Questo
lunedì di metà marzo getta una particolare luce su una delle storie più belle
che abbia mai letto, quando ero ancora ragazzina in cui non ho potuto fare
altro che leggere, annotare sulla mia agenda preferita quello che ho visto,
soffermandomi banalmente sul fatto che forse storie di questo genere non sono
più adatte alla mia età. Nel contempo Cuore d'inchiostro è quel romanzo che a
mio avviso ogni lettore dovrebbe leggere, almeno una volta nella vita, in cui
quest'oggi ve ne parlo con una certa soddisfazione, come se questo
rappresentasse un legame segreto fra me e i personaggi della Funke. E,
trepidante e famelica ad immergermi nel secondo volume, vi abbraccio nel mentre
la mia coscienza comincia ad architettare vari stratagemmi. Sulle sorti che
spetteranno a Maggie, Mo, Elonoir, Dita di Polvere, Farid, in attesa del
momento perfetto in cui poter compiere questo passo.
Titolo:
Cuore d'inchiostro
Autore:
Cornelia Funke
Casa
editrice: Mondadori
Prezzo:
18 €
N°
di pagine: 507
Trama:
Meggie ama i libri. E ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di
leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i
personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore
d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò
dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo
fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per
sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per
piegare i suoi poteri a perfidi scopi …
La recensione:
Scrivere
storie, in fin dei conti, ha un po' a che fare con la magia.
A questo punto
l'atto del narrare diviene alquanto difficile. Le informazioni sono esaurite, e
degli avvenimenti che si sono susseguiti non se ne conosce ancora la fine.
Sarebbe insulso formulare anche delle semplici ipotesi.
Tornai nella mia
vecchia camera dal mio viaggio nel Mondo d'inchiostro, poche ore prima che
m'immergessi nel secondo volume. Chiamai la mia cara amica Meggie, che
insistette affinché tornassi da lei al più presto, con un tono così concitato
che pur essendo terminato questo mio viaggio non potei rifiutarmi.
Fra le viscere di questa
storia districò una trama, mi spiegò quali infausti avvenimenti avevano
condotto lei e suo padre Mo in questa straordinaria avventura, per poi
descrivermi il meraviglioso mondo in cui erano approdati e soprattutto
avvertirmi di come talvolta i libri possono essere pericolosi. E' un caso in
cui sono stata involontariamente coinvolta. E' oramai un'ossessione questa, e
rivedere una vecchia amica come Meggie è stato davvero meraviglioso.
Meggie, Mo,
Fenoglio, Farid, Dita di Polvere non mi mollarono nemmeno per un istante.
Sembravano incuriositi della mia presenza. E in effetti era proprio per questo
che mi trovavo lì; avevo ricevuto una chiamata in un pomeriggio d'inizio marzo,
e sentendomi smaniosa di intraprendere nuovamente questo viaggio avevo bisogno
di una ventata di aria fresca. Di qualcosa che potesse farmi respirare aria
pulita.
In soli tre giorni
ho fatto veramente di tutto per documentarmi sull'autrice e sulla genesi di Cuore d'inchiostro, senza alcun
successo. Cornelia Funke, schiva e misteriosa, non concesse molte interviste
quando il suo romanzo per ragazzi approdò nel campo dell'editoria, e tutti i
tentativi di agganciare un barlume d'informazione erano svaniti. Mi decisi a
smorzare questa ricerca scrutando a fondo il Mondo d'inchiostro. Non so come,
ma la storia di Meggie mi bastava. E tutto ciò che volevo era che andasse a
finire in un posto in particolare: nel mio cuore.
Le pagine
frusciavano cariche di promesse. Suoni, rumori, voci, sussurri sembravano
completamente diversi dalla prima volta. Come un ricordo lontano, l'ho
custodito gelosamente nel palmo della mia mano. Ed io non ho potuto fare altro
che proteggerlo. Una ragazzina come tante altre amava i libri, proprio come me.
Questa storia mi appassionò a tal punto che avevo paura di giungere
all'epilogo, poiché non mi sentivo ancora pronta a volgere le spalle a questo
meraviglioso mondo. La Funke aveva scritto la storia perfetta per me, per il
mio essere, e sembrava quasi un dovere continuare a leggerla all'infinito.
Cuore d'inchiostro, infatti, è stato
quel genere di lettura in cui vi ho infilato il naso impunemente, in cui sono
stata catapultata in una realtà che in pochissimo tempo è diventata mia,
rifugiandomi e cercando aiuto o conforto vivendo una realtà un po' parallela
alla mia, in cui i libri sono cibo per l'anima. Un luogo sicuro in cui
depositarsi che, scritto in un tempo con tanto amore e passione, chiunque
desidera avere. Rinfocolando il respiro, attingendo a memorie che non sentono
la voce acuta di un lettore da qualche anno, o da alcuni decenni, come maggior
diletto.
