Una delle letture che occupava uno spazio vuoto
sui miei scaffali era proprio Aspettando domani, che ha sofferto parecchio
delle mie attenzioni e del mio interesse. Io purtroppo non posso affermare il
contrario, che di storie romantiche ne leggo a bizzeffe e che da qualche anno a
questa parte nutro un certo riguardo per Guillame Musso.
Cosa mi ha indotta a catapultarmi proprio in
questi uggiosi giorni di metà maggio, vi starete chiedendo? Beh, sinceramente
non lo so. Però so che talvolta la mente racconta bugie e il cuore prende una
strada tutta sua. La mia anima, molto sensibile, molto romantica, non si bea di
certe cose e, sebbene queste false promesse alla fine dei casi si rivelano false
promesse, ogni tanto mi piace farmi amare ed essere coccolata. Senza chiedere
nulla in cambio.
Guillame Musso, dunque, l'altro giorno è venuto a
trovarmi dopo qualche mese dalla sua ultima visita. E, proponendomi una storia
che ha la parvenza del già sentito, ma inegualmente romantica e sofisticata, in
questa ennesima recensione, vi parlerò del piacere provocatomi dalla sua venuta.
Dal mio desiderio di rileggere presto qualche altro suo romanzo, che fra l'altro
adoro, e delle domande a cui non so dare ancora una risposta nel capire come mai
l'ho abbandonato.
Titolo: Aspettando domani
Autore: Guillame Musso
Casa editrice: Sperling & Kupfker
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 343
Trama:
Emma ha trent'anni e vive a New York. Ogni giorno con passo svelto e leggero si
destreggia tra i tavoli di uno dei più prestigiosi ristoranti della città, dove
lavora come sommelier consigliando e servendo vini a selezionatissimi clienti.
In amore ha dato tanto, forse troppo, a persone che non lo meritavano ma non
per questo ha smesso di cercare l'uomo della sua vita. Matthew invece abita a
Boston e insegna filosofia all'Università di Harvard. Ha perduto sua moglie in
un terribile incidente e da allora ha cresciuto da solo la figlia di quattro anni.
Nella sua vita ha imparato a non dare niente per scontato, soprattutto la
felicità. I due si conoscono, per caso, grazie a Internet, e iniziano a
scriversi via mail, finché un giorno decidono di incontrarsi. Si danno appuntamento
in un piccolo ristorante italiano a Manhattan. Lo stesso giorno alla stessa ora,
ognuno dei due varca la porta di quel ristorante … Avvolti dall'atmosfera intima
e accogliente del locale, vengono accompagnati allo stesso tavolo ma … non si incroceranno mai. Com'è possibile? Uno
scherzo del destino? Vittime di un intrigo ai confini della realtà, Matthew e
Emma ben presto si renderanno conto che non si tratta soltanto di un semplice appuntamento
mancato …
La
recensione:
Non
si possono liquidare i ricordi con un
semplice colpo di scopa. Essi restano in noi, nascosti nell'ombra, aspettando
il momento in cui abbassiamo la guardia per riemergere dieci volte più forti.
Non
rimpiango niente. Mi dispiace solo che per qualche tempo ho preso le distanze da
uno dei miei autori preferiti, che si annovera fra i più indimenticabili nonché
amico costante che non mi ha lasciata sola nemmeno un istante della mia vita. Musso, così come altri autori, altre letture, altri romanzi, sono stati i soli a rendermi ciò
che effettivamente oggi sono e che hanno reso sopportabile la mia vita: perché
la mia felicità con gli esseri umani è effimera, mentre con il mondo
d'inchiostro perpetua. I momenti di confidenza, di condivisione, sono
innumerevoli, e basta anche il minimo segno d'interesse, qualche cambiamento,
per mettermi a tacere. Fra i libri mi sono sempre trovata a mio agio.
Così
come con tanti altri prima di lui, anche con Musso ho recentemente avuto una
conversazione molto importante sul tema dell'amore. Musso, inoltre, è un maestro in questo campo e, seguendo uno schema che nella maggior parte dei casi
coincide con il mio, mi ha permesso di scorgere il mondo in cui ama vivere e in
cui non si può fare a meno di perdersi, compiendo degli innumerevoli sbalzi. Mi
sono chiesta a questo punto, quale sia la qualità dell'amore, qual è la sua
suprema essenza, come interpretarlo e come porsi delle domande che alla fine hanno
sempre una loro risposta. In Aspettando domani c'è stato uno sviluppo narrativo
che ha a che fare col sogno, perché molto spesso mi è sembrato di camminare fra
le strade di Manatthan come se fossi guidata da una mano invisibile, e, allo
stesso tempo, ho potuto vivere i personaggi.
