Non riesco mai
ad essere indifferente all'attenzione che desta in me un autore del calibro
come Murakami Haruki, e ogniqualvolta si presenta l'occasione di leggere qualcosa
di suo non ci penso due volte a farlo. A differenza di tutte le altre sue
opere, la storia di cui mi piacerebbe condividere con voi quest'oggi non combina
niente di così speciale, magnetico o attraente da collocarlo nella classifica
dei "più belli"; non si tratta di una lettura malvagia, ma ho letto parecchi
romazi di questo autore e di Sonno
posso esprimermi semplicemente esattamente per quello che è. Una lettura leggera,
che si divora in qualche ora, in cui tuttavia l'autore resta saldamente ancorato
al mondo dell'assurdo, che fa da sfondo in gran parte della sua bibliografia, e
tutto sommato sapevo di potermi fidare perché il mio giudizio nei suoi riguardi
è imparziale e capace di risolvere qualunque malessere dell'anima.
In quest'uomo
c'è sempre qualcosa di estremamente affascinante che desidero sempre averlo
vicino, come se si potesse vivere nella sua sfera e farsi sfiorare dal suo
essere. Anche questa volta è stato qui, a mia disposizione, e contemporaneamente
accessibile a ogni mio desiderio o scopo. Ho avvertito come in lui c'è un
nucleo segreto che non potrò mai penetrare, un misterioso centro recondito. Ed
imitarlo, o ancor meglio, interpretarlo, è anche un modo per essere partecipi a
questo mistero, sebbene io sia consapevole di non conoscerlo mai fino in fondo.
Titolo: Sonno
Autore: Murakami Haruki
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 77
Trama: Una donna, all'improvviso, smette di dormire. Non c'è una causa
precisa, ma la vita che ha condotto fino a quel momento comincia a cambiare. La
cena da preparare, le vasche in piscina, gli scambi di battute col marito
dentista, la spesa al mattino. Giornate che si susseguono senza scossoni, nella
rassicurante opacità di una vita normale, cautamente felice. Una notte, però, la
donna si sveglia di soprassalto, incapace di muoversi. C'è un uomo nascosto
nell'ombra, un vecchio che si avvicina al suo letto e le versa dell'acqua ai
piedi. Un'immagine vivida, che si dissolverà alle prime luci dell'alba, senza lasciare
traccia ma portandosi via il sonno. All'inizio, cercherà di non dare peso alla
cosa: passerà le notti sul divano a bere brandy e a leggere "Anna Karenina",
ogni tanto si alzerà per osservare il marito addormentato o per ascoltare il
respiro regolare di suo figlio, oppure uscirà di casa e vagherà per la città
deserta in macchina. Ma, ben presto, la stanchezza si trasformerà in una sensazione
sconosciuta e lontana, mentre il buio la trasporterà verso un piano superiore
del sentimento. Lentamente, muterà anche la sua percezion della realtà, il suo attaccamento
al mondo. E' come se l'assenza di sonno la portasse alle soglie di un altro
universo, fatto di presenze silenziose e sfuggenti. Finchè, dopo una decina di
giorni di veglia, strane ombre inizieranno ad apparire ai margini del suo campo
visivo, ombre che - col tempo - cominceranno ad assumere contorni umani.
La recensione:
La
mia prima mossa fu guardarmi attorno; dove ero capitata questa volta? In quale
dimensione realistica o parallela ero precipitata? Non sono mai del tutto
consapevole di dove trovarmi, ogni qualvolta decido di imbarcarmi in una nuova
opera di uno dei miei autori preferiti, ma conoscendo lui e la sua prosa
piuttosto bene, in un certo senso sapevo a cosa andavo incontro. Pensai che tutto
sommato, da quant'è che è iniziato l'anno, sto dedicando del tempo a Murakami Haruki,
sebbene quelle dell'inizio siano state delle riletture. La lettura di Sonno mi apparve come un pretesto per
ricatapultarmi in quelle atmosfere intrise di surrealismo, quasi magia, a cui
sono particolarmente affezionata. Ed in questa nuova escursione ho incontrato
una giovane donna, una moglie e una madre, affetta da un lieve ma irrimediabile
impulso, che sin dal primo momento in cui ci conobbimo si mostrò cordiale,
gentile, confidandomi di questo suo segreto che popola le sue nottate miti che
la sta letteralmente divorando da dentro. Non sapevo principalmente cosa avrei
dovuto aspettarmi, sebbene il titolo che riporta la copertina non lascia adito
a innumerevoli quesiti; era piuttosto chiaro che in questa storia si sarebbe
parlato di sonno, o dei disturbi che esso procura, o, ancora meglio, di chi si
trova avaro, proprio come la protagonista. Non ci vuole molto per dire che
anche questa volta sono stata piacevolmente colpita. Non è durato molto questo
mio sbalordimento, data la mole piuttosto ridotta del romanzo, ma quell'istante
in cui mi dedicai anima e corpo alla sua lettura si intensificarono man mano
che avanzavo in questo oscuro tunnel ordito dall'autore, e mi venne quasi
voglia di continuare con la sua produzione letteraria.
Non
avevo fra le mani qualcosa di grosso, ma è l'amore che nutro nei riguardi di
Murakami che mi ha fatto vedere Sonno
sotto una certa luce. Ed essendo esattamente come dico, questa è una cosa
davvero seria.
E'
vero: di quest'uomo sarei disposta a leggere persino la sua lista della spesa.