Ciò che secondo le
leggi della natura dovrebbe svanire viene, grazie al miracolo dell'inchiostro
sulla carta, conservato. Come una sorta di magia. Si ha la sensazione di un
certo contatto. Si ha la sensazione che quel qualcuno di cui si legge possa
uscire dalle pagine e assistere a tutto questo. Mentre il buio è rischiarato da
un puntolino di luce. Mentre la mia anima è smossa dal tocco lieve come piuma
di un'altra mente che legge. Sensibile e sentimentale, ma anche tragico e
realistico, come un sogno meraviglioso il cui ricordo lascia un dolce sapore.
Una piccola lanterna che divampa, a seconda dei casi.
E' stato davvero
bellissimo ritrovarsi dentro al Mondo d'inchiostro, come se fossi stata
inzuppata da una macchia d'inchiostro indelebile. Rispuntavano personaggi,
venivano evocate storie, un numero esiguo di romanzi che ero convinta non
avessero mai preso vita. La natura si era fermata nel preciso istante in cui
venni incantata da tutto questo. Come se la storia e i suoi personaggi
volessero dirmi qualcosa. Le parole danzavano da una pagina a un'altra, come se
fossero palline da tennis; una fitta rete di voci e suoni mi avevano indotta a
ridere, sognare ad occhi aperti su ciò che per me è di vitale importanza.
La storia di Meggie
e di suo padre Mo si era insinuata in un istante e in pochissimo tempo, facendo
breccia nel mio cuore. Ho percorso un labirinto di parole, talmente bello e
intrigante, il cui filo conduttore mi ha condotta da una parola a un'altra,
avvinghiandomi nella sua stretta ferrea. Avevo rinunciato alla mia vita,
calandomi completamente nei panni di Meggie, o del suo simpatico amico
Fenoglio, come espediente per poter volgere le spalle a un mondo in cui sono in
voga l'insoddisfazione e i dispiaceri.
Entrare nei propri
libri preferiti, confondendo la realtà con la finzione, mescolandosi con
personaggi fatti solo di carta e inchiostro, è sempre stato il mio sogno. Cuore d'inchiostro è un chiaro omaggio a
quelle storie di cui lettori avidi e appassionati amano trascorrere giornate
che non sanno più di solitudine, con la perenne speranza che i suoi amici
d'inchiostro possano divenire in carne e ossa. Qualcosa per cui valga la pena
colmare quel senso di vuoto e incompiutezza, e affrontare la giornata con un
sorriso stampato sulle labbra.
L'atto del leggere,
infatti, diviene così un modo romantico
per varcare la soglia di nuovi ed inesplorati mondi - in cui vi sono nascosti
sogni, certezze. Dove è possibile percepire ogni cosa. La bellezza, il vento,
il tacito richiamo di cose non dette o lette. Tuttavia tutto questo potrebbe
anche essere una condanna, perché se la parola possiede poi una sua magia c'è
un prezzo da pagare.
Cuore d'inchiostro è il primo volume
di una trilogia fantasy tedesca che, impregnata di magia, surrealismo e
mistero, mi appassionò immediatamente quando avevo dodici anni e che ancora
oggi, all'età di venticinque anni, mi fa sentire entusiasta. Felice di
assaporare il gusto della magia, di respirare il tanfo putrescente di fiaccole
che divampano nel cuore della notte ai piedi di una piazza o di assistere, in
prima persona, ai deliri o alle violenze di un folle sovrano.
Ho accolto Meggie e
la sua splendida storia nel mio cantuccio personale desiderando essere
risucchiata da un'insolita ma bellissima storia come questa. Immergendomi fra
le sue pagine, vestendo i panni di una spettatrice che segue e seguirà il
percorso formativo e catartico di una piccola / grande eroina, che scardina
certezze e falsi miti per ricostruirsi su basi più vere e solide.
Anch'io
ho immaginato spesso di entrare in uno dei miei libri preferiti. Ma entrambi
sappiamo bene che la musica cambia quando la fantasia diventa realtà.
Valutazione
d'inchiostro: 5
Bellissima recensione, come sempre😘❤️
RispondiEliminaGrazie ❤❤❤
EliminaCuriosa la trama di questo libro: anche se non è il mio genere mi sembra davvero originale e, dalle tue parole, sembra proprio così!
RispondiEliminaOh, Ariel, non credevo non lo conoscessi ☺ spero allora lo leggerai ☺
Eliminail tuo incipit è carico di emozioni e fa venire voglia di leggere il libro!
RispondiEliminaGrazie :)
Eliminasegnato, subito!
RispondiEliminaSpero possa piacerti!! ☺☺☺
EliminaMi piacerebbe molto leggerlo, penso possa fare per me.
RispondiEliminaFammi sapere, quando lo leggerai ☺☺
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