martedì, aprile 03, 2018

Gocce d'inchiostro: Alba d'inchiostro - Cornelia Funke

Sebbene sia tutto finito non rimpiango niente. Mi dispiace solo di aver voltato per l'ennesima volta le spalle al Mondo d'inchiostro, che per circa una settimana è stato il mio luogo preferito. L'unico in cui ho fatto perdere volontariamente le tracce e che abbia reso sopportabile la mia vita; perché la mia felicità con le persone che mi circondano - a eccezione di qualcuna, a dire il vero - è precaria. I miei momenti di solidarietà e pienezza sono molto rari, eppure con il Mondo d'inchiostro mi è bastato un minimo segno di interesse per mettermi a mio agio. Fra i libri sono a mio agio.
Ho avuto una splendida e bellissima conversazione con Meggie e suo padre, Mo, e sebbene non sia andata a concludersi come desideravo, ho seguito il suo percorso accidentato e condiviso tante cose. Ho potuto così vedere la Selva senza Vie, toccare il Libro Vuoto, capire il surrealismo autentico che palpitano dalle sue pagine. E porgendomi delle domande a cui so avrò una risposta poco certa, comincio a dire che la saga della Funke ha davvero delle ottime qualità. In cui si parla di luce, oscurità, libri, scrittura, ma anche di autori frustati e insoddisfatti, di cui io ho letto come una meravigliosa sensazione di naturalezza.
 Titolo: Alba d'inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 600
Trama: Meggie e suo padre Mo hanno il dono di far vivere le parole: ciò che leggono a voce alta, semplicemente, accade. Ma da quando loro stessi sono entrati nel Mondo d'inchiostro, sono rimasti coinvolti fino al collo nelle vite, nelle emozioni e negli inganni di questo magico universo parallelo. Incendi di villaggi ed esecuzioni di innocenti avvelenano un mondo in cui dovrebbero danzare le fate e nuotare le ninfe, e Mo è costretto a dividersi tra i giorni sereni con sua moglie e sua figlia e le notti insanguinate a fianco del Principe Nero, passate a combattere gli sgherri di Testa di Serpente. E' stato proprio Mo a rilegare il Libro Vuoto che dà l'immortalità al malvagio signore, ma sa anche che presto il volume si deteriorerà. Perché non tutto è scritto, e il destino di ciascuno è ancora aperto.
La recensione:
Ho imparato a stare in piedi da sola. Nessuno ha potuto sentirmi, seguirmi lungo la strada, nessuno ha potuto vedermi completamente. La mia coscienza incoraggiava questi straordinari personaggi a prendere una via più confortevole. Meggie, Mo, Fenoglio, Dita di Polvere, Farid, mi hanno incoraggiata dritto a una narrazione più stretta, meno diretta e con qualche piccola sbavatura. Una nuova vita, un nuovo posto dove stare. Fenoglio si era rivelato l'artista egoista. Io una persona da cui avevo tratto interesse, curiosità.
Il Mondo d'inchiostro era molto più di quel che credevo. Più del mondo magico, sensazionale e travolgente in cui pensavo di essere sprofondata, e che mi ha tenuta in vita come un essere appartenente a questo mondo. E vi ho voluto farne parte presentandomi come un amica, come una turista, non avendo mai la sensazione di aver sprecato la mia vita.
Oggi mi sono dovuta sedere alla scrivania per mettere la parola fine a questo splendido viaggio. Scrivere, infatti, ritrarre questo mondo magico mi ha incoraggiata, mi ha dato l'illusione di trovarmi in un'atmosfera magica, suggestiva, calda, dalla quale avevo bisogno per sbocciare. Ma come ogni cosa nella vita anche con Meggie e tutti i suoi amici mi sono dovuta accomiatare. Qui è nato, cresciuto e sbocciato il mio amore per la parola scritta, qui l'aria che respiravo sapeva di vecchio e nuovo. Ma anche di benessere e famigliarità.
Qualche dissonanza eppure c'è stata. Adesso che sono qui a rifletterci su, penso come anche questa volta ho dovuto lasciare andare personaggi che per qualche tempo avevo considerato persone. Qui, quest'oggi, terminano le avventure di Meggie, del suo fantastico mondo e dell'insaziabile sete di lettura che da anni scorre nelle sue vene come lava incandescente, in questo terzo capitolo della storia, che decreta anche per me effettivamente un viaggio durato molto poco tempo. Alba d'inchiostro, infatti, si può dire potrebbe raccontarsi e raccontarmi come se dotata di vita propria, come ogni storia racconta un frammento di vita a qualche lettore curioso. Una storia che ha trasmesso molto, molto poco a dispetto dei volumi precedenti, completa ma parziale, con l'unica compagnia dell'autrice, con un numero spropositato di sensazioni che tuttavia sono sortite così bene.
Così come sono stata trascinata a far parte di un grande arazzo, in cui la mia esistenza è stata intrecciata a quella di questi bellissimi personaggi, così come ho potuto vedere e constatare con i miei occhi, ho recuperato il Libro Vuoto … e infondere la mortalità al nemico di turno. Ho attraversato una terra bellissima e suggestiva, in cerca di un oggetto molto potente e decisa a distruggere lo spietato disegno di Testa di Serpente e, trascinata da una corrente di parole, io non ho avuto occhi che per il teatro di fantocci allestito dalle parole di una bravissima cantastorie.
Ad affascinarmi era stato l'amore per i libri e la buona letteratura, la figura imperscrutabile dello scrittore Fenoglio, il temibile segreto che si cela attorno alle mura del Principe Ghiottone. Cosa mi sarei dovuta aspettare? Cosa c'era di così misterioso? Come si sarebbero concluse le temibili gesta della coraggiosa Meggie?
Ponendo fine a un meraviglioso viaggio che si è protratto meno del previsto, ho potuto vedere questo mondo di magia, libri e inchiostro incantato che la Funke si porta dentro. Risucchiata da un vortice di parole e magia, da cui non mi sarei sottratta per nulla al mondo, consapevole di aver imboccato una strada da cui non avrei più fatto ritorno, ho concluso questo meraviglioso viaggio con un po' d'insoddisfazione ma sollevata che la giovane Meggie abbia potuto ripristinare gli elementi.
Una meravigliosa saga fantasy per ragazzi ma anche per adulti in cui i personaggi considerano i libri, il Mondo d'inchiostro, un portale segreto senza il quale non potrebbero vivere. In un guazzabuglio di immagini che ci invitano a ospitare schiere di nuovi e vecchi personaggi, un racconto che lascia una cicatrice scura, folgorante di vita, che oscilla continuamente fra il reale e il possibile in cui l'amore per i libri è qui considerato elisir di tutta una vita.
Valutazione d'inchiostro: 4

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