giovedì, novembre 12, 2020

Gocce d'inchiostro: Tutte le cose che non so di te - Allyson Taylor

I primi giorni di novembre mi videro impelagata in una vicenda che ha avuto dell’incredibile. Una coppia, due ragazzi, prima amici di vecchia data, poi amanti, si manifestarono nel mio personalissimo cerchio con una storia che dice tutto e niente ma che rivela una certa crescita stilistica dell’autrice. Dare inizio all’ennesimo parere positivo al romanzo di un autrice che in una manciata di anni è divenuta tua amica, seppur di penna, per conoscere il mio parere su questa sua ultima fatica, è quasi sempre una scelta ardua. I sentimenti, l’emozioni prevalgono al punto che ho timore di apparire ridicola ed insulsa. Ma quando è il cuore a parlare, sbarcare in luoghi in cui la scrittura acquisisce una sua forma, i cerchi concentrici della sua trama delineano qualcosa di particolare ma bello, che non ci ho pensato due volte per leggerlo. In una manciata di giorni la mia anima era stata completamente assalita da qualcosa di forte e destabilizzante che mi ha lasciata senza parole. Ebbene si, perché ciò che ritrae l’autrice in questa ennesima bellissima storia è qualcosa che mi ha permesso di sentirmi accolta. Il suo messaggio, semplice ma di forte impatto, l’ho interpretato pensando che i due amanti protagonisti di questa favola avevano avuto su di me un certo riguardo perché è stato davvero impossibile non essere rapiti dal loro puro e sconvolgente amore. Più di ogni altra cosa, la loro storia d’amore mi ha scaldato il cuore, fatto prendere consapevolezza di come certe storie – pur quanto il tempo passi e i miei gusti cambino nettamente – occuperanno sempre un posto particolare nel mio cuore.

Titolo: Tutto ciò che non so di te
Autore: Allyson Taylor
Casa editrice: Rosa Cipria
Prezzo: 14, 90 €
N° di pagine: 400
Trama: Una traversata in barca a vela verso arcipelaghi quasi disabitati, un’avventura fatta di solitudine, onde, vento e sole: è questo il sogno di Alya Davis, ventiquattrenne cresciuta davanti al mare. Alya l’oceano ce l’ha dentro, lo conosce e lo capisce. L’oceano è la sua seconda casa, il suo migliore amico dopo Darren Bailey. Ed è proprio insieme a Darren che Alya ha deciso di intraprendere questo viaggio. Amici da sempre e innamorati del mare, sono pronti a partire per un’avventura che sognano fin da bambini. Ma pochi giorni dopo essere salpati, il sogno di Alya e Darren si trasforma in un incubo. La loro imbarcazione naufraga contro una barriera di scogli, e l’isola su cui approdano è solo un punto sperduto e disabitato in mezzo all’oceano. Nessuna possibilità di chiedere aiuto, nessuna possibilità di cambiare le cose: si può solo aspettare e cercare disperatamente di sopravvivere nella speranza che qualcuno li trovi. Ma la solitudine e il senso di pericolo sono due ingredienti esplosivi per un legame come il loro: perché Alya e Darren si conoscono da tutta la vita e credono di sapere tutto l’uno dell’altra, ma si sbagliano. E mentre il senso di fiducia viene meno, una strana attrazione si insinua fra di loro, fino a diventare una passione irrefrenabile. Quello che non sanno è che anche l’isola nasconde un segreto, e niente è ciò che sembra. E le loro vite stanno di nuovo per cambiare.

