sabato, gennaio 27, 2018

Gocce d'inchiostro: Cinder. Cronache lunari - Marissa Meyer

Un piede di metallo che scintilla tra il manto della notte. Una tenue luce che disegna i bordi di una città luminosa e sfavillante. Una ragazza, sotto certi aspetti comuni, ma affetta da una brutta "condizione" . La storia della Meyre mi ha portata lontana. Fra i quartieri vecchi di una città futuristica, e una massa indistinta di forme e figure che si sono confusi alla mia. Con quest'ennesima recensione, quest'oggi, anch'io desidero portarvi lontano. Alle soglie di un sanguinoso e violento conflitto mondiale, con un manipolo di potenti cavalieri e l'occhio vigile di una potente regina, che ha legato la mia anima a quella di questi personaggi senza che io me ne accorgessi.

Titolo: Cinder. Cronache lunari
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 394
Trama: Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimane di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare  il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.


La recensione:
La storia della mia vita non ha goduto più della presenza dei personaggi della Meyer. Vulnerabile agli attacchi esterni e d'ombra, mi sono inerpicata fra le fantastiche pagine di questo romanzo in una lunga ammaliante danza. Avevo preso del tempo prezioso fra le sue pagine. Cinder, Kai, il Professore mi avevano reso entusiasta, avventurosa, bramosa. E tornare repentinamente alla mia scialba vita, così come l'avevo lasciata, i ricordi che ho pescato e mi sto portando dentro mi sostennero, ma non senza una certa sofferenza. Troppo spesso, a lettura terminata, i personaggi hanno richiamato alla mia memoria il luogo dove mi ero trovata l'ultima volta che li avevo incontrati. Giacevano al fondo di una vasta piattaforma terrosa, fra i quartieri vecchi di una Nuova Pechino futuristica, con i suoi uffici imponenti, centri commerciali che si sono confusi con una massa disordinata di condomini e mediaschermi che filtrano sotto porte di legno. Anni luce dalla vecchia Cenerentola che conosciamo, prima che la vista di raggi o laser diventassero di ordinaria comunicazione.
E simili procedure ci sono state fra le pagine di Cinder. L'esordio di una giovane autrice americana che rese questa sua coraggiosa eroina oggetto di ammaliamento e stupore. Un elemento nuovo da annoverare fra le nuove e vecchie eroine della narrativa fantastica. Elemento primordiale su cui ruota l'intero romanzo, nonché causa ed effetto di una dinastia che si sta lentamente avviando verso il nulla. Il suo stile di vita, o, semplicemente, il suo essere semplicemente ciò che effettivamente è, un cyborg meccanico che lavora al mercato settimanale della sua città, con la prospettiva di una nuova rinascita, di un nuovo avvvenire. Avrebbe potuto declamare la sua libertà di pensiero, la sua individualità, se non fosse oramai così avvezza alle occhiate sprezzanti della gente, schiava di una matrigna arcigna e spigolosa e di una sorellastra viziata e lamentosa. Avrebbe potuto ridiventare la donna che ha da sempre voluto essere, nella sua amata città, fra le braccia della sua vera famiglia, contrastando il volere di tutti con la sua sferragliante macchina, con addosso il vestito buono, spavalda e soddisfatta delle promesse dell'esistenza. Il principe Kai sarebbe entrato definitivamente nella sua vita e, con la purezza della passione, avrebbe fatto di Cinder la regina che doveva essere.
La storia poteva terminare così, la stessa storia che ero andata a progettare nel corso della mia permanenza fra le pagine di Cinder. Non avrei più dovuto vedere calde lacrime scorrerle dal viso. La sua forza, la sua voce avrebbe avuto spazio di innalzarsi fra un coro di voci e suoni, in un mondo ingiusto e un po' crudele, decisa ad evitarlo una volta per tutte. Sapevo esattamente io come mi sarei comportata. Una volta ripulita la fedina penale, avrei potuto, a guerra finita, riconquistare il mio amato principe e, con un po' di fortuna, ambire al ruolo di Regina. Se Cinder avesse agito così, tante cose non sarebbero successe, senza mostrare alcuna amarezza.
Ma nulla di tutto questo accadde. E la storia che la Meyer si porta dentro mi è sembrata così bella, sorprendente e straordinaria che ha ricoperto così bene la mia pelle proprio come gli strati di silicone che ricoprono ogni parte del corpo di Cinder. Dalla pelle così gelida e metallica, ricoperta di ingranaggi e bulloni, ma con un cuore funzionante che palpita come quello di un normalissimo essere umano che nemmeno lei può comandare. Non riesce ad averne il pieno controllo premendo semplicemente un interruttore, ma sussulta quando non dovrebbe. Specie se, nei paraggi, c'è il principe Kai. Il frutto proibito che tutte le ragazze del regno vorrebbero pregustare. L'uomo dei sogni, con un manipolo di potenti cavalieri, pronti a combattere e impugnare le loro scintillanti armi per difendere il genere umano dalle minacce che devastano il paese.
Dando vita ad un mondo visionario e affascinante, In Cinder la fantascienza incontra la più bella manifestazione popolare, sin da sempre amata da tutti: la favola. Allo scoccare della mezzanotte, la protagonista non perde la scarpetta di cristallo ma un arto imperfetto del suo corpo da robot; al posto della fata Smemorina, con la ciccia e tutto il resto, abbiamo un simpatico dottore dall'aspetto eccentrico e stravagante; anziché di una zucca color arancio, Cinder arriva al ballo con un catorcio.
Trascinante, romantico, fiabesco, a tratti intenso e drammatico, Cinder è una favola moderna talmente carina che promette molto di più di quello che riporta la quarta di copertina. Apparentemente indirizzato ad un pubblico giovanissimo, è un libro valido sia per i giovani adulti sia per gli adulti veri e propri. Che fanno di queste storie il loro cantuccio personale e amano immergersi al punto tale da non saper distinguere la realtà dalla finzione. Semplice ed emozionante, il romanzo funge come una sorta di omaggio alle favole di Perrault ed, efficace e fantasioso, traccia una linea invisibile tra presente e passato. Ritagliando un posto speciale persino nei cuori di coloro che credono che leggere questo genere di storie non sia altro che una perdita di tempo.
Valutazione d'inchiostro: 4 +