Anzi, forse c'è da dire che ogni suo romanzo è più bello dell'altro e supera di
gran lunga le mie aspettative. Sonno
non possiede nulla di così speciale da renderlo più di quel che è, eppure è un
racconto che trascende qualunque idea di possibile o certo, che mette in gioco
le nostre conoscenze, il nostro modo di approcciarsi col mondo, sufficiente a
intrattenermi per una manciata di minuti, utile per curare una parte della mia
incurabile curiosità. Espediente che mi conduce quasi sempre a vivere sulla
pelle esperienze di cui non credevo nemmeno possibile; alla fine ogni mia
iniziativa di sorbire pagine e pagine di racconti folli, insensati, surreali ma
bellissimi e originali ha sempre un certo successo, e Sonno si stanziò nel mio luminoso cerchio con la certezza di
incastrarmi perfettamente nel suo contorno ingranaggio.
Una
novità che tira l'altra. Una donna affetta da un insonnia incurabile, che va al
di là del semplice disturbo di non poter conciliare il sonno, e che
inevitabilmente conduce verso una specie di delirio. Il suo autore, come un
ingegnere che preme pulsanti ovunque e tira leve, affannandosi fra le stanze
impolverate della nostra coscienza, sistemò un piccolo ingranaggio, progettando
migliorie qua e là, disvelamenti inspiegabili, ascoltando semplicemente ciò che
lo aveva circondato, gli sbuffi e i gemiti del marchingegno, dimenticando tutto
tranne del trambusto che imperversava dalla sua creatura di carta. Murakami è
stato lo scienziato pazzo che ha inventato un grande motivo inspiegabilmente
illusorio, proveniente chissà da dove, e più melodia esso sprigionava, più
confusione o rumore provocava, ed io ne
ero completamente smarrita.
Forse
non avrei dovuto sorprendermi; non è una cosa di poco conto che, quando ci si
imbarca nei romanzi di Murakami, c'è sempre bisogno di un pizzico di follia.
Riconciliarsi e rintanarsi nel proprio cantuccio personale, con il progetto che
avrebbe costato ore e ore di intensa lettura. Trattati di vita, surreali ma
moderni che non dispongono di un vero e proprio scopo, di qualcosa che
giustifica i mezzi, ma che mi fanno sentire compresa; e più mi dissolvo in
questi strambi marchingegni, più chiaramente metto a fuoco i miei obiettivi.
Potrebbero trattarsi di scuse, ma in verità è una semplice descrizione di ciò
che accade quando leggo i suoi romanzi.
Alla
base di tutto c'è sempre un certo sentimento di debolezza, una certa
arrendevolezza nell'abbandonarsi ai ritmi di una vita sempre uguale a se
stessa, talvolta incomprensibile talvolta imperscrutabile che, col passare del
tempo, è divenuta per me un meccanismo naturale. Elementi primordiali che
contraddistinguono Murakami dagli altri autori giapponesi. Comprendo appieno le
fondamenta assurde delle situazioni, ed essendo avida di conoscenza e smaniosa,
si può dire che a distanza di lunghi anni ho perso completamente la testa.
Sonno lo si può
definire come quella imperscrutabile faccenda che ha a che fare col mondo
onirico, misterioso, ma che, intriso di spontaneità e naturalezza, è un
meccanismo preciso ma imperfetto proiettato in una dimensione piuttosto
ristretta in cui ci si perde facilmente. Il ritratto della condizione di una
giovane donna, colmo di speranza e anche di
una discreta dose di malinconia, che sottopone maniacalmente la protagonista
al duro esercizio della spossatezza.
Come
Il mestiere dello scrittore e L'arte di correre, un piccolo talismano
che in un certo senso porta addosso una parte di ognuno di noi. Derivato dal
nulla, in quanto formatosi dal niente, stimolante di silenzi interiori e
letture ferventi nel cuore della notte che non cerca una vera e propria
conferma. Piuttosto una spiegazione o un atto di comprensione per chi si trova
intrappolato in dimensioni che non hanno propriamente spazio o tempo.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Autore in lista da anni. Parto da Norwegian Wood, ma aggiungo alla lista anche questo, grazie! :)
RispondiEliminaGrazie a te!! :)
EliminaUno dei miei scrittori preferiti. Lo leggo alternandolo ad altro, ma lo adoro, mi piacciono questi mondi paralleli che popolano i suoi romanzi. Il mio preferito resta sempre Dance Dance Dance; questo non l'ho letto ancora, mi incuriosisce molto lo spunto da cui prende l'avvio la storia, sarà che, da quando è nata la mia secondogenita, il sonno quaggiù scarseggia!! ^_^
RispondiEliminaAhaha immagino! Anche io, come sai, amo questo autore. Leggerei persino la sua lista della spesa. Questo piccolo libriccino, come dicevo, non rientra nei miei preferiti :) Ma è comunque una bella lettura ;)
Eliminasembra interessante!
RispondiEliminaFammi sapere ;)
Eliminaquesto autore voglio leggerlo da tanto e dopo le tue parole ancora di più. Da cosa mi consigli di cominciare?
RispondiEliminaDa La ragazza dello Sputnik :) prova con questo, e fammi sapere :) sarei davvero entusiasta di conoscere il tuo parere :)
EliminaDi questi racconti di Murakami riediti con le illustrazioni avevo recuperato questo e Gli assalti alle panetterie. Devo dire che sia come storia che come illustrazioni ho preferito Sonno però sono contenta che di averli letti in prestito perché i prezzi di questi volumi sono decisamente troppo alti per i miei gusti. Preferirei recuperare qualche raccolta di racconti bella corposa dell'autore.
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo! Io fortunatamente ho avuto la possibilità di leggerlo in ebook, gratis, mediante un giveway, ma effettivamente il prezzo è troppo alto. E a questo punto penso sarebbe più conveniente qualcosa come I salici ciechi e la bella addormentata, che purtroppo non ho ancora letto o L'elefante sconparso e altri racconti :)
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