci viene lanciato un messaggio devastante riguardante l'entità di personaggi comuni, in un caos fantasmagorico di un giro di vite che sono state rubate, sottratte, fra anime dannate e peccaminose il cui spirito è simile a quello degli altri.
Titolo: Il romanzo della foresta
Autore: Ann Radcliffe
Casa editrice: Ellioti
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 404
Trama: Una carrozza lanciata a tutta velocità nella notte termina la sua corsa tra le rovine di un'antica abbazia nel sud della Francia, nel folto di una foresta, dove un inconsueto gruppo di fuggitivi trova finalmente riparo. Pierre e Constance De la Motte, nobili decaduti, si nascondono dalla legge e dai creditori; la giovane Adeline, la loro misteriosa protetta, si è unita ai De la Motte lungo la strada, consegnata da un manipolo di banditi. Il sollievo per il nuovo rifugio dura fino al giorno in cui il proprietario di quei boschi, l'ambiguo marchese di Montalt, mette gli occhi sulla ragazza. Tra la scoperta di sinistre reliquie del passato, incubi ossessivi e l'eco di un crimine commesso tra le mura dell'abbazia, Adeline comincerà a credere che il suo protettore sia coinvolto nei piani del marchese.
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Come la radura di un laghetto cristallino e gelato, la storia di Ned e della sua numerosa famiglia si è stanziata ai bordi della mia anima. Il silenzio, l'inarrestabile passare del tempo mi hanno avvolta come una ragnatela, e, una sfilata di figure evanescenti accompagnato la mia avanzata lenta.
Titolo: I Gillespie
Autore: Jane Harris
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 508
Trama: Nella primavera del 1888, in seguito al decesso della zia a lei amorevolmente accudita, Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Trentacinque anni, nubile, una piccola rendita annua cui attingere, l'intraprendenza necessaria a sfidare i pregiudizi dell'epoca nei confronti delle donne sole in viaggio. Harriet arriva nella seconda città dell'Impero nell'anno in cui, in occasione dell'Esposizione Internazionale, la vita artistica e culturale della città è animata dagli osannati artisti di Edimburgo e dai protagonisti della <<nuova scuola>> scozzese, il celebre sodalizio di pittori noti come <<i ragazzi di Glasgow>>
Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione, né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasoli e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino.
Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata all'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa timida Rose e Sibyl dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare.
L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento. Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.
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Una storia in cui ci si pone in una condizione in cui si è disposti a sacrificare la propria vita e la propria felicità per il prossimo, soprattutto per la persona amata, cercando di cogliere quella voce interiore che ci dica cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e il mondo comincia ad acquisire una certa importanza perché solo in questo modo è possibile comprenderla appieno. Come se d'improvviso avesse acquisito un senso, come se volesse dimostrarci che ogni cosa possiede un suo significato, un significato però relativo esclusivamente all'individuo poiché parte integrante del suo destino e delle sue azioni.
Titolo: Le braci
Autore: Sàndor Màrai
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 181
Trama: Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: " una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra, il fantasma di una donna.
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Carlos Ruiz Zafon: ho una leggera dipendenza e nessun antidoto è mai riuscito a curarmi. In pagine di memoria che sono state scritte col sangue, ho visto uomini soli e contriti, e resi poco sensibili, trascinarmi in un gioco di luci e ombre, sino a quando non hanno esalato l'ultimo respiro. Facendoli fuggire nell'unico luogo dove né il cielo né l'inferno potranno mai trovarli. Perdendomi completamente: imboccando una strada, senza trovare alcuna via d'uscita.
Titolo: L’ombra del vento
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 432.
Trama: Un’edizione celebrativa e di grandissimo pregio, impreziosita dalle fotografie suggestive di Francesc Catalá-Roca, fotografo catalano recentemente riscoperto, che alla Barcellona del dopoguerra ha dedicato fotografie profondamente evocative, ideale controparte del testo di Carlos Ruiz Zafón.
Ho letto solo Cime tempestose, la saga di Twilight e Zafon; ottimo recap
RispondiEliminaGrazie ❤️
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