16 commenti:

  1. Penso che mi hai spinta a leggere finalmente questo libro😀

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  2. Leggere la tua recensione mi ha quasi fatto venir voglia di dare a questo libro un'altra possibilità perché lo lessi appena uscito, ma non mi entusiasmò per niente. Mi piacque l'ambientazione, ma la storia non mi ha coinvolta così come i personaggi, e non ho sono andata avanti con la serie.

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    1. Beth, ti capisco! Questa per me è la quarta volta che leggo questo romanzo, e questa volta mi è piaciuto molto più di prima. Lo lessi non appena fuori pubblicato, e le aspettative non furono vane, in parte. Adesso ho scelto di rileggerlo in quanto ho acquistato Winter, l'ultimo capitolo, e poiché ricordo poco e niente ho deciso di rileggere l'intera saga ☺

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  3. ho adorato Cinder *-* devo ancora recuperare gli altri romanzi della serie =(

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  4. Review is interesting, make me curious to read . :)
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  5. Ciao Gresi! Ho questo libro in wish list da tempo, mi sembra davvero una bella e intensa favola moderna. Come sempre mi incuriosisci e convinci con le tue bellissime recensioni. Ora non vedo l'ora di leggerlo :)

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  6. ho amato tantissimo questo libro, tutta la serie in realtà. La Meyer per me è un genio

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    1. Sono d'accordo, Chiara! Io sto rileggendo la serie semplicemente perchè ho acquistato l'ultimo volume, Winter, e desideravo rinfrescarmi le idee :)

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  7. Una recensione interessante, come al solito!
    Quando si tratta di romanzi che sono rivisitazioni di favole ho sempre paura che risultino scontate o troppo sdolcinate, questo però m’incuriosisce molto!
    Spero che andando avanti con la serie non perda della magia che sembra trasudare da questo!
    Buone letture!

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  8. WoW che recensione, sei bravissima... mi hai ipnotizzata e ammaliata con le tue parole.
    Sono sempre stata titubante a leggere questa trilogia perchè una storia con i robot o cyborg non mi ha mai incuriosito, ma le tue parole mi hanno fatto cambiare idea... Grazie :D

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