Mi
è stata raccontata una storia che parla di realtà parallele, di personaggi la
cui mano di ferro stringe la loro anima, della vita in generale come soggetta a
ripetuti cambiamenti e in cui talvolta non ci si rende conto di prendere parte a
questo vortice. Ci sono stati ricordi che mi hanno distrutto e ucciso a fuoco
lento, incatenato nelle rovine del passato. Una faglia temporale mi aveva
diviso e unito e poi nuovamente separato a Emma e Matthew. Si trattava di qualcosa
che aveva a che fare con una certa magia? Risalire nel tempo per correggere i
propri errori o le ingiustizie della vita?
In
ogni caso, quello che è accaduto fra le pagine di questo romanzo è stato a dir
poco straordinario. Se n'è andato così com'è venuto, inaspettatamente, presentandosi
con una certa rigidezza non dovuta dalla sua indole, ma dai sospetti che aveva
su di me. Inconsapevolmente la mia anima stava opponendo resistenza, e aveva
dei sospetti sulla natura di questa storia. Era titubante.
Ma
quanto può essere stato vano e insensato tutto questo? Un capriccio da parte mia
che ha denotato una certa trascuratezza nei miei riguardi, lezione essenziale e
fondamentale per il futuro. Ma, a pensarci bene, è un meccanismo del tutto normale:
nel palcoscenico artificiale della vita estrapoliamo ricordi, nozioni come
piccoli dettagli stanziati nel nulla, in cui si mettono da parte cose irrilevanti,
o per lo meno, ciò che ne mostrano anche una minima parvenza.
Ecco
Aspettando domani: un avvocato di successo in piena crisi, solo e senza un
soldo, soffre di depressione e dice di non sentirsi più a suo agio con la vita
che il destino gli sta riservando.
Questa
è in poche ma salienti parole il tema fondamentale di questo suo ennesimo romanzo,
nonostante mi sia intestardita a non leggerlo e lasciarlo languire sullo scaffale
per molto tempo. Questa è la storia di Matthew e Emma, anime dannate ma
contrite che, una volta nella vita, hanno avuto la fortuna di conoscere l'amore, il desiderio di
viverlo, la speranza di riottenerlo nuovamente in futuro.
Un
punto nero tra la parola "solitudine", una dolcezza velata di
tristezza e sconforto che va a cercare sentimenti nascosti nel più intimo
dell'essere, che si credevano perduti. La storia dell'insopportabile sofferenza
di vittime di un gioco crudele e ingiustificabile, la cui anima è imbevuta di disperazione,
smarrimento, panico. Il tutto reso in maniera così travolgente, estrapolati dal
nulla come pensieri morbosi, sui quali non si detiene il controllo.
In
un mondo che ferisce il cuore, le cui immagini hanno la lucentezza di un opera
d'arte, da cui si cerca di conviverci grazie alla gioia di catturare il
pensiero astratto su carta, Aspettando
domani è quel genere di storia che consiglierei ad occhi chiusi a chiunque
decida di leggere qualcosa di così dilaniante da strappare il cuore.
Ci
si aliena in uno stato di incoscienza in cui non si dà peso ad alcun ragionamento.
I pensieri sono indirizzati esclusivamente a Matthew e Emma, e, lasciandoci galleggiare
impunemente in uno stato di ebbrezza, si condivide la concezione romantica
dell'autore e la sua passione per la scrittura come un modo per trincerarsi da assalti
esterni. Sporgersi dalla finestra di un mondo che scivola sul palmo di
una mano ma in cui ci si può identificare, abbracciandolo nella sua quotidianità.
Per
gli stoici, non serve a niente voler cambiare l'ordine di cose imposte dalla
<< provvidenza >>. Perché? Perché noi non abbiamo nessuna influenza
sulla malattia, il tempo che passa o la morte della persona amata. Siamo del
tutto impotenti davanti a questa calamità. Possiamo soltanto sopportarle nella
maniera più umile possibile.
Valutazione
d'inchiostro: 4+
Ciao Gresi, ho sentito parlare di quest'autore, ma non ho letto nulla di suo... questo sembra davvero un bel romanzo!
RispondiEliminaCiao, Ariel! Per me invece Musso è divenuto oramai una garanzia...
EliminaTe lo consiglio vivamente ☺