La recensione:
Perché quando leggo romanzi di questo tipo il cuore prende una strada tutta sua? Non lo so. Forse perché i suoi personaggi fanno parte di una storia che intendono rispettare la promessa di regalare una bella storia, perché talvolta leggere libri come quelli di Allyson Taylor ti inducono ad osservare la vita con altri occhi. Forse un tantino ingenuamente, ma semplici, realistici, introspettivi in cui si è disposti a sorbirsi qualunque sacrificio o rinuncia pur di raggiungere ambizioni, progetti o scopi vari perché una delle più grandi ambizioni dei protagonisti di Tutte le cose che non so di te è conoscere l’uno e l’altro, Aly e Darren, da sempre amici per la pelle, custodi di segreti e scelte varie. Rinunciare ai propri ideali e farsi letteralmente un tuffo nei meandri di una storia che possiede tante chiavi di lettura è stato il rinvio a progetti in corso attuati da inizio anno, che ha però alleggerito il tono di poemi onirici o surreali che ti inducono a volgere le spalle a qualsiasi cosa o persona hai dinanzi, poiché completamente sospeso in attimi di vita quotidiana che hanno la durata di un battito di ciglia, e che l’autrice risolve alcune discrepanze con confessioni o segreti sussurrati nel cuore della notte. Nel momento in cui ci si sente rifiutati, guasti, con la malsana idea che niente e nessuno potrà risolvere o comprendere i tuoi dilemmi.
Mi rendo conto di essere molto fortunata. Oramai amica, la sua autrice mi ha gentilmente concesso in dono questo suo ennesimo figlio di carta e perlopiù una menzione speciale, nei ringraziamenti riportari nelle ultime pagine. Non solo mi ha riempito il cuore di gratitudine e felicità ma anche conferito un’idea di amore, di << magia >> che deriva dalla potenza dei sentimenti che travolgono, quando ci si lega completamente ad una persona, i terribili momenti si e no che attendono dietro l’angolo come una sentinella pronta a sferrare il suo attacco finchè quel sogno d’amore tanto agognato sia coronato, senza alcun timore o preoccupazione, nulla di più importante se non le prospettive della loro sopravvivenza a lungo termine del fatto che entrambi, Aly e Darren, non potessero perdonarsi le trasgressioni del passato, nonostante continuavano a preoccuparsi l’uno per l’altro e a mettere in dubbio la loro stabilità mentale ed emotiva, che di per sé suggeriscono qualcosa che gli avrebbe fatto solo bene. Il progetto inizialmente nebuloso di avventurarsi per mare consolida un’idea di amore romantico che si sposa al dramma e al tragico. E devo riconoscere che questo è l’elemento primordiale in cui Allyson rivela la sua bravura, il suo essere una voce fuori dal coro il cui tono maturo e ragionevole  emana una dolcezza e un affetto così limpido che ancora una volta non ho potuto resistergli, soprattutto nel momento in cui i suoi figli di carta iniziarono a parlare, scoprendomi così incapace di resistergli.
Una fortuna questa, dunque, di vivere sulla pelle la bellezza di un sogno romantico inizialmente impossibile, che attanaglia nella sua stretta ferrea ma che si è agitato fra le crepe del mio cuore sorprendo per la pertinenza di certe tematiche trattate. Entusiasta nell’aver deciso di cimentarmi nella sua ennesima straordinaria opera il cui sapore agro ma dolce è un abbraccio caldo e confortevole che si conferma, alla pari di Homeless, una delle più memorabili storie d’amore Allyson abbia scritto. Un tuffo nel vuoto, ma bellissimo.
Basta. Nient’altro che prendere  il romanzo, annusare le pagine e far sprigionare una melodia particolare che ci indirizza in posti sconosciuti dell’America. Con un semplice e banalissimo mezzo di trasporto, un ammasso di carta e inchiostro, di cui tanto mi piace parlare, la mia vita non avrebbe più senso. Così come non avrebbero senso i miei viaggi spericolati in diversi parti del mondo, una scintilla che non divampa senza energia. Senza i suoi romanzi, Allyson non sarebbe per me così speciale e, tagliata fuori, diverrebbe presto una donna comune. Una ragazza come tante altre amante della letteratura e dei libri, la cui conoscenza avvenne per caso.
Dove la sua narrativa è per me particolarmente conosciuta e sentita, si aggiunge dunque un altro elemento di lettura: Tutte le cose che non so di te. Un romanzo che già dalla copertina risulta evidente il suo essere maturo, mutato nel tempo, non solo nel modo in cui è accolto ma anche da come è pensato. L’amore è il motore con cui si muove ogni cosa, con cui è regolata la “società”, in cui ci si accorge che il tasso amoroso è piuttosto elevato. Irretita da una bella copertina, da due amanti che scintillano come due stelle avverse, in un teatrino di fantocci mossi da nessun fato crudele ed egoista ma da un solo sentimento: l’amore.
Tutte le cose che non sai di me è un romanzo bello e struggente che, come ogni romanzo di questa giovane autrice, ha una sua faccia oscura. Ma possiede anche quella famigliare luce di potenza e rinascita. Il continuo e perenne consumarsi lentamente fra la vita e la morte mi entrò sotto pelle, quel treno che conduce al paradiso che si impantana in stazioni umide e soffocanti, non in maniera spropositata ma nemmeno ridotta, che mi ha dato assuefazione.
Un romanzo che è un incanto. Parole che traboccano fiducia, ricordi deteriorati dal passato, che s’infrangono come un’onda sulle sponde del tempo, amori passionali e struggenti cui è impossibile non farsi cullare. Emozionarsi anche quando ripercorriamo mentalmente gli anni in cui ci rendiamo conto di provare immancabilmente un irresistibile sentimento di affetto, gioia e dolore. Il desiderio di voler tornare indietro per spezzare via tutta la tristezza, ma con la sensazione che, se lo avessi fatto, se ne sarebbe andata anche la gioia.
Valutazione d’inchiostro: 5

4 commenti